ORACOLI CALDAICI:

LA STREGONERIA PER LA RICOSTRUZIONE

DELLA RELIGIONE PAGANA POLITEISTA

di

CLAUDIO SIMEONI


Terza parte

Commento dei frammenti da 51 a 90!



51) Dal fianco destro, dove le cartilagini si infossano sotto lo sterno, gorgogliando zampilla abbondante il fiotto dell'anima primordiale, intimamente animando luce fuoco etere mondi.

In questo frammento si parla soltanto dell'Essere Umano e del suo centro del sentire che viene indicato col plesso solare. Il plesso solare è un centro di Energia Vitale che nelle pratiche orientali vengono chiamati Chakra nel quale ha sede la percezione che dal divino che ci circonda giunge all'Essere Umano.

In questa sede c'è il sentire che si attiva quando l'Essere Umano percorre un sentiero virtuoso attraverso il quale costruisce il suo corpo luminoso o se si preferisce il Daimon dei greci o Genio dei romani.

Cosa significa l'anima primordiale? L'anima primordiale altro non è che l'Energia Vitale che sorregge il corpo fisico. Il corpo luminoso non è ancora formato. L'Essere Umano solo in quel momento comincia ad esercitare la propria volontà. Fino ad allora è divenuto come trasformazione della sua specie. E' cresciuto per volontà della specie nella pancia della madre e poi da bambino è cresciuto sia continuando a percorrere il sentiero di crescita tracciato dalla sua specie sia iniziando ad esercitare la propria volontà nel mondo circostante.

Da quando comincia ad esercitare la propria volontà alimentando le determinazioni proprie della sua specie l'Essere Umano fa zampillare il fiotto dell'"anima primordiale". Facendo zampillare (muovere, articolare esercitare) la sua "anima primordiale" alimenta la propria capacità intima di percepire quanto si alimenta nel mondo circostante. Egli ravviva il fuoco della crescita dell'Essere Luminoso, il dio, che cresce dentro di lui percependo mondi che sono estranei al mondo della ragione, ma che possono comunicare attraverso il suo sentire.

Attraverso quell'attività egli alimenta la crescita del suo corpo luminoso sviluppandone il sentire.

In quel momento non solo egli esercita la sua volontà sovrapponendola alla Necessità che lo portò a nascere, ma alimenta il divino che emerge dentro di lui e che di volontà è artefice e alimento. Il divino è artefice di volontà perché se l'Intento del corpo fisico è quello di migliorare la propria situazione più egli migliora la sua situazione all'interno delle contraddizioni dell'esistenza e più il corpo luminoso cresce., ma il corpo luminoso è collegato direttamente a volontà non è mediato dalla ragione come il corpo fisico. Così il corpo luminoso alimenta volontà che soccorre e supporta le determinazioni del corpo fisico.

Il sentire dell'Essere Umano proietta il dio che cresce nell'Essere Umano fra gli dei del mondo circostante. Questo frammento è relativo soltanto all'Essere Umano.

Quando il corpo luminoso cresce si esprime attraverso il corpo fisico. Non solo sul plesso solare, ma anche attraverso altri punti il corpo luminoso si affaccia alla vita quotidiana. Non sono solo punti dai quali l'Energia viva (cioè la virtù) fuoriesce, ma la formazione del corpo luminoso predispone il corpo fisico ad adattarsi sia alla sua presenza che alle sue esigenze La quantità di Energia Vitale nell'individuo aumenta e aumenta sia la sua capacità di comprensione del mondo che la sua capacità di alterare la percezione costringendo il suo cervello a emettere sostanze o a creare nuove connessioni. Aumentando la sua Energia Vitale aumenta anche la sua capacità di scegliere bisogni diversi, visioni diverse, concetti diversi.

"Gorgogliando zampilla abbondante il fiotto dell'anima primordiale"

52) Nel fianco sinistro di HEKATE dimora la fonte della virtù che permane tutta quanta raccolta all'interno, non perde la sua verginità.

HEKATE è rappresentata in una statua triplice. A destra è raffigurata una testa di vacca e a sinistra una testa di cagna e al centro la testa di una giovane donna. Anche in un'altra incisione la dea è rappresentata con al centro la testa di una giovane donna, a destra la testa di una capra e a sinistra la testa di una cagna. Nelle sei mani brandisce delle torce di fuoco: il fuoco della Conoscenza e della Consapevolezza.

Perché questa rappresentazione triplice? Perché HEKATE rappresenta le trasformazioni cui perviene un Essere della Natura per costruire il suo corpo luminoso.

A destra era la nascita come fertilità che favorisce lo sviluppo dell'Essere Natura. Poteva essere una vacca o una capra. Al centro era il divenuto: l'Essere Umano rappresentato da una fanciulla! A sinistra c'era il cane che rappresentava lo spirito. Il Demone. Daimon: il dio che cresce dentro l'Essere della Natura.

Nel fianco sinistro di HEKATE è rappresentato il suo divenire: il dio!

HEKATE nelle raffigurazioni classiche rappresenta le trasformazioni dell'Essere della Natura. Il corpo luminoso non perde mai la sua verginità. Non tanto perché ci sia qualcosa da stuprare, ma perché la virtù è il fare dell'Essere Umano attraverso la sua volontà: il suo farsi dio! Nessuno può togliere al dio il suo sviluppo nell'eternità dei mutamenti.

La rappresentazione di HEKATE è una delle più grandi rappresentazioni prima dell'avvento dell'uomo dio padrone di altri uomini. E' l'ultima simbologia del percorso per la costruzione del divino a cui l'Essere della Natura concorre.

L'Essere della Natura è REHA, GIUNONE: la nascita. Quell'atto di magia coinvolge l'intera sua esistenza. Non è pensabile nessun atto di magia e di trasformazione fra gli Esseri della Natura se si esclude l'atto di magia per eccellenza: la nascita. Nello stesso tempo non si può non considerare il secondo atto di magia conseguenziale al primo: la morte del corpo fisico! Nella rappresentazione di HEKATE non solo questo è rappresentato, ma viene definito proprio in funzione dell'ultima grande operazione di magia: la morte del corpo fisico.

Ebbene HEKATE è rappresentata, dal punto di vista esoterico proprio dalla fine del corpo fisico e dalla conseguenziale nascita del corpo luminoso dell'Essere Umano che conscio della magia che lo ha portato a nascere ha percorso l'intera esistenza costruendo sé stesso.

La costruzione di sé stessi è il non perdere la verginità!

Nelle tradizioni Pagane HEKATE era seguita da una muta di "demoni" sotto forma di cani. L'ssere Cane simboleggia la fedeltà. Quando l'Essere Umano costruì la barriera fra la sua ragione e il mondo del sentire e dell'intuire l'Essere Lupo lo affiancò assieme al suo cugino Essere Cane. Il Daimon è fedele al singolo Essere Umano in quanto questi è il suo generatore., ma è il Daimon esperto nell'arte del sentire e dell'intuire. E' il Daimon dell'Essere Umano che è in grado di esplorare lo sconosciuto che ci circonda. Non è come affermano alcuni studiosi che l'Essere Cane accompagna l'Essere Umano oltre la vita., ma è esattamente il compagno dell'Essere Umano fisico che si slancia nella notte della vita fisica che per lui è lo splendore dell'infinito dei mutamenti. Non è l'Essere Cane che conosce l'aldilà, ma è il corpo luminoso che è in grado di muoversi nello sconosciuto circostante percependolo e intuendolo.

La triplicità di HEKATE nel lato sinistro è rappresentata dall'Essere Luminoso, Daimon o Genio come il volto della fanciulla rappresenta ciò che dalla generatrice dell'Essere Natura si costruisce in essa.

53) ... con i pensieri del padre io trovo luogo, anima che tutto anima col suo calore.

Quali sono i pensieri del padre? Se non esiste Coscienza di Sé non esiste nemmeno volontà e determinazione e per conseguenza non esiste una ragione né una progettualità che costruisca l'esistenza.

Il pensiero del padre è l'Intento!

Ricordiamo come del padre sia rimasta Necessità e Intento. Se Necessità è il movimento Intento è il fine del movimento il pensiero non pensato dell'Energia Vitale che si muove attraverso le proprie qualità.

Anima che tutto anima. Si anima tutto e tutto contiene una concentrazione di Energia Vitale che si trasforma in Coscienza di Sé e sviluppa la propria consapevolezza.

I pensieri del padre sono dunque l'Intento.

Ma l'Intento universale viene variato dal soggetto che attraverso la propria volontà si fa un dio. Così l'Essere Umano articolando la propria intenzione alimenta il proprio Intento che articolandosi con l'Intento di quanto lo circonda modifica il proprio Intento che a sua volta modificherà la sua intenzione.

I pensieri del padre sono dunque la direzione nella quale sviluppare la propria volontà. Non per appropriarsi di quanto ci circonda, ma per svilupparci in quanto ci circonda articolando il nostro sviluppo con tutti gli sviluppi presenti nel circostante.

54) Sulle spalle della dea, una natura incolmabile si libra.

E ancora in questo frammento HEKATE viene assimilata a RHEA, ma non la RHEA genitrice, è l'essenza della libertà degli Esseri della Natura che attraverso l'uso della loro determinazione costruiscono loro stessi nell'infinito dei mutamenti.

Quando gli Esseri della Natura costruiscono loro stessi nell'infinito dei mutamenti non alimentano l'Essere Natura come Coscienza di Sé complessiva. L'Essere divino che identifichiamo col nome di Essere Natura si costruisce per sedimentazione di quelle Coscienze di Sé che all'atto della morte del corpo fisico hanno si compattato un corpo luminoso, ma questo non è sufficientemente compatto e consapevole per essere Libero da vincoli per continuare a costruirsi. Così questi Esseri si compattano nell'Essere Natura la cui Coscienza di Sé è costituita in massima parte dallo sviluppo dei mutamenti che hanno continuato Esseri della Natura che fisicamente erano microscopici.

Gli Esseri della Natura che costruiscono un percorso virtuoso, di qualunque specie siano, hanno la possibilità di costruire la propria Libertà dai vincoli anche dell'Essere Natura.

Per questo motivo l'Essere Natura cresce sulle spalle di RHEA, ma appare incolmabile in quanto il suo percorso di Libertà non può precludere la Libertà di quegli Esseri che nati dal suo grembo costruiscono per sé stessi sé stessi nell'infinito dei mutamenti.

Quali sono gli elementi importanti di questa visione?

Le spalle di RHEA sulle quali ci sta l'Essere Natura e dalle quali l'Essere Natura trae sviluppo!

L'Essere Natura che per sua natura deve percorrere il suo sentiero di Libertà!

Gli Esseri della Natura che costruendo la loro Libertà divengono sé stessi nell'infinito dei mutamenti staccandosi dall'Essere Natura che intanto continua a percorrere i suoi mutamenti!

Su quale parte della visione poggio lo sguardo?

Qualunque parte sia io divento la visione. Quella visione mi chiede di appartenergli diventando il tutto per il veggente, ma il veggente fugge da ogni assoluto in quanto l'unico assoluto che è in grado di percepire è la Libertà nelle proprie trasformazioni!

Ogni angolo della visione è un frammento dell'infinita Libertà che ci circonda e ci chiama.

55) I capelli balenano allo sguardo in un brivido di luce.

Mi trovai immerso in un reticolato di fuoco brillante alla vista. Guardavo lo spettacolo e le trasformazioni fintanto che non percepii me stesso come filamento di quel reticolato!

Possono apparire come capelli che balenano. Capelli biondi le cui vibrazioni si concentrano e si disperdono in un vortice di relazioni.

Ma ognuno di quei capelli è una Coscienza di Sé che percorre sentieri propri e dimensioni percettive proprie. Le relazioni avvengono per similitudine. Si attraggono, si respingono, si cercano e si modificano continuamente.

Balenare è il termine preciso per trasmettere nel mondo della ragione quanto intuito fuori della ragione. Fuori dallo spazio e dal tempo di cui la ragione è descrizione e padrona.

Qualcuno disse: "Siamo solo frammenti di Sole imprigionati in una ragione che del Sole e dell'universo pretenderebbe di essere padrona!" In realtà fuori della ragione siamo diversi, ma cosa siamo non si può dire perché sorge in noi il sospetto: quanto vediamo è il reale o solo un'altra descrizione a cui abbiamo adattato la nostra percezione? Questo non è dato saperlo almeno fintanto che non attraversiamo quello sconosciuto trasformandoci, ma una cosa la sappiamo anche ora. Il mondo della ragione è solo un'isola nello sconosciuto e anche se "il balenare di capelli" delle Coscienze di Sé che ci circondano fosse soltanto un'ulteriore descrizione noi sappiamo che siamo immersi in un mondo magico del quale siamo parte.

Noi siamo linee di tensione che sprigionano tutta la loro forza nell'Essere Natura e che praticando l'Essere Natura dal quale proveniamo possiamo liberarci dalle costrizioni e muoverci nell'infinito.

Questo è quanto ci dice il mondo che ci circonda. Ognuno di quei capelli luminosi è una Coscienza di Sé, una Tensione Cosciente di Sé, un Frammento di Energia Vitale Cosciente di Sé.

Alcuni di quei capelli ci attraversano e alimentano le nostre azioni. Altri partono da noi e si legano agli elementi simili del mondo circostante. Altri ancora ci cercano. Altri ancora cercano le nostre tensioni per alimentarle. Altri ancora alimentano il nostro fare e i nostri bisogni. Alcuni di questi capelli uscendo da noi interagiscono col mondo circostante. Alcuni chiamano i loro simili per sostenerli. Altri modificano quanto incontrano interagendo con loro.

Che cos'è dunque il nostro divenire eterno?

Lisciare rendendo forti e vivi i filamenti di Energia Vitale che da noi si proiettano nel mondo circostante.

Che cos'è dunque l'arte della Stregoneria?

L'arte di potenziare il Potere di Essere del soggetto per meglio e più efficacemente interagire col mondo circostante per costruire condizioni migliori nelle quali potenziare il proprio Potere di Essere.

Lo Stregone impara a scuotere i filamenti. Lo Stregone impara a chiamare i filamenti. Lo Stregone impara a dirigere i filamenti attraverso le sue predilezioni e il suo Intento. Così facendo lo Stregone trasferisce il suo Intuire nella quotidianità. Questo trasferire non avviene come i cristiani dipingono l'arte dell'intervento del loro dio: a colpi di bacchetta magica. Avviene attraverso un sottile intuire che tutto avvolge e nulla costringe. Un sottile intuire che tutto ammalia, ma nulla obbliga. Un sottile intuire che intuito dal soggetto questi lo fa un proprio intuire che trasferisce nella vita quotidiana.

Si può ripetere quella visione come scritta negli Oracoli Caldaici: "I capelli balenano allo sguardo in un brivido di luce!"

56) In verità è RHEA la fonte e il flusso dei beati noetici: è lei la prima in potenza, che nel suo grembo ineffabile ha accolto la scaturigine di tutte le cose, e circolando l'effonde su tutto.

Ineffabile: che non si può esprimere con parole

Scaturigine: sorgente, fonte.

RHEA la costruttrice della vita degli Esseri della Natura. Tanto determinata da nascondere ZEUS a CRONO per impedirgli di soffocare quanto stava nascendo. RHEA, ai mutamenti, da' un sasso: "Mangiati questo!" e intanto incuba nel proprio seno l'oggettività nella quale può svilupparsi l'Essere Natura.

Chi può essere definito beato? Colui che sviluppando la propria Coscienza di Sé sviluppa sé stesso nell'infinito dei mutamenti. Chi non sviluppa sé stesso non è definibile beato all'interno della visione del Paganesimo. Soltanto chi è in grado di prendere nelle proprie mani la responsabilità della propria esistenza sommando volontà a Necessità che ha determinato la sua Coscienza di Sé può dirsi beato.

Ma per dirsi beato è necessario che sia cosciente della possibilità che questa concentrazione di Energia Vitale cosciente di sé ha avuto e per far questo deve sommare la propria Volontà a Necessità trasformando questa in elemento espressivo del proprio esistere. Nel momento stesso in cui questa Coscienza di Sé piega la propria Necessità mettendola al servizio del proprio sviluppo attraverso la sua Volontà sviluppa la propria struttura noetica: il proprio pensiero, la propria intenzione, il proprio progetto, il proprio sentire, la determinazione di sé stesso ecc.. Se la Coscienza di Sé non sviluppa questo, non sviluppa nemmeno la conoscenza attraverso la quale fondare il proprio futuro. Non sviluppa nemmeno il proprio Potere di Essere attraverso il quale sviluppare sé stessa.

La fonte di tutti gli Esseri che compongono l'Essere Natura è RHEA: la genitrice. RHEA il potere di generare. Un potere di trasformare l'inconscio in cosciente proprio degli Esseri della Natura, figli di Giunone-Iside-Rhea o quanti altri nomi si vogliono dare a questa grande madre che in realtà è l'Essere Natura stessa. O meglio, quando si guarda l'Essere Natura nella sua qualità di generatrice di Esseri si assiste alla Coscienza di Sé e alle determinazioni di sviluppo di RHEA.

E' RHEA, per quanto riguarda gli Esseri della Natura, la prima in potenza perché da essa scaturiscono tutti gli Esseri e a lei tutti gli Esseri pagano il proprio tributo come elemento per costruire la loro Libertà.

Il grembo di RHEA è una sorgente. Da quella sorgente sgorgano le Coscienze di Sé che fin dall'alba del Brodo Primordiale costruì l'Essere Natura. Il suo grembo è inesauribile fintanto che le condizioni che determinano il suo esistere continueranno a svilupparsi.

Ma il suo grembo non produce logos. Non è fonte della parola né della ragione. Il suo grembo è volontà. E' il Potere di Essere di Volontà che si genera dal suo grembo. Volontà non appartiene al parlato della ragione, ma all'azione degli Esseri che affrontando l'oggettività in cui vengono generati tentano di svilupparsi in un vortice eterno.

Volontà è l'ineffabile. Volontà è quanto trasforma Necessità oggettiva come qualità dell'Energia Vitale in Necessità soggettiva della Coscienza che si forma. Questa trasformazione, il cui preludio e formazione avviene nel grembo di RHEA, è l'espressione del suo Potere di Essere e determinazione della sua esistenza. Fintanto che c'è la determinazione di essere di RHEA continua ad esistere l'Essere Natura e a fornire fonte di costruzione e di divenire degli Esseri della Natura stessa. Continua ad essere fonte di fondazione e di costruzione dell'Essere Libertà cui tutti gli Esseri della Natura tendono sia come singoli, sia come specie che come Esseri Sociali quando, come nel nostro caso, sono Esseri Umani.

57) il padre soffiò i sette firmamenti dei mondi.

Per gli Oracoli Caldaici i Pianeti del Sistema Solare sono sette. Sette sono le Nature che da questi si possono sviluppare. Sette sono i Giove per ogni pianeta. Sette sono le possibilità della vita nel Sistema Solare. Sette sono le RHEA tutte legate dalla stessa tensione sia che RHEA splenda nel rigoglio dell'Essere Terra sia che sia pronta, come un Essere Giaguaro in agguato sul suo pianeta pronta a cogliere la sua opportunità nel momento stesso in cui si presenta. Le possibilità della vita sono opportunità che Necessità e Intento costruiscono per trasformare l'inconsapevolezza dell'Energia Vitale in Coscienza di Sé.

Per gli Oracoli Caldaici ci sono sette possibilità di sviluppo dell'Essere della Natura nel nostro Sistema Solare. Sono mondi ed opportunità sulle quali i veggenti Caldaici concentrarono la loro attenzione nel momento stesso che osservando i moti dei pianeti, notte dopo notte, su questi concentrarono il loro sentire. E quel sentire percepì la stessa forza, le stesse tensioni, le stesse determinazioni che dall'Essere Terra si dirigeva nei loro confronti.

I sette pianeti degli Oracoli Caldaici erano l'Essere Terra, l'Essere Luna, l'Essere Mercurio, L'Essere Venere, l'Essere Marte, l'Essere Giove e l'Essere Saturno.

Oggi sappiamo che ci sono altre possibilità, ma quelle possibilità erano fuori della loro ragione, del loro sguardo e su quelle possibilità non concentrarono la loro attenzione. Nemmeno noi possiamo porvi il sottile sguardo dell'intuire, possiamo soltanto osservarli mediante degli strumenti. Verrà un giorno che da pianeti più vicini a quelli potremmo concentrare lo sguardo del sottile intuire su di loro e percepirne le tensioni, i bisogni e le determinazioni. D'altronde gli stessi Caldaici non potevano distinguere la separazione, ad esempio, della Coscienza di Sé delle grandi Esseri Lune di Giove dalla Coscienza di Sé di Giove stesso come al contrario fecero nella distinzione fra la Coscienza di Sé dell'Essere Luna con quella dell'Essere Terra che più vicina sollecitava i loro sensi.

C'è un universo di Coscienze che ci circondano e che marciano nell'infinito dei mutamenti. Per una Coscienza di Sé sulla quale noi puntiamo la nostra attenzione "diecimila" altre ci sfuggono o non entreranno mai nella nostra attenzione.

58) (il fuoco del Sole) ... fissò nella sede del cuore...

Cosa vede il veggente quando alterando la percezione osserva gli Esseri Umani superando la forma e la descrizione? Vede frammenti di Essere Sole che dai loro cuori s'irraggiano nel circostante. Ogni Coscienza di Sé è visibile come un frammento di luce solare. Un frammento che si muove in modi diversi e con sfumature di luce diverse.

Vedere questo non modifica la visione che gli Esseri Umani hanno nella loro organizzazione descrittiva della ragione, ma li pone a considerare che quanto li circonda è uguale a sé stessi, attraversato dalle stesse tensioni, ed è la stessa luce propria dell'Essere Sole che brilla in ogni Essere della Natura.

Il cuore come centro del sentire. Il cuore come centro della tensione espansiva dell'individuo. Il cuore come sede del sottile intuire che relaziona l'Essere Umano con l'infinito intuibile che lo circonda.

Le Linee luminose che attraversano il mondo e che dal mondo sollecitano l'intuire soggettivo affinché ad esse si apra. Gli déi del mondo che ci circonda sollecitano l'Essere Umano ad usare l'intuibile per costruire le relazioni con essi. Gli déi del mondo circostante che tentano di comunicare con l'Essere Umano affinché svegli il dio che dorme dentro il suo cuore e affronti l'esistenza come un dio anziché come un miserabile che attende la fine della sua esistenza.

59) ... cosmo solare... luce totale...

La Coscienza è fuoco ed è luce. Una luce che si muove in modo vorticoso che sembra quasi fiammeggiare tanto è l'ardore dell'espansione che trasmette al veggente.

E l'Intento del cosmo è TERMINIUS.

Come se l'opacità brillante dell'Energia Vitale fosse avvolta da fuoco della Conoscenza e della Consapevolezza. L'incendio della Conoscenza e della Consapevolezza che si espande nell'universo.

Questa è la visione dei veggenti!

60) fuoco emanazione di fuoco... e ministro del fuoco...

In questo frammento continua quanto è detto nel frammento precedente.

Non solo il cosmo prende fuoco travolgendo l'inconsapevolezza della Conoscenza e dalla Consapevolezza soggettiva, ma il fuoco della Coscienza di Sé, che poi è il fuoco della vita, si propaga quasi fosse un contagio.

Lo sviluppo della Coscienza di Sé deve essere un atto di volontà. Un atto di sviluppo dove il gioco degli equilibri all'interno di tutte le specie deve garantire lo sviluppo delle specie che altre specie contengono.

Così gli Esseri Umani nel corso del loro sviluppo non possono devastare l'intera oggettività nella quale vivono in quanto comprometterebbero lo sviluppo e la direzione in cui avviene lo sviluppo dell'Essere Natura. Inoltre il fuoco deve essere attizzato. La consapevolezza non si deve affievolire. La strada che conduce a Libertà deve essere sempre sgombra di ostacoli. Le pietre devono essere accudite.

Questi sono i ministri del fuoco. Coloro che tengono libere le strade da intoppi, frane o devastazioni varie. Costoro sono i ministri del fuoco che agevolano il viaggio ai viaggiatori lungo la strada della Conoscenza e della Consapevolezza. Costoro, assieme ai costruttori di ponti, sono gli Psichisti. Quegli Esseri Umani che alimentando il fuoco che cresce dentro di loro alimentano il fuoco fra gli Esseri del Sistema Sociale in cui vivono.

I Psichisti sono i guardiani contro le devastazioni, sono i guardiani contro i tentativi della sottomissione che costruisce le devastazioni nel cuore degli Esseri Umani e nei Sistemi Sociali in cui questi vivono.

I Psichisti sono i costruttori del Paganesimo Politeista in quanto aprendo il cuore degli uomini attizzano il loro intuire affinché colga il fiore dell'intuibile che dal mondo circostante giunge loro.

61) a) corso etereo e slancio immenso della luna, aeree correnti...

b) oh! etere sole respiro della luna, guide dell'aria.

c) di cerchi eliaci e di fanfare lunari, gonfi d'aria....

e) porzione di etere sole luna e di tutto ciò che fluttua con

l'aria..

f) ...e ampia distesa dell'aria e corso della luna e quello

sempre mobile del sole.

L'oggettività in cui si muovono le Coscienze di Sé dei pianeti e degli astri appaiono al veggente come immersi in aria e venti. Non è il vuoto siderale che i Caldei probabilmente nemmeno consideravano in quanto loro ignoto, ma è il mare dell'Energia Vitale che tutto avvolge e che può essere rappresentata nel mondo della ragione come un'atmosfera siderale nella quale le Coscienze di Sé dei pianeti si muovono. Gli egiziani la descrivevano come acqua.

In percezione alterata quanto si scorge viene descritto nella ragione attraverso gli elementi propri della ragione. Quando c'è una ragione ricca e piena di elementi gli oggetti usati per la descrizione tendono a dare un'idea più precisa del percepito. Quando una ragione è povera allora anche il percepito viene descritto attraverso elementi poveri.

Le aeree correnti dell'Essere Luna sono le forze all'interno delle quali ella costruisce i propri adattamenti soggettivi alle variabili oggettive incontrate. E' l'esercizio delle sue determinazioni nelle quali si lancia per costruire l'infinito delle sue determinazioni. Quali queste siano appartiene soltanto all'Essere Luna quella conoscenza. Al suo divenuto. Noi possiamo soltanto considerare la sua presenza come parte dell'oggettività nella quale viviamo e ci adattiamo.

C'è un elemento comune ed è il respiro. Il respiro degli Esseri della Natura è uguale a quello dell'Essere Luna. Non tanto per l'atmosfera inalata, ma per l'Energia Vitale che dall'Essere Sole si irraggia nello spazio e che tutti gli Esseri assorbono emettendone a loro volta per alimentare le loro trasformazioni. Nello stesso tempo dalle emanazioni dell'Essere Sole, come del resto dalle emanazioni di qualsiasi altro Essere, sono guidati gli Esseri nelle loro infinite trasformazioni. Sia che questi respirino direttamente l'Energia Vitale sia che la respirino in maniera indiretta attraverso l'assorbimento di altri Esseri.

Il respiro non è solo l'atto attraverso il quale l'Essere della Natura assorbe ossigeno dall'atmosfera terrestre, ma è anche l'atto attraverso il quale gli Esseri, qualunque sia la loro specie, assorbono Energia Vitale dal circostante e ne immettono a loro volta.

I cerchi eliaci altro non sono che le rotte degli Esseri Pianeti attorno all'Essere Sole. Questa fanfara di astri altro non è che un canto di divenire e di trasformazione sia degli Esseri Pianeti che dell'Essere Sole stesso. Ogni Coscienza di Sé costruisce i propri adattamenti soggettivi alle variabili oggettive incontrate e il Sistema Solare in cui viviamo ha costruito i propri adattamenti soggettivi alle variabili oggettive che ha incontrato per predisporsi al meglio e continuare il proprio sviluppo nell'infinito dei mutamenti.

Questa parata di Esseri Pianeti attorno all'Essere Sole permette loro di respirare l'Energia Vitale che l'Essere Sole emette nell'atmosfera e a loro volta possono inviare all'Essere Sole le trasformazioni che essi hanno indotto nell'Energia Vitale che da loro viene emessa nello spazio.

La visione del moto degli Esseri Pianeti e degli astri si fa sempre più articolata. Non sono solo gli Esseri Pianeti a muoversi, ma è l'Essere Sole che si muove nel vasto oceano dell'Energia Vitale come se si muovesse nell'aria.

Il veggente incontra questa visione perché egli ha sviluppato il dio che cresce dentro di lui. Egli scorge le tensioni che crescono dentro di lui nel mondo circostante del quale è diventato parte. Egli ha aperto il suo cuore consentendo all'intuibile di intuire quanto lo circonda. Egli ha svegliato il dormiente dentro di lui e questi può intuire ogni intuibile e trasmetterlo alla ragione prendendo da questa gli elementi attraverso i quali descrivere quanto viene intuito.

62) ...eteri degli elementi...

La parte eterea dell'elemento è quanto noi percepiamo oltre il fenomeno dell'elemento stesso.

La parte eterea di un Essere della Natura è il suo corpo di Energia Vitale, la parte che continua dopo la sequenza dei mutamenti.

Gli elementi di quanto ci circonda è descrizione della forma e descrizione dei fenomeni percepiti, ma questi sono il prodotto di monadi che producono quei fenomeni.

Quando la nostra ragione è bloccata nella forma e nella descrizione l'elemento è solo quanto descritto nella forma che blocca la descrizione. Quando noi alteriamo la percezione riceviamo sempre fenomeni da quella monade, quegli stessi fenomeni, che però inseriti in un diverso contesto percettivo costruiscono una diversa descrizione.

Quando noi sentiamo col nostro corpo luminoso noi percepiamo il corpo luminoso di quanto ci circonda estraniandolo o comunque variandolo rispetto alla forma descritta dalla ragione ordinaria.

Questo è quanto viene definito come etereo appartenente all'elemento.

63) tratta in forma convessa...

Tutto quanto si percepisce alterando la percezione impone la trasformazione del soggetto. Lo sviluppo del soggetto è lo sviluppo del suo campo luminoso dal quale si dipartono le Linee di Tensione soggettiva che si legano al mondo. C'è un momento in cui il Potere di Essere aumenta il corpo luminoso come se fosse una bolla e poi, aumentando il Potere di Essere, si dipartono da lui tutta una serie di Linee di Tensione che collegano il soggetto al mondo circostante legandolo attraverso le predilezioni soggettive all'oggettività che lo circonda.

La crescita del Potere di Essere appare come una bolla e le Linee di Tensione a volte possono apparire come dei petali.

E' di forma conca il corpo luminoso dell'Essere Umano malato di Energia Vitale stagnata e da quella forma non si dipartono Linee di Tensione ed egli vive la solitudine dell'Essere slegato dal mondo circostante. Egli vive la solitudine e la paura. Quanto lo circonda non gli da' piacere ed egli vive nei ricordi di un passato dove le cose potevano essere e non furono. Un passato che gli ha lasciato dei ricordi su cui pensare, ma il vuoto nel presente.

64) corso lunare e processione astrale

In questo frammento ci sono due tipi di procedere. Il procedere lunare e le processioni astrali. Le trasformazioni della Coscienza di Sé dell'Essere Luna e le trasformazioni delle Coscienze di Sé degli astri. Le loro trasformazioni. Il loro procedere! Il loro procedere, in quanto déi nell'infinito!

65) e in mezzo, come quinto, un altro canale conduttore di fuoco onde il fuoco che reca vita discende fino ai canali materiali.

Quando l'Energia Vitale ristagna reca soltanto morte. L'Energia Vitale quando ristagna deve essere riaccelerata. La forza che la riaccelera è quella degli Esseri Coscienti di Sé che attraverso l'uso della propria volontà accelerano l'Energia Vitale stagnata che mangiano o incontrano. Non sono solo le condizioni oggettive che consentono all'Energia Vitale di trasformarsi in Coscienza di Sé, ma anche la sua forza interna, la sua accelerazione, il suo movimento. Tanto è maggiore il movimento tanto maggiori sono le possibilità di quell'Energia Vitale di sfruttare le opportunità incontrate e trasformarsi in Coscienza di Sé o alimentare lo sviluppo di una nuova Coscienza di Sé.

L'Essere Terra, intesa come madre, è un grande acceleratore di Energia Vitale stagnata al punto tale che sulla superficie di questo pianeta è venuta costruendosi una coperta vivente e cosciente chiamata Essere Natura. Gli Esseri Umani sono acceleratori di Energia Vitale esattamente come ogni altro Essere della Natura. mangiando il cibo accelerano Energia Vitale e ne emettono sia di riaccelerata che di stagnata nell'ambiente. Gli Esseri Umani in ginocchio trattengono per sé l'Energia Vitale stagnata. In compenso gli Esseri Umani sono dei saccheggiatori di "materie prime" sul pianeta e questo loro saccheggiare consente all'Essere Terra di accelerare quell'Energia Vitale stagnata che si è formata in una forma che lei nn è in grado di riaccelerare.

I canali conduttrici del fuoco altro non sono che i canali attraverso i quali si accelerano i flussi dell'Energia Vitale per consentirgli di trasformarsi da inconscia a cosciente afferrando le occasioni che si presentano.

Qualunque Essere, nella misura in cui costruisce sé stesso come un dio, è un acceleratore di Energia Vitale dal quale ogni Essere, sia della propria specie che di altre specie possono attingere. Il più grande Essere in questa parte dello spazio è l'Essere Sole. L'Essere Sole è il nocciolo della formazione della Coscienza di Sé in questa parte dello spazio. Dall'Essere Sole si irraggia una grandissima quantità di Energia Vitale che non solo costruisce la vita, ma alimenta e trasforma anche la percezione della vita in corso.

Ricordiamo l'allineamento planetario del 1982 che concentrando in un quadrante limitato dello spazio quasi tutti i pianeti del Sistema Solare ne allineava i campi gravitazionali concentrando in quello spazio una massa enorme di Energia Vitale che dall'Essere Sole era abbandonata nello spazio.

Il fuoco che costruisce la vita non scende fino ai canali materiali se non per quanto riguarda gli Esseri della Natura. Il fuoco non crea la vita, ma crea la Coscienza di Sé. E' la Coscienza di Sé che deve essere considerata quando si parla del fuoco dell'Energia Vitale come di un travaso di Potere da un Essere ad altri Esseri.

66) quando i canali si mescolano, portando a compimento azioni del fuoco imperituro

Quali sono le azioni del fuoco? La costruzione della Coscienza di Sé. La trasformazione dell'Energia Vitale da inconsapevole a consapevole. I canali si mescolano. Fra gli Esseri della Natura bisessuati sono i genitori che mescolano i canali portando a compimento azioni del fuoco imperituro.

Ma il compimento del fuoco imperituro è portato anche da tutti quegli elementi che favoriscono lo sviluppo e la dilatazione delle Coscienze di Sé.

L'Essere Sole non partorisce un altro Essere Sole, ma egli dilata la sua Coscienza e la sua Consapevolezza col contributo dei canali che dai pianeti del Sistema Solare, dalla Galassia e dal profondo siderio conducono a lui. A sua volta l'Essere Sole è portatore e alimentatore di canali del fuoco imperituro che da lui partono per alimentare ogni Coscienza di Sé e ogni oggettività in cui le Coscienze di Sé dilatano s stesse.

I canali si mescolano costruendo delle relazioni. Le relazioni che costruiscono permettono alle Coscienze di Sé di costruire il loro divenire nell'infinito dei mutamenti.

I canali sono le Linee di Tensione degli Esseri che si mescolano, si alimentano, si dilatano nell'infinito dei mutamenti. Le Linee di Tensione costruiscono loro stesse e riportano alla loro origine le modificazioni che hanno subito.

Così procede la Grande Opera del Fuoco Universale: la costruzione della Coscienza di Sé Universo!

La visione è grandiosa. E' la visione del fuoco vivo dai milioni di riflessi che abbagliano e fendono gli occhi e l'intuire del veggente. Non c'è staticità nei canali della vita. Non c'è staticità nella formazione della Coscienza di Sé. Tutto è movimento, veloce, convulso, mutevole: una crescita continua e infinita per quanto il veggente può cogliere.

QUESTA E' L'OPERA DEL FUOCO.

67) di fuoco d'acqua e terra e di ètere che tutto nutre

Il fuoco appartiene alla capacità del veggente di percepirlo. Anche se il veggente descrive quanto vede nella forma del fuoco è perché nella sua ragione quanto brucia e trasforma dando luce, brillantezza e sensazioni simili a quelli dell'Energia Vitale è il fuoco.

Ma il fuoco circonda il veggente. L'opera del fuoco è l'opera dell'acqua (Vulcano e Volturno sono Coscienze di Sé molto simili). L'opera del fuoco è l'opera della terra (intesa come terra madre: Maja). L'opera del fuoco è l'opera dell'etere inteso come atmosfera (Giove) o come profondo siderale.

L'opera del fuoco avvolge e coinvolge tutti gli oggetti di cui è parte. Se la percezione della ragione descrive soltanto una piccola isola nella quale inserisce gli oggetti che conosce la percezione alterata dell'individuo esce da quell'isola e reclama la visione delle trasformazioni dell'universo di cui è parte trasformando sé stesso.

Il fuoco della vita tutto nutre. Il fuoco della vita tutto trasforma. il fuoco della vita tutto costruisce e gli déi sono gli artefici di questa costruzione cui gli Esseri Umani prendono parte nella misura in cui imparano ad alimentare il fuoco all'interno del loro cuore diventando essi stessi degli déi.

68) e tutta l'altra massa di fuoco ogni cosa lavora con le proprie mani, perché fosse pienamente compiuto il corpo del cosmo, perché il cosmo fosse visibile, non sembrasse membranoso.

Chi lavora con le proprie mani il fuoco? Le Coscienze di Sé lavorano con il proprio esistere e con le proprie determinazioni la struttura dell'Energia Vitale che inconsapevole si muove nell'universo sotto la spinta di Necessità e in direzione del proprio Intento.

Le mani sono le Coscienze di Sé che plasmano quanto non è plasmato rendendo consapevole quanto è inconsapevole. E' la risposta all'Intento che le spinge alla loro dilatazione. E' risposta alla Necessità che le ha formate. E' articolazione del loro bisogno che si esprime nell'oggettività attraverso la loro Volontà: il loro farsi dio!

Gli déi lavorano la massa informe dell'Energia Vitale, ma prima che gli déi lavorassero la massa informe dell'Energia Vitale da quella massa scaturivano, per diverse condizioni, gli déi stessi, ma il padre e la madre fra gli Esseri della Natura partoriscono il figlio. Loro hanno versato una frazione della loro Coscienza e della loro consapevolezza nel seme che formerà il figlio. Questo seme germoglierà. Questo seme prenderà l'Energia Vitale inconsapevole dal mondo circostante e crescerà. Si dilaterà, diventerà un Essere Umano adulto, un Essere della Natura adulto, si espanderà e tenterà di proseguire le sue trasformazioni nell'infinito dei mutamenti. Le mani del padre e della madre hanno plasmato una nuova concentrazione di Energia Vitale che è diventata consapevole di sé, ma la consapevolezza si costruisce e si alimenta anche attraverso le Linee di Tensione che dal mondo circostante collegano ogni Essere e ogni situazione diversa.

Al veggente appaiono come mani che plasmano l'Energia Vitale per dargli una forma e una consistenza da poter contenere la Coscienza dell'Essere che l'ha plasmata.

Gli déi per costruire sé stessi manipolano l'Energia Vitale. Dilatano sé stessi nell'infinito e rendono consapevole l'inconsapevole.

"Perché il cosmo fosse visibile..", ma non è il cosmo che diventa visibile, ma la sua Coscienza di Sé la sua capacità di determinare sé stesso. Una Coscienza di Sé che non esiste, ma è in costruzione: è l'opera degli déi. Un'opera alla quale gli Esseri Umani possono partecipare nella misura in cui si sottraggano dalla posizione in ginocchio in cui si trovano e dando l'assalto al cielo della conoscenza e della consapevolezza con le loro mani manipolano la massa di fuoco.

Perché il cosmo sembra membranoso? Perché uno dei modi che ha il veggente di percepire l'Energia Vitale nel cosmo è quello di veli che si spostano. La Coscienza di Sé viene quasi sempre percepita come una palla o un vortice. Un grande vortice Cosciente e consapevole anziché membrane che mute si spostano nello spazio

Il dio nasce come prodotto di Necessità, ma sommando la propria volontà a Necessità aumenta la quantità di Energia Vitale che diventa consapevole di sé. Le mani della Coscienza di Sé lavorano il fuoco dell'Energia Vitale affinché venga costruita la Coscienza di Sé Universo e l'universo cessi di essere visto come membrane inconsapevoli e si trasformino in un vortice consapevole!

Questa è l'opera degli déi a cui anche l'Essere Umano è chiamato a partecipare.

69) è mimèsi del nous,, ma ciò che ne scaturisce qualcosa di corporeo contiene.

Mimesi: significa imitazione nel linguaggio Platonico.

Se equivale al frammento 68 il nous universale viene costruito dal nous formato dalle singole Coscienze di Sé. Le Coscienze di Sé costruiscono sé stesse, costruiscono il loro nous. Quel nous non è il nous universale, ma concorre al gioco per la costruzione del nous universale. Mimèsi del nous universale, ma è base e costruzione del nous universale. Il nous delle singole Coscienze di Sé è il nous in espansione. Ogni Coscienza di Sé costruisce la sua specificità del nous, del suo pensiero, della sua intenzione, del suo progetto, del suo scopo e del suo intendimento, del suo modo di pensare, del suo modo di giudicare e del suo sentire, del suo intuire e quel nous partecipa, nella sua specificità e nelle determinazioni della specie cui appartiene concorre a formare la Coscienza universale. Ogni nous di ogni Coscienza di Sé è mimèsi della Coscienza di Sé Universo fine e Terminius dell'esistente.

Mimèsi è anche ciò che viene generato all'interno dell'Essere Natura. Ciò che viene generato è imitazione del nous che lo ha generato. E' lo stesso stampo della specie cui appartiene, ma non è il nous dell'Essere che lo ha generato, ma ha lo stesso stampo, tutti gli elementi, attraverso il quale costruire il proprio nous. Lo stampo è della specie; è mimèsi del nous che lo ha generato, ma la Coscienza di Sé che è stata generata accumula Potere di Essere, accumula e accresce il proprio nous, sfrutta la possibilità della propria esistenza per conquistare la propria eternità. E' mimèsi del nous, ma è elemento generativo del nous.

Questo è il significato per cui dall'apparenza di nous scaturisce qualche cosa di corporeo: emanazione di un altro nous che diverrà nous universale esso stesso. Qualcosa non diventerà nous universale e sono le centinaia di uova di Esseri Storione che non potranno, per qualunque motivo, cogliere la loro opportunità. Essi rimarranno esperimento di nous, tentativo di nous. I tentativi hanno sempre la loro riuscita anche se l'assalto al cielo della Conoscenza e della Consapevolezza a volte può essere frustrante.

70) Una natura inesausta governa i mondi e le azioni, affinché il cielo traendo ogni cosa corra il suo corso perpetuo e il sole rapido vada intorno al centro, come suole.

E ricollegandoci al frammento precedente è una natura inesauribile che continua a produrre Coscienze di Sé. E' l'Essere Natura che governa i mondi di cui è parte alimentando la formazione della Coscienza di Sé sulla superficie del pianeta.

Cosa trae il cielo dal lavoro di un Essere Natura? L'arricchimento dal contributo della crescita delle Coscienze di Sé dell'Essere della Natura. L'Essere Cielo, Giove, la coperta dell'Essere Terra traggono beneficio dall'esistenza di Coscienze di Sé e di consapevolezze che sulla superficie dell'Essere Terra si generano, si arricchiscono e si trasformano.

E' perpetua l'esistenza, il moto e le trasformazioni dell'Essere Cielo come è perpetuo, per quanto riguarda gli Esseri Umani il moto dell'Essere Sole.

"e il sole rapido vada intorno al centro, come suole." Come normalmente fa'. L'Essere Sole alimenta sé steso attraverso le proprie determinazioni e seguendo le condizioni che ne imprimono il moto. Egli agisce all'interno di quel moto esercitando le proprie determinazioni col risultato che esercitando le proprie determinazioni alimenta un'Essere natura che inesausta alimenta l'Essere Cielo e l'Essere Sole nelle sue trasformazioni nell'eternità dei mutamenti.

L'Essere Natura governa i mondi di ogni presente in quanto è generatrice di ogni presente. Le azioni degli Esseri dell'Essere Natura costruiscono e determinano i presenti futuri. Quelle azioni, quelle trasformazioni arricchiscono sia l'Essere cielo che l'Essere Sole.

Questa è la relazione dialettica di ogni trasformazione intesa dal punto di vista del Paganesimo Politeista. Gli déi costruiscono le relazioni che porta la costruzione della Coscienza di Sé nell'eternità dei mutamenti. Questo è possibile solo nella misura in cui si riconosce che ogni ente che contribuisce a costruire il presente proiettandolo nell'eternità dei mutamenti è esso stesso un dio.

71) vantandosi d'armonia di luce...

Chi è in grado di vantarsi di una luce armonica? Chi è in grado di vantare l'armonia delle infinite note nell'eternità dello spazio? E' solo il dio! E' solo il costruttore di sé stesso che ha superato le contraddizioni attimo dopo attimo. Solo costui può vantare sé stesso. E per vantare sé stesso non si intende millantare. Vantare significa sfidare la morte del corpo fisico. Significa essere in grado di danzare la danza dell'eternità. Ecco, il dio ha finito le trasformazioni sul piano fisico. Ecco la morte è giunta a cogliere la sua vita, le sue trasformazioni. Ecco la morte brandisce la sua falce,, ma il dio non porge la testa. Il dio brandisce la sua spada tricuspide ed affronta la falce della morte. Ecco il dio danza la sua battaglia. Danza le figure della sua esistenza. Il dio affronta la morte con tutte le contraddizioni superate nelle sua esistenza e attraverso le quali ha costruito sé steso. Ed ecco la spada tricuspide del dio abbattersi sulla morte. Ecco la spada tricuspide del dio spezzare la falce della morte. Ecco la morte piegare la sua testa sotto i colpi delle folgori del dio. Ecco a morte che si accontenta dei resti del corpo fisico e ripiega su sé stessa. E' giunta la sconfitta della morte. Il dio, "vantandosi d'armonia di luce.." prosegue nell'eternità dei mutamenti.

72) Io, la divina, sono giunta, armata da capo a piedi di tutte le armi.

Io HEKATE l'essenza divina della vita sono giunta, armata da capo a piedi di tutte le armi che ho costruito nelle contraddizioni per affrontare l'ignoto infinito che mi sta di fronte. Dell'ignoto infinito che mi circonda non ho paura. Non sono avvolta da timore reverenziale perché nella vita che ho conosciuto ho forgiato le armi per poterlo affrontare.

Sono giunta armata perché la vita mi ha armata.

Sono giunta forgiata perché la vita mi ha forgiato

Non sono scappata quando le contraddizioni della vita mi hanno avvolto. Dal momento che sono uscita dal grembo di RHEA e l'aria bruciante invase i miei polmoni non ho subito senza ribellione. Io ho serrato i pugni e lanciato il mio flebile grido di guerra al mondo. Mia madre mi ha guardato compassionevole, cieca e muta, rassicurandomi col battito del suo cuore., ma io non stavo piangendo di afflizione emettevo l'unico grido che ero in grado di emettere e stringevo i pugni della mia impotenza per lanciare gli strali della mia volontà al mondo. Da allora ho arrancato giorno dopo giorno dopo giorno ed ora sono la divina HEKATE che dal giorno della nascita ha forgiato battendolo attimo dopo attimo la propria volontà per armare da capo a piedi la propria anima. Sono giunta, sono la divina, sono HEKATE pronta ad entrare nell'Olimpo o nel Walalla per continuare le trasformazioni nell'infinito.

O déi, aprite le porte delle stanze dell'eternità altrimenti ne abbatterò le porte: "Io, la divina, sono giunta, armata da capo a piedi di tutte le armi!".

E' un po' come Atena ce nasce da Zeus armata e minaccia lo stesso Zeus. Lei è divenuta in Zeus, in Zeus si è armata e non accetta il dominio in quanto DEA.

73) In questi è il primo corso sacro, in mezzo quello dell'aria, per terzo viene quello che riscalda la terra nel fuoco. A questi tre principi possenti è sottomessa ogni cosa.

Tre elementi sono la base dell'esistenza dell'Essere Natura. L'Energia Vitale che dall'Essere Sole giunge sull'Essere Terra. La coperta dell'Essere Terra, Giove, e l'Essere Terra stessa.

Da questi tre elementi dipende la vita di tutti gli Esseri della Natura.

Perché il primo è sacro? Peché l'Essere Sole è l'Entità! L'Essere sole è la più grande Coscienza di Sé in questa parte dello spazio e nell'Essere Sole si concentrano andando a confluire tute le Coscienze di Sé e le Consapevolezze che si formano nel nostro Sistema Solare.

Riscaldare la terra nel fuoco. Il fuoco della vita, della Coscienza di Sé e della Consapevolezza che pervade l'Essere Terra e l'Essere Cielo che funge da scambio dell'Energia Vitale quella che arriva dall'Essere Sole all'Essere Terra e quella che dall'Essere Terra si disperde nello spazio.

Prima della nascita dell'Essere Natura che altro non fa che sfruttare l'Energia Vitale che dallo spazio giunge all'EWssere terra e che dall'Essere Terra si disperde nello spazio questa funzione era svolta dall'Essere cielo: Giove!

Poi nacque l'Essere Natura. Per il suo sviluppo trasformò l'Essere cielo. Per il suo sviluppo trasformò l'Essere Terra. Per il suo sviluppo chiamò l'Essere Sole a camminare al suo fianco. E' l'Essere Sole il primo corso sacro in quanto è l'Energia Vitale manipolata attraverso la sua Coscienza di Sé e la sua consapevolezza che fornisce la base per la vita dell'Essere della Natura.

Lo stesso discorso deve essere fatto anche per l'Essere Terra in quanto madre e genitrice dei viventi e lo stesso discorso deve esser fatto per l'Essere Cielo senza il quale la vita, come noi la conosciamo, non potrebbe esistere.

Partendo dal punto di vista dell'Essere Natura e degli Esseri che ne sono parte possiamo dire: "A questi tre principi possenti è sottomessa ogni cosa!".

Per sottomissione non si intende la sottomissione gerarchica, ma la conseguenza alla condizione senza la quale quella cosa non esisterebbe o almeno non potrebbe esistere nella forma che noi conosciamo. Non una gerarchia sociale o socialmente riproponibile, ma una conseguenzialità di adattamento soggettivo alle variabili oggettive incontrate.

74) ... principio sorgivo

Il concetto di principio sorgivo è un concetto religioso proprio del Paganesimo Politeista. Sorgere o sgorgare da qualche cosa è la formazione o la trasformazione di un oggetto Cosciente di Sé col contributo di chi manipola quell'oggetto.

Per questo la nascita è un movimento sorgivo. Dove l'Essere Madre che genera è una fonte che pone le basi per la costruzione di una nuova Coscienza di Sé.

Così la fonte costruisce una Coscienza di Sé divina. Ella è un principio sorgivo di Coscienze di Sé di cui la Ninfa di quella fonte è la rappresentazione figurata della formazione della Coscienza di Sé che attorno a quella fonte si forma.

Il concetto del sorgere è un concetto in contrapposizione al concetto del creare. Nel sorgere c'è una trasformazione che genera. Nel creare dal nulla non esiste un principio sorgivo, ma una dipendenza del creato dalla volontà del creatore. Una dipendenza che tende a proiettarsi nei mutamenti fino all'annientamento della vita stessa. Il principio sorgivo è il principio generante tramite fusione e soprattutto determinazione soggettiva.

L'Araba Fenice, con la quale gli déi mi hanno salutato, non sorge dalle ceneri per una volontà esterna, ma per la volontà di trasformazioni che ella stessa impone attraverso le essenze cenere di ricompattarsi e di continuare un nuovo cammino: un nuovo volo nell'infinito dopo una sconfitta che ha arrestato una sequenza dei mutamenti.

"... principio sorgivo", comunque usato è un principio proprio del Paganesimo Politeista!

75) ... sotto di esse il canale sovrano s'inchina

Ci fu un momento, della nostra epoca in cui un "canale sovrano" si è inchinato in modo deciso. Nel 1982 si produsse un allineamento planetario in cui quasi tutti i pianeti del nostro Sistema Solare erano racchiusi in un angolo relativamente stretto. Il risultato di questo allineamento fu un grande flusso di Energia Vitale che dall'Essere Sole investì tutti i pianeti. In particolare gli Esseri della Natura della terra alimentarono il loro corpo luminoso e la loro capacità di articolare la loro Energia Vitale da modificare la relazione fra sé e il mondo che li circondava.

La relazione, elemento magico in sé, si modificava attraverso l'alterazione dei soggetti che costruivano la relazione stessa. La modificazione non produsse un cambiamento repentino, ma una progressione di cambiamento attraverso l'accentuazione di caratteri comunque presenti nei soggetti e nella relazione. Fu come se la lucidità con la quale i soggetti erano consapevoli all'interno della relazione venisse ampliata rendendo più chiara la compartecipazione dei fenomeni alla modificazione dei soggetti.

Sotto la forza dei campi dei singoli pianeti allineati un canale di Energia Vitale si era piegato per alimentarli.

I "canali sovrani" possono essere piegati anche dalle volontà degli Esseri. Gli Esseri della Natura quando partoriscono nuove possibilità di Coscienze di Sé e nuove consapevolezze altro non fanno che piegare i canali della vita per alimentare il loro intento.

I "canali sovrani" sono i canali in grado di portare il fuoco della vita, della conoscenza e della consapevolezza. Piegare un canale significa mettere quanto porta al servizio del proprio Intento. Per piegare un canale possono intervenire delle cause di adattamento oppure un soggetto può intervenire attraverso l'uso della propria volontà.

Usare la propria volontà per alimentare il proprio Intento è l'arte della Stregoneria. Allineare il proprio Intento con l'Intento di quanto ci circonda per unire le forze è l'arte della Stregoneria. Riconoscere il proprio Intento nei soggetti che ci circonda è il fare del Paganesimo Politeista.

76) In gran numero queste sovrastano i mondi risplendenti, slanciandosi su di essi; tre costituiscono i vertici: quella ignea, quella etèrea, quella materiale.

Le Linee di Tensione sovrastano e attraversano ogni esistente. Le Linee di Tensione sono espressione di ogni Coscienza di Sé e sono Coscienze di Sé in Sé e per Sé!

Come l'Essere della Natura attraverso la sua attività alimenta Esseri di Energia Vitale o favorisce le condizioni per la nascita e lo sviluppo di Esseri di Energia Vitale così le Linee di Tensione favoriscono e alimentano le condizioni per le quali continuare ad esistere ed espandersi. Come l'Essere della Natura favorisce lo sviluppo delle condizioni che gli permettono di espandersi al meglio così le Linee di Tensione alimentano gli Esseri della Natura al fine di favorire il proprio sviluppo.

Che cosa dunque ha Coscienza di Sé al punto tale da sovrastare i mondi risplendenti e gettarsi su di essi? Chi ha determinazioni e bisogni per farlo?

Le Linee di Tensione: gli déi senza i limiti della forma e della materia. Sono déi presenti nella Natura, ma sono déi presenti nell'intero universo, lo permeano e lo attraversano, ne manipolano le tensioni e gli Intenti attraverso l'esercizio della loro volontà e dell'allineamento col loro Intento. Questi déi sono quelli che ci chiamano a fondere la nostra via con la loro, il nostro Intento col loro.

Essi si slanciano per alimentare ogni situazione che possa diventare fonte generatrice di Coscienza di Sé.

Essi concentrano la loro attenzione e il lori Intento al fine di alimentare le loro trasformazioni, alimentare la loro Consapevolezza e le loro trasformazione nell'infinito dei mutamenti.

Che la Coscienza di Sé che alimentano sia quella di un Essere Sole o quella di Esseri di sola Energia Vitale o Esseri di una qualche Natura è indifferente. L'impegno è lo stesso. L'intento è lo stesso. La volontà con cui agiscono è la stessa.

Quando l'Energia Vitale mossa da Necessità incontra una possibilità per esercitare il proprio Intento tutte le Linee di Tensione legate a quella qualità di trasformazione si gettano per favorirla.

Ogni volta che nasce un dio è un trionfo nell'universo. Ogni volta che un dio esercita la propria volontà praticando le determinazioni per diventare eterno è un canto glorioso nell'intero universo. Lo stesso canto glorioso di ogni Essere Umano che trasformando la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso si presenta davanti a tutte le tensioni della vita, davanti a tutti gli déi e dice: "Ecco, sono arrivato! Io esisto!".

77) intuite dal padre intuiscono anch'esse, dal suo volere indicibile mosse a intuire.

Il volere del padre: Necessità!

Necessità alla quale hanno sommato la loro volontà. Agli adattamenti dell'Energia Vitale che come un cieco agisce nelle condizioni incontrate per rispondere al richiamo di Intento si somma la volontà soggettiva che sceglie dove concentrare la propria forza e il proprio volere per ottenere il miglior risultato con il minor dispendio di mutamenti.

Così le Linee di Tensione generate dall'esistente e per le condizioni che l'esistente ha prodotto intuiscono esse stesse e alimentano il loro intuire.

Che ne è di Necessità e Intento quando le Linee di Tensione si espandono per l'intero universo? Quando si espandono in ogni mondo? Quando pervadono tutte le Nature? Necessità è diventata volontà di ogni Essere. E' espressione di volontà di ogni dio. Non è più l'Intento del padre che trasforma l'inconsapevole in consapevole, ma è l'Intento degli déi che espandono la loro Coscienza di Sé nell'infinito dei mutamenti.

Attorno a noi c'è sempre Necessità e Intento del padre che trasforma l'inconsapevole in consapevole, ma c'è il volere degli déi, il volere soggettivo che si è sommato a Necessità del padre. E' la volontà del dio con cui costruiamo le relazioni che predomina sulla Necessità e l'Intento che fu padre dell'esistente.

Noi fagocitiamo l'Energia Vitale inconscia e questa diventa parte della struttura del nostro corpo di Energia,, ma se questa trasformazione avviene è solo perché noi esercitiamo la nostra volontà nel mondo riconoscendo noi stessi déi in un universo di déi.

Le Linee di Tensione, intuite da Necessità e Intento, intuiscono loro stesse per ricostruire la Coscienza di Sé dell'universo. La Coscienza universale; l'Essere assolutamente necessario verso la cui formazione tutto il cosmo tende e concorre a formare.

Dunque: "Intuite dal padre intuiscono anch'esse, dal suo volere indicibile mosse a intuire."

78) ... ergendosi come coloro che trasmettono messaggi...

Le Linee di Tensione trasmettono messaggi, informazioni. Le Linee di Tensione presentano opportunità. Le Linee di Tensione sono gli dèi che ci circondano e cercano la loro tensione divina dentro di noi.

Quando il veggente alza lo sguardo dal mondo che ci circonda e supera la forma la prima condizione che incontra delle Linee di Tensione è come queste fuoriescano dai viventi della Natura e li collegano in un fitto intrecciarsi. Il veggente fonde sé stesso con tutto il mondo che lo circonda attraverso le Linee di Tensione. Solo in un momento successivo individua la volontà propria delle Linee di Tensione. Solo quando le riconosce uguali a lui individua il divino che lo circonda, che lo chiama, dal quale può attingere.

La prima cosa che si comprende è come le Linee di Tensione altro non siano che i Lari del mondo circostante. Attingendo dalle voci dei Lari noi costruiamo i nostri adattamenti soggettivi alle variabili oggettive che incontriamo. Le voci degli déi guidano chi sa ascoltarle. Le voci degli déi dominano chi ha rinunciato ad usare la propria volontà e le proprie determinazioni. Le voci degli déi sono le voci che dal cuore degli Esseri della Natura lanciano il loro grido di compattazione nell'infinito.

79) Ogni cosmo ha sostegni noetici inflessibili.

Quanti sono i cosmi? Infiniti come i mondi e le galassie. Infiniti nello spazio e infiniti in ogni presente dei mutamenti. Ogni cosmo obbedisce alle proprie leggi, alle proprie determinazioni. Ogni presente obbedisce ad ogni nous di cui è espressione.

Quelle sono le leggi fisiche quali risultato degli adattamenti soggettivi alle variabili oggettive che quel cosmo, nel formarsi, ha affrontato. Quello è il pensiero, l'intenzione, lo scopo, il progetto, l'intendimento, la qualità del sentire, gli adattamenti e il sentimento che in quel cosmo è nato per adattamento e nei quali gli Esseri divengono assieme a quel cosmo stesso. Quei sostegni sono sostegni inflessibili di quel e solo quel cosmo. Non sono riproducibili in altri cosmi. Sono propri di quel cosmo e ne guidano le trasformazioni nell'infinito dei mutamenti. L'Entità che per prima scelse il meglio nel proprio mutamento ha scelto la sequenza delle trasformazioni da imporre a quel cosmo. Gli Esseri e le Entità che seguirono si adattarono all'oggettività incontrata imposta dalla prima Entità anche se contribuirono a cambiarla e a modificare la situazione dell'oggettività in cui si trasformavano.

Ogni cosmo è retto dunque da una propria oggettività nella quale si adattano le soggettività che di volta in volta nascono e si trasformano per costruirsi nell'infinito dei mutamenti. Ogni soggettività modifica l'oggettività del cosmo!

Non variamo l'oggettività per adattarla a noi stessi,, ma adattiamo noi stessi all'oggettività che incontriamo. E' questo nostro adattamento che produce le variazioni nelle quali altri noi stessi si adatteranno per costruire loro stessi nell'infinito dei mutamenti.

80), ma anche quando soggiace ai vincoli materiali

Cosa significa: soggiacere ai vincoli materiali? Significa che la Coscienza di Sé si trasferisce su un corpo luminoso soltanto attraversando un processo di compattazione all'interno dell'Essere Natura. Quando si dice che gli Esseri della Natura sono usciti dal brodo primordiale per costruire delle condizioni migliori all'interno delle quali costruirsi, lo si dice perché girandosi indietro si può avere l'idea delle trasformazioni che si sono costruite. In realtà, se prendiamo il punto di vista di un corpo luminoso che si è compattato attraverso un Essere della Natura, noi siamo sempre in un brodo primordiale nel quale, attraverso l'esercizio della nostra volontà e nella specificità delle nostre determinazioni, costruiamo il nostro divenire nell'eternità dei mutamenti.

La formazione della Coscienza di Sé soggiace ai vincoli materiali quando ci si sta costruendo in quanto Essere della Natura. Quell'Essere può abortire in qualunque momento attraverso la rinuncia a prendere nelle proprie mani la responsabilità della propria esistenza. In ogni altro caso, distruzione ad opera di una contraddizione che non riesce a superare (l'Essere Leone che si mangia l'Essere Gazzella o l'Essere Gallina che si mangia l'Essere Lombrico), può sempre mantenere Potere di Essere in quantità sufficiente per superare la morte del corpo fisico e partorire l'Essere Luminoso

"ma anche quando soggiace ai vincoli materiali" quell'Energia Vitale cosciente di sé obbedisce alla forza e alle tensioni di Intento. Alimenta la consapevolezza soggettiva si da aumentare il Potere di Essere dell'Essere della Natura per portarlo alla morte del corpo fisico nella sua massima magnificenza. E' il potere noetico che si esprime nella coscienza in forma fisica del singolo Essere della Natura.

81) Alle folgorazioni noetiche del fuoco noetico cede ogni cosa, soggiacendo al volere del padre, che persuade.

Le folgorazioni noetiche sono un'altra immagine descrittiva del veggente. La descrizione nasce dalle immagini delle folgori all'interno dei grandi temporali estivi. La folgore quando si abbatte concentra grandi quantità di Energia Vitale imprimendogli delle accelerazioni particolari tanto che spesso quell'Energia Vitale diventa Cosciente di Sé. Una vera e propria folgorazione noetica a quanto può diventare noetico: il fuoco della vita; l'Energia Vitale.

L'immagine è presa da quanto ci circonda e serve a descrivere dei movimenti simili che avvengono sia nella vita fra gli Esseri della Natura che negli infiniti cosmi dell'universo. Sono folgori le illuminazioni dei viventi. Folgori noetiche che colpiscono la consapevolezza dell'Essere della Natura costringendolo a dilatarsi nell'infinito. Costringendolo a scegliere il meglio per sé stesso e, in questa scelta del meglio, espandersi nell'infinito alimentando l'infinito stesso.

A queste folgorazioni soggiace ogni Coscienza di Sé che deve seguire la via indicata da Necessità e Intento: il padre. Non esiste una via diversa da quelle. Quella via è tracciata dalle qualità degli elementi che formano la vita stessa. Necessità della trasformazione nell'Intento del trasformarsi. Questo è il volere del padre; questo è il potere di Necessità e Intento. Ogni Coscienza di Sé alla Necessità che l'ha generata somma la propria volontà per discernere e scegliere le trasformazioni migliori. Lo sforzo che mette nella scelta la trasforma, la modifica. Queste modificazioni comportano altri livelli di scelta; altri livelli di trasformazioni. Questi diversi livelli di scelta e di trasformazione sono ottenuti mediante folgorazioni noetiche che trasformano il soggetto. Sono folgorazioni come effetto dell'azione delle determinazioni dell'oggettività sul soggetto che si trasforma.

Queste sono le persuasioni del padre. I salti qualitativi della consapevolezza comportano sempre una diversa qualità di scelte soggettive. Le diverse scelte soggettive che si operano quando si salta il piano della scelta sono scelte comunque obbligatorie determinate dal diverso piano di consapevolezza che si esprime nell'oggettività in cui si agisce. La persuasine consiste nel ventaglio di scelte nelle quali noi possiamo operare. Il ventaglio di scelte è determinano sia dall'oggettività che ce le presenta sia dalla capacità soggettiva di percepirle e discriminare. La capacità di percepirle e discriminarle è dovuta alla sequenza di folgorazioni soggettive che il nostro percorso di dilatazione nel mondo circostante ha prodotto

Dunque va interpretata in modo letterale: "alle folgorazioni noetiche del fuoco noetico cede ogni cosa, soggiacendo al volere del padre, che persuade."

82) Alle sue folgorazioni noetiche diede in custodia i vertici, mescolando nei vincoli un vigore proprio, una forza.

Qual è il vertice della folgorazione noetica? Qual è il vertice del pensiero, dell'intenzione, del progetto, dello scopo, del modo di pensare, della formazione del giudizio, del sentire, del percepire? E' quanto produce questo: Necessità e Intento; il padre stesso! Necessità e Intento si trasferiscono al vertice che in questo caso non è inteso come un punto di arrivo,, ma come il punto di partenza dal quale la Coscienza di Sé inizia il proprio cammino per espandersi. Il vertice di una piramide è il punto più alto rispetto all'Essere Umano,, ma è il punto più piccolo. E' il punto di partenza della costruzione della Coscienza di Sé. Lo spermatozoo e l'ovulo rappresentano il punto più piccolo di formazione della Coscienza di Sé dell'Essere della Natura: il vertice!

Che cos'è il vincolo? E' la coesione dell'Intento che mantiene compatta la concentrazione di Energia Vitale tasformandola da inconscia a conscia. Nel caso che si è fatto dell'ovulo e dello spermatozoo la forza è l'Intento della fusione dell'uno e l'altro. Nel caso della nascita di un Essere di sola Energia Vitale è l'attimo della compattazione della sua Energia Vitale e l'Intento del vortice che mantenendola stabile favorisce la nascita della Coscienza di Sé.

Qual' è la forza che viene mescolandosi? La volontà soggettiva! La capacità di quella Coscienza di Sé di farsi dio determinando sé stessa nell'oggettività nella quale si è generata. Solo se Volontà guida le trasformazioni la folgorazione noetica ha un fine costruttivo,, ma se volontà non si appropria della direzione delle trasformazioni la Coscienza di Sé, in qualunque momento, cessa di esistere e viene abortita.

Dunque, Necessità e Intento formano il vertice da cui prende avvio la formazione della Coscienza di Sé attraverso la coesione, al di là della sua qualità, di una concentrazione di Energia Vitale che continua a svilupparsi nell'infinito dei mutamenti attraverso l'uso della propria volontà: adattamento soggettivo alle variabili oggettive!

83) ... creatori di unità

Che cos'è l'unità? Esiste una sola unità: la Coscienza di Sé Universo. TERMINIUS! Il fine dei mutamenti. L'ASSOLUTO nel Paganesimo Politeista.

Chi sono i creatori di questo? Le Coscienze di Sé che facendosi déi costruiscono loro stessi nell'infinito dei mutamenti.

I creatori dell'unità, nella nostra specie, sono gli Esseri Umani che prendendosi nelle proprie mani la responsabilità delle proprie scelte affermano, davanti all'universo: "Io esisto!". Nel far questo, questi Esseri Umani, all'interno della propria specie sono i creatori di unità. Sono i costruttori delle condizioni attraverso le quali l'unità si possa costruire attraverso la partecipazione di un numero sempre maggiore di Esseri Umani.

Costruttori di unità e costruttori delle condizioni attraverso le quali l'unità si può costruire.

84) ..., ma esso sta tutto al di fuori

Che cosa significa stare al di fuori? Ci sono due modi per stare al di fuori: lontano nello spazio o lontano nel tempo!

Spazio e tempo determinano delle lontananze che si possono coprire attraverso le trasformazioni. Ogni trasformazione determina una modificazione soggettiva che tende a raggiungere un fine. Ogni fine raggiunto che diventa momento di partenza per il raggiungimento di un nuovo fine è un "al di fuori" raggiunto e compreso dalla Coscienza di Sé. Il fine ultimo al di fuori di ogni Coscienza di Sé è la Coscienza di Sé Universo fine ultimo delle trasformazioni di ogni Coscienza di Sé. Quella Coscienza di Sé è al di fuori delle Coscienze di Sé esistenti in quanto ora non esiste se non in potenza e in costruzione e quando esisterà sarà formata da ogni Coscienza di Sé che nell'intero universo ha contribuito alla sua costruzione. Al di fuori di ogni Coscienza di Sé che comprende e che concorre a formarla!

85) ...ala del fuoco...

Questo frammento è un'immagine del veggente. Il "vento" di Necessità sposta l'Energia Vitale che come "folate" si sposta nello spazio cosmico. E' un'immagine frequente nella grande cosmologia. Ultimamente con i grandi telescopi queste vele di "polvere cosmica" sono state fotografate nel loro processo di accumulo e strutturazione nella formazione di nuovi ammassi stellari o in dissolvimento di ammassi stellari antichi. Quelle immagini sono simili a quelle dei veggenti mentre assistono alla trasformazione del cosmo.

E' un modo soggettivo di interpretazione. Può essere un'ala di fuoco o un'onda marina, dipende dai legami che ha il veggente nella vita quotidiana dalla quale raccoglie le similitudini per descrivere lo spettacolo cui assiste.

86) ...signore d'anime, iniziatore

Signore: colui dal quale non si può prescindere!

Anima: ciò che passa da inconsapevole a consapevole; animare.

Iniziatore: il punto della trasformazione fra inconscio e conscio.

Che cos'è che anima? La tensione prodotta per effetto di Necessità. Chi è dunque il signore che anima? Necessità date le condizioni che Necessità stessa ha costruito. Necessità è l'iniziatore!

Che cos'è che costruisce le condizioni affinché nella specie umana nascano i bambini? Necessità di soddisfare la tensione sessuale! Ciò che resterebbe inanimato si anima date le condizioni costruite da Necessità! Chi è l'iniziatore? In questo caso la prima cellula nata dall'unione dello spermatozoo e dell'ovulo.

L'esempio tolto al giorno d'oggi nella nostra specie rende perfettamente l'idea che può essere estesa all'intero universo e a tutte le situazioni di inizio tenendo presente le proprie specificità di trasformazione.

Questo è il senso di "..signore d'anime, iniziatore".

87), ma nome venerando, che si lancia sui mondi in tùrbine inesausto, al comando del possente padre

Anche questo frammento appartiene alla descrizione del veggente. Il "nome venerando" altro non è che la tensione quale prodotto di Necessità che slanciandosi come un turbine sui mondi trasforma l'inconscio in Coscienza di Sé. Il veggente separa la tensione prodotta da Necessità da Necessità stessa. Egli vede l'Energia Vitale tendersi e iniziare a vorticare. Il movimento lento e lineare che impone il Necessità viene mutato in un movimento più veloce e circolare (descrive una parte separandola dal tutto che la circonda).

Necessità viene scorta dal veggente all'interno dell'Energia Vitale, la tensione alla quale quella porzione di Energia Vitale obbedisce è separata dalla Necessità generale. La volontà soggettiva interviene sul vortice dopo che questo si è formato ed è diventato consapevole.

Si tratta di una trasformazione alla quale il veggente assiste separando le tensioni e gli oggetti che concorrono a formare la Coscienza di Sé. Quella "tensione", che egli individua, la vede espandersi sui mondi. Quando il veggente assiste allo scorrimento dell'Energia Vitale inconscia nel cosmo individuando in quel moto Necessità, scopre che la tensione che trasforma l'inconscio in conscio si espande sui mondi. Tutti i mondi passano dall'inconsapevolezza alla consapevolezza, allo sviluppo della propria volontà, al farsi déi per sviluppare sé stessi nell'infinito dei mutamenti.

In questa trasformazione egli ammira la possanza del padre, Necessità e Intento, alla quale tutta l'Energia Vitale dell'universo sembra obbedire.

88) (la natura) persuade a credere che i demoni siano puri, e le escrescenze della materia malvagia utili, e preziose.

In questo frammento sta racchiusa l'intera sfida degli Oracoli Caldaici. Lo scontro che viene visualizzato è quello fra gli Esseri di sola Energia Vitale malati di morte (amanti dell'Energia Vitale stagnata) e la costruzione del dio che cresce negli Esseri Umani per divenire nell'eternità dei mutamenti.

Che cosa intende per demoni il veggente? Quelli che volano basso di Castaneda! Gli Esseri di sola Energia Vitale che si cibano di Energia Vitale stagnata.

Non siamo in presenza del Daimon che cresce dentro all'Essere Umano e che il pazzo di Nazareth deve scacciare per sottomettere l'Essere Umano. Siamo in presenza di una forza aliena all'Essere Umano che tenta di impadronirsi dell'Essere Umano.

Come fa questo demone ad impossessarsi dell'Essere Umano? Sottomettendolo. Convincendolo a rinunciare all'uso della propria volontà e alla proprie determinazioni. Costringendo l'Essere Umano alla sottomissione. Come lo costringe? Persuadendolo che costoro sono gli inviati del dio padrone; convincendolo che essi sono il dio padrone attenti ai suoi problemi; convincendolo che loro lo amano; convincendolo della bontà delle loro azioni che sono finalizzate per il benessere dell'Essere Umano e non sono rivolte alla sua distruzione; convincendolo della necessità che l'Essere Umano si sottometta per poter accedere alla loro bontà e al loro amore. Costoro convincono l'Essere Umano a diventare oggetto del loro possesso.

L'Essere Umano che si sottomette alla promessa rinuncia all'uso della propria volontà e le proprie determinazioni in quanto si è fatto convincere che non ne ha necessità. Loro, gli Esseri ammalati di Energia Vitale stagnata penseranno a lui.

Costoro indicheranno l'utilità all'Essere Umano. L'utilità nell'appropriarsi delle cose maledette della materia. Che cosa sono le cose maledette della materia? Quelle che portano l'Essere Umano alla distruzione: il Potere di Avere. Attraverso il possesso di oggetti della materia l'Essere Umano esercita il possesso di altri esseri Umani, ad imitazione degli Esseri ai quali si è sottomesso.

Gli Esseri di sola Energia Vitale stagnata trasferiscono la loro mentalità agli Esseri Umani che si sottomettono loro. Come loro si sottomettono agli Esseri di sola Energia Vitale stagnata così i sottomessi agiscono per sottomettere gli Esseri Umani attraverso il possesso degli oggetti o comunque il dominio. Il possesso di oggetti o di Comando Sociale attraverso il quale riprodurre la sottomissione è quanto è maledetto della materia. E' l'aspetto degenerativo della materia, quello che non si trasforma in divino proseguendo nell'eternità dei mutamenti. C'è nella vita degli Esseri della Natura un tributo che si paga all'Essere Natura stesso e che alimenta il ciclo del divenire divino della Natura. Una cosa sono le regole che hanno costruito il nostro stesso divenire in quanto occasioni per costruire il dio che cresce dentro di noi e il cui rispetto ne favorisce lo sviluppo e un altro è la distruzione della stessa specie cui apparteniamo per sottometterla quale bestiame da allevamento ad una specie aliena distruggendo il proprio divenire nell'eternità dei mutamenti.

Così il Potere di Avere si impossessa degli Esseri Umani distruggendo la loro trasformazione nell'eternità dei mutamenti.

89) ... bestiale, impudente

Che cos'è l'impudenza? Mentire a chi riconosce la menzogna. Mentire ancora. Continuare a mentire perché la menzogna, per un Essere di sola Energia Vitale malato di morte è l'unica possibilità di sopravvivenza attraverso la costruzione di riserve di cibo: Esseri Umani sottomessi in ginocchio.

Anche quando un Essere Umano li riconosce davanti a loro è disarmato. Ora che li ha riconosciuti che cosa deve fare? Nessun Essere Umano ha mai provato a combatterli. Nessun Essere Umano ha fatto della propria specie la finalità delle proprie azioni. Ogni veggente si separa dagli Esseri Umani millantando un proprio potere di intuire. Quel millantare è la distruzione della propria specie. Non la verità scoperta dal veggente è importante,, ma il suo percorso attraverso il quale ha formato quella verità: la sua libertà! Questo deve trasferire il veggente alla propria specie. Fintanto che il veggente non attua questa operazione gli Esseri di sola Energia Vitale malati di morte potranno essere impudenti millantando il loro potere per mettere in ginocchio gli Esseri Umani.

90) ... e si slanciarono dal grembo della terra, cani della terra; non mostrano mai a mortale segno veritiero

Anche in questo frammento si citano gli Esseri di sola Energia malati di morte e del loro procedere nello sviluppare la propria strategia. Al veggente appaiono come Esseri che escono dalla terra. Larve che si trasformano nel grembo della terra e che affrontano le loro trasformazioni. Il veggente afferra soltanto quelle Larve che si trasformano in Esseri malati di Energia Vitale stagnata. E' su costoro che il veggente punta la sua attenzione.

Il termine "cane" col quale il veggente li definisce è preso dal lato spregevole con cui si definiscono gli atteggiamenti degli Esseri Umani quando sono feroci, decisi fino al martirio per difendere il proprio padrone negando i diritti la propria soggettività. Nello stesso tempo, quegli Esseri Umani, piangono e si disperano nell'impotenza quando il padrone li minaccia o li prende a calci. Gli Esseri malati di Energia Vitale stagnata impongono questo atteggiamento agli Esseri Umani che si sottopongono al loro dominio perché in questo modo riproducono il dominio.

Il veggente afferma che non mostrano mai un segno veritiero. Questo è ovvio in quanto l'inganno deve essere mascherato. L'inganno ha un senso quando quello di cui ci si vuole appropriare ha un valore infinitamente più grande di quanto si millanta di offrire. Gli Esseri di sola Energia Vitale si appropriano della possibilità dell'Essere Umano di costruire il dio che cresce dentro l'Essere Umano distruggendolo. Cosa promettono in cambio? La soddisfazione dell'illusione che si costruisce l'Essere Umano quando rinuncia ad articolare la propria volontà e la propria determinazione per costruire sé stesso nell'infinito dei mutamenti.

Per questo motivo il veggente li definisce come cani che si slanciano dal grembo della terra.

Fine della terza parte stesura 15 novembre 1999

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

tel.041933185

E-mail claudiosimeoni@libero.it

TORNA ALL'INDICE



Torna alla pagina iniziale del sito!