Davvero erano sconosciuti i Misteri Eleusini?
Si legge nell'Inno Omerico a Demetra:
E la videro le figlie di Celeo figlio di Eleusi,
venute ad attingere l'acqua che scorreva abbondante, per portarla
in brocche di bronzo alla loro casa paterna.
Erano quattro, simili a dee, nel fiore della giovinezza:
Callidice, Cleisidice, l'amabile Demò,
e Callitoe, che era la maggiore tra tutte;
e non la riconobbero: è difficile, per i mortali, ravvisare gli dei.
Fermandosi davanti a lei, le rivolsero parole alate:
"O vecchia, da dove vieni, e chi sei fra i mortali carichi d'anni?
Perché ti sei diretta fuori dalla città, e non ti avvicini alle case?
Là, nelle sale piene d'ombra, vi sono donne
la cui età è proprio uguale alla tua, e altre più giovani,
che ti accoglierebbero con atti e parole cordiali".
L'agire dello Stregone è caratterizzato dall'agire nell'insieme nel quale si muove il suo intento. Qual è l'intendo dell'Iniziato? Com'è il mondo in cui l'Iniziato opera per poter realizzare il proprio Intento?
E' necessario porsi una domanda: Demetra, mentre pratica la sua Follia Controllata, conosce il fine delle sue azioni o più semplicemente ha rinunciato al suo progettare attendendo che la situazione del mondo, in cui ha deciso di camminare, le mostri le nuove necessità del suo agire? Le trasformazioni di Demetra sono finalizzate ad ingannare le figlie di Celeo o sono solo finalizzate ad occultare Lei come Dea e le figlie di Celeo sono parte delle variabili del mondo in cui Demetra si muove?
In altre parole, Demetra progetta conoscendo, o con le figlie di Celeo altro non fa che afferrare un'opportunità?
Dalla risposta che darete a queste domande manifesterete il vostro animo!
In realtà è la condizione dell'Iniziato ai misteri di Eleusi: quando mai un Dio, per quanto grande, avrà consapevolezza dell'immenso che lo circonda? Mai!
Chiunque agirà sempre sfruttando le opportunità che si presenteranno. Solo che queste opportunità saranno tanto più numerose quanto più gli Iniziati saranno in grado di mascherare sé stessi. Nascondere i propri Intenti, nascondere le proprie potenzialità. Costruiamo noi stessi e siamo pronti ad essere orgogliosi dei risultati che raggiungiamo, ma ricordiamo che esistono strategie esistenziali diverse quando ci si espone da quando ci si sottrae. Esporsi, significa manifestare il proprio potere per affrontare il presente al fine di proteggere ciò che sta germinando; sottrarsi, significa impedire al presente di travolgerci quando non siamo sicuri che i nostri Intenti siano definiti in relazione alla nostra trasformazione.
Non è un sottrarsi per sempre o un esporsi per sempre. E' cogliere l'opportunità del momento,
E' un sottrarsi e un nascondersi in funzione agli Intenti che si esprimono.
Sono potenti le figlie di Celeo.
Sono consapevoli del mondo in cui vivono e non si ritraggono dall'affrontare quella vecchia che, sola, appare triste e indifesa, lontano da casa. Lei che nessuno conosce. Lei che è carica di anni e che, pertanto, deve aver vissuto in qualche luogo e in una qualche funzione.
Le figlie di Celeo chiedono, ma le figlie di Celeo sono potenti. Chiedono, ma non cercano la verità. Cercano delle spiegazioni sufficienti e a loro risponde la Dea: continua nell'undicesimo capitolo.
Marghera, 23 ottobre 2015
Il testo dell'Inno Omerico a Demetra è tratto da "Le religioni dei misteri" a cura di Paolo Scarpa edizione Fondazione Lorenzo Valla
Nell'Inno Omerico a Demetra sono racchiusi tutti i misteri di Eleusi. Costruire il dio che cresce dentro ad ogni uomo e, nello stesso tempo, costruire le condizioni affinché le persone possano costruire più facilmente il dio che cresce dentro di loro.
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Demetra al museo di Roma
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