Il Corpo Luminoso

La Religione Pagana, il corpo luminoso e la morte

Di Claudio Simeoni

 

La Stregoneria definisce le trasformazioni
dell'uomo religioso
Pagano Politeista.

La domanda è stata posta da una radioascoltatrice delle trasmissioni radiofoniche di Magia Stregoneria e Paganesimo. Alla domanda si può dare una risposta breve, ma merita un elenco di considerazioni al fine di precisare il pensiero generale del Paganesimo Politeista e della Stregoneria.

Innanzi tutto il mondo in cui viviamo è descrizione.

Affermare questo implica considerare che quanto noi percepiamo e descriviamo è frutto della nostra organizzazione dei sensi e dell'interpretazione che diamo al percepito. In altre parole, la nostra realtà è formata dal come i nostri sensi tendono a percepirla quale risultato degli adattamenti della nostra specie, dall'organizzazione dei sensi quale prodotto della nostra strutturazione come individui sociali, dal nostro condizionamento educazionale subito e infine dalla nostra capacità fisiologica di organizzare e interpretare quanto i sensi ci trasmettono.

Da queste considerazioni appare ovvio che la realtà è tale solo perché noi la descriviamo come tale e non perché questa sia necessariamente come noi la descriviamo.

Che la realtà esista in sé stessa non ci sono dubbi, infatti noi viviamo in essa; che la realtà sia in sé stessa come noi la descriviamo è da escludere.

Ipotizziamo che io non disponga dei sensi che normalmente consideriamo né quei sensi che non consideriamo (che comunque interagiscono con i cinque sensi classici), ma disponga soltanto della percezione dell'infrarosso.

Tutto il mondo in cui vivo viene letto attraverso la percezione dell'infrarosso. Tutto il mondo viene descritto attraverso la sua emissione dell'infrarosso. La mia relazione col mondo avverrebbe attraverso l'emissione dell'infrarosso, l'interpretazione dell'infrarosso. Il pericolo verrebbe interpretato attraverso particolari emissioni di infrarosso, le cose che mi piacciono avrebbero sfumature di infrarosso o frequenza di emissione di infrarosso. Tutto quello che oggi posso immaginare altro non è che trasposizione di quanto descrivo con i cinque sensi in cui tutta la percezione sparisce e rimane soltanto la percezione dell'infrarosso. Ciò che io non posso immaginare è il divenuto della mia specie. Se la mia specie per milioni di anni si fosse mossa nell'oggettività, adattandosi ad essa, attraverso la percezione dell'infrarosso, io non sarei in grado di immaginare un mondo organizzato nei cinque sensi né sarei in grado di definire la sequenza di adattamenti che la specie cui appartengo avrebbe messo in atto per vivere all'interno di una realtà la cui descrizione avviene attraverso la percezione dell'infrarosso.

Probabilmente ho omesso molte cose, ma il discorso mi sembra sufficiente.

Un altro elemento che dobbiamo considerare è che ogni pensiero, ogni relazione che noi abbiamo nella vita quotidiana è frutto di condizionamenti educazionali sociali sovrapposti a strategie di adattamento che la specie ha messo in atto nel corso di milioni di anni.

Il fatto che la nostra specie abbia costruito delle strategie di vita per le quali i bambini devono stare con il gruppo dei genitori e dipendere da essi per la loro sopravvivenza per almeno dodici anni (tempo puberale medio), ha posto le basi per la costruzione di relazioni educazionali che modificandosi nel tempo si sono imposte alla struttura emozionale degli individui. La relazione parentale è diventata così importante che tutto il movimento dell'universo che ci circonda viene interpretato come una relazione parentale. Siamo noi come Esseri Umani che costruiamo questo e la struttura morale che i Sistemi Sociali hanno via via definito altro non è che lettura soggettiva delle relazioni stesse. Questa lettura soggettiva e interpretativa viene modificata al modificarsi degli interessi manifestati dagli individui che ne impongono la lettura. Guarda caso, sono sempre i vecchi che determinano la struttura morale di un sistema educazionale. Essi hanno esperienza nei confronti della vita e sanno valutare qual è il loro personale interesse a discapito dei giovani che non avendo esperienza finiscono per subire degli imperativi morali a discapito della fondazione del loro futuro. Pertanto la lettura delle relazioni sociali è funzionale alla sopravvivenza del vecchio che fallito il proposito di dare l'assalto al cielo pensa di garantirsi una vecchiaia tranquilla a discapito della fondazione del futuro del Sistema Sociale.

Un altro elemento da considerare sono le idee astratte. Queste sono il frutto del nostro condizionamento educazionale che variamo attraverso la nostra azione e la nostra determinazione. Le idee ci vengono imposte, noi le variamo anche se difficilmente le cambiamo. E' l'insieme delle azioni che noi facciamo e l'insieme delle esigenze che nella soddisfazione dei bisogni incontriamo che ci porta a variare le idee astratte che sviluppiamo.

Tutto questo per dire che noi il mondo lo consideriamo reale come noi lo descriviamo perché siamo ciò che siamo e non perché il mondo sia ciò che noi descriviamo!

Cosa ha a che vedere questo con il luogo dove va il corpo luminoso quando all'atto della morte del corpo fisico assume su di sé la Coscienza di Sé che si è formata nel corso dell'esistenza fisica?

Il problema è che non esiste un altro luogo diverso dal luogo in cui viviamo.

Questo è il luogo!

Non esiste un luogo spaziale o temporale diverso. Esiste questo luogo!

Il vero problema è che siamo educati a pensarci come il massimo dell'evoluzione, l'immagine e la somiglianza del dio padrone e non siamo in grado di immaginarci ciò che siamo: individui limitati (circoscritti in un corpo fisico), individui che hanno limitato ulteriormente la loro descrizione del mondo all'interno della loro ragione, individui che sono sottoposti a condizioni sociali che ne limitano ulteriormente la loro espansione emozionale, fisica e psichica. Anziché pensarci all'interno di un immenso nel quale muoverci ci illudiamo che l'immenso sia un giocattolo a nostra disposizione in quanto creati ad immagine e somiglianza del padrone dell'immenso.

Esiste un momento di transizione in cui la percezione del corpo luminoso è mediata dalla descrizione della ragione. Normalmente questo avviene quando il corpo fisico non è morto. Se la percezione del corpo luminoso non fosse mediata dalla ragione l'individuo perderebbe la capacità di praticare la sfida nella vita quotidiana finendo per rifugiarsi in mondi che il Sistema Sociale attuale indica come FOLLIA. La nostra specie, con i suoi successi e i suoi fallimenti ha fissato l'attenzione dei suoi individui in questa descrizione del mondo ed è in questa descrizione del mondo che gli sforzi devono essere fatti per la compattazione e la formazione del corpo luminoso. Uscire da questa descrizione aiuta soltanto chi ha disciplina sufficiente per affrontare mondi diversi strutturandosi in maniera diversa.

Il corpo luminoso in formazione interagisce con i sensi e la descrizione del mondo della ragione. Quando l'individuo riesce a disciplinare la propria ragione, forzandone i limiti e chiamando le cose col loro vero nome, il corpo luminoso può sovrapporre il proprio intuire all'intuire della ragione. E' sempre un intuire della ragione, ma è supportato da un sentire e da valutazioni ignote alla ragione. Perché questo avvenga è necessario che la ragione sia stata disciplinata dalla volontà dell'individuo: si ritenga parte dell'individuo e non padrona dell'individuo. Di questo ne abbiamo già parlato nel Crogiolo dello Stregone.

Quanto riusciamo a vedere, alterando la percezione, del luogo in cui vivrà il corpo luminoso lo trasmettiamo descrivendolo con gli elementi della nostra ragione. Tanto più questa è disciplinata e tanto più vasta è la descrizione di quel luogo. Tanto maggiori sono le aspettative e le attese del soggetto e tanto maggiori saranno gli elementi che da quel luogo affluiranno alla ragione.

Gli elementi descrittivi di quel luogo affluiranno alla ragione soltanto se nella ragione si troveranno delle similitudini o delle analogie. Per esempio, i flussi dell'Energia Vitale si possono descrivere come acqua che scorre o come venti; la Conoscenza e il processo dello sviluppo della consapevolezza di un soggetto può essere descritto come fuoco che arde e che divampa. Non si possono inserire nella ragione cose di cui la ragione non è in grado di dare in essa una collocazione. Anche il processo di espansione della ragione è un processo che avanza per sedimentazione e analogie. Quando poi si aggiungono molti dati si producono nella ragione dei salti qualitativi sui quali procediamo espandendo e sedimentando nuovi dati e nuove informazioni.

La descrizione di quanto viene percepito attraverso il corpo luminoso mentre cresce è sempre relativo alla ragione. Non può prescindere dalla descrizione della ragione.

Quando il corpo luminoso o particolari settori cerebrali percepiscono fenomeni o situazioni che non hanno nessun riscontro nella ragione vengono "dimenticati". C'è una separazione netta fra la nostra memoria e quell'esperienza. Quell'esperienza non viene dimenticata, viene ricordata quando noi rientriamo con la percezione nel mondo fenomenologico che quell'esperienza produsse.

Pertanto, quanto noi possiamo descrivere del mondo cui accederà il corpo luminoso è relativo alle analogie che riusciamo a riprodurre attraverso la descrizione della ragione.

Se la descrizione della ragione sarà popolata da santi e da madonne, solo con i santi e le madonne riuscirà a descrivere le Coscienze di Sé che possono essere percepite. Non perché vengono percepiti santi o madonne, ma perché la ragione dispone soltanto di quegli elementi con cui descrivere quanto la trascende.

Se nella ragione ci sono molte descrizioni di quanto la può trascendere allora la ragione pescherà per analogia da immagini diverse per descrivere il trascendente che incontra in percezione alterata.

Il corpo luminoso non va in un altro mondo, ma rimane in questo mondo anche se questo mondo, come noi oggi lo descriviamo non esisterà più. Non esisteranno più i legami perché questi sono relativi a ciò che siamo ora. Non esisteranno nostalgie di ritorno nell'utero (o di ritorno al corpo fisico), non esisterà la forma o la sostanza del mondo in cui viviamo.

Ciò che noi percepiamo lo percepiamo con i sensi del corpo luminoso e il corpo fisico può soltanto immaginare, in base alle sue trasformazioni, come sarà.

Ciò che assolutamente non è sono le relazioni che ci sono ora, le descrizioni che noi abbiamo ora, i sentimenti che abbiamo ora. Così come quando eravamo Esseri Feto avevamo la percezione del mondo in cui saremmo nati attraverso il riflesso e le sensazioni che dalla madre giungevano a noi, così ora noi abbiamo solo delle sensazioni e delle intuizioni relative a ciò che siamo di quanto potremmo essere quando il nostro corpo luminoso sarà partorito alla morte del corpo fisico.

Quando gli dèi intervengono affiancandoci non agiscono modificando la ragione o l'oggettività in cui viviamo, ma alimentano l'intensità dell'intuire che noi impegniamo per organizzare e attuare l'azione. Arricchiscono l'Energia che noi impegniamo per organizzare l'azione in funzione del nostro intento. Siamo noi che chiamiamo gli dèi attraverso lo sforzo che facciamo per organizzare la nostra strategia di vita. Siamo noi che chiamiamo gli dèi per alimentare l'intento che perseguiamo quando, manifestando l'intenzione, ne rappresentiamo il perseguimento quale arricchimento dell'intera oggettività nella quale viviamo.

Alterando la percezione si può assistere alla nascita di un corpo luminoso, ma non si può vedere il mondo attraverso i suoi occhi o percepirlo nella struttura che la sua sostanza ha assunto.

Affermato che non esiste un altro luogo: qual è la domanda che si pone un PAGANO POLITEISTA?

Non tanto dove andrà dopo la morte del corpo fisico: domanda tipica di un cristiano!

Un PAGANO POLITEISTA si chiederà: riuscirò a trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso?

Ho messo in atto abbastanza operazione strategiche per trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso?

La domanda da porsi non è dove si andrà, ma se ci si andrà.

Un cristiano vive nell'illusione dell'azione del suo dio. In questa illusione si culla per l'intera vita accettando la disperazione per il proprio fallimento. Mentre si chiede dove il suo dio lo farà andare, non avrà forza per andare da nessuna parte e la morte del corpo fisico coinciderà con quella del suo corpo luminoso.

Un PAGANO POLITEISTA vive strategicamente attimo dopo attimo. Risponde ai suoi bisogni e alle sue necessità. Mette in atto delle strategie di vita nelle quali dovrà concentrare tutto sé stesso. Alla fine del suo percorso porterà con sé l'unica ricchezza che avrà accumulato: l'insieme degli sforzi e delle strategie che ha fatto per vivere.

Questa è l'unica ricchezza che portiamo con noi.

Come l'Essere Feto alla nascita come Essere Umano porta con sé la sua crescita e le sue trasformazioni, così il corpo luminoso porterà con sé le determinazioni con le quali l'Essere Umano ha vissuto strategicamente la sua vita prendendosi nelle proprie mani la responsabilità della stessa.

Cominciamo ad uscire dalla concezione cristiana della vita.

Cambiamo i grandi quesiti dell'esistenza!

Cominciamo ad inserire un nuovo quesito a cui rispondere: come ho organizzato la mia vita?

Quali sono i miei bisogni?

Come perseguo la loro soddisfazione?

Qual è il mio ruolo nel Sistema Sociale in cui vivo?

Come posso migliorare la vita nel Sistema Sociale in cui vivo?

Allora non ci si chiede più dove si andrà, ma si saprà di andare!

Si saprà che la morte è una festa di nascita del corpo luminoso perché si è attraversato l'intera esistenza concentrando tutto sé stessi. Si è attraversato l'intera esistenza prendendoci nelle proprie mani la responsabilità della propria vita.

Ora costruisco l'eternità: in questo momento!

Ora chiamo gli dèi: in questo momento!

Ora so che andrò!

Per tutta la vita ho affrontato lo sconosciuto organizzandomi per affrontarlo al meglio! Ora posso affrontare anche questo sconosciuto.

Il mio trionfo!

Come sarà il mondo in cui nascerò?

Sarà relativo alla percezione dei sensi, qualunque questi siano, e delle prerogative della sostanza del corpo luminoso!

Qualunque sia sono pronto!

Ho affrontato la vita strategicamente e strategicamente posso affrontare la morte del corpo fisico e la nascita del corpo luminoso!

Nel far questo lo Stregone ha modificato il mondo in cui è vissuto. Nessun colpo di bacchetta magica. Nessun camminamento sulle acque o fermati vento, ma trasformazioni continue dell'esistenza finalizzate a costruire un mondo e un Sistema Sociale migliore di come lo si è trovato. Il Paganesimo risorge come relazione fra gli Esseri Umani e le Coscienze di Sé del mondo circostante. Gli DEI tornano a far sentire le loro voci e gli Esseri Umani ritornano a varcare le porte dell'Olimpo. Le fonti esprimono la loro consapevolezza di Ninfe dell'esistente, Apollo risale sul carro della vita, le Valchirie riprendono la loro cavalcata e le porte del Duat si spalancano.

Gli Stregoni sono andati ad Asgardh, hanno suonato il corno risonante risvegliando gli DEI e il cuore degli uomini. Gli Esseri Umani e gli DEI hanno scacciato Fenrir il lupo dal cielo mettendo fine all'era di Ragnarok.

 

(forse una data di una modifica)

Marghera, 10 ottobre 2005

 

Pagina tradotta in lingua Portoghese

Tradução para o português A Religião Pagã, o Corpo Luminoso e a morte

 

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