Giuseppe Genovesi
medico endocrinologia e psichiatria.

Sedicesimo capitolo

Near Death Experiences, esperienze di premorte
fra scienza, cristianesimo e stregoneria

Congresso internazionale di San Marino 16-18 maggio 1997

di Claudio Simeoni

Indice dei temi congressuali

Giuseppe Genovesi

Giuseppe Genovesi è specializzato in endocrinologia e psichiatria e ha condotto studi su NDE sviluppatesi in soggetti ciechi fin dalla nascita.

Per introdurre la sua relazione descrive la serie di disturbi della percezione sensoria con rilevanza semiologica.

1) PSEUDOALLUCINAZIONI - rappresentazioni mentali piuttosto intense. Sono riconosciute come prodotto del cervello e non portano al delirio.

2) ALLUCINOSI - è la percezione di un oggetto non identificato. Hanno carattere di fisicità e proiettano verso l'esterno le allucinazioni ma il loro giudizio di realtà è correggibile con la logica e con l'evidenza.

3) ILLUSIONI - distorsioni e completamenti non reali di un oggetto esterno reale. Possono avere carattere delirante e non correggibile con la critica e con l'evidenza.

4) ALLUCINAZIONI - percezione senza oggetto con caratteri di fisicità e di proiezione spaziale esterna. Non sono correggibili né con la logica né con l'evidenza ed hanno contenuto di autoriferimento (connotazione delirante)."

Le allucinazioni sono quelle che maggiormente interessano il lato chimico.

Genovesi si sofferma sull'aspetto delirante e l'aspetto percettivo del fenomeno allucinatorio.

A Genovesi il fenomeno interessa molto in quanto la "... conditio sine qua non è che esista una "memoria percettiva", ciò significa che per avere un'allucinazione uditiva è necessario essere capaci, fin dalla nascita, di udire; per avere un'allucinazione visiva è necessario essere capaci fin dalla nascita di vedere".

Genovesi ha lavorato con ciechi fin dalla nascita. Ha potuto analizzare 14 soggetti ciechi fin dalla nascita di età fra 25 e 74 anni con esperienze NDE e li analizza con dei test del Minnesota Multiphasic Personality Inventory (forma ridotta 375 voci) e lo Start and Trait Anxiety Inventory.

"I risultati dei test hanno evidenziato due soggetti di 45 e 32 anni che hanno riferito esperienze visive durante NDE completa di tutte le visioni che di solito fanno tutte le persone che hanno vissuto una NDE, ma non sono cieche fin dalla nascita."

Da qui le deduzioni di Genovesi secondo cui gli stati allucinatori all'interno delle NDE sono indipendenti dalla percezione visiva posseduta dal soggetto. Genovesi sembra dire che la percezione visiva prodotta dall'NDE libera il soggetto dalla cecità posseduta fin dalla nascita.

L'NDE, secondo Genovesi, dimostra una relazione diretta anima e corpo. Dove la percezione dell'anima libera la percezione del corpo dalle sue limitatezze. Genovesi vede un grande vantaggio nell'abbandono della differenza fra anima e corpo da parte della scienza nell'analisi degli effetti NDE.

La questione non è la differenza anima e corpo, ma come si percepisce il mondo, gli effetti dell'abitare il mondo coinvolgendo le proprie emozioni e la qualità delle relazioni che vengono costruite nel mondo.

L'educazione cristiana di Genovesi lo porta ad immaginare un'anima che abita il corpo, ma un corpo vive, percepisce il mondo che lo circonda, immagina e proietta anche senza gli occhi. E' il corpo fisico che vive nel mondo, per questo lo chiamiamo vivente e non cadavere, e ciò che genera, nel vivere nel mondo, è un corpo. Un corpo di energia emotiva, che nulla ha a che vedere con l'anima.

Scritto nel 1997

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L'indice dei temi congressuali

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

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Aggressione di cristiani alle statue pagane 2015

Le esperienze di premorte

Le persone non si rendono conto che quando stanno per morire, non sono morte. In ogni caso noi disponiamo di strumenti mentali con cui possiamo afferrare aspetti inusuali del mondo che ci circonda. Questi strumenti non ci dicono com'è il mondo dopo la morte, ma ci indicano possibilità esistenziali e opportunità diverse da quelle che immaginiamo.