Paganesimo in Grecia:

commenti dall’YSEE sulle ultime notizie

 




“Libertà religiosa finalmente in Grecia” così erano più o meno tutti i titoli dei diversi media che, sul finire del 2005, hanno fatto rimbalzare la notizia dell’avvenuto riconoscimento legale dell’associazione Ellinais, che avrebbe sancito la liberalizzazione del culto ellenico in Grecia. Eppure nel 2004 un’altra associazione l’YSEE, il Concilio Supremo dei Gentili Ellenici, aveva organizzato proprio in Grecia il settimo congresso WCER, in una sala pubblica, con tanto di rito finale presso il tempio di Atena a Capo Sounion, sito archeologico, per il quale l’YSEE aveva regolare autorizzazione da parte delle autorità competenti.

 

Vedi le foto del rito del congresso del WCER

 

Della questione si è naturalmente discusso sul forum del WCER e questa era stata la risposta di Vlassis Rassias, all’inizio del 2006:

 

«Troppo bello per essere vero e naturalmente NON lo è. La notizia, scritta da un giornalista della chiesa, è INESATTA e FUORVIANTE.

Qualche settimana prima di un preannunciato appello dell'YSEE al governo greco, un certo numero di persone, comprese alcune che in un passato recente hanno agito in maniera ostile nei confronti dell'YSEE (uno si è spinto al punto di partecipare allo spargimento della voce, controllato dalla TV della chiesa, che si supponeva che l'YSEE e il WCER sono... organizzazioni sataniste, appena prima della conferenza del WCER ad Atene nel 2004!!!), hanno formato una tipica associazione culturale "i cui membri rivendicano di poter adorare Zeus" (sic) e ovviamente hanno ottenuto la necessaria legalizzazione prima di essere pubbliche, come tutte le associazioni culturali in Grecia devono fare.

La libertà di culto è già garantita dallo stato Greco nell'articolo 18 della legge 2462/1997 e da allora nessun tribunale può negare l'approvazione alle associazioni che sono o dicono di essere religiose.

Una cosa già nota a noi "nuovi" alla "battaglia", irrompe sulla scena. La libertà DI PRATICA è garantita in Grecia, NON è questo il problema (il problema è di essere accettati dalle Autorità Greche come una VALIDA entità rappresentativa di un certo numero di cittadini greci).

Per quanto riguarda solo la libertà di PRATICA, YSEE ha celebrato più volte IN siti "archeologici" con permesso scritto da parte delle autorità (a Sounion - come si ricorderanno i membri del WCER - a Delfi, ad Ampiareo etc) e la scorsa domenica [n.d.t. 26 marzo 2006] ha celebrato ancora UN ULTERIORE festival APERTO e PUBBLICO sul sito del tempio al dio Asclepio a Gortys Arcadia, dove hanno presenziato circa 130 nostri membri (le foto del rituale appaiono nella pagina dell'YSEE).
L'YSEE ha già rilasciato un comunicato stampa sul caso, dopo aver ricevuto molte chiamate da giornalisti greci e stranieri interessati.

Nel comunicato, sottolineiamo che non abbiamo relazione con l'associazione neoapprovata e che non vediamo nulla di utile in una mera approvazione di una associazione culturale fondata che rivendica la restaurazione del culto della Religione Ellenica (l'YSEE è già un soggetto giuridico con, naturalmente, intenti PIÙ AMPI nel suo statuto, si veda all'indirizzo http://www.ysee.gr/index-eng.php?type=english&f=faq#1). Inoltre abbiamo spiegato un'altra volta la nostra opinione sul riconoscimento ufficiale, come si legge nelle FAQ del nostro sito, e annunciato ancora una volta un nostro appello ufficiale al governo nelle prossime settimane.»

 

La stessa associazione Ellinais è tornata sulla scena all’inizio di quest’anno, con due rituali, uno presso il tempio di Zeus Olimpio e uno presso il tempio di Poseidone a Capo Sounion, due siti archeologici nei quali i riti sono stati improvvisati SENZA le autorizzazioni necessarie. Le autorizzazioni, lo ripeto, erano state ottenute più volte dall’YSEE, che nel 2006 era riuscito a portare 200 persone al tempio di Zeus Olimpio ad Atene, senza peraltro riuscire ad attirare l’attenzione dei media. Come mai allora questo gruppo riceve tanto interesse quando non ce n’è per altre realtà pagane elleniche? Non sembra strano?

Ho contattato allora Vlassis Rassias il mese scorso, per avere un chiarimento ed ecco il comunicato stampa da loro emanato di fronte al caso:

 

“Risoluzione 191 / 6 febbraio 2007

Una delle pecche più serie della situazione legale corrente relativa ai problemi religiosi nel nostro paese è l’eliminazione pratica di ogni religione non “bizantina” (intendendo tutte le religioni tranne quella cristiana ortodossa greca, l’islam e l’ebraismo) a causa della completa mancanza di una personalità legale appropriata che può renderli in grado di esprimersi per quello che sono realmente: religioni.

Allo scopo di rimediare a questa pecca, che non solo discrimina la Religione Ellenica Etnica ma anche alcune potenti correnti cristiane, come il cattolicesimo romano e il protestantesimo, o religioni maggiori come il buddismo o l’induismo, il Concilio Supremo degli Ellenici Gentili (YSEE) ha richiesto – con il suo memorandum del maggio 2006 al presidente e alle autorità politiche della Grecia, dal titolo “Garanzia della qualità della personalità legale alla religione ellenica etnica” – la creazione legale dell’ “Associazione religiosa” come persona giuridica. Questo almeno renderebbe possibile per le religioni esprimersi in quanto tali, invece di essere obbligatoriamente relegate tra altre persone legali tipicamente irrilevanti per la sfera religiosa (ad esempio associazioni religiose civili).

Inoltre, la continua mancanza della personalità giuridica di “associazione religiosa” (il cui status lo si otterrebbe – lo riteniamo ovvio – solo con il soddisfacimento di alcuni requisiti 1) un tempo minimo di esistenza della religione, 2) un numero minimo di membri e 3) un livello minimo di attività pubblica) praticamente mette offensivamente sullo stesso piano le religioni legalmente “senza casa” e qualsiasi genere di piccoli gruppi o anche “organizzazioni di copertura” per religioni rivali che possono apparire dal nulla pur mancando il riconoscimento minimo dalle religioni simili in tutto il mondo, e dà spazio ad esse per rivendicare uno status religioso non nella cornice legittima e non negoziabile dell’autodefinizione, ma piuttosto infuriando contro gruppi seri e numerosi già esistenti – dei quali fingono di essere correligionari “dissenzienti”.

Consideriamo necessario sottolineare ancora una volta quanto detto sopra, in occasione di un tentativo chiaramente organizzato, che abbiamo visto aver avuto luogo nelle settimane scorse, per ridicolizzare la Religione Etnica Ellenica, da parte di mass media irresponsabili o corrotti in collaborazione con lo “stato profondo” e di varie irresponsabili o ridicole persone o piccoli gruppi che sotto brutti titoli delle testate elettroniche (ad esempio “Guerra Civile contro i Dodecateisti”) usano gli schermi per recitare la parte dei “seguaci” della nostra religione e visione del mondo ancestrali, agendo di fatto in base ad una brama di autopromozione senza limiti o presentando in maniera fuorviante l’approvazione di una costituzione di una semplice associazione culturale (!) come il vero “riconoscimento” dell’ “Antica” Religione.

Nelle ultime settimane, la sacralità della gloriosa Religione Etnica degli Elleni, che è anche la religione di noi contemporanei Elleni Gentili, è stata calpestata da piedi sporchi nella giungla – come programmi della TV spazzatura, che consistono di pochi ridicoli autoacclamatisi “seguaci”, assieme ad isterici, ignoranti preti della religione dominante, pii “specchi dell’opinione pubblica”, teologi in delirio e paraclericali, assieme a giornalisti intolleranti o con intollerabili pregiudizi (anche se in ogni occasione – concessa raramente – in cui una percezione diversa da quella comune può essere presentata è obbligatorio che debba confrontarsi con un “esercito” in panico di “offesi” servi dell’establishment culturale).

Quindi, non sopporteremo quest’ulteriore provocazione.

Il Concilio Supremo degli Ellenici Gentili, difendendo l’eterno sentimento religioso del popolo ellenico,

1.     informa, almeno la parte democratica e istruita del popolo greco che sfortunatamente, per la complicità di ogni governo del moderno stato greco dalla sua fondazione, nessun riconoscimento legale della religione è dato eccetto che per le tre religioni “bizantine” già menzionate, e, perciò, qualsiasi rivendicazione, da parte di qualsiasi gruppo, del fatto di essere stati riconosciuti, è una mera truffa

2.     ribadisce, ancora più intensamente, la sua più ragionevole richiesta dell’istituzione, da parte del legislatore greco, della persona giuridica “Associazione Religiosa” al più presto, e, infine

3.     avverte, almeno la parte democratica e istruita del popolo greco che da molto tempo è stato lanciato un tentativo coordinato e multiforme di ridicolizzare il sentimento religioso dei nostri antenati greci e di molte migliaia di contemporanei con la stessa percezione; il tentativo è ad opera di un establishment volgare e medievale che sta spasmodicamente reagendo all’idea che i tempi della sua impunità sono definitivamente andati.

CONCILIO SUPREMO DEGLI ELLENICI GENTILI (Y.S.E.E.)”

 

Il contatto con Vlassis Rassias è stato particolarmente importante per dare un senso all’intera faccenda e combattere la DISINFORMAZIONE che si va diffondendo a macchia d’olio soprattutto in rete e a cui anche Wikipedia Italia (con la quale la Federazione Pagana ha già avuto problemi, vedi le pagine in merito) contribuisce, scrivendo:

 

Avvenimenti più recenti stanno invece interessando l'associazione Ellinais, la quale sta promuovendo iniziative per combattere la discriminazione e riuscire a legalizzare il culto dodecateico. Nel 2006 le comunità ateniesi dell'Ellinais vinsero una battaglia legale per l'utilizzo degli antichi siti sacri, oggi patrimoni archeologici, e degli uffici centrali dell'associazione come luoghi di culto dove praticare i rituali. Dopo aver ottenuto il permesso da parte del giudice il gruppo dell'Ellinais ha continuato a praticare, nonostante le ostilità manifestate anche da parte di altre autorità. Il 22 gennaio 2007 è stato tenuto un rituale presso il tempio di Zeus Olimpio ad Atene […]

 

e dimostrandosi così definitivamente un mezzo poco attendibile, almeno in materia religiosa.

A questo punto auspichiamo la creazione di un network pagano europeo che favorisca gli scambi tra le diverse organizzazioni, scambi rapidi che possano fare da scudo contro certe farneticazioni mediatiche pilotate.

 

Manuela Simeoni

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