PERCHE' IL CRISTIANESIMO E' ESTRANEO ALLA FORMAZIONE DELL'EUROPA UNITA?

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Il prologo della Costituzione Europea è stato così modificato nel giugno del 2004.

Sparisce la citazione di Tucidide, sparisce il riferimento all'Illuminismo e alla tradizione Greco-romana. Però rimangono elencati i principi ed i valori! In questi principi e in questi valori non è elencato il cristianesimo.

Perché?

E allora leggiamoci, prima il nuovo prologo alla Costituzione Europea e dopo, per bocca del compianto Parinetto, che cos'è il cristianesimo e quali sono le sue tradizioni e i suoi valori. Poi riflettere: POTEVA LA NUOVA EUROPA ACCETTARE I PRINCIPI DEL CRISTIANESIMO?


 

IL PREAMBOLO DELLA

COSTITUZIONE EUROPEA!

 

 Ispirandosi alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell'Europa, da cui si sono sviluppati i valori universali dei diritti inviolabili e inalienabili della persona, della democrazia. dell'uguaglianza, della libertà e dello Stato di Diritto:

 

Convinti che l'Europa riunificata dopo esperienze amare, intende proseguire questo percorso di civiltà, di progresso e di prosperità per il bene di tutti i suoi abitanti, compresi i più deboli e bisognosi; che vuole restare un continente aperto alla cultura, al sapere e al progresso sociale; che desidera approfondire il carattere democratico e trasparente della vita pubblica e operare a favore della pace, della giustizia e della solidarietà nel mondo;

 

Persuasi che i popoli dell'Europa, pur restando fieri della loro identità e della loro storia nazionale, sono decisi a superare le antiche divisioni e, uniti in modo sempre più stretto, a forgiare il loro comune destino;

 

Certi che, "unità nella diversità", l'Europa offre loro le migliori possibilità di proseguire, nel rispetto dei diritti di ciascuno e nella consapevolezza delle loro responsabilità nei confronti delle generazioni future e della Terra, la grande avventura che fa di essa uno spazio privilegiato della speranza umana;

 

Risoluti a proseguire l'opera compiuta nei quadri dei trattati che istituiscono le Comunità Europee e del trattato sull'Unione europea, assicurando la continuità dell'acquis comunitario;

 

Riconoscenti ai membri della Convenzione europea di aver elaborato il presente progetto di costituzione a nome dei cittadini e degli Stati d'Europa,

 

Hanno designato come plenipotenziari:

(elenco...)

 

I quali dopo aver scambiato i loro pieni poteri, riconosciuti in buona e debita forma, hanno convenuto le disposizioni che seguono:

 

SEGUE LA COSTITUZIONE EUROPEA.................!


CRISTIANESIMO ED EVANGELIZZAZIONE!

 

Proviamo a comprendere perché il cristianesimo non può essere alla base della Costituzione Europea.

Prendo da Luciano Parinetto, e poi giudicate voi se il cristianesimo può avere dimora nella casa comune d'Europa!

 

Proviamo a leggere che cos'è il cristianesimo da Streghe e Potere di Luciano Parinetto:


"Fra i tanti esempi che fornisce, Las Casas racconta quello dell'assassinio per fame, da parte degli spagnoli, di trentamila indios, fra i quali una dotta indotta, per disperatamente sopravvivere, a divorare il proprio bambino. Quello della fame era uno strumento usato di sovente. Si veda l'esempio dei cristiani, che obbligavano indios catturati come schiavi ad affrontare indios ancora liberi, costringendoli con la fame a combatterli e prenderli prigionieri, per poi cibarsene! E sono questi stessi cristiani che si indignano per il cannibalismo degli Indios, qualificandolo di infernale! Nello Yucatan, i cristiani macellavano bambini Indios per nutrire i propri cani. Tenevano per loro macellerie di carne umana; e naturalmente si dilettavano con la caccia all'Indio; uno di loro si vantò, in una mattinata, di averne uccisi quindici o venti. In Messico gli spagnoli ammazzarono cinque o seimila indios nudi ed inermi, inneggiando a Nerone, che, in Roma aveva fatto un simile massacro di cristiani, bruciandoli! Nello Yucatan, i cristiani scambiano un robusto ragazzo Indio per un formaggio; cento indios per un cavallo; rendevano incinte le donne indie, per poterle vendere a maggior prezzo.

"entravano nei villaggi e non lasciavano né bimbi, né vecchi, né donne incinte o partorienti, se non dopo averli sventrati e fatti a pezzi [...]. Scommettevano a chi sapesse squarciare un uomo con un sol colpo di coltello, o gli tagliasse la testa con un colpo di picca, o gli mettesse a nudo le viscere. Strappavano i piccoli dal seno delle madri e gli sbattevano la testa su8lle rocce. Altri, da sopra le spalle, li scagliavano nei fiumi [...]; li infilzavano su una spada assieme alle loro madri [...]. Elevavano lunghi patiboli [...]n cui attaccavano gruppi di tredici persone , in onore e reverenza del nostro Redentore e dei dodici apostoli, vi appiccicavano fuoco e li bruciavano vivi [...]. Signori e nobili li uccidevano così: sotto i patiboli alimentavano un fuoco tenue, perché rendessero l'anima lentamente, fra urla atroci [...]. Ho visto tutte le cose che ho detto e ben altre, innumerevoli.

Si capisce dunque perché famiglie intere di indios si impiccassero pur di sfuggire i cristianissimi loro "evangelizzatori"."


TRATTO DA "STREGHE E POTERE" DI LUCIANO PARINETTO!

 

E' questo che avremmo voluto a fondamento della nuova Europa?

Quando pensate al cristianesimo riflettete di quanto sangue e terrore le sue mani grondano.



CHE COSA INTENDONO I CATTOLICI E WOJTYLA CON

“LIBERTA' RELIGIOSA?”


Quando parliamo di Libertà religiosa, dobbiamo chiederci: "Che cosa intendiamo noi e che cosa intendono gli altri, in questo caso i cristiani cattolici!".

Dalle dichiarazioni di Wojtyla relative alla situazione spagnola appare evidente che i Cinesi non stanno impedendo ai cristiani di praticare la loro religione, ma stanno impedendo ai cristiani di stuprare bambini o di farne commercio. Questo impedimento i cristiani lo chiamano: "Impedire la libertà religiosa!" . Ricordate l'attività terroristica di Teresa di Calcutta nei confronti dei bambini Indù o l'attività di truffe di Padre Pio finalizzate a depredare e distruggere la sanità pubblica!

Quando qualcuno usa un concetto o un termine, chiediamoci sempre che cosa egli con quel concetto o con quel termine che cosa intende e dove vuole andare a parare.


Riporto da Televideo di oggi la pagina 159

  

24/01 15:28

Papa: Spagna non ignori radici cristiane

La Spagna è un Paese di "profonde radici cristiane", anche se "una mentalità ispirata al laicismo" sta portando,"in forma più o meno cosciente" alla restrizione della libertà religiosa,relegando la fede "alla sfera del privato e opponendosi alla sua espressione pubblica". E' il richiamo del Papa nel discorso ai vescovi iberici, in visita "ad limina". I primi influenzati sono i giovani, che stanno crescendo nell'indifferenza religiosa, nell'"ignoranza della tradizione cristiana", "sempre più esposti alle tentazioni di un permissivismo morale".


ALCUNI PRINCIPI CATTOLICI IN RELAZIONE AI DIRITTI GARANTITI DALLA CARTA COSTITUZIONALE EUROPEA


SULLA LIBERTA' DI CULTO

“Ed in materia religiosa, avere indifferentemente nel medesimo conto le varie ed opposte forme di culto, equivale a non voler riconoscere né praticare religione alcuna. Or questo, se quanto al nome non è ateismo, lo è quanto a sostanza della cosa. Poiché chi crede all'esistenza di Dio, se vuole essere logico e non cadere in gravissimo assurdo, deve di necessità comprendere, che le usitate forme di culto sì diverse, si discordi ed opposte fra loro anche in campi di capitale importanza, non possono essere tutte ugualmente vere, ugualmente buone, ugualmente gradite a Dio” [Leone XIII, Enciclica Immortale Dei, 1 novembre 1885]


LA LIBERTA' DI CULTO NON PUO' ESSERE UN DIRITTO


“Sèguita, dalle cose dette, non esser lecito invocare, difendere, concedere libertà illimitata di pensiero, di stampa, di insegnamento e di culti, come altrettanti diritti competenti naturalmente all'uomo. Poiché se tali fossero, si avrebbe diritto di essere indipendenti da Dio, e non potrebbe l'umana libertà essere moderata da legge alcuna. Ne deriva, finalmente, che codeste libertà si possono, è vero, quando lo richiedono cause giuste, tollerare, ma dentro certi limiti, affinché non abbiano a degenerare in eccessi. Dove poi sono esse già in uso, i cittadini se ne valgano a ben fare, e ne abbiano il concetto medesimo che ne ha la Chiesa. Perché legittima deve stimarsi la libertà, in quanto ci facilita il bene onesto; altrimenti no” [Leone XIII, Enciclica Libertas, 20 giugno 1888]


PER DISCIPLINA I CATTOLICI RINUNCINO ANCHE ALLE LORO IDEE POLITICHE


“Che se questa disciplina riesce difficile, se anche talvolta richiede il sacrificio di qualche idea che può sembrare indiscutibile (giacché in fondo di indiscutibile non c'è che la parola di Dio), la disciplina è sempre un dovere, dovere di sentimento, dovere di pensiero, di mente, di cuore, di opera.” [Pio IX, Discorso ai partecipanti al convegno dell'Azione Cattolica, 16 maggio 1926]


IL MATRIMONIO RELIGIOSO O CIVILE CHE SIA, DEVE ESSERE INDISSOLUBILE

“Senonché, contro tutte queste insanie sta immobile, Venerabili Fratelli, la legge di Dio, da Cristo amplissimamente confermata, e che non può venir smossa da nessun decreto degli uomini, opinioni di popoli o volontà di legislatori: “Quello che Dio ha congiunto, l'uomo non separi” (Matteo, XIX, 6). E se l'uomo ingiuriosamente si attenta a separarlo, il suo atto è del tutto nullo e resta immutabile quando Cristo apertamente confermò: “Chiunque rimanda la moglie e ne sposa un'altra, è adultero e chi sposa la rimandata da suo marito, è adultero” (Luca, XVI, 18). E queste parole di Cristo riguardano qualsiasi matrimonio, anche quello soltanto naturale e legittimo giacché ad ogni vero matrimonio spetta quella indissolubilità, per la qual esso è sottratto, quanto alla soluzione del vincolo, all'arbitrio e ad ogni potestà laicale” [Pio XI, Enciclica Casti connubii, 31 dicembre 1930].


IL FLAGELLO DELL'ISTRUZIONE OBBLIGATORIA


“Maestà, non ho dato corso alla prima lettera qui unita, e che ho diretto a Vostra Maestà, perché il Sig. Ministro del Portogallo mi assicurò di aver scritto in proposito, ma non vedendo riscontro, invio a V.M. La stessa lettera. Vi unisco poi la presente per pregarLa a fare tutto quello che può affine di allontanare un altro flagello, e cioè una legge progettata, per quanto si dice relativa alla Istruzione Obbligatoria. Questa legge parmi ordinata ad abbattere totalmente le scuole cattoliche, soprattutto i seminari. Oh quanto è fiera la guerra che si fa alla religione di Gesù Cristo! Spero dunque che la V. M. farà si che, in questa parte almeno, la Chiesa sia risparmiata. Faccia quello che può, Maestà, e vedrà che Iddio avrà pietà di Lei. Lo abbraccio nel Signore” [Pio IX, lettera a Vittorio Emanuele II, 3 gennaio 1870]


N.B. Le citazioni ecclesiastiche sono tratte da “Il sillabo e dopo” di Ernesto Rossi ed. Caos.


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