COGLIERE IL CENTIMETRO CUBO DI OPPORTUNITA'

Vai all'indice generale del percorso di conoscenza di Eleusi


Allora Metanira, riempita una coppa di vino dolce come il miele,

a lei la porgeva; ma la dea la respinse: disse che, in verità, le era vietato

bere il rosso vino, e comandò che le offrisse come bevanda

acqua, con farina d'orzo mescolandovi la menta delicata.

La donna preparò il ciceone, e lo porse alla dea come ella aveva ordinato:

Demetra, la molto venerata, lo accettò in funzione del rito [...]

e fra loro cominciò a parlare Metanira dalla bella cintura:

"Salute a te, o donna, poiché io credo che tu sia nata da genitori

non volgari, anzi illustri: illuminano il tuo sguardo dignità

e maestà, come quello dei re che rendono giustizia.

Ma, sebbene a malincuore, ineluttabilmente noi esseri umani

dobbiamo sopportare quel che ci danno gli dei: infatti, il giogo ci grava sul collo.

Ora tuttavia, poiché sei giunta qui, disporrai di tutto ciò che io possiedo:

e tu alleva questo mio figlio che, nato tardi, contro ogni speranza

mi hanno concesso gli immortali: per lui io ho molto pregato.

Se tu volessi allevarlo, ed egli giungesse alla piena giovinezza,

tale compenso ti darebbe per la tua opera

che, incontrandoti, qualunque donna certamente ti invidierebbe".

---


L'insegnamento per l'Iniziato è molto forte. Un individuo cammina per la propria via e viene investito da cose e da situazioni che non si aspetta. Riuscire a collocare il nuovo che si presenta entro i propri progetti è arte dell'Iniziato. Sia le figlie di Metanira che Metanira stessa colgono l'opportunità che si presenta loro dall'apparire improvviso di Demetra.

In questo pezzo vediamo Metanira circuire Demetra.

Leggendolo mi da l'impressione di alcuni colloqui di lavoro che ho avuto. Il responsabile del colloquio di lavoro tentava di elogiare le opportunità che quel lavoro offriva nei confronti di una persona che cercava lavoro. In realtà, il responsabile stava vendendo alla persona che si era presentata delle prospettive che non esistevano al fine di accalappiarsi la persona che cercava lavoro. Alla persona che cercava lavoro interessava lo stipendio, al titolare o al responsabile interessava assicurarsi la persona che gli avrebbe fatto il lavoro al meglio (o a ciò che egli credeva fosse il meglio).

Metanira DEVE cogliere l'opportunità della signora che si è presentata in quanto sa perfettamente che le figlie hanno raccontato che sono numerose le case che avrebbero desiderato averla al suo servizio. Metanira offre il meglio a Demetra, “una coppa di vino dolce come il miele”, ma la Dea lo respinge. Lo respinge perché da un lato il suo dolore la costringe a sacrificare una parte di sé stessa, ma soprattutto perché l'arte dell'Agguato che sta esercitando la induce a non essere avida, ma schiva e discreta.

Chiede pertanto acqua con farina d'orzo e menta.

In cosa consiste “lo accettò in funzione del rito”?

L'Iniziato DEVE onorare il suo ospite. Sia che egli sia presso qualcuno o qualcuno presso di lui! Rifiutare tutto è un'offesa; far presente delle necessità soggettive onora chi ospita e impegna chi è ospitato all'accettazione e all'onorare l'ospitalità.

Dopo aver accettato quanto le è stato portato Demetra non è più la Demetra di prima. Ora può ascoltare le parole di Metanira. Le parole di Metanira sono dure come l'acciaio.

Metanira non sa, ma intuisce e la sua intuizione, in fondo, è il suo potere che la Dea riconosce e apprezza.

Dice Metanira: “Salute a te, o donna, poiché io credo che tu sia nata da genitori non volgari, anzi illustri: illuminano il tuo sguardo dignità e maestà, come quello dei re che rendono giustizia.”

La Follia Controllata esercitata dalla DEA nasconde il suo Potere, ma non nasconde la rappresentazione dello stesso fra gli Esseri Umani. Tu non sei persona sottomessa, sembra dire Metanira, nello stesso tempo non sei volgare e arrogante, inoltre, i tuoi occhi ardono del fuoco feroce della vita. Occhi simili sono occhi di Esseri Umani abituati a prendersi nelle proprie mani la responsabilità della propria vita e nello stesso tempo abituati a rendere giustizia in quanto il rendere giustizia è la forma della loro esistenza.

Metanira riconosce la forma “Umana” del Potere di Essere della DEA.

Nello stesso tempo Metanira riconosce le condizioni oggettive della propria esistenza: “Ma, sebbene a malincuore, ineluttabilmente noi esseri umani dobbiamo sopportare quel che ci danno gli dei: infatti, il giogo ci grava sul collo.” Apparentemente sembra un'accettazione del “destino” o del “volere degli DEI” in realtà si tratta di riconoscimento della realtà oggettiva e dei limiti che questa realtà pone agli Esseri Umani.

E' importante comprender questo, perché è una parte fondamentale per l'Iniziato: comprendere i limiti in cui si svolge la propria esistenza. Questi limiti pesano sugli Esseri Umani come macigni e spesso gli Esseri Umani non sono in grado di superarli. Metanira avrebbe voluto un figlio maschio in età più giovane, ma è riuscita ad averlo solo in età avanzata, contro ogni speranza! Però ha avuto ciò che desiderava. Ora desidera che questo figlio cresca e anche questo, per lei, è un macigno. E' un possibile limite!

Però Metanira afferra il centimetro cubo di opportunità che le si è presentato: la DEA! Lei deve convincere la DEA ad allevare il figlio. Metanira non sa che la DEA ha già deciso di farlo, ma quand'anche lo sapesse la cosa per lei è talmente importante da offrire tutto il possibile. Non tira sul prezzo con la DEA, non cerca di ingannarla, ma offre quanto lei possiede o quanto lei è in grado di privarsi.

Metanira non afferra il centimetro cubo di opportunità perché lei è “furba”, ma perché lei manifesta la propria necessità attraverso il proprio cuore. E' il proprio cuore che Metanira espone. Le sue apprensioni e i suoi timori. E' il suo cuore che incontra il cuore della DEA: le sue necessità e le sue passioni!

Questa è una cosa che gli Iniziati dovranno imparare per percorrere un sentiero di conoscenza. Il sentiero di conoscenza si comunica con la ragione, con le parole, ma si percorre col cuore. Un Iniziato è apparentemente fragile in quanto ha tutta la sua struttura emotiva esposta. La sua struttura emotiva esposta lo rende vulnerabile alle tensioni, ai desideri e alle passioni del mondo però gli permette di cogliere quanto gli uomini esprimono nel mondo al di là della forma attraverso la quale essi la esprimono.

Così Metanira offre tutto quanto le è possibile offrire alla DEA in quanto la DEA è in grado di darle tutto quello che desidera.

Cogliere il centimetro cubo di opportunità quando questo si presenta è arte del “guerriero”. Chi è il “guerriero”? E' colui che mette in atto delle azioni nella sua esistenza, colui che manifesta il proprio Potere Essere nella propria quotidianità. Agire significa essere oggettivamente responsabili della propria esistenza in quanto l'azione altro non è che la manifestazione soggettiva delle nostre idee e della qualità della nostra esistenza.

Chi agisce persegue un Intento! Chi persegue un Intento deve agire entro i limiti delle condizioni oggettive. I limiti si possono aggirare o superare afferrando il nostro centimetro cubo di opportunità, ma dobbiamo essere veloci nelle decisioni. Il centimetro cubo di opportunità si presenta per un attimo (magari ad alcuni si presentano molti centimetri cubi di opportunità) e a noi rimane solo quell'attimo per afferrarlo. Come per Metanira, c'era solo quel colloquio per poter afferrare e trattenere il centimetro cubo dell'opportunità dell'arrivo nella sua casa della DEA.

Non sapremmo mai quanti centimetri cubi di opportunità c siamo lasciati sfuggire nella nostra esistenza, né sapremmo mai come sarebbe stata la nostra vita se anziché lasciarci sfuggire quel centimetro cubo di opportunità ne avremmo afferrato un altro.

Questo non ci deve toccare. Quando agisce un Iniziato? Ora, in questo presente. In ogni presente della sua esistenza. Per un Iniziato non c'è rimpianto per il passato come non c'è angoscia per il futuro.

I MISTERI ELEUSINI

COMMENTO ALL'INNO OMERICO A DEMETRA.

A cura di:

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Membro fondatore della Federazione Pagana

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 041933185

E-MAIL: claudiosimeoni@libero.it


TORNA ALL'INDICE