Davvero erano sconosciuti i Misteri Eleusini?
Scrive l'Inno Omerico a Demetra
Così diceva, e la dea accennò col capo; e le fanciulle,
riempite d'acqua le fulgide brocche, le riportavano esultanti.
Rapidamente giunsero all'ampia casa del padre, e senza indugio alla madre
narrarono quel che avevano visto e udito; ed ella subito
le incitò ad andare, e a invitare la donna, promettendo un'immensa mercede.
Come cerbiatte o giovenche, nel tempo della primavera,
sazie di cibo balzano attraverso il prato,
così esse, sollevando i lembi delle belle vesti,
correvano lungo la strada avvallata, e le chiome
giù per le spalle ondeggiavano, simili al fiore del croco.
Ritrovarono l'augusta dea al margine della strada, là dove poco prima
l'avevano lasciata; quindi alla loro casa paterna
la guidavano: ed ella, piena di tristezza nel cuore,
le seguiva chiusa nel velo che le scendeva dal capo; e il peplo
scuro si avvolgeva intorno alle agili caviglie della dea.
Da: Inno Omerico a Demetra
Già nei dibattiti sull'Arte dell'Agguato si è detto che l'ultimo elemento dell'Arte della Tigre, per chi pratica Stregoneria, deve manifestarsi da solo. Il mondo crea delle condizioni nelle quali agiamo e l'agire dell'Iniziato non piega quelle condizioni, ma le affianca aggiungendo nuovi fenomeni il cui scopo è modificare la direzione in cui, e per cui, quelle condizioni agiscono sollecitando gli adattamenti soggettivi delle persone.
E' l'arte praticata dagli Dèi: costruire le condizioni affinché l'oggetto dell'Intento si manifesti negli Esseri della Natura in sé per sé e proprio per il bisogno dei soggetti, di ogni Essere della Natura, di manifestarsi.
Troverete sempre, in tutto il mito antico, la costruzione delle condizioni in cui l'Intento si manifesta. Come nella Titanomachia di Esiodo: Zeus combatte al fine di poter determinare le condizioni attraverso le quali possa sgorgare la vita, come noi la conosciamo e l'abitiamo, e le sue relazioni. Da queste condizioni germinano e si adattano i figli di Zeus, noi stessi. I figli diretti di Zeus, coloro che si adattano alle condizioni diventando condizioni essi stessi, e i figli indiretti, i figli di condizioni che si trasformano nel corso del tempo. Condizioni ed opportunità da cogliere per adattarsi e poter modificare la condizione nella quale ci adattiamo. Condizioni dell'esistenza e modificazione delle condizioni dell'esistenza sono le attività attraverso le quali i figli di Hera, gli Esseri della Natura, possono a loro volta trasformarsi in Dèi.
Questa imitazione della DEA è uno degli insegnamenti fondamentali dell'Iniziato. Attraverso quest'imitazione l'Iniziato allinea il suo fare in relazione al fare degli DEI. Armonizza la sua azione nel quotidiano in relazione all'azione nel quotidiano degli DEI.
Nel dibattito sull'Arte dell'Agguato, facendo l'esempio del corteggiamento ad un ragazzo o ad una ragazza, abbiamo detto:
1) Conosciamo noi stessi e le nostre possibilità;
2) Conosciamo le motivazioni che ci spingono a fare la corte ad un ragazzo o ad una ragazza;
3) Conosciamo l'ambito sociale per cui lo facciamo;
4) Siamo consapevoli dei nostri bisogni;
5) Abbiamo individuato il ragazzo o la ragazza che ci piace;
6) Ne abbiamo osservato i suoi bisogni e le sue predilezioni;
7) Abbiamo nascosti o limitato i nostri difetti e le nostre mancanze;
8) Quando lui o lei ci osserva ci siamo occultati con un po' di timore;
9) Abbiamo aspettato il momento opportuno della sua disponibilità!
Da: Claudio Simeoni, Il Crogiolo dello Stregone, Edizione Youcanprint, (elaborazione dello schema di pagina 214) Cosa ci serve ancora?
L'ultimo punto della nostra azione d'agguato.
Nel Crogiolo dello Stregone "Nei Quattro Canti del Mondo" suonerebbe così:
"La tigre distrugge l'oggetto soddisfacendo il suo bisogno e rilassando la sua tensione. Alimenta l'Intento della sua trasformazione!"
P. 214
Se così fosse, dopo aver lavorato tanto per costruire una strategia d'Agguato nei confronti della ragazza o del ragazzo gli saltiamo addosso e lo violentiamo?
No, di certo.
Il nostro scopo qual è?
Noi vogliamo che, dopo tutto quello che abbiamo fatto, quel ragazzo o quella ragazza si offrano a noi manifestando, per noi, il suo-a amore e il suo-a affetto.
In pratica, imitiamo gli Dèi che proprio per percorrere i loro sentieri costruiscono le condizioni affinché altri Esseri possano costruire sé stessi e diventare Dèi.
E l'esempio di questo lo troviamo nell'azione di Demetra che agisce affinché il mondo, in cui si muove, si offra. La Dea allinea le proprie strategie d'esistenza alle strategie del mondo in cui vive e introduce una nuovo fenomeno, sé stessa, nel mondo senza alterare quel mondo. La variazione del mondo avviene per il nuovo fenomeno introdotto al quale il mondo si adegua in relazione alle proprie necessità
L'azione di Demetra, come quella dell'Iniziato, è possibile perché Demetra, come l'Iniziato, è parte del mondo. Vive e respira di quel mondo. Manifesta le stesse passioni di quel mondo.
Per riuscire a comprendere a fondo la portata del comportamento di Demetra, che poi altro non è che la strategia che gli Dèi hanno messo in essere per portare gli Esseri Umani ad uscire dall'orrore monoteista (per questo sono stati necessari 1.600 anni in quanto le condizioni dovevano spingere gli Esseri Umani ad uscire da quell'orrore) lo possiamo confrontare con il comportamento del Dio pazzo dei cristiani: colui che si ritiene padrone del mondo e in diritto di distruggere gli Esseri Umani che non fanno quello che lui vuole.
Dice il Dio dei cristiani:
"Sterminerò dalla faccia della terra l'uomo da me formato: uomini e animali, rettili e uccelli dell'aria, poiché mi pento di averli fatti"
Genesi 6,7
Ciò che hanno fatto i cristiani ad imitazione del loro Dio sta davanti a tutti dopo 1.600 anni di orrori.
Il Dio dei cristiani è estraneo al mondo; si ritiene padrone del mondo; odia il mondo per le sue trasformazioni come i cristiani odiano la vita che devono stuprare per sottometterla a loro.
E' proprio Demetra, in questo pezzo, che ci dimostra l'inconciliabilità fra il monoteismo e il politeismo!
Sono i Misteri Eleusini che indicano all'Iniziato il modo di comportarsi nel mondo in cui vive: è imitazione della Dea Demetra.
Il Dio che viene imitato qualifica le strategie d'esistenza della persona: chiedete alle persone che Dio segue e conoscerete i metodi e gli intenti che intende perseguire quando agisce nel mondo.
Marghera, 07 agosto 2024
Il testo dell'Inno Omerico a Demetra è tratto da "Le religioni dei misteri" a cura di Paolo Scarpa edizione Fondazione Lorenzo Valla
Nell'Inno Omerico a Demetra sono racchiusi tutti i misteri di Eleusi. Costruire il dio che cresce dentro ad ogni uomo e, nello stesso tempo, costruire le condizioni affinché le persone possano costruire più facilmente il dio che cresce dentro di loro.
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore
della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Demetra al museo di Roma
Questo sito non usa cookie. Questo sito non traccia i visitatori. Questo sito non chiede dati personali. Questo sito non tratta denaro.