Dal punto di vista sociale si parla di "sacrificio di un uomo" ogni volta che un uomo viene ucciso, dal punto di vista religioso si definisce "sacrificio umano", abominio, quando gli Esseri Umani eseguono acriticamente la volontà di un dio che li ordina. Un sacrificio umano, dal punto di vista delle religioni, è tale solo nella misura in cui l'uomo esegue la volontà sacrificale del dio. In tutti gli altri casi si può parlare di omicidio o di esecuzione, ma non di sacrificio umano come inteso nell'ambito delle religioni.
Francesco, nella mail N. 2571 del 05 dicembre 2004, riportando degli studi sulle ossa umane dell'età del bronzo, riprendeva la smentita di una vecchia prassi dei cristiani. Quella, cioè, di attribuire agli antichi popoli la pratica sistematica dei sacrifici umani ad ogni ritrovamento di ossa.
Gli studi della moderna ricerca archeologica hanno chiarito molti aspetti degli antichi costumi e più il chiarimento arriva, più diventa chiaro che nessuna civiltà del passato era tanto folle da distruggere le nuove generazioni in obbedienza a degli ordini divini: quest'idea appartiene soltanto alla religione ebraica e al cristianesimo che l'ha fatta propria.
Recentemente, sulla questione dei sacrifici umani, ho fatto due pagine web:
Qual è l'origine dell'ideologia dei sacrifici umani - Prima parte
Qual è l'origine dell'ideologia dei sacrifici umani - Seconda parte
Proviamo a leggere il messaggio di Francesco:
Messaggio N. 2571 della m-l di yahoo The_wiccans.
Che potete leggere all'indirizzo, dopo iscrizione:
http://it.groups.yahoo.com/group/The_wiccans/message/2571
Da:: FRANCESCO SCANAGATTA
Data:: Dom 5 Dic 2004 11:40 pm
Oggetto:: sacrifici umani
Salve,
i monoteisti hanno sempre la pretesa di attribuire le
loro pratiche alle altre religioni.
I sacrifici umani: un ritornello utilizzato per
descrivere, in modo negativo, i popoli antichi.
Sempre maggiori studiosi confermano che i popoli
pre-cristiani non utilizzavano simili riti.
In ambito accademico, per il momento, si hanno alcune
difficolta' nell'esporre questa scoperta.
In ogni caso le cose proseguono e si fanno strada.
Faccio un piccolo esempio. Una delle ultime
trasmissioni di Gaia, parlando degli antichi popoli
maya, ha riportato la notizia che un numero sempre
maggiore di studiosi sostiene che gli antichi maya non
praticavano sacrifici umani. Studiando attentamente i
"pozzi" in cui si sono rinvenuti scheletri, hanno
affermato che questi luoghi erano siti di sepoltura.
Max Muller e' stato un grandissimo linguista. Ha
profondamente studiato tutte le lingue indo-europee.
Max Muller affermata che in tutte queste lingue non vi
e' traccia alcuna di un retaggio di sacrifici umani.
Ben sappiamo quante notizie ci fornisca, anche in
epoca contemporanea, la linguistica.
Sotto vi riporto un testo recente, che come sempre non
ha avuto diffusione. Il motivo: mette in discussione...
Saluti
Francesco scanagatta
Fonte: http:// www. abc. net. au /children/
Data : 22.07.04
IL SACRIFICIO UMANO ERA PIù RARO DI QUANTO CREDUTO
La pratica rituale dei sacrifici umani nell'età del Bronzo era probabilmente più rara di quanto creduto, secondo uno studio sull'antico DNA delle ossa, condotto recentemente in Europa centrale. L'antropologo tedesco Dr Susanne Hummel dell'Università di Gottingen, ha presentato la ricerca del suo team alla recente conferenza sull'antico DNA tenutasi a Brisbane, Australia. Hummel ha dichiarato che la ricerca è stata la prima ad usare l'antico DNA per completare un albero genealogico dai resti preistorici umani. I ricercatori hanno esaminato le ossa umane di 3000 anni or sono appartenute a circa 40 persone trovate in una grotta del Lichtenstein, nella Bassa Sassonia, Germania nord-occidentale.[......... TAGLIATO L'ARTICOLO PER BREVITA'...]
-------FINE MESSAGGIO DI FRANCESCO-----------
Scrive "Cronos" del Circolo dei Trivi nel messaggio N. 2580 della m-l di yahoo The_wiccans rispondendo a Francesco.
Lo potete, iscrivendovi, leggere all'indirizzo:
http:// it. groups. yahoo. com/ group/ The_wiccans /message /2580
--------INIZIO MESSAGGIO DI CRONOS--------
Da: "Cronos"
Data: Mar Dic 7, 2004 3:45 am
Oggetto: sacrifici umani
In questi giorni ho inoltrato la mail del nostro Francesco a Gabrio che è il segretario della nostra associazione, perchè è appunto reduce da un esame universitario sulle religioni del mondo classico, all'interno della facoltà di storia e filosofia, e pensavo sarebbe stato interessante sentire la campana accademica! :) Anche e soprattutto dopo l'intervento di Janus che ha citato alcune fonti storiche e di Nicola, del resto questa mail non fa che aggiungersi al coro, però ci sono degli ulteriori elementi interessanti e degni di nota per quanto riguarda la religione classica appunto decisamente più vicino a noi. Ricompaiono i cristiani, ma Gabrio non era al corrente degli ultimi sviluppi e del resto si stava parlando dei Celti quando qualcuno ha richiamato il discorso sui monotesiti... non si può star tranquilli un attimo senza che qualcuno non vada a tirare qualche tonaca! Buona lettura.
Che ne dite finirà su arvales?
Egregio Sig. Scannagatta, certo che le sue fonti autorevoli sono Gaia (programma televisivo) e Max Muller (studioso dell'ottocento), siamo a cavallo!
Le faccio notare che, in base al suo stesso articolo, i sacrifici umani c'erano: infatti si dice che erano molti meno di quanto non si pensi in genere...il che, se la logica non è un'opinione, vuol dire che comunque ce n'erano. Non solo: la studiosa da lei citata afferma che le ossa ritrovate non corrispondono ai canoni, per età e sesso immagino, delle vittime di sacrifici...il che, ancora una volta, implica che ci fossero dei canoni per il sacrifico umano. Ora, mi sembra che il suo articolo dimostri solo una cosa: in quella specifica grotta non ci sono i resti di sacrifici umani. Punto. Non vedo come lei possa inferire da questa specifica ipotesi (la preistoria per noi veleggia nel regno delle interpretazioni e delle ipotesi...appunto in quanto pre-(i)storia) che i popoli antichi non praticavano riti di sacrifico umano.
Le riporto invece una piccola citazione da Walter Burkert, uno dei massimi esperti riconosciuti di religione greca: "Fra i riti di purificazione ha da tempo suscitato particolare interesse l'espulsione del pharmakos, perchè qui, nel pieno della civiltà greca, " (La Religione Greca, pag. 190, Jaca Book) Ora, Burkert ci sta parlando della pratica comunemente nota agli antropologi come "capro espiatorio" e in greco come pharmakos: si compra uno schiavo o si sceglie un criminale, selezionato per la sua bruttezza, lo si tratta come un re, lo si nutre e poi, dopo averlo fatto girare attorno alla città, lo si scaccia a sassate (e qualcuno, probabilmente, moriva); seconda una testimonanza di Ipponatte, poeta di Colofone del VI sec., addirittura veniva bruciato vivo. Per Burkert c'è poco spazio per il dubbio: questi riti, quanto non erano sacrifici umani istituzionalizzati, erano un residuo di tali riti praticati nell'antichità. Questo quanto posso dire per la religione greca, che conosco abbastanza bene.
Senz'altro vero che "i monoteisti" (ma poi a chi si riferisce? Ai cristiani? Di certo non agli ebrei, perchè con ogni probabilità loro conoscevano sacrifici umani...; e allora dica i Cattolci Romani! Non i "monoteisti"!) hanno puntato nell'antichità su questo elemento; ma del resto non vedo perchè noi NEO-pagani dovremmo scomporci più di tanto. I sacrifici umani vennero meno già in epoca classica (con qualche rara eccezione, come appunto il pharmakos), per il progressivo razionalizzarsi delle forme di religione. E nell'ottica di un pagano arcaico, trovo perfettamente comprensibile un sacrificio umano: cos'è una vita umana di fronte al patto che lega gli uomini alle potenze divine? La cosa più preziosa che l'uomo possiede è la sua vita; dare la vita di un uomo ad un dio è la più grande forma di sacrificio. Lungi da me il voler reintrodurre simili pratiche...anche se, quando leggo certe e-mail, mi verebbe la tentazione...
Sig. Scannagatta, mi pare evidente da quel che scrive che lei l'ambito accademico non l'ha neppure mai visto col binocolo. Ahimè, non basta guardare Gaia per diventare antropologi, storici o archeologi. Soprattutto quando ogni informazione che passa dal suo orecchio acuto, viene influenzata da un grave complesso ossessivo contro i "monoteisti", che denota evidentemente qualche genere di fissazione psicopatologica. Cerchi un po' di scioglersi, su! Faccia del moto, mangi sano, tanto sesso e si goda la vita! E vedrà che sarà meno rancoroso verso i poveri monoteisti, che hanno già i loro problemi senza che dobbiamo darci dentro del nostro.
Cordiali saluti
B.B.
Gabriel
Segretario del Circolo dei Trivi,
(nota organizzazione parrocchiale e di boy scout)
Apprendista Tecnico Lavatrici Bosh
e Tricobestia Filosofale 666
------------FINE MESSAGGIO DI "CRONOS"----------
Con questa mail Cronos, del Circolo dei Trivi, ribatteva all'e-mail di Francesco S. che ribadiva l'assoluta inconsistenza dei "Sacrifici Umani" nelle Antiche Religioni.
Come si può notare Francesco cerca di essere attinente alle notizie di fonte scientifica-divulgativa che vengono riportati dai vari giornali.
Ma perché il Circolo dei Trivi insiste sui sacrifici umani degli antichi?
Perché quello che i popoli antichi facessero dei sacrifici umani sistematici ai loro dèi giustifica il cristianesimo che sarebbe nato, secondo i suoi divulgatori, in antitesi alle barbarie praticate dagli antichi popoli. Si giustificano le stragi dei popoli delle Americhe: "Perché facevano sacrifici umani".
Il cristianesimo distrugge i popoli africani perché hanno costumi barbari; si distruggono le popolazioni della Terra del Fuoco perché sono nudi, ecc. ecc..
Ed è in quest'ottica che il Circolo dei Trivi semina disinformazione.
Ricordiamo sempre che la diffamazione delle Antiche Religioni e degli Antichi Popoli che fa il Circolo dei Trivi non viene fatta in ambienti culturali, ma nei confronti di chiunque manifesta una certa simpatia per le Antiche Religioni e gli Antichi popoli. Là viene fatta nei confronti dei sentimenti religiosi della gente comune. Quella che si può staccare dal gregge. Viene fatta offendendo la sensibilità religiosa delle persone: "Tu hai amore e affetto per la Religione degli Antichi Romani e dei Greci, ma loro praticavano sacrifici umani!"
Il discorso sui "sacrifici umani", ad opera delle Antiche Religioni, è un discorso che ha attraversato la storia del cristianesimo e ha giustificato, da parte del cristianesimo, il genocidio di popoli e di civiltà al fine di sottometterli al loro dio.
Il dibattito sui sacrifici umani non ha MAI avuto una dimensione antropologica o storica, ma ha sempre avuto un prevalente significato religioso.
Se è dovere degli storici e degli antropologi studiare i comportamenti umani, non è concesso a nessuna religione attribuire ad un'altra religione cose che non appartengono o non sono comprese nelle altre religioni.
Nessuna Religione Antica ha mai imposto il sacrificio umano; le civiltà antiche fecero dei sacrifici umani, nel senso che uccisero degli uomini!
Cominciamo a comprendere questo concetto.
Dal punto di vista religioso noi parliamo di sacrifici umani soltanto se la divinità chiede a sé stessa sacrifici umani o ordina dei sacrifici umani per intervenire o per sancire il proprio dominio. Perché ad una religione si attribuisca la pratica di sacrifici umani è necessario che tale pratica sia codificata dalla divinità e abbia carattere sistematico e funzionale a riaffermare il dominio della divinità stessa.
Non ha carattere di sacrificio umano l'esecuzione di prigionieri uccisi e dedicati alla divinità, soggetti a cui una civiltà non riconosce diritti sociali che non siano espressamente richiesti e codificati dalla divinità.
Uccidere i prigionieri di guerra in onore di Marte o fucilare i prigionieri durante la prima o la seconda guerra mondiale, non possono essere considerati sacrifici umani dal punto di vista religioso.
"L'ossessione di evitare la contaminazione si trova a diversi livelli in tutta l'epoca arcaica. Esistevano dei rituali periodici di espulsione delle contaminazioni. Un modello antropologico di espulsione della contaminazione, non solo limitato alle civiltà classiche, ma diffuso presso le popolazioni agricole di tutto il Vicino Oriente, è costituito dal rituale della cacciata del pharmakos, ovvero del capro espiatorio. Questo rituale consiste nella scelta di un individuo, sostanzialmente marginale (uno schiavo, uno straniero, un criminale) che dopo essere stato nutrito a spese pubbliche per un certo periodo viene fatto sfilare in città e poi cacciato in modo da condurre con sé tutte le contaminazioni volontarie o involontarie. Ad Athene l'espulsione del Pharmakos avveniva durante le feste Targelie, in cui un uomo e una donna venivano espulsi a coli di pietre in un rito collettivo di esorcizzazione del male; a Cheronea uno schiavo era percosso con verghe e allontanato dalla città mentre i convenuti recitavano la formula: "Vattene via con la fame, ritorna con la ricchezza e la salute"; a Roma un uomo mascherato e vestito di pelli, chiamato Mamurio Veturio (il vecchio Marte), era cacciato sia simbolicamente dalla città all'inizio di ogni primavera [era la cacciata dell'anno vecchio], in un arcaico rito posto sotto l'antichissimo collegio sacerdotale dei Salii. Rituali di questo genere erano universalmente diffusi nel mondo antico."
Serve un'immaginazione molto perversa per partire da questo e affermare che il Pharmakos fosse un rito che prevedeva il sacrificio umano; semmai prevedeva il sacrificio dei mali.
Il primo problema che un Pagano Politeista deve affrontare quando si trova a dibattere opinioni religiose è comprendere l'individuo e l'humus culturale dal quale parte per fare le sue affermazioni aprioristiche. Ad esempio Charles Darwin intraprese il giro del mondo per cercare le prove della creazione del mondo. Non solo non ne trovò, ma ne trovò tante, di segno contrario, da indurlo ad elaborare la sua teoria dell'evoluzione.
Tutti noi, guardando i film sugli indiani degli anni '50, sappiamo che gli indiani tagliavano gli scalpi alle loro vittime ed era un'azione che appariva ai nostri occhi di ragazzi odiosa. Nessuno ci disse che il togliere gli scalpi fu insegnato e imposto loro dai colonialisti cristiani al fine di pagare un tanto per nemico che veniva ucciso. Ciò non toglie che anche prima dell'arrivo dei cristiani ci fosse una pratica rituale di togliere lo scalpo, ma l'orrore, il fine e la sistematicità (cioè, ciò che è perverso e inumano nell'azione) fu imposto dai cristiani per i propri interessi e fini.
Questo vale anche per filosofi e storici che parlano di "sacrifici umani" nelle religioni. Fintanto che uno studioso sarà convinto che "Le storie contro i Pagani" di Orosio sia un libro di storia, anziché il parto di una fantasia folle e malata guarderà agli uomini antichi come:
"Dovunque egli guardi la sua fosca fantasia di narratore scorge distruzioni, massacri, delitti, pestilenze, terremoti, incendi, tragedie senza misura che generano di continuo tragedie egualmente efferate. Tutta la storia passata gli sembra uno sterminato accampamento avvolto dalle ombre della notte: egli riesce a scorgere solamente innumerevoli fuochi i quali all'improvviso si trasformano in meteore di guerra." Dalla prefazione di "Storie contro i Pagani" di Orosio ed. Lorenzo Valla
Ricordo che questo "libro di storia" ha influenzato il punto di vista degli storici fino al diciottesimo secolo.
Per fare un esempio, c'è uno storico che nel 1882 scrive una "Storia dell'Oriente Antico" Philip Smith. Smith scrive la storia considerando la bibbia un libro storico e come tale lo considera una fonte attendibile sulla storia antica. Cita, ad esempio, il libro dei Numeri per parlare dei popoli Cananei, si stupisce che Tiro sia menzionata in maniera tarda e prende per buono il fatto che il nome derivi dal nipote di Noè! Oggi come oggi ci faremmo quattro risate, eppure la persona era uno studioso serio. Però, quattro risate oggi ce le facciamo anche sui 100.000 schiavi impiegati per quaranta anni che Erodoto dice abbiano usato gli Egiziani per costruire le piramidi.
Il problema è questo: noi, davanti alla storia come ci poniamo?
Se ci poniamo come dei cristiani, ogni volta che si troverà un osso si dirà: "Ecco la prova di un sacrificio umano!" Se ci poniamo come persone, allora diremo: "Abbiamo trovato un osso!"
Questo vale anche per le antiche tradizioni. Il fatto che ci sia il mito di fondazione della civiltà in cui il dio stabilisce delle regole di civiltà affermando che "prima c'erano barbarie e si usava sacrificare uomini", dobbiamo soltanto considerare il bisogno di giustificare le regole sociali. Non possiamo affermare che "facevano sacrifici umani".
I pesciolini gettati nel fuoco durante il rito a Vulcano a Roma o le bamboline gettate nel Tevere dicono che si gettavano pesciolini nel fuoco e bamboline nel Tevere, non che questi fossero dei surrogati buttati nel fuoco o nel Tevere che sostituivano "sacrifici umani antichi".
Inoltre, spesso gli Antichi non sono degni di fede solo perché sono antichi. L'uomo di Vimini in cui, secondo Giulio Cesare, i Celti sacrificavano Esseri Umani non è un'affermazione degna di fede in quanto, Giulio Cesare, voleva rendere odiosi i Celti per poterli massacrare e conquistare. In alcune rappresentazioni di incisioni Celti si vede un uomo sospeso dal dio su un calderone. Si era interpretato come un sacrificio umano, mentre era il dio che traeva il guerriero a nuova vita.
Quando il segretario del "Circolo dei Trivi" contesta Francesco citando Burkert e trovando comprensibili i sacrifici umani nelle Antiche Religioni Greche, evita di dire che la "conferma" a Burkert che il Pharmakos contenesse l'idea del sacrificio umano gli viene dai racconti della bibbia:
"... scelse sette uomini della progenie di Saul e li consegnò ai Gibeoniti un tempo ostili, i quali, come ci si aspettava, li uccisero: "essi li impiccarono sulla collina davanti al Signore", cioè in uno dei loro santuari; questo fu fatto all'inizio della mietitura dell'orzo" esattamente, quindi, al tempo delle Targelie."
In altre parole è la bibbia che fa nascere l'idea che i Greci avessero potuto fare sacrifici umani.
Anche se, il battesimo, è un sacrificio umano.
Afferma: Gabriel, Segretario del Circolo dei Trivi:
"Per Burkert c'è poco spazio per il dubbio: questi riti, quanto non erano sacrifici umani istituzionalizzati, erano un residuo di tali riti praticati nell'antichità."
E la convinzione ha la stessa consistenza delle affermazioni di Erodoto sui 100.000 schiavi in Egitto che l'archeologia ha dimostrato essere lavoratori salariati ben pagati, con un'assistenza medica, per quei tempi eccezionale e un'organizzazione sindacale a tutela dei loro diritti.
Fintanto che si affronta la vita dal punto di vista cristiano, cristiano cattolico, ebreo, si partirà sempre dal presupposto che gli altri siano dei criminali, gli altri siano dei sanguinari che il cattolico è autorizzato a sterminare!
Per riuscire a diffondere questa convinzione ci si servirà sempre della diffamazione, usando notizie frammentarie e facendo passare affermazioni aprioristiche e farneticanti come "argomentazioni". Una volta che la convinzione aprioristica entra nell'animo umano spesso, nemmeno mille prove oggettive, possono rimuoverla.
E' sufficiente cambiare il punto di vista e allora si partirà dal presupposto che gli antichi erano uomini che vivono, affrontavano la loro vita e le contraddizioni della loro esistenza e si può analizzarli per ciò che furono e non per ciò che i cattolici vogliono che siano.
E quando si giustificano le illazioni, si è sempre dei cattolici. Questo perché la sostituzione dell'illazione alla verifica culturale è una pratica cattolica. Si antepone la categoria o l'idea aprioristica alla verifica. Si applica il metodo deduttivo partendo da idee preconcette (le farneticazioni della bibbia) anziché il metodo induttivo che fa scaturire le idee sul mondo dall'analisi del mondo stesso.
Il Circolo dei trivi, fa presto a passare dalla diffamazione sistematica, dalla diffusione della disinformazione finalizzata per aiutare i cristiani contro le riflessioni dei Pagani. Dice Gabriel, segretario del Circolo dei Trivi, nella sua inviata da Cronos a Francesco:
"E vedrà che sarà meno rancoroso verso i poveri monoteisti, che hanno già i loro problemi senza che dobbiamo darci dentro del nostro."
E quando l'invito, che sa già in sé di minaccia, fallisce si passa a nuovi metodi: l'organizzazione di squadracce nazifasciste al fine di impedire alle persone di esporre il loro pensiero.
E, così, giungiamo all'atto finale di questi giorni, 16 settembre 2006:
organizzate dal Circolo dei Trivi. Francesco è andato al convegno di Biella oggi 16 settembre 2006.
Il convegno era intitolato:
Dalle guaritrici di campagna alla Wicca moderna
V edizione. Sabato 16 e Domenica 17 Settembre 2006 Castello di Massazza (BI)
Quando Francesco è arrivato, a impedirgli l'ingresso al Convegno, ha trovato una squadraccia organizzata dal Circolo dei Trivi.
Ai convegni si va per discutere, non per sfondare picchetti organizzati con la violenza al fine di impedire alle persone di esprimere le proprie idee religiose.
Già sapevamo che il Circolo dei Trivi non aveva nulla di religioso, ma praticava attività truffaldina spacciandosi in pubblico per "organizzazione di volontariato" e in privato come organizzazione religiosa wicca con rappresentanza della Pagan Federation. Da sempre il Circolo dei Trivi ha evitato di manifestare il proprio pensiero religioso agendo per versare odio nei confronti dei Pagani. Pratiche di tarocchi, oroscopi, divinazione da bar e affermazioni religiose a livello di bambini delle elementari avvicinano i componenti del Circolo dei Trivi ai maghi televisivi e li accomunano ai preti cattolici.
Da qui il loro odio per Francesco e la Federazione Pagana che, a differenza di loro, è un'associazione a fini religiosi che manifesta idee e propositi religiosi ed è pronta a confrontare con chiunque le proprie idee e la propria visione del mondo.
Mentre la Federazione Pagana ha la sua forza nell'espressione della propria religione, il Circolo dei Trivi trae forza dall'inganno e dai fraintendimenti che semina usando termini senza significarli. Il Circolo dei Trivi, incapace di avere una visione religiosa che millanta in maniera truffaldina, non ha trovato nulla di meglio che organizzare una squadraccia nazifascista con la quale aggrediva Francesco impedendogli l'accesso al convegno. Francesco, naturalmente, dopo discussioni con chi gli impediva l'accesso al Convegno ha deciso di tornare a Vicenza.
Personalmente, a differenza di Francesco, non ho mai apprezzato i Wicca per la povertà del loro pensiero religioso e spesso sono stato costretto a muovere loro delle critiche alle quali ho sempre sperato che reagissero dimostrando che il loro pensiero religioso era diverso da quello che presentavano.
Ma le reazioni che ci sono state non sono state quelle di opporre tesi a tesi, affermazione ad affermazione, idea ad idea, ma la diffamazione fino all'aggressione fisica di oggi.
Quanto sotto è la lettera inviata ad Ossian, del "gruppo dell'Antica Quercia" organizzatore e responsabile del convegno che ha assistito all'aggressione di Francesco senza reagire, dal responsabile della Federazione Pagana.
Dopo le informazioni avute da Francesco via telefono, prendo atto, che gli DEI hanno voluto inviarmi un segnale.
Avevo già avvertito Francesco, più volte, che il Circolo dei Trivi è un gruppo di truffatori senza nessuna idea religiosa e senza nessun progetto legato agli uomini. Più volte lo avevo messo in guardia che persone che non hanno idee religiose, hanno solo azioni di potere e di sopraffazione. Più volte avevo messo in guardia Francesco che lo scopo del Circolo dei Trivi, non è la religione Pagana, ma è solo la soddisfazione di quella tensione di potere e di dominio nei confronti delle persone che chiamano sé stesse Pagane sfruttando quella debolezza dottrinale propria della Wicca e alimentata dai media televisivi. Più volte avevo detto a Francesco che il Circolo dei Trivi è formato da una banda di delinquenti che non sono in grado di misurarsi con le loro idee religiose, ma fanno della diffamazione e dell'aggressione attività di prevaricazione nell'ambiente Wicca.
Molte volte Francesco ha avuto parole di difesa dell'ambiente Wicca per questo sono contento che i Wicca abbiano svelato a Francesco il loro vero volto e confermato che quando si spacciano tarocchi, divinazione da betola, affermazioni religiose povere e inculturate, si è di fronte a truffatori che giocando sui sentimenti religiosi delle persone tentano di circuirle.
Ora il Circolo dei Trivi ha dimostrato di non essere in grado di confrontarsi con nessuno perché non ha né idee religiose, né una moralità all'altezza della società civile, ma ha solo violenza prevaricatrice giunta come momento finale della sistematica attività del Circolo dei Trivi di diffamare, infamare, insultare al fine di garantirsi quello spazio nell'ambiente Pagano che solo chi ha delle idee religiose Pagane può rivendicare.
Solo con la violenza il Circolo dei Trivi può imporre sé stesso. Prendo atto che la sola attività del Circolo dei Trivi è l'organizzazione delle squadracce nazifasciste ad imitazione di Ratzinger e Hitler.
Auguri per il convegno.
Il Pontefice Eletto della Federazione Pagana
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Questo è il Circolo dei Trivi che in pubblico si spaccia come "organizzazione di volontariato" e in privato pretende di essere considerato un gruppo religioso, salvo non svelare le loro idee religiose e accusare Francesco di: "Non credere in un assoluto!"
Marghera, 17 settembre 2006
Questa pagina è stata scritta nel 2006 quando ancora ci si illudeva che il Circolo dei Trivi fosse composto da "pagani che sbagliano". La loro malafede era evidente nella discussione. Il loro cristianesimo si esprimeva nelle loro scelte e nelle loro affermazioni. La loro volontà era una sola: dimostrare alla chiesa cattolica che loro erano bravi a fare guerra ai Pagani. Così dopo otto anni, nel marzo del 2014 si conclude la parabola religiosa del Circolo dei Trivi con suo fondatore, Davide Marrè che diventa un redattore, revisore degli articoli (funzione di controllo inquisitorio finalizzato ad assicurare l'adesione alla fede cattolica degli articoli), della rivista fondamentalista cattolica "Santità".
La questione è sempre la stessa: se non individui le intenzioni di Hitler dai discorsi in birreria, dovrai affrontare quelle stesse condizioni quando costui ha costruito i campi di sterminio. Chi non è stato in grado di interpretare correttamente le aggressioni che Marrè, detto Cronos, ha portato ai Pagani, era perché la sua ideologia era cristiana. Come nel caso di Phyllis Curott che nel Parlamento delle Religioni collabora con i cattolici stupratori di bambini.
Un Pagano si distingue da un cristiano per l'atteggiamento che assume nei confronti dell'infanzia.
Un cristiano, scoprendo la violenza sull'infanzia della sua religione, può decidere di cambiare atteggiamento. Ma chi non ha cambiato atteggiamento nei confronti dell'infanzia e la ritiene oggetto di sottomissione, è sempre stato cristiano. Il Circolo dei Trivi ha sempre trattato con comprensione la violenza sull'infanzia dei preti cattolici, per contro ha aggredito chiunque accusava i preti cattolici di pederastia ad imitazione di Gesù. Sono sempre stati cristiani!
Dopo un po' di lavoro come giornalista fondamentalista cattolico, lo eleggeranno "esperto di sette", come è successo ad altri.
Quante persone ha ingannato il Circolo dei Trivi? Solo le persone troppo giovani e inesperte e coloro che volevano essere ingannati. Cosa hanno perso gli ingannati? L'occasione della loro vita! Hanno perso la possibilità di trasformare la morte del corpo fisico in nascita del loro corpo luminoso!
Pagina modificata il 25 aprile 2014
Il simbolo del Circolo dei Trivi
è preso dal santuario di Oropa
Significa "ave maria": la "dea" dei wicca!
Strega, Stregone, Stregoneria!
Che cos'è la Stregoneria? E perché i Wicca o Wiccans e truffatori in generale non possono, per scelta soggettiva, praticare Stregoneria!
La Stregoneria; La Stregoneria Pagana!
Il simbolo che usano i Pagani Politeisti (e anche i Wicca) è la Stella a Cinque punte. Ma qual è il suo significato? Perché usano quel simbolo? Cosa vogliono comunicare i Pagani con il simbolo della Stella a Cinque punte?
2) La stella a cinque punte simbolo del Paganesimo;
Torna all'indice generale degli aspetti trattati nei testi di Claudio Simeoni
Quando si percorre un sentiero di Stregoneria
si conosce l'inizio, ma non si sa dove porterà.
Per questo motivo l'impeccabilità deve essere a fondameto
di ogni nostra decisione.
Cosa distingue un Pagano Politeista da un monoteista? Il coraggio. Come direbbe il Leone Codardo nel Mago di Oz. Esporre le proprie emozioni alle intemperie della vita e mettere in atto un'autodisciplina che ci consente di non essere sbattuti sugli scogli dell'umana esistenza. Il monoteista confida nella speranza per il suo dio; il Pagano incatena gli Dèi con le sue emozioni e fa rotta in mari sconosciuti senza bussola né stelle che lo possano guidare. Su cosa confida il Pagano Politeista? Sul proprio coraggio!
Sito di Claudio Simeoni
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Tel. 3277862784
e-mail: claudiosimeoni@libero.it
Ultima modifica 29 ottobre 2022
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