Cod. ISBN 9788891170873
Per chi vuole comprarlo in libreria
Perché è così "brutta" la democrazia?
La democrazia può essere la peggiore delle tirannidi, in quanto sposta le catene della costrizione dalle caviglie e dai polsi al cervello, sotto forma di obblighi e imposizioni, rendendo l'individuo formalmente libero, ma schiavo nel quotidiano e impotente davanti alle prevaricazioni del più forte.
La libertà di un individuo si misura dalla quantità di lavoro necessario a riprodurre sé stesso (sia nello sviluppo del Potere di Essere che nella fisicità del quotidiano).
La libertà e il progresso di una nazione si misurano dalla capacità di risolvere le controversie sia sociali che individuali rimuovendone le cause, anziché ricorrere all'uso unidirezionale della galera e della costrizione (più il fare è vicino al primo e più la nazione è progredita e "civile").
Il benessere di un popolo si misura dalle condizioni di vita delle classi sociali più "basse" della nazione. Maggiore è il benessere delle classi più "basse", maggiore è il benessere di quel popolo.
Un popolo si dice libero quando non esistono più al suo interno "classi sociali basse" e ancora meglio quando non esistono più classi e non per decreto, ma per corretta distribuzione del lavoro necessario e della ricchezza sociale.
Il lavoro è quell'azione che tende a trasformare le merci in prodotti atti alla soddisfazione dei bisogni degli Esseri Umani o a modificare le condizioni atte a riprodurre la soddisfazione dei bisogni stessi.
Tutte le altre attività che nel contesto sociale "democratico" vengono chiamate "lavoro" possono essere definite in qualsiasi altro modo ma non lavoro.
La schiavitù salariale è il sistema attraverso il quale il Potere d'Avere riproduce sé stesso attraverso l'annientamento (o la tendenza all'annientamento) del Potere di Essere delle classi sociali, subordinate al terrore del suo esercito, della sua polizia, delle sue galere, dei suoi magistrati.
Terza parte de “Il Libro dell'Anticristo” capitolo ottavo: RIFLESSIONE DI UN PSICHISTA SUL SISTEMA SOCIALE UMANO!
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Non aspettatevi dal Libro dell'Anticristo un'opera letteraria, un disegno, un ricamo. Il cambiamento del modo di guardare il mondo è un'insurrezione emotiva, una violenza, con cui l'attenzione dell'individuo modifica la sua descrizione del mondo. Tale cambiamento non avviene nell'uomo con atteggiamenti eleganti, con dolcezza, gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità. Avviene perché l'individuo se lo impone come propria necessità. Il Libro dell'Anticristo fornisce gli strumenti che consentono all'uomo di guardare al futuro, anche quando questi strumenti possono risultare mal esposti! |
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Formattazione attuale fatta il Marghera, 10 aprile 2014 Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Il Libro dell'Anticristo, fu scritto nel 1985. Quella versione è stata modificata fino al 1990. Il Libro dell'Anticristo è stato messo in web abbastanza presto, e ha subito formattazioni di pagina diverse a seconda di come i siti presentavano le pagine web. La versione che presento è la versione originale del Libro dell'Anticristo nella copia che per un anno è stata depositata in Siae come Opera prima. L'aver scoperto che il Libro dell'Anticristo, che apre con la visione del divenuto dell'Universo, altro non fa che risolvere il paradosso di Hegel che fa coincidere l'Essere col Nulla, nella previsione di affrontare questo argomento nella Teoria della Filosofia Aperta, mi ha indotto oggi 09 aprile 2014 a rifare la formattazione dell'intero libro.