Valentina Minoglio, wicca del Circolo dei Trivi,
scrive sul mensile Santità.
Bergoglio e le sfide per dominare gli uomini

L'ideologia del Dio padrone nella wicca.

Claudio Simeoni

Il pensiero religioso del Circolo dei Trivi

L'articolo di Valentina Minoglio "Chi non risponde alle sfide non vive" è sul mensile Santità del mese di maggio 2014 da pag. 10 a pag. 15

Valentina Minoglio del Circolo dei Trivi, cartomante che si dichiara wicca, scrive sul mensile Santità una serie di articoli di esaltazione del cattolicesimo che rispecchiano il pensiero religioso del Circolo dei Trivi.

Uno di questi articoli è:

Servizio a cura di Valentina Minoglio

PAPA FRANCESCO

L'APPELLO CORAGGIOSO

CHI NON RISPONDE ALLE SFIDE, NON VIVE

NON SI TIRA CERTO INDIETRO. ANZI: È LUI A PORRE SEMPRE SFIDE NUOVE. ALLA CHIESA, AI POTENTI DEL MONDO, A CIASCUNO DI NOI NELLA NOSTRA VITA QUOTIDIANA. È AMATO PER QUESTO, MA ANCHE ASPRAMENTE CRITICATO. IL PAPA LANCIA DELLE SFIDE E SVELA ...

E' proprio dell'ideologia religiosa cattolica "ammirare" il coraggio del padrone e non vedere gli uomini mentre affrontano le sfide della loro vita. Il cattolico ammira il coraggio del suo Dio padrone quando usa il "potere assoluto" per macellare l'umanità col diluvio universale. Un cattolico si eccita alla vista di Riccardo Cuor di Leone che macella persone indifese. Ne esalta le gesta in quanto egli stesso si identifica col macellaio. E' in questa esaltazione per il padrone, oggi per Bergoglio, ieri per Hitler, che i cattolici si sono resi responsabili di strage e di genocidio ad imitazione del loro Dio che macella tutti.

E' un elemento psicologico-pulsionale fondamentale indotto dall'educazione cattolica che impedisce a chi è educato in ambito cattolico di analizzare e di cogliere ciò che si nasconde dietro la sceneggiata e la rappresentazione formale. Dal momento che la manipolazione di questo elemento pulsionale impedisce al cattolico di usare l'analisi, il cattolico supplisce con l'immaginazione veicolata in una dimensione messianica. Per Valentina Minoglio Bergoglio, il criminale della stessa banda di quel Pio Laghi che collaborò a gettare gli oppositori politici dell'amico di Bergoglio dagli aerei, diventa un messia, un Riccardo cuor di Leone che "si batte contro le preponderanti forze nemiche".

Questa visione messianica di Bergoglio (Bergoglio arrivato dalle nubi con grande potenza...) che Valentina Minoglio spaccia come una dose di eroina ha la funzione di distrarre il lettore per far passare il pederasta pedofilo Bergoglio, in quanto compartecipe della banda di pederasti e pedofili messi sotto accusa in tutto il mondo, come il combattente e il nemico della pederastia e della pedofilia dei preti cattolici. Quello che è l'aspetto di inganno nei confronti dei cittadini (le dichiarazioni sensazionali per creare aspettativa) viene spacciato da Valentina Minoglio come realtà fattiva (le parole vuote di fatti), ma il fatto, l'azione reale, come la beatificazione di Roncalli, quello che minacciò di cacciare dalla chiesa cattolica chi denunciava all'autorità civile i preti pedofili e pederasti che santificato diventa modello da imitare (cioè condannare chiunque denunci all'autorità civile i preti pederasti e pedofili), viene ignorato per poter soddisfare il suo delirio messianico. Perché non ha combattuto la pedofilia e la pederastia nei sessanta anni in cui è stato prete?

Così, il novello Riccardo Cuor di Leone nell'immaginario della cartomante Valentina Minoglio, il Bergoglio, capo di pedofili e pederasti e rappresentante del pederasta Gesù (fu arrestato col bambino nudo) in terra viene dipinto come:

IL DURO SCONTRO CON LA CEI SULLA PEDOFILIA

La sfida forse più aspra di papa Bergoglio è quella con la Conferenza episcopale italiana, che ha molto potere nella Chiesa. E su un tema che è fra i più scottanti che oggi la Chiesa deve affrontare: i preti pedofili. La vicenda sembrava cominciare non bene per Francesco: sgambetto della Cei al Papa sulla pedofilia, titolavano i giornali il 28 marzo scorso. I vescovi della Cei fanno notare che "nell'ordinamento italiano il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale, né di incaricato di pubblico servizio, non ha l'obbligo giuridico - salvo il dovere morale di contribuire al bene comune - di denunciare all'autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti': L'aggiunta sul dovere morale suona come una frase beffa rivolta a Papa Francesco. Ed è proprio sulla lotta alla pedofilia che si consuma lo scontro finale tra Bagnasco, presidente della Cei, e Bergoglio che aprirà prossimamente l'assemblea generale della Cei in Vaticano. Segno che il Papa ha ormai preso in mano il timone di un'istituzione, la Conferenza episcopale italiana, che non solo non ha saputo sintonizzarsi sulla "rivoluzione Bergoglio" ma sembra essersi posta in aperta contrapposizione con il Pontefice latinoamericano.

Non esiste nessun scontro fra chi è favorevole o chi è contrario alla pedofilia e alla pederastia in Vaticano. La pratica della pedofilia e della pederastia nella chiesa cattolica è una pratica che rientra in quello che la chiesa cattolica considera la sua libertà religiosa.

Una libertà religiosa che ha creato parecchi problemi di relazione con le società civili che non tollerano la pratica della pedofilia e della pederastia.

Lo scontro in Vaticano non è sul praticare o non praticare la pedofilia o la pederastia da parte della chiesa cattolica, ma su come porsi davanti alla società civile quando la pratica della pedofilia e della pederastia vengono scoperte e generano conflitto fra l'organizzazione religiosa cattolica e gli ordinamenti giuridici di libertà dell'uomo propri delle società civili.

Una linea di politica pedofila e pederastica nella chiesa cattolica dice che è meglio nascondere tutto e proteggere in modo assoluto i preti pedofili e pederasti, come fece la chiesa cattolica con le decine di preti che si macchiarono del genocidio in Ruanda; un'altra linea di politica pedofila e pederastica afferma che bisogna cedere un po', dare alle società civili qualche "agnello pederasta da sacrificare" per salvaguardare la pratica generale della pedofilia e della pederastia che sono pratiche funzionali ad imporre la fede cattolica e che sono insegnate da Gesù.

Alla cartomante wicca Valentina Minoglio interessa proteggere la "libertà religiosa" della chiesa cattolica che include pratiche di pedofilia e di pederastia all'interno della più generale pratica di violenza sui minori, senza essere perseguiti dalle leggi degli Stati. E allora ecco questo Bergoglio, il novello Riccardo Cuor di leone che nell'immaginario della cartomante Valentina Minoglio si è svegliato un giorno a 77 anni, dopo cinquantacinque anni di addestramento fra i gesuiti cattolici pedofili e pederasti, questo picchiatore che faceva il buttafuori nei locali "malfamati" di Cordoba, ha scoperto la pederastia e la pedofilia cattolica: ma chi vuole prendere per i fondelli Valentina Minoglio?

Scrive su Santità Valentina Minoglio:

Eppure sull'obbligo giuridico della denuncia alla magistratura civile dei casi di pedofilia era stato chiarissimo. E non solo: ha anche anticipato la legge italiana, cacciando un prete pedofilo prima della sentenza. Ci si aspetta a questo punto che Bergoglio chieda esplicitamente le dimissioni del cardinale Bagnasco.

Come può la chiesa cattolica, che rappresenta il Dio padrone, sottomettersi alla legge civile? E' come dire che la chiesa cattolica accetta di far processare il suo Dio per il reato di genocidio. Solo chi prende in giro le persone illudendole nella giustizia del padrone, può fare affermazioni come quelle di Valentina Minoglio.

Le colonie dei preti pedofili e pederasti assomigliano molto alle colonie dei pinguini: buttano a mare uno di loro per vedere come si comportano gli squali. E Valentina Minoglio canta le lodi di questo Riccardo Cuor di Leone che ha buttato a mare il più povero e miserabile dei pedofili o dei pederasti della sua cricca. Come si concentra l'attenzione dell'idiota sul dito che indica la luna, Minoglio concentra l'attenzione dei suoi lettori sul prete "cretino" di turno scaricato dalla gerarchia per salvaguardare l'intero sistema di pedofilia e pederastia su cui si articola la costruzione della fede nella chiesa cattolica.

Il punto è, come disse Roncalli prima e Ratzinger poi, che senza la pratica della pederastia (e con tutta la violenza che ne segue, consegue e che funge da brodo generale dell'educazione cristiana) non esiste la fede cristiana. Non esiste la dipendenza psichica dell'individuo dal padrone. Non esiste la credenza nella provvidenza del Dio padrone, la credenza nell'astrologia, la credenza nei tarocchi.

E che forse Valentina Minoglio censura la pederastia della chiesa cattolica e la sua presenza nella dottrina cristiana come Imitatio Christi? No! La difende ignorandone le ragioni ed esaltando parole vuote dietro le quali la pratica permane. E' un comportamento da cattolica! Non è possibile che Bergoglio condanni la pederastia perché la pederastia è Imitatio Christi e significherebbe condannare Gesù. Cosa che del resto ha fatto sia Roncalli, che Bergoglio ha fatto santo, sia Ratzinger con il Crimen sollicitationis (in latino crimine di "provocazione" o "adescamento") che è un documento riservato emesso nel 1962, riaffermato da Ratzinger e scoperto casualmente perché tenuto segreto dai vescovi e dai cardinali, Bergoglio compreso.

Qual è dunque la sfida che attende Bergoglio?

Trovare la mediazione fra le esigenze della chiesa cattolica di praticare violenza sui minori, pedofilia e pederastia compresi, senza che queste pratiche suscitino scandalo o indignazione nella società civile e questa non chieda giustizia nei suoi confronti e nei confronti del Dio padrone che pretende di rappresentare.

Scrive Valentina Minoglio su Santità di maggio 2014:

Quando comincia l'omelia tutti si aspettano la carezza del Papa. Invece parte la sberla. Francesco non dice neppure buongiomo. "I peccatori pentiti saranno perdonati. I corrotti no" Quando il Papa li chiama sepolcri imbiancati si è capito che ce l'ha con ognuno di loro. Panico. I corrotti sono il peggio del peggio.

Il corrotto che accusa di corruzione chi gli fa concorrenza. Chi è il corrotto? Per dire chi è il corrotto è necessario dire in cosa e perché lo si definisce corrotto. La cartomante cattolica Valentina Minoglio nella sua pochezza intellettuale, o nel suo squallore morale (scegliete voi, visto che questa è una tecnica cattolica adottata dal Circolo dei trivi) ignora o vuole ignorare che chi accusa la generalità delle persone di essere corrotte è solo perché LUI è corrotto in ciò che pensa sia, per lui, la corruzione. Se così non fosse, non avrebbe censurato le persone di corruzione, ma avrebbe elencato le cose per le quali egli accusa le persone di corruzione. La tecnica dell'accusa generica e generalizzata per colpevolizzare rientra nell'ideologia cristiana. E' il malvagio Gesù che ordina di scannare chi non si mette in ginocchio davanti a lui e che, dal momento che non può scannare i Farisei che non si mettono in ginocchio davanti a lui, li chiama malvagi. Però, fino a prova contraria, il malvagio è Gesù!

Questa tecnica usata da Bergoglio è un insulto alla società civile e un colpo di scena teatrale che la cattolica Valentina Minoglio vuole spacciare come un'accusa ai potenti. L'uomo che ha assunto la carica, e le responsabilità, del genocidio di milioni di persone, accusa gli altri di essere corrotti? L'uomo più ricco del mondo, il re assoluto del Vaticano, accusa i "potenti". Mi viene da ridere! Valentina Minoglio pensa forse che le persone siano come gli allocchi che vanno da lei a farsi i tarocchi?

Qual è dunque la sfida che attende Bergoglio?

Riuscire a sottrarre alla critica economico-sociale la maggior potenza economica e finanziaria della terra: la chiesa cattolica. La sua potenza economica è fatta di corruzione contro le società civili, guerre e devastazioni sociali. La sfida di Bergoglio consiste, come nelle tecniche dei gesuiti, nell'accumulare denaro e potere per poter devastare le società civili facendo credere loro che lo fanno per aiutare i poveri mentre, al contrario, è la chiesa cattolica che costruisce la miseria sociale e usa la miseria sociale con la sua ricchezza, per controllare le società distruggendone i diritti civili. Ci sono sempre delle Valentina Minoglio che aiutano l'inganno sociale della chiesa cattolica, Nietzsche definiva queste persone (lui lo aveva riferito a David Strauss) i filistei della cultura.

Scrive Valentina Minoglio su Santità di maggio 2014:

E Gesù dice loro quell'aggettivo tanto brutto: Ipocriti!

Certamente Gesù è ipocrita! Afferma di essere il figlio del Dio padrone quando il Dio padrone non esiste, ma viene spacciato alle persone come una dose di eroina e i bambini vengono violentati affinché da adulti credano che esiste. C'è forse da meravigliarsi che Bergoglio, l'ipocrita che trae vantaggio dalla violenza con cui ha imposto la fede, chiami tutti gli altri "ipocriti"? Fa parte delle tecniche di dissimulazione messe in atto dalla chiesa cattolica e usate da Valentina Minoglio per imporre l'ideologia cattolica e impedire l'analisi della realtà da parte delle persone.

Qual è dunque la sfida che attende Bergoglio?

Riuscire a dare degli "ipocriti" a tutti coloro che esercitando la loro capacità critica mettono in discussione il diritto di Gesù di accumulare denaro (chi dice, nei vangeli, di dare il denaro ai poveri, anziché sperperarlo, è Giuda. Non Gesù.).

Scrive Valentina Minoglio su Santità di maggio 2014:

Sul tavolo del colloquio col Santo Padre i temi erano importanti, come i "diritti alla libertà religiosa, alla vita e all'obiezione di coscienza". E la legge sulla Sanità americana, fiore all'occhiello, durissimamente contestato dai repubblicani, di Obama.

Valentina Minoglio nasconde la volontà di Bergoglio di violentare le persone. La libertà religiosa, per la chiesa cattolica, è la negazione ai cittadini dei diritti Costituzionali. Delle norme civili che la chiesa cattolica vuole sottomettere ai suoi valori di odio e di possesso delle persone. Valentina Minoglio, per impedire la discussione religiosa, ha partecipato all'aggressione a Francesco col Circolo dei Trivi. Ha messo in atto gli stessi meccanismi che hanno portato a bruciare vive le donne da parte della chiesa cattolica: questo, Valentina Minoglio, la chiama libertà religiosa. La società civile ha fatto le leggi sulla libertà religiosa contro l'assolutismo della chiesa cattolica e Valentina Minoglio non trova nulla di strano che l'assolutismo venga rivendicato da Bergoglio nascosto nel termine "libertà religiosa". Appare evidente che intende la riaffermazione dell'assolutismo cattolico, con la pratica della pedofilia e della pederastia, contro le leggi sulla libertà religiosa delle persone.

C'è a tal proposito una sentenza appena emessa della Corte d'Appello di Venezia contro l'odio religioso di Bergoglio e compagni.

Riporto dal quotidiano La Nuova Venezia del 01 maggio 2014 a pag. 19:

CORTE D'APPELLO

Messiah Game blasfemo? Biennale Danza "assolta"

VENEZIA

"La carta costituzionale afferma la laicità dello Stato, il che esclude il diritto di un singolo cittadino di pretendere che lo Stato impedisca manifestazioni di pensiero contrarie ai principi della religione cristiana, purché non si pongano problemi di ordine pubblico o rilevanza penale". Così hanno sentenziato i giudici della Corte d'Appello, respingendo il ricorso con il quale l'avvocato Ivone Cacciavillani aveva chiesto ai giudici di condannare la Biennale a risarcirgli i danni di cittadino che si era sentito offeso dal balletto "Messiah Game", versione sadomaso della Passione di Cristo, messa in scena per la Biennale Danza nel 2007, del quale l'allora patriarca Angelo Scola aveva chiesto la sospensione. Niente da fare - hanno sentenziato i giudici - la Costituzione italiana tutela sì la libertà religiosa di tutti e, quindi, anche il sentimento religioso, ma questo non significa impedire manifestazioni contrarie ai principi della religione, proprio perché lo Stato è laico.

Sono le pretese della libertà religiosa di Angelo Scola, quelle che la cartomante Valentina Minoglio non censura, non vede, non considera spacciando come "legittime" le pretese illegali di Bergoglio solo perché Bergoglio ribadisce la richiesta di libertà religiosa: intanto in Centrafrica e in Nigeria i cristiani continuano a macellare le persone di altre religioni (e solo perché sono di altre religioni).

I cittadini si vedono aggrediti dalla chiesa cattolica che pretende la libertà di aggredire i cittadini per impedire manifestazioni di pensiero diverse dal proprio. Questo diritto di aggressione, la chiesa cattolica la chiama "libertà religiosa". Esattamente come il Circolo dei Trivi che diffama le persone pensando che diffamare le persone sia un suo diritto di libertà.

Qual è dunque la sfida che attende Bergoglio?

Riuscire ad imporre la libertà di attuare la violenza, propria dei valori cristiani, contro i diritti di libertà, tolleranza, uguaglianza sociale propri di ogni Costituzione Nazionale che mette al centro delle sue norme il cittadino come soggetto portatore di diritti. La sfida di Bergoglio consiste nel togliere le persone come soggetti a cui si riferiscono i diritti sociali e sostituirli col suo Dio applicando i diritti assoluti al suo Dio e costringere i cittadini a diventare oggetti posseduti dal Dio padrone. Così Angelo Scola può vincere la causa contro i "blasfemi" togliendo loro i diritti sociali.

Scrive Valentina Minoglio su Santità di maggio 2014:

Forse un sottile invito, visto anche che ci sono stati motivi di lieve frizione fra Obama e Bergoglio, per esempio sui temi dell'aborto, della contraccezione, che hanno aperto un abisso fra la Casa Bianca e i vescovi americani.

Perché non dice in che cosa consiste l'abisso? Aborto e contraccezione sono azioni attraverso le quali la donna dice: "Il corpo è mio e me lo gestisco io!". La pretesa di Bergoglio è quella di dire: "Il corpo delle donne è di Dio, cioè mio, e io dico loro che cosa possono o non possono fare; le donne sono le mie schiave!".

Chissà perché la questione ha aperto un "abisso" fra i vescovi e la Casa Bianca.

Qual è dunque la sfida che attende Bergoglio?

Riprendersi il controllo del corpo delle donne. Costringere le donne a recitare il magnificat per la gloria del loro Dio padrone. Trasformare le donne in schiave senza diritto di voto, senza diritto al divorzio, senza il diritto d'aborto, senza i diritti della parità e dell'uguaglianza: tutte uguali in ginocchio davanti al padrone. C'è sempre la cartomante Valentina Minoglio pronta a sottolineare l'eroismo di Bergoglio in questo proposito.

Scrive Valentina Minoglio su Santità di maggio 2014:

Proprio pochi giorni fa, il cardinale americano Timothy Dolan ha rivelato in un'intervista televisiva che il pontefice "vuole studiare le unioni gay per capire come mai alcuni Stati abbiano scelto di legalizzare le unioni civili delle coppie omossessuali". gay" specifica l'arcivescovo di New York, ma la Chiesa deve cercare le ragioni che hanno indotto a legalizzare le unioni gay, piuttosto che condannarle prontamente.

Il corpo della donna appartiene alla donna, ad ogni singola donna.

Il corpo di un uomo appartiene all'uomo, ad ogni singolo uomo.

Capisco che per la chiesa cattolica e per Valentina Minoglio questo pensiero è un po' complesso, vista l'educazione cattolica che gli ha imposto di considerare il suo corpo come oggetto che appartiene al suo Dio. Mica lo dice Valentina Minoglio. Valentina Minoglio ha solo riportato ciò che dice la chiesa cattolica? Lo ha riportato senza critica, anzi, presentandolo come un atto di coraggio e non come un'offesa all'intera società civile. Non ha separato il proprio pensiero da quello cattolico, riproducendo quel pensiero ha riprodotto il suo stesso pensiero. Una specie di "desiderio di liberazione" visto il cattolicesimo del Circolo dei Trivi e l'angoscia che alcuni di loro provano per le loro inclinazioni sessuali.

Le fantasie di Valentina Minoglio si eccitano all'idea che la chiesa cattolica non perseguiti più gli omosessuali. Non dice: "Siete dei criminali perché è stata la vostra dottrina a ordinare le persecuzioni degli omosessuali!". I suoi desideri dipingono un Bergoglio che studia le "unioni gay", come se si potesse cancellare dalla bibbia, il libro sacro dei cristiani, il Levitico 18, 22; i proverbi 5, 18-19 o 1 Corinti 6, 18. Bisogna essere cattolici, profondamente cattolici, per non riuscire a distinguere il cambio di interpretazione dalla costante dottrinale che consente il ritorno all'interpretazione originale. La chiesa cattolica, fatta da gay, vuole mettere al rogo i gay che vogliono essere riconosciuti e accettati nella società. Oggi la società è forte tanto da costringere Bergoglio alla moderazione dottrinale; domani, condizioni diverse, verrà obbedita la bibbia che ordina di ammazzarli.

Qual è dunque la sfida che attende Bergoglio?

Riuscire a trovare l'escamotage per volgere a proprio favore questi diritti che un po' alla volta gli omosessuali stanno conquistando. Non solo come diritti civili, ma diritti che vengono fatti propri anche da un modo di pensare che si sta allargando a tutta la società.

Questo è il senso dell'articolo di Valentina Minoglio: esaltare le sfide con cui il padrone riafferma il suo diritto di essere il padrone delle persone.

Nell'articolo non c'è una sola riga di dignità umana, c'è solo un compiacimento continuo e sistematico per l'odio della chiesa cattolica contro la libertà umana. Compiacimento per i trucchi e le porcate con cui la chiesa cattolica aggredisce la società e le libertà civili. Con cui aggredisce i principi SACRI della nostra Costituzione.

Quando si ama il padrone si diventa estranei alla società civile. Gli interessi del padrone vengono anteposti a quelli degli uomini. Ogni azione del Dio padrone, anche la più malvagia, viene enfatizzata glorificandola mentre vengono viste con disprezzo le azioni degli uomini anche quando le loro intenzioni e i loro effetti sono nobili.

Noi nella vita scegliamo: la cartomante Valentina Minoglio ha scelto il padrone. Ha scelto di leggere il "coraggio" nelle azioni di un uomo che gestisce la maggior ricchezza della terra strappata agli uomini a cui è stato imposto dolore e sofferenza. Per questo ha scelto di scrivere quelle cose e non altre. Ha scelto perché quelle sono le sue idee, il suo modo di rapportarsi con la società civile.

Questa è l'ideologia del Circolo dei Trivi.

 

Cattolici travestiti da wicca

Abbiamo sempre saputo, per esperienza e per denunce fatte nel corso degli anni all'autorità di Polizia che i cattolici non sono in grado di confrontarsi con le persone religiose della Federazione Pagana. Per aggredirci hanno sempre usato persone che vivono in una sorta di "limbo religioso". Cattolici che vorrebbero avere un cattolicesimo diverso. Queste persone si fingono "pagani diversi da noi", ma la loro ideologia religiosa è il cattolicesimo chiamato con altri nomi. Queste persone non hanno il compito di discutere, perché non sono in grado di farlo. Devono solo creare conflitto, astio, impedendo a chi vorrebbe interessarsi di Paganesimo di non farlo. Dissuasi perché coinvolti in conflitti preventivi e aggressivi. Una volta, queste persone, ci bruciavano vivi. Prima o poi le condizioni della vita rivelano sempre la vera natura del pensiero religioso. Come in questo caso ha rivelato la natura religiosa del Circolo dei Trivi.

 

Il simbolo del Circolo dei Trivi
E' preso dal santuario di Oropa
Significa "ave maria": la "dea" dei wicca!

 

Marghera, 02 maggio 2014

 

Circolo dei Trivi

 

Riflessioni sulla Stregoneria.

Strega, Stregone, Stregoneria!

Che cos'è la Stregoneria? E perché i Wicca o Wiccans e truffatori in generale non possono, per scelta soggettiva, praticare Stregoneria!

La Stregoneria; La Stregoneria Pagana!

Il simbolo che usano i Pagani Politeisti (e anche i Wicca) è la Stella a Cinque punte. Ma qual è il suo significato? Perché usano quel simbolo? Cosa vogliono comunicare i Pagani con il simbolo della Stella a Cinque punte?

 

2) La stella a cinque punte simbolo del Paganesimo;

 

 

 

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Quando si percorre un sentiero di Stregoneria
si conosce l'inizio, ma non si sa dove porterà.
Per questo motivo l'impeccabilità deve essere a fondameto
di ogni nostra decisione.

I "gruppi" pagani

Cosa distingue un Pagano Politeista da un monoteista? Il coraggio. Come direbbe il Leone Codardo nel Mago di Oz. Esporre le proprie emozioni alle intemperie della vita e mettere in atto un'autodisciplina che ci consente di non essere sbattuti sugli scogli dell'umana esistenza. Il monoteista confida nella speranza per il suo dio; il Pagano incatena gli Dèi con le sue emozioni e fa rotta in mari sconosciuti senza bussola né stelle che lo possano guidare. Su cosa confida il Pagano Politeista? Sul proprio coraggio!

Sito di Claudio Simeoni

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima modifica 29 ottobre 2022

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