6) Credi fondamentale l’iniziazione da parte di un gruppo oppure pensi che la pratica sia indipendente da questo tipo di passaggi?

Credi, quindi, al concetto di auto-iniziazione?
Cosa pensi del “segreto” in un ambito iniziatico come quello della Stregoneria?

Domanda allo Stregone Claudio Simeoni
risposta N. 6

Vai all'indice dell'intervista a Claudio Simeoni sul suo percorso di Stregoneria

 

L’Iniziazione, quella “vera”, è fatta dal sentiero che si percorre. E’ fatta dalle scelte dell’individuo prima di percorrere un sentiero. Quelle scelte, quando forgiano anelli di una catena d’acciaio, possono legare gli Dèi e costringerli a partecipare alla sequenza di sfide che quell’individuo ha costruito. L’Iniziazione, quella “vera”, è fatta dagli Dèi che percorrono il loro sentiero. Quelle scelte creano passioni emotive e chiamano alcuni Esseri Umani a partecipare alle loro sfide (un po’ come la Guerra di Troia, come rappresentazione della vita). L’Iniziazione, quella “vera”, è imposta dall’ambiente in cui si nasce, dalla Natura o dal Sistema Sociale in cui si vive, è l’ambiente che sollecita le relazioni emotive ed è il soggetto, l’individuo, che risponde scegliendo fra Potere di Essere e Potere di Avere entro cui organizzare le proprie risposte adeguandosi. Sono tre Dèi che partecipano all’Iniziazione: il soggetto che si fa DIO in un mondo che riconosce composto di DEI che progettano sé stessi e le cui relazioni sono manifestazione di altrettanti DEI che chiamano alla relazione!

Esistono vari livelli di iniziazione. Quello che porta alla Stregoneria è l’iniziazione che possono fare solo gli Dèi nella misura in cui individuano in persone e gruppi dei loro interessi specifici. Altri tipi di iniziazione sono quasi tutti tesi a veicolare tensioni psicologiche delle persone, patologia psichiatriche, magari non gravi, non debilitanti e spesso non riconosciute come patologie (magari tratti del carattere) che l’incapacità di gestire nel proprio quotidiano crea conflittualità e dolore.

Se intendiamo l’iniziazione o l’autoiniziazione come una specie di investitura da cavalierato, non esiste. Non esiste l’unto del signore. Esiste un “vivere per sfida” in cui l’individuo affronta con passione e intensità emotiva le condizioni e le contraddizioni della propria vita. In questa pratica, o l’individuo che vive in tensione “va fuori di testa” o si costruisce un sistema di auto-disciplina che gli consente di mantenere il controllo e la misura entro la quale contenere l’esposizione delle sue emozioni all’interno delle sfide che vive nella quotidianità. In quel caso è quella persona che chiama gli Dèi per l’iniziazione.

Nei riti religiosi che celebriamo presso il Bosco Sacro in Jesolo, c’è un’iniziazione che il gruppo dei celebranti fa ad ognuno dei partecipanti. Consiste nel passaggio fra i fuochi. E’ un’iniziazione vera e propria che agisce sulla struttura emotiva dell’individuo che partecipa ai riti. Alimenta le tensioni psico-emotive dell’individuo quando questi è teso verso il futuro o lo svuota di energie quando la sua partecipazione ai riti ha fini diversi da quelle delle relazioni con il mondo che li circonda.

Un discorso a parte merita il concetto di “segreto” in Stregoneria.

I “segreti”, intesi come cose nascoste e che rivelano chissà quale potere, in Stregoneria, non esistono.

Tutto ciò che appartiene alla Stregoneria e viene descritto dalla ragione, sono cose assolutamente banali.

Se segui un po’ di storie di Streghe ed un po’ di Wicca, qualcuno ti parla di tradizioni: qualcuno racconta che la “nonna” gli ha passato i segreti delle erbe. Quando ho postato su internet nel 2000 mi arrivavano molte e-mail di “iniziati” alla Stregoneria da Grimassi negli USA che parlavano di questi segreti passati di generazione in generazione.

La Stregoneria non funziona in questo modo: lo stesso mondo che noi descriviamo come quantità e forma che chiamiamo “il mondo della ragione” nel quale usiamo le parole è solo un modo, e molto parziale, per descrivere il mondo in cui viviamo. Esistono altri due modi per percepire il mondo in cui viviamo. Uno attraverso il tempo dove gli oggetti assumono sostanza solo in quanto azione (è l’azione l’oggetto della relazione ed è l’azione intelligenza) e la qualità sostanziale della relazione è determinata dalla qualità dell’azione (per questo gli Stregoni dicono che non esiste nessun dio che ha creato il mondo. Quando si è sospesi in Nera Notte e si assiste al Big Bang non si materializza nessuna azione al di fuori del mutamento del disco giallo). L’altro è il mondo emotivo. Un mondo in cui le emozioni sono oggetti e gli oggetti sono tali in quanto emozione. Sia il mondo del tempo che il mondo delle emozioni, sono mondi che le parole non possono descrive. Eppure quei mondi agiscono dentro di noi e la ragione vuole annullare tutte le elaborazioni percettive della realtà che da quei mondi di presentano alla coscienza e, quando non ne può fare a meno, la ragione interviene con immagini e suoni che rasentano il delirio. Spesso, in particolare gli antropologi cristiani, confondono questi deliri come “messaggi delle divinità”. Spesso si cerca di riprodurre questi deliri magari ricorrendo a droghe. Invece, l’unico segreto della Stregoneria è l’autodisciplina con cui lo Stregone affronta con impegno e con passione tutte le sfide quotidiane. Affrontare, autodisciplina, passione, sono modi di essere nel mondo che ci permettono di agire e di emozionarci senza che il pensiero della ragione, il suo flusso di parole, sia il padrone dell’azione o domini le emozioni.

Perché faccio questa azione? Te lo spiego dopo. Dopo la ragione giustifica l’azione e inventa motivazioni per giustificare l’azione. “Non è mica matto,” dice la ragione ai suoi interlocutori parlando delle azioni dell’individuo di cui la ragione è padrona. “ha agito così in un momento di stizza!” Peccato che la ragione non conosca la relazione profonda che ha fatto scaturire l’azione senza che lei ne avesse il controllo.

Questi sono i segreti della Stregoneria.

 

Immagini di Stregoneria

I libri di Claudio Simeoni

Marghera, 01 gennaio 2010 (postato in web 30.12.2011)

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell’Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

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Come sono diventato uno Stregone

Non si può voler diventare uno Stregone. Lo si diventa. O per impegno soggettivo nel nostro vivere nel mondo, o perché la vita non ti lascia alternative. Quando questo succede non puoi far altro che "andare avanti" approfondendo la nuova percezione del mondo e vivendo con passione.