Un bambino forgia l'imprinting della sua struttura emotiva nella pancia della madre. I caratteri vengono trasmessi dalla madre e dal padre attraverso lo spermatozoo e l'ovulo. Attraverso l'ovulo e lo spermatozoo, scelto dall'ovulo, non vengono trasmessi solo i caratteri di specie, ma anche i caratteri del presente vissuto dal padre e dalla madre.
Non è il mio compito stabilire quanti e come. Il mio compito è prendere atto che questo avviene.
Poi, nella pancia della madre, questa combinazione spermatozoo e ovulo si adatta crescendo. Cresce e si adegua alle sollecitazioni emotive trasmesse dalla madre all'ovulo in relazione alle azioni che la madre mette in atto nel mondo.
In questo modo il bambino che nasce è emotivamente pronto per affrontare il mondo e dal primo momento della nascita inizia a mettere in sintonia le proprie emozioni con i fenomeni che incontra nel mondo.
In questo momento inizia la strategia sociale, imposta dall'ebraismo prima e dal cristianesimo poi, del condizionamento educazionale del bambino. Il bambino viene considerato un oggetto di possesso dei genitori e deve essere, secondo l'ideologia cristiana, adattato al modello religioso cristiano e, qualora questo non avvenga, deve essere punito, violentato, manipolato, ricattato, affinché si adegui a quel modello. Fin dal primo giorno il bambino deve pensare che la violenza subita sia del tutto naturale, che avviene su tutti i bambini, e che adeguandosi a quella violenza può sopravvivere, crescere e vivere.
Il condizionamento educazionale è quell'insieme di credenze e certezze apriori che vengono imposte all'Essere Umano fin dal primo momento della sua uscita dalla vagina della madre. Un corpo dottrinale che viene profuso in tutti i modi in quanto gli "adulti" sono convinti di aver raggiunto una conoscenza assoluta di uno sconosciuto e, questa conoscenza non la donano al nuovo nato affinché viva al meglio, ma la impongono. Quella conoscenza viene imposta perché gli adulti non sono in grado di scorgerne un'utilità per la loro vita. La fede nel dio padrone con cui violentano i loro figli è una non-una conoscenza che non appartiene a nessuna logica esistenziale, ma rende legittimo il loro dominio sul bambino. Non avendo il bambino gli strumenti critici per metterla in discussione, vi si adatta, la fa propria e cerca le ragioni, di natura emotiva, con cui legittimarla.
Il condizionamento educazionale è in pratica un atto militare nei confronti di chi non si può difendere. Un'azione di stupro mentale che tarpa le ali del nuovo nato costringendo la sua vita entro muri grigi della credenza, delle certezze, aprioristicamente imposte.
In molti casi l'adulto è convinto di fare una buona cosa in quanto è convinto (crede per fede alla quale è sottomesso) di dare al nuovo nato quegli strumenti attraverso i quali integrarsi nel Sistema Sociale ed essere da questo accolto. Un Sistema Sociale accetta solo quegli elementi che si conformano ai propri modelli e non tollera nessuna variazione su quei modelli in quanto, un nuovo modello sociale, lo costringerebbe a modificare l'intero insieme di cui è manifestazione. In un insieme, dove gli Esseri Umani si mettono in ginocchio davanti ad una figura spacciata per divina, non è tollerabile chi propone una figura divina diversa. Se scoppiasse una guerra civile e la nuova figura fosse accettata, il Sistema Sociale sarebbe costretto a riadattarsi incorporando due figure diverse davanti alle quali mettere in ginocchio gli Esseri umani. Così nella psiche umana, ogni volta che la percezione viene alterata, si avranno l'una o l'altra immagine a seconda dell'adesione soggettiva a questo o a quel modello religioso.
Il sistema sociale reagirà ancora più violentemente quando non si tratterà più di sostituire un modello ad un altro modello sociale di sottomissione, ma si tratterà di non mettere più in ginocchio nessun Essere Umano. Reagirà violentemente quando si tratterà di eliminare quel condizionamento educazionale proponendo un diverso modello esistenziale alla società civile.
Il modello sociale imposto inizierà a cambiare nella società partendo dalle classi sociali più "acculturate" grazie all'adesione, alla speranza, suscitata negli ambienti sociali più poveri, emarginati o svantaggiati.
Il cambiamento è un modo di procedere lento anche se, traumi sociali, contribuiranno a micro salti qualitativi sociali che qua e là ne accelereranno l'accettazione del nuovo modello.
Il problema del condizionamento educazionale sta essenzialmente negli individui che lo hanno fatto proprio e che su quel modello hanno organizzato la loro esistenza. Gli elementi che concorrono a formare il condizionamento educazionale si fissano all'interno degli Essere Umani in modo tale da imporre loro la riproduzione di quel modello. Questi Esseri Umani vivono per imporre quel modello. Tanto maggiore sarà il potere sociale detenuto da quegli Esseri Umani, tanto più violenta sarà l'attività impositiva che metteranno in atto.
Quando osserviamo i comportamenti morali, etici, ideali, politici, esistenziali delle persone noi possiamo individuare le loro predilezioni e capire, almeno in parte, a quali forze la loro struttura emotiva si è adattata. Dalla loro azione possiamo individuare l'ambiente in cui quelle persone sono cresciute.
Nessuno può rimuovere quanto gli è stato imposto nella primissima infanzia (e ancor meno i suoi processi emotivi costruiti come adattamento nella pancia di sua madre), può tuttavia "reindirizzarli", cambiare gli obbiettivi per cui manifestare quella morale, quell'etica, quel sistema ideale, oppure possiamo sedimentare un altro modo di vivere il mondo mediante un appassionarci di cose diverse. Si può deviare o modificare il proprio condizionamento educazionale, ma non lo si può rimuovere perché è il meccanismo di espressione emotiva che abbiamo tarato per vivere.
Dobbiamo mettere in atto un processo di costruzione continua dell'individuo, attraverso un numero continuo di relazioni col mondo che debbono essere vissute intensamente.
Il condizionamento educazionale si fissa nell'individuo soltanto quando l'individuo cessa di crescere, manipolarlo, svilupparlo, aggiungere nuove variabili. Finché l'attività dell'individuo di manipolazione di sé stesso sarà continua, il condizionamento educazionale non riuscirà mai ad impadronirsi dell'individuo.
Il condizionamento educazionale si fissa, impossessandosi dell'individuo, solo quando l'individuo cessa di modificarsi alimentando con le sue emozioni le relazioni che vive nel mondo.
Se da un lato non possiamo liberarci del condizionamento educazionale subito nell'infanzia, con la nostra volontà possiamo trasformare quel condizionamento educazionale in uno strumento con cui vivere, più o meno bene, nel mondo impedendogli di impossessarsi di noi ed usarci per riprodurlo. Un individuo che ha subito un condizionamento educazionale che lo costringe a veicolare le sue pulsioni sessuali in forme di sadismo, non è detto che debba necessariamente praticare il sadismo. Può reindirizzare quelle pulsioni in relazioni sessuali che non comportino violenza o prevaricazione. L'impulso sarà costante, ma lui reindirizza quell'impulso che, scaricando la tensione libidica, svuota di senso quel tipo di veicolazione.
Il condizionamento educazionale giunge ad attecchire all'interno dell'individuo soltanto quando l'individuo ritiene che non vi sia più nulla da aggiungere, nulla da variare. Egli ritiene di essere in possesso della conoscenza, del sapere, ritiene che quanto ha raggiunto sia il fine naturale della sua vita e a quel fine deve dedicare sé stesso.
A sua figlia e a suo figlio darà quanto egli ha "trovato", in realtà quanto lo ha sconfitto e sottomesso.
Così negli effetti NDE il condizionamento educazionale incide in maniera preponderante nella descrizione psichica delle percezioni che la ragione deve necessariamente piegare all'interno della propria descrizione.
Si affronta lo sconosciuto della percezione con gli strumenti che ci si è dati nel corso della propria esistenza. Qualunque strumento questo sia.
Così all'interno del condizionamento educazionale cattolico si incontrano descrizioni proprie di quella religione, mentre nel condizionamento educazionale induista la descrizione delle immagini varierà obbedendo ad un'altra struttura descrittiva.
I fenomeni dell'NDE, nei momenti di premorte, si manifesteranno alla coscienza come allucinazione della ragione. Le allucinazioni sono descrizioni delle sensazioni emotive provate dall'individuo in quella specifica situazione del suo vissuto.
Il condizionamento educazionale interviene nella scelta delle immagini attraverso le quali si esprime l'allucinazione.
Tutte queste sensazioni si trasformano in allucinazioni:
a) Modifica dell'usuale percezione dello spazio e del tempo.
b) Ricapitolazione della propria esperienza di vita.
c) Esperienze di luce, amore, comunione, di risveglio, di energia, di eternità.
d) Percezione di viaggio fuori dal corpo o visione del proprio corpo.
e) percezione di una barriera invalicata, che spesso coincide col "ritorno alla vita"."
Una volta vissute in un momento di premorte, si presentano al ricordo sotto forma di allucinazioni la cui rappresentazione visiva è fatta dallo specifico condizionamento educazionale subito.
In un corpo che sta morendo, spazio e tempo tendono a cessare, la vita si sta spegnendo e i ricordi emotivi affluiscono alla coscienza. La coscienza tende ad illuminarsi prima di spegnersi nel corpo, il dolore del corpo cessa o, meglio, non arriva più alla coscienza, c'è la percezione di lasciare il corpo e di un tornare indietro.
Tutto questo avviene al momento della morte del corpo fisico, ma un conto è raccontarlo per allucinazioni dove ad ogni sensazione interviene una allucinazione con immagini di divinità benevoli o terrifiche, e un altro conto è raccontare le sensazioni in cui si è stati costretti a rinunciare ad una possibilità.
Nelle esperienze NDE le immagini raccontate sono le immagini del proprio condizionamento educazionale. Per come l'individuo è riuscito a modificarsi in funzione di sé stesso o per come il condizionamento educazionale si è appropriato dell'individuo.
Il condizionamento educazionale religioso si esprime nelle immagini e le immagini si appropriano della persona tentando di fissare in quella situazione il condizionamento educazionale. La persona che ha visto il dio padrone, Gesù, i santi cristiani o la madonna è convinta di aver visto il dio padrone, Gesù, ecc. Il suo condizionamento educazionale è confermato dalle allucinazione che vengono assunte alla sua coscienza come dato di realtà.
Proprio gli effetti trascendenti delle NDE ci stanno a dimostrare come l'individuo abbia distrutto la propria esistenza. Egli appartiene a quel trascendente. Non esiste una sua vita, un suo vivere, una sua percezione del mondo, esiste una sua appartenenza a quel trascendente. E' una specie di effetto consolatorio del fallimento della propria esistenza, distrutta attraverso il condizionamento educazionale che ha posto fine alla sua ricerca.
Nella ricerca del Graal non è importante trovare il Graal, ma è importante continuare a cercare, continuare a modificare sé stessi all'interno del processo di ricerca. Così la vita è sfida. Non è importante vincere la sfida ma modificarsi mettendo sfida dopo sfida.
Davanti alla morte siamo tutti uguali, ma la crisi di premorte rivela le differenze del nostro divenuto e le differenze con cui affrontiamo la morte.
La morte del corpo fisico è morte della Coscienza di Sé soltanto quanto il condizionamento educazionale ha distrutto il divenire dell'individuo risolvendolo in sé stesso.
Scritto nel 1997
Revisione 29 marzo 2016
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Le persone non si rendono conto che quando stanno per morire, non sono morte. In ogni caso noi disponiamo di strumenti mentali con cui possiamo afferrare aspetti inusuali del mondo che ci circonda. Questi strumenti non ci dicono com'è il mondo dopo la morte, ma ci indicano possibilità esistenziali e opportunità diverse da quelle che immaginiamo.