La paura di peccare dei wicca
La paura, il timore, il segreto nei gruppi "pagani"

Claudio Simeoni

La Religione Pagana e i wicca

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Il libro di Sarah Bernini, Voci Pagane II, con le sue interviste ai gruppi Pagani che si sono svolte nell'arco di circa sette anni, è in grado di fornirci, per la prima volta, uno spaccato coerente del modo con cui chi chiama sé stesso "pagano" o "wicca", affronta il "segreto", le "paure" (sia di sé nel mondo che il mondo può avere di loro), l'iniziazione e quant'altro viene solitamente pensato come appartenente al "mondo pagano".

In questo confronto ricavo alcune riflessioni su come affrontano il mondo i vari gruppi "pagani" confrontando le risposte nelle varie interviste.

Iniziamo da questa risposta data da Cronos nel 2005 ad un'intervista a Sarah Bernini apparsa per la prima volta sul quaderno amatoriale Labrys n. 4, Beltane 2005, pp. 3-7.

Questa risposta ci permette di introdurre la riflessione delle idee, o delle idee apriori, dell'intervistatrice rispetto a un ipotetico "mondo pagano" e le risposte che a quelle idee aprioristiche dà l'intervistato.

Sarah Bernini ventila, nella sua domanda, l'esistenza di un muro di pregiudizio verso la "wicca", il "neopaganesimo" e, più in generale verso "l'esoterismo". Questo ventilare della paura del mondo nei confronti dei Pagani o della wicca o dei "pagani" e degli wicca nell'esercizio delle loro pratiche, sarà un motivo ricorrente in ogni intervista di Sarah Bernini.

La qualità delle risposte date dai vari intervistati, ci rivelerà come gli intervistati "pagani" pensano il mondo nel quale vivono.

La Religione Pagana e l'arte dell'agguato
Le 11 regole dell'Arte dell'Agguato

1) La tigre conosce sé stessa e le sue possibilità;

La paura sarà l'elemento concettuale dal quale Sarah Bernini partirà per cercare di esorcizzare i suoi timori rispetto ad un mondo al quale vorrebbe appartenere, ma dal quale si sente estranea. Allontanata dalle sue paure e dalle sue fobie che non è in grado di risolvere. L'argomento della paura nella sua intervista rivela la qualità della consapevolezza dei "neopagani" o dei "pagani", come si vogliono autodefinire.

Ci sono una serie di esperienze storiche recenti che hanno coltivato il terreno sociale che precedono il mondo attuale della "wicca". Sono esperienze sociali che hanno portato al fallimento progettuale di ogni ipotesi più o meno "religiosa". Sono esperienze relative alla New Age e della Next Age con i relativi fallimenti e distruzione di "speranze" mal riposte. Un movimento pseudo-emotivo che ha origine nella ricerca dell'India da parte dei Beatles, continua con i "figli dei fiori", i guru indiani che hanno il loro modello in Gandhi, in Sai Baba, nell'esaltazione della marijuana, del femminile dentro all'uomo come esaltazione dell'omosessualità e della "Dea Madre" come elevazione della madonna dei cristiani in alternativa al dio padre.

Tutto questo è modellato dall'immaginario cinematografico che alimenta le aspettative emotive delle persone. Aspettative che vanno dalla "fine del mondo" dei vangeli cristiani (l'ultima è quella dei Maja) che favoriscono la New Age; alla madonna dei cristiani che diventa la "dea madre" di un femminismo di retroguardia come reazione assolutista e degradante a quella Rivoluzione Sessuale che caratterizzò la liberazione dei costumi e delle pratiche sessuali dal 1968 in poi.

Finita l'epoca del "selvaggio west" alla Sergio Leone o dei vendicatori alla Robin Hood, Tarzan, Sandokan e le telenovele brasiliane, arrivano saghe come Guerre Stellari e la serie dei viaggi dell'Enterprise su "strani mondi". Poi, come ultimi arrivati, ecco arrivare libri come "Le nebbie di Avalon" che cercano di legittimare il cattolicesimo ammantandolo di fantasy. Per non parlare di Mago Merlino, Herry Potter e chi più ne ha più ne metta.

In tutto questo si innesta l'esoterismo delle parrocchie.

2) La tigre analizza il territorio nel quale intende cacciare;

Che cos'è l'esoterismo delle parrocchie e degli oratori?

E' quella tensione che porta le persone, educate nelle parrocchie e negli oratori, a cercare la veicolazione della propria libido con la paura e l'angoscia che ciò sia peccato. Quando la veicolazione libidica viene soddisfatta, queste persone angosciate vivono un momento di esplosione psicologica che chiamano "magico".

Dalla negazione e la repressione della sessualità, il credente cristiano, nella paura di peccare, elabora un esoterismo fatto di sessualità, di perversioni con cui veicolare la sua sessualità in ambienti che appaiono segreti. Per estensione, ogni cristiano represso si ammanta di un "paganesimo" sessuale con cui dare forma e proteggere la pratica di violazione della morale sessuale coercitiva cristiana.

L'esoterismo è proprio del cristianesimo come veicolazione delle pulsioni libidiche che la morale cristiana vieta e le pratiche cristiane reprimono.

Lo stesso vale per Gardner che quando elaborò la "wicca" lo fece esclusivamente per introdurre le sue predilezioni sessuali di fustigazione con cui soddisfare le sue pulsioni. Una pratica sessuale analoga era in Rousseau, ma Rousseau sapeva perfettamente che quelle predilezioni gli erano state indotte dall'educazione nella prima infanzia e non elevò le sue pratiche sessuali ad "esoterismo magico". Un numero infinito di bambini picchiati nella prima infanzia hanno manifestazioni sessuali di natura "sadica" o "masochista", a seconda di come hanno interiorizzato le violenze subite.

E' in questo terreno che vengono coltivate sia le domande di Sarah Bernini ai rappresentanti dei vari "gruppi pagani" e da questo terreno fluiscono le risposte dei gruppi stessi.

In questo terreno nascono le idee e religiose spesso intese come proiezione psicologica dei propri sentimenti che non riescono a trovare un'identità nelle religioni rivelate.

3) La tigre ha l'intento di ciò che fa';

Iniziamo con le riflessioni seguendo l'ordine dato da Sarah Bernini nel libro Voci Pagane II alle domande sulla paura, il pregiudizio e i segreti.

Sarah Bernini chiede e Cronos, del Circolo dei Trivi, risponde nella prima intervista apparsa sul quaderno amatoriale Labrys n. 4 nel 2005 e riportata su Voci Pagane II a pag. 138:

D: Pensi che si possa "abbattere" il muro di pregiudizio verso la Wicca, il Neopaganesimo e, più in generale, verso l'esoterismo? Ti è mai capitato di scontrarti con la censura, per qualche motivo?

R: Penso che si possa abbattere a poco a poco, portando molta pazienza; purtroppo, siamo in un paese cattolico che ha ancora molti pregiudizi, forzare le cose in questo momento non è producente. Per questo è necessario muoversi con cautela soprattutto con i mezzi di comunicazione evitando di farsi ridicolizzare come è accaduto a certi personaggi. Per ora non mi è mai capitato di scontrarmi con la censura solamente perché so come muovermi e perché vengo da altre esperienze dove purtroppo, invece, con la censura mi ci sono dovuto scontrare.

E' indubbio che Cronos, in una qualche situazione, possa essersi fatto ridicolizzare e, una volta "scottato" necessiti di quel "poco a poco" per poter far digerire la pratica del peccato di "credenza" in un paese cattolico. Quali sono i pregiudizi a cui si riferisce? Sono di natura religiosa o di natura sessuale? Nella società, una pratica religiosa coerente, legittima è del tutto normale. Alla società della pratica sessuale non importa, quando fatta fra adulti consenzienti. Il sospetto è che a Cronos, nella risposta, sembra interessare il giudizio che alla pratica che mette in atto, gli arriva dal mondo cattolico. Per lui è importante "muoversi con prudenza", soprattutto con i "mezzi di comunicazione". Acquisito come elemento aprioristico che nelle pratiche Cronos non commette nessun "reato" e nessuna azione censurabile, appare evidente che il suo timore è un timore di natura psicologica: per lui il giudizio dei cattolici è molto importante. E' un po' come se un cattolico, nell'esercizio del proprio culto, tenesse conto del giudizio dei musulmani. Cosa significa "forzare le cose" se non "presento la mia religione, le mie pratiche e i cattolici, che mi rispettino". Ratzinger non darà mai a Cronos la dispensa per mettere in campo pratiche religiose diverse da quelle cattoliche. Se vuole mettere in atto pratiche religiose diverse da quelle cattoliche deve rivendicare i diritti che la Costituzione Italiana gli garantisce. Per farlo serve molto coraggio. Un coraggio che sembra scarseggi nell'eccesso di prudenza che manifesta.

4) L'intento della tigre è il suo bisogno (l'intento è interno alla tigre);

Questo fa riflettere sulla risposta data da Cronos alla domanda precedente fatta da Sarah Bernini. Sarah Bernini paventa qualcosa da divulgare o non divulgare quando chiede su Voci Pagane II a pag. 137:

D: Come approcciate l'argomento Wicca e Neopaganesimo? Credete sia giusto divulgare il più possibile certe notizie ad un pubblico vasto, oppure ritenete giusto chiudersi, in qualche modo, come fanno certi esoteristi?

R: Crediamo sia giusto trovare una via di mezzo. La nostra Associazione non è certamente chiusa, al contrario è aperta a qualsiasi collaborazione purché la tematica trattata non si distanzi troppo dalla linea editoriale; come Associazione noi crediamo nella diffusione di un certo modello di Wicca e di una certa visione del neopaganesimo. Crediamo ovviamente che le esperienze che ciascuno di noi ha all'interno della sua congrega debbano invece essere vincolate almeno da una certa segretezza, il lavoro magico deve mantenersi sempre in un area "occulta", confinata e sacra. Ma la divulgazione delle tecniche non è affatto in contrasto con la segretezza rispetto all'esperienza o all'elaborazione di certe tecniche o alla ricerca nella dimensione spirituale. Ovviamente, crediamo che ci siano modi diversi di diffondere le notizie al pubblico, evitando figuracce ridicole in televisione e sui giornali, così come crediamo che gli esempi che abbiamo visto finora di pseudo - streghe, pseudo - pagani e persino pseudo - pontefici del paganesimo apparsi in TV o sui giornali non rendano onore alla Wicca e al paganesimo in genere e siano prevalentemente un danno all'immagine della realtà pagana in Italia.

Dunque, secondo Cronos: "Crediamo ovviamente che le esperienze che ciascuno di noi ha all'interno della sua congrega debbano invece essere vincolate almeno da una certa segretezza.". Afferma che "il lavoro magico deve mantenersi sempre in un area "occulta", confinata e sacra".

Questo solleva un doppio problema.

Il primo è di ordine pubblico.

La nostra Costituzione limita l'esercizio del culto in privato e in pubblico solo quando si tratta di riti contrari al buon costume.

Va da sé che la segretezza di una religione e delle pratiche magiche non ha nessuna ragione di essere fatta in segreto a meno che le pratiche non siano contrarie al buon costume.

C'è un'altra necessità di segretezza delle pratiche "magiche". Ed è quando, chi le esercita millanta fini ed effetti che le pratiche "magiche" non hanno. Si tratta di quell'abuso di credulità popolare che può essere esercitato soltanto se circoscritto in condizioni di fede e a condizione che non mini la capacità economica o fisica di chi vi partecipa. In sostanza, le persone possono credere che Padre Pio faccia i miracoli e nella misura in cui Padre Pio non le derubi, nessuno può accusare Padre Pio di imbrogliare fintanto che la sua attività è circoscritta nella fede. Quando l'attività miracolistica di Padre Pio esce dal puro ambito della fede e diventa oggetto di propaganda sociale, allora, anche se nessuno inquisirà Padre Pio, si può affermare, con buona pace dei cattolici, che Padre Pio è un impostore, un imbroglione, un truffatore. Questo vale anche per chi pratica "magia". Se la magia che fai è la transustanziazione del vino in sangue, non togli nulla a nessuno; ma se è la pozione per guarire il cancro, allora è un altro discorso.

In quel caso hai bisogno del segreto, ma per non farti arrestare!

5) La tigre individua l'obiettivo del suo intento;

I media ridicolizzano quello che si fa ridicolizzare. Chi non si fa ridicolizzare, qualora la sua religione o i suoi sentimenti possono modificare gli equilibri religiosi del presente, viene aggredito. Quando si cura l'immagine, anziché la qualità dei propri contenuti, del proprio essere una persona religiosa, allora si ha paura. Si ha paura che si sveli l'inganno. Si ha paura della discussione. Si ha paura del confronto.

Chi ha paura di sbagliare o di essere inadeguato, si chiude nella propria tana e quando esce dalla tana rivela la sua inadeguatezza.

Passiamo ora alla risposta data da Quercia Bianca alla domanda sulla paura posta da Sarah Bernini. La risposta di Quercia Bianca ci apre alla riflessione di un altro aspetto relativo alla paura. La risposta è contenuta nell'intervista rilasciata a Quercia Bianca nel 2009 a pag. 177:

D: A questo proposito, come credete si possa risolvere il problema della paura che molte persone provano nei confronti di movimenti come la Wicca ed il Neopaganesimo? A vostro parere un'informazione corretta può aiutare contro certi preconcetti? Quercia Bianca come affronta questo aspetto?

R: Come dicevamo, riteniamo la corretta informazione lo strumento migliore per poter eliminare paure e pregiudizi. E' naturale che si abbia paura di ciò che non si conosce, ma non per questo noi pagani dobbiamo chiuderci nel vittimismo evitando ogni forma di dialogo. Quercia Bianca ha tra- i suoi obiettivi quello della sensibilizzazione agli aspetti della cultura e dell'esperienza neopagana, aperta a chiunque e non solo a chi condivide questa spiritualità. Del resto, come abbiamo detto sopra, uno degli scopi principali di Quercia Bianca è quello di promuovere il dialogo e avremmo un piccolo progetto in cantiere che consiste proprio nel confronto diretto con esponenti di altri sentieri (come il cristianesimo, che indubbiamente ha un ruolo preponderante nella nostra società), nel pieno rispetto delle differenze (che non possono di certo essere ignorate).

La paura conduce alla sottomissione. Nessuna religione discute col cristianesimo. Il cristianesimo pretende "che ogni ginocchio si pieghi nel nome di Gesù" e quando il cristianesimo discute, è solo per trovare dove può colpire e distruggere ogni sentimento religioso. Se manca la consapevolezza di questo, significa che manca la consapevolezza del mondo nel quale viviamo. E' un po' come gli omosessuali che chiedono comprensione ai cattolici. I cattolici hanno l'ordine del loro dio di macellarli tutti. E' vero che oggi i cristiani non macellano gli omosessuali, ma all'ONU il Vaticano sta facendo enormi pressioni per impedire che l'ONU dichiari che l'omosessualità non può essere criminalizzata. Lo stesso vale per le religioni diverse. La carta dei diritti dell'uomo fu stilata nel 1948 proprio per proteggere il singolo individuo dall'assolutismo cristiano.

Detto questo, l'atteggiamento di "Quercia Bianca" è dettato da una povertà di pensiero e dalla consapevolezza che le proprie idee religiose non sanno reggere il confronto con la cultura. La risposta di Quercia Bianca sembra più una ricerca di "comprensione nella fede". Come per dire "voi avete la vostra fede, io ho la mia fede, dialoghiamo, ma non pestiamoci i piedi". Solo che per far questo è necessario avere il concetto di gregge, o di comunità, che poi è la stessa cosa. Una setta, chiamala gregge o chiamala comunità, che di fatto si separa dalla società in un contesto privato in cui entrano in vigore regole diverse da quelle sociali. Nel cristianesimo, ad esempio, c'è la regola dell'obbedienza, cosa che non c'è nella società civile dove vige il concetto di responsabilità soggettiva.

6) La tigre osserva l'oggetto;

A questo proposito diventa interessante la risposta di Spiritwalker datata 30 ottobre 2009 e presente e presente nell'intervista relativa al Pagan Pride a pag. 195

D: A questo proposito, come credi si possa risolvere il problema della paura che molte persone provano nei confronti di movimenti come la Wicca ed il Neopaganesimo? A tuo parere un'informazione corretta può aiutare contro certi preconcetti? Il PPI come affronta questo aspetto?

R: Le persone hanno paura di quello che non conoscono: solo con una corretta informazione potremo affrontare questo problema, non c'è via d'uscita diversa. E con informazione corretta non mi riferisco solamente ad un apporto diretto e corretto con i mezzi di comunicazione, ma anche a quello che ciascuno di noi può fare nel proprio piccolo: è del tutto necessario, non lo sottolineerò mai abbastanza, che ciascuno sia consapevole che, nel momento m cui parliamo del nostro percorso spirituale con qualcuno che non lo conosce, è in tutto e per tutto rappresentativo di tutto il movimento nei confronti di quella persona. Se noi parliamo con noncuranza o senza corretta cognizione di causa, questa mancanza di serietà (per non dire di peggio) necessariamente si riverbera su tutti i neopagani per quella persona. Quindi è fondamentale che ciascuno sia sempre estremamente responsabile quando affronta il discorso con persone esterne al movimento e cerchi di dare informazioni corrette in modo chiaro e pacato. Se non si hanno le idee chiare su qualcosa, è perfettamente lecito far presente che non si ha la competenza per discuterne: i danni maggiori vengono spesso da persone non preparate che affrontano con leggerezza ed alterigia discorsi per i quali non sono preparate.

Spiritwalker non si limita ad affermare, ma si preoccupa che quello che dice venga capito. L'azione nel quotidiano di ogni singolo individuo, se fatta con passione, è un patrimonio collettivo. Non parla di fare il paganesimo nel gruppo pagano o di costruire una separazione fra sé e il mondo, ma parla di "quello che ciascuno di noi può fare....". Un'affermazione che a mio avviso andrebbe ampliata affermando, più o meno "quello che ognuno di noi deve fare nel proprio quotidiano per modificare noi stessi confrontando le nostre idee con quelle degli altri fuori dal personale circuito culturale".

E' importante anche quando sottolinea di "non parlare con noncuranza o senza una corretta cognizione di causa...." dove, in sostanza, dice di parlare perché vuoi parlare con impegno e passione, non perché vuoi chiacchierare.

Anche quando Spiritwalker afferma "Se non si hanno le idee chiare...." indica un continuo lavoro di modificazione, costruzione e attrezzatura delle nostre idee perché questo ci conferisce la chiarezza di opporre idea ad idea. Opporre idea ad idea, con impegno e passione ci permette di modificare, migliorandola, l'idea che esponiamo per prepararla ad esporla contro un'altra idea.

Non a caso il Pagan Pride Italia ha sempre avuto una forte esposizione verso l'esterno, verso la società. Attrezzarsi per affrontare la società, significa sia controbattere a pregiudizi sociali (che sono la manifestazione di idee religiose diverse) che presentare una propria visione del mondo con cui discutere. La manifestazione pubblica che caratterizza il Pagan Pride è cresciuta perché non si è rinchiusa su sé stessa e perché gli organizzatori non hanno un'ideologia di separazione fra sé e il mondo. Non hanno trovato motivi per nascondere sé stessi al giudizio sociale. Questa scelta comporta fatica, ma è sicuramente una scelta vincente.

Diverso è il discorso di "Argiope, donne del sacro" nei confronti della paura che le persone provano nei confronti dei praticanti del gruppo come Argiope. Le risposte all'intervista di Sarah Bernini sono del 20 novembre 2009 a pag. 219-220 del libro di Sarah Bernini, Voci Pagane II

D: A questo proposito, come credete si possa risolvere il problema della paura che molte persone provano nei confronti di movimenti come la Wicca, il Neopaganesimo e la riscoperta della Dea Madre in ognuno di noi? A vostro parere, un'informazione corretta può aiutare contro certi preconcetti? "Argiope donne nel sacro" come affronta questo aspetto?

R: Sicuramente un'informazione corretta può aiutare a combattere certi preconcetti, nella maniera più assoluta. Il modo in cui Argiope cerca di affrontare questo aspetto è ovviamente facendo corretta informazione attraverso i propri canali, dagli eventi organizzati alla nostra mailing list, ma soprattutto cercando di far saltare le etichette, di farci conoscere prima per quello che siamo e solo successivamente per come ci definiamo in modo che la percezione del nostro lavoro e del discorso che portiamo avanti non sia distorta dai pregiudizi purtroppo ancora diffusi . alcuni orientamenti spirituali e i termini impiegati per definirli. Riteniamo che l'arte possa essere un importantissimo veicolo per diffondere il nostro messaggio, superando barriere come i preconcetti, l'educazione ricevuta,l'influ della cultura di massa, che un discorso razionale non sempre riesce a far abbassare.

"Argiope, donne del sacro" antepongono la persona, la conoscenza personale, alle idee per le quali agiscono.

In sostanza dicono: prima conosci me, che sono una brava persona, così tu non ti spaventi quando una brava persona ti espone delle idee.

7) La tigre nasconde sé stessa al suo obiettivo;

Agganciamo le persone dimostrando che siamo delle brave persone e poi gli spacciamo le nostre idee.

Un'associazione che pretende di affermare di essere "pagana" si qualifica per le idee che ha. E' la sua visione del mondo, la sua ideologia religiosa che qualifica il suo essere associazione "pagana". Ciò che presento al mondo, sono le mie idee, il mio modo di guardare e vedere il mondo, la mia percezione del mondo. Se una persona per vivere fa il ladro, socialmente non viene definita una brava persona. Non per questo le sue idee possono avere meno valore. Un'associazione religiosa distingue l'attività esistenziale delle persone dalle idee che manifesta. Proprio perché si definisce un'associazione religiosa, presenta le idee dell'associazione e non le scelte esistenziali del singolo che spesso possono essere degli adattamenti contingenti a condizioni imposte.

Gli "orientamenti spirituali" devono essere razionalizzati. Per quanto è possibile. Deve essere fatto uno sforzo razionale per comunicarli. Spesso, per comunicare, non si intende semplicemente "dire ciò che noi proviamo", ma dire ciò che noi proviamo in modo da attivare la percezione empatica dell'ascoltatore. Non solo "ciò che io provo", ma ciò "che insieme possiamo provare". Il che significa capire i percorsi sociali e religiosi attraverso i quali l'altro non sente le nostre stesse cose, ma ne ha maturate di diverse. Comunicare significa capire. Per comunicare è necessario ascoltare e trasmettere in sintonia e nei contenuti che si sono ascoltati. In altre parole, solo chi discute nel merito delle idee religiose ha ascoltato le idee religiose dell'altro.

Non si può, socialmente parlando, mantenere un sentire religioso con la stessa espressione che hanno gli effetti della "patologia psichiatrica". Il discorso razionale con cui si espongono le proprie idee sul mondo e il conflitto che viene provocato dallo scontro con idee contrarie, è l'unica condizione che può rimuovere eventuali preconcetti educazionalmente imposti. La percezione emotiva del mondo si distingue da una pretesa realtà di forme di interpretazione patologica del mondo soltanto dalla capacità del soggetto che esprime delle idee emotive razionalizzandole. La differenza fra la percezione emotiva del mondo e l'interpretazione patologica del mondo, dipende esclusivamente dalla nostra capacità di razionalizzare e comunicare.

Quando non si è in grado di razionalizzare, si ha paura. Quando qualcuno si trova davanti ad un'incapacità di razionalizzare, può essere affascinato da una qualche forma patologica, ma è sottoposto ad un inganno.

Esporre delle idee significa sempre entrare in un conflitto dialettico (dialettica aristotelicamente intesa).

8) La tigre diventa parte indistinguibile dall'ambiente per l'oggetto;

Esporre delle idee, non è gratis. Esporre delle idee significa manifestare la volontà di modificare un presente che viene pensato da una collettività che ha raggiunto un equilibrio di omologazione ideale. Esporre delle idee significa modificare questo equilibrio e costringere la comunità a rimodulare il proprio equilibrio analizzando e considerando le nuove idee proposte: questo genera sempre e comunque un conflitto.

Io che ho assistito a tutto il movimento femminista degli anni '70 con cui si è imposta la liberazione sessuale, il diritto di famiglia fino alla legge che riconosceva la violenza contro le donne e i bambini come una violenza contro la persona, a differenza della volontà della chiesa cattolica che voleva che la violenza sessuale fosse una violenza contro la SUA morale, trovo ridicolo, se non offensivo, un modo di agire che antepone la persona agli intenti perseguiti dalla prsona mediante le sue idee.

Io ho visto la conflittualità delle femministe e le botte che hanno preso durante le manifestazioni per riaffermare la Costituzione della Repubblica contro l'assolutismo ideologico cristiano e, vedere queste "donne del sacro" che cercano una comprensione delle loro idee da parte di violentatori e criminali nella cui ideologia c'è la repressione della donna fino a legittimare, mediante la "sacra famiglia", la violenza sulle donne nella famiglia: mi dà un po' il voltastomaco.

Almeno esponessero le loro idee, anziché un vago "desiderio di maternità".

Si tratta della paura di affrontare la realtà nella quale viviamo e di non pensarci come dei cittadini fruitori di diritti Costituzionali. Pensare a sé stessi come a dei mendicanti, dei soggetti di carità, che beneficiano della benevolenza della chiesa cattolica e dei cristiani: "vedete, in fondo siamo delle brave persone!".

Si pone un grande problema di ordine emotivo quando viene spostata la direzione dello sguardo delle persone. Quando lo sguardo cambia di direzione e dalla contemplazione estetica del padrone in croce si gira sulle donne e sugli uomini che rivendicano sé stessi contro ogni padrone che crea schiavitù, si genera una vera e propria rivoluzione emotiva nella persona. Allora, queste "donne del sacro", per evitare il conflitto si scagliano contro donne e uomini che danno l'assalto al cielo della vita e chiamano violenza il desiderio degli uomini di uscire dalla schiavitù del loro dio-padrone (o dea-padrona).

Un altro discorso va fatto per Antica Quercia che rispondendo alla domanda di Sarah Bernini in Voci Pagane II a pag. 241 dice:

D: A questo proposito, come credi si possa risolvere il problema della paura che molte persone provano nei confronti di movimenti come il Neopaganesimo? A tuo parere un'informazione corretta può aiutare contro certi preconcetti oppure forse non basta? Il Branco dell' Anticaquercia come affronta questo aspetto?

R: si risolve informando in modo corretto ma soprattutto dimostrando con i fatti la positività del nostro movimento religioso non solo con le chiacchiere. Come Anticaquercia cerchiamo di fare informazione corretta attraverso i nostri oetwork e cioè il nostro sito, la nostra rivista, le conferenze e le manifestazioni che organizziamo, la stessa festa di Beltane è un'ottima piazza per fare informazione corretta ma cerchiamo anche di fare della beneficenza raccogliendo fondi ed altro per enti come Croce Rossa, leghe animaliste, ambientaliste ed altre associazioni umanitarie.

Antica Quercia taglia la testa ad ogni commento. Dice: "Noi siamo questo; questo manifestiamo!"

Lo stesso discorso viene fatto, apparentemente, dal Tempio di Ara come riportato dalla dichiarazione di Phyllis Curott a pag. 273 del libro Voci Pagane II di Sarah Bernini.

Alla domanda di Sarah Bernini, risponde Phyllis Curott:

D: A questo proposito, come credete si possa risolvere il problema della paura che molte persone provano nei confronti di movimenti come la Wicca, il Neopaganesimo e la riscoperta della Dea Madre in ognuno di noi? A vostro parere, un'informazione corretta può aiutare contro certi preconcetti? La Tradizione del Tempio di Ara come affronta questo aspetto?

R: Parla Phyllis: "Mi sembra di aver già risposto a questa domanda, ma comunque la paura che molti provano si basa su una serie di menzogne, su centinaia di anni di mistificazione. La verità è l'antidoto. M'imbatto continuamente in persone che rimangono affascinate nello scoprire chi siamo in realtà, quello che effettivamente facciamo e il nostro considerare il mondo come sacro e noi stessi come parte di questa sacralità. Ed è proprio questa l'essenza della magia: trasformare qualcosa di negativo in positivo. è un lavoro necessario e il Tempio di Ara è stato presente sulla scena pubblica fin dall'inizio. Non pretendiamo che chiunque pratichi secondo la nostra Tradizione si dichiari pubblicamente, ma spesso le persone sono attratte dal cammino di Ara proprio per il lavoro che facciamo a livello pubblico, nel mondo, perché siamo disposte a batterei per quello in cui crediamo, per quello che sappiamo essere vero e giusto. è così che si cambia il mondo."

9) La tigre si sottrae quando l'oggetto la individua;

La risposta lascia perplessi perché, in questo caso, la forma esteriore della risposta maschera la pratica della Curott.

La domanda da fare alla Curott è questa: chi ha messo in giro le menzogne e le centinaia d'anni di mistificazione?

Qualcuno lo avrà fatto! E qual è la maggiore verità se non contrastando le menzogne e la mistificazione nelle ragioni che hanno indotto coloro che l'hanno fatto, a farla?

Non si trasforma qualcosa di "negativo" in "positivo", ma si affrontano le contraddizioni dell'esistenza con coraggio e dignità.

Coraggio e dignità che la Curott vorrebbe sottintendere là dove dice: "perché siamo disposte a batterci per quello in cui crediamo, per quello che sappiamo essere vero e giusto."

Tutti affermano di combattere per ciò che credono. Quando i cristiani bruciavano le donne per ordine del loro dio padrone e del loro Gesù, lo fecero perché ci credevano.

Quando le donne e gli uomini combattevano contro Gesù che ordinava di scannarli perché non si mettevano in ginocchio, combattevano in ciò in cui credevano.

10) La tigre attende che l'oggetto sia in difficoltà;

Non basta dire: combatto per ciò in cui credo. E' necessario dire in che cosa credo per cui combatto!

E dal momento che Curott non lo dice, lo desumiamo dalle sue scelte.

Nella pratica la Curott partecipa al "Parlamento delle religioni" che è il tentativo cattolico di impedire alle persone religiose di chiedere giustizia per i crimini commessi dai cristiani, costringere le altre religioni ad accettare un'ideologia religiosa di morte e aggredire i principi fondamentali della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo stuprandone e violentandone il soggetto a cui quella dichiarazione si riferisce per quanto riguarda la religione.

Riporto da Wikipedia, per maggiore brevità, il significato e gli intenti del Parlamento delle Religioni:

Il progetto per un'etica mondiale rappresenta il tentativo di descrivere i tratti in comune delle religioni mondiali e di stabilire un piccolo elenco di regole fondato su esigenze fondamentali, che possa essere accettato da tutte. L'iniziatore del progetto è il teologo cattolico Hans Küng.

11) La tigre distrugge l'oggetto soddisfacendo il suo bisogno e,
rilassando la sua tensione,
alimenta l'intento della sua trasformazione;

Hans Kung è quella persona che si identifica con Gesù che ordina di scannare chi non si mette in ginocchio davanti a lui. Partecipa al gioco del "poliziotto buono e il poliziotto cattivo" degli interrogatori di polizia. Solo che anziché partecipare agli interrogatori di polizia partecipa alla guerra di religione che la religione cattolica ha scatenato nel mondo. Nella strategia di guerra della chiesa cattolica, incontriamo il vescovo colluso con i mafiosi e i preti antimafia; abbiamo i vescovi che fraternizzano con i dittatori sanguinari ed abbiamo il prete che combatte i dittatori; abbiamo il cardinale Martini e Bagnasco; tutti sono all'interno del medesimo disegno criminale che ha come obbiettivo l'ordine di Gesù: "scannare tutti quelli che non si mettono in ginocchio davanti a lui!". Per cui, bruciare vive le donne quando si è forti o fraternizzare con le donne quando queste rivendicano diritti contro altri che non siano la chiesa cattolica.

La Curott collabora con chi ha macellato popoli, uomini e donne. E per legittimare il massacro è disposta a combattere, perché questo, data la scelta di partecipare al Parlamento delle Religioni, è ciò in cui crede.

Sempre nella pagina di Wikipedia per legittimare una convergenza fra religioni diverse, nel Parlamento delle Religioni troviamo una citazione dal vangelo di Matteo:

Gesù (Mt 7,12, Lc 6,31): "tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro";

Ma non troviamo citato nel Parlamento delle Religioni l'Intento di Gesù e dei vangeli cristiani:

Gesù (Lc 19, 27): "Intanto conducete qui i miei nemici, quelli che non volevano che io regnassi sopra di loro, e sgozzateli in mia presenza."

Perché gli uomini diventano prede?

Gli Esseri di sola Energia Vitale che si cibano di Energia Vitale Stagnata
hanno teso un agguato all'Essere Umano.

Oppure:

Gesù: (Mc 25, 30): "E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre, dove sarà pianto e stridor di denti."

Però, riconosciamo che la tecnica applicata dai cristiani nell'istituire il Parlamento delle Religioni è quella propria dei proverbi citati da Paolo di Tarso:

"... se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo così ammasserai carboni accesi sul suo capo." Romani 12, 20

1) Loro conoscevano loro stessi e le loro possibilità: l'Essere Umano no!

E la fame e la sete della Curott come accettazione viene soddisfatta mentre lo stesso accumula carboni ardenti per bruciare le donne. "Come, non condividi la nostra attività" dicono i cristiani alla Curott "Eppure ti abbiamo accolto fra noi, dunque, lasciaci bruciare le donne e continuerai ad essere accolta".

La Curott dovrà combattere per non essere una serva inutile e non essere gettata là dove ci sarà pianto e stridor di denti. Per questo combatterà, a fianco di Hans Kung contro le donne e gli uomini che chiedono giustizia nei confronti di un criminale che si fa forza dal terrore generato dall'aver macellato l'umanità col diluvio universale.

L'attività del Parlamento delle Religioni di Kung e soci ha lo scopo di distruggere la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. In questa dichiarazione è l'uomo, il singolo individuo, il singolo cittadino, che ha il diritto a non subire la violenza delle religioni. Il Parlamento delle Religioni, al contrario, vuole preservare il diritto delle Religioni a far violenza ai cittadini e ad imporre loro la loro fede mediante la forza e la violenza. Come fa Ratzinger, o il Dalai Lama. Il diritto delle religioni, non il diritto dell'uomo.

2) Loro conoscevano il territorio della percezione
in cui intendevano cacciare: l'Essere Umano no!

Non possiamo considerare un'uguale violenza quella dello zingaro che cerca di scappare dal campo di sterminio nazista e quella di chi apre i rubinetti del gas nelle camere a gas. Fra i due dobbiamo saper distinguere e scegliere. E se scegliamo di essere contro lo zingaro, perché lo zingaro rubacchiando ci dà fastidio, abbiamo fatto una scelta di odio sociale, come ha fatto la Curott che ha scelto di legarsi a chi ha bruciato vive le donne e ordina di scannare "chi adora altri déi fuorché il dio padrone solo!". Accettando di partecipare al Parlamento delle Religioni, versando la relativa quota associativa, significa che il Tempio di Ara è una setta separata dalla società esattamente come i protestanti, i cattolici, gli Avventisti, i musulmani, i buddhisti, ecc. Queste scelte del Tempio di Ara ci permetto di capire il comportamento che ha tenuto nei confronti della Federazione Pagana Giampaolo Gianese che in Italia è uno dei referenti della Curott (pag. 265 di Voci Pagane II).

3) Loro possedevano l'Intento di quanto facevano: l'Essere Umano no!

E la Federazione Pagana, come affronta la paura?

Come si comporta una persona della Federazione Pagana?

4) Il loro intento era quello di mettere in ginocchio Esseri Umani
per costringerli a produrre Energia Vitale Stagnata:
gli Esseri Umani li immaginavano potenti, buoni e protettori!

Sta nell'intervista a Claudio Simeoni pubblicata da Sarah Bernini in Voci Pagane II a pag. 312. Alla domanda risponde Claudio Simeoni:

Scrive il libro curato da Sarah Bernini intervistando "Federazione Pagana" apparsa su Voci Pagane II indicandoci un altro aspetto della paura:

D: A questo proposito, come credi si possa risolvere il problema della paura che molte persone provano nei confronti di movimenti come quello Pagano e verso la Stregoneria? A tuo parere un'informazione corretta può aiutare contro certi preconcetti? La "Federazione Pagana" come affronta questo aspetto?

5) Loro avevano individuato l'obiettivo del loro Intento: gli Esseri Umani no!

R: Dobbiamo fare i riti e le conferenze. Dobbiamo fare gli stand alle fiere cittadine e sfilare con i nostri simboli. Dobbiamo sviluppare maggiormente la nostra cultura e affrontare la società civile per quello che siamo, presentare noi stessi in ogni dibattito pubblico al quale possiamo accedere. Noi della Federazione Pagana non solo abbiamo iniziato a fare riti pubblici quando tutti avevano paura, ma abbiamo iniziato a caricare le foto dei riti. A rendere pubblici i riti religiosi. Abbiamo iniziato ad annunciare pubblicamente i riti. Abbiamo iniziato a coinvolgere le autorità civili e le autorità di polizia in modo che i nostri riti siano ben conosciuti. Un poliziotto wiccan americano diceva, in un libro, che è solo un caso se non si è consumata una tragedia a causa della segretezza dei riti che facevano i Wicca. Diceva: provate ad immaginare qualcuno che passa vicino e vede un gruppo di matti attorno al fuoco. Eccitato dai film, pensa subito a riti satanici. Ed ecco che arriva la polizia e punta le pistole. Allora la sacerdotessa con l'athame apre un varco nel cerchio, ma che cosa vede il poliziotto? Solo una matta che lo minaccia col coltello. Se non si è sfiorata la tragedia è stato solo un caso. Eppure, aggiungeva questo poliziotto, sarebbe sufficiente raggiungere il posto di polizia più vicino, andare dalla polizia e dire loro che si ha intenzione di fare un rito religioso. Magari il poliziotto chiederà dei chiarimenti e si potrà benissimo spiegare il rito al poliziotto. Fare riti non è illegale, ma aver paura rischia di provocare seri problemi. Inoltre, quando si ha paura gli altri dicono di te quello che vogliono ed è più facile che venga creduta la diffamazione fatta da un prete cattolico in una chiesa che non un milione di smentite. Chi non ha segreti è più difficile da diffamare e colpire.

6) Loro osservavano gli Esseri Umani e i loro campi di Energia Vitale; gli Esseri Umani no!

Presentare sé stessi per ciò che si è nella consapevolezza che l'essere persone religiose sia sufficiente per garantire il diritto di essere persone religiose all'interno della società civile. Quando si dice "Dobbiamo sviluppare maggiormente la nostra cultura e affrontare la società civile per quello che siamo..." non si intende leggersi "Giovani streghe". Si intende conoscere Darwin, Lorenz, Marx, Nietzsche, Walter Otto, il Codice Penale, la Costituzione della Repubblica, i trattati internazionali, il significato delle leggi e delle norme sociali. Significa leggersi i classici greci e partecipare alla vita modificando la nostra struttura di percezione del mondo. Significa impegnarsi nella società civile. Avere partecipazione (che qualcuno confonde con "amore") per la società nella quale viviamo.

Significa partecipare alle contraddizioni sociali ed affrontare con le idee che abbiamo forgiato altre idee diverse dalle nostre in un fuoco capace di modificare il nostro stesso pensiero.

7) Loro si nascondevano dagli Esseri Umani fuori dalla descrizione della ragione; gli Esseri Umani no!

Prima ancora di dire quali siano le idee migliori, è necessario essere dei cittadini migliori in cui le parole coincidono con le intenzioni e la passione della vita col desiderio.

La Federazione Pagana ha fatto tutto questo quando tutti avevano paura di "peccare" e facevano coincidere il "peccato" con il "reato".

E' col coraggio che la Federazione Pagana ha aperto la strada a tutti i "pagani" dell'Italia. Anche attraverso tutte le diffamazioni, è la Federazione Pagana che indica, a dispetto di chi spaccia superstizione per religione, un futuro possibile.

8) Loro erano parte indistinguibile dall'ambiente,
potevano apparire forti grandi, portentosi;
gli Esseri Umani no!

9) Loro potevano sottrarsi quando un Essere Umano li sfidava; gli altri Esseri Umani no!

10) Loro potevano attendere che gli Esseri Umani fossero in difficoltà
per preparare l'agguato; gli Esseri Umani no!

11) Loro fagocitavano gli Esseri Umani ammalati di Energia Vitale stagnata
per soddisfare i propri bisogni;
gli Esseri Umani non sapevano cosa stavano perdendo!

L'Arte dell'Agguato, praticata giorno dopo giorno,
ci modifica al punto tale da poter tendere un agguato all'infinito.
Cattura la morte del corpo fisico e fa partorire il corpo luminoso.
Questo è il regalo di Madre Atena ai figli di Zeus.

La vita e la società sono come un bosco
stesse regole e stessa necessità di consapevolezza

Marghera, 27 novembre 2012

 

I wicca e la religione Pagana

 

Cattolici travestiti da wicca

 

Il simbolo del Circolo dei Trivi
è preso dal santuario di Oropa
Significa "ave maria": la "dea" dei wicca!

 

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Riflessioni sulla Stregoneria.

Strega, Stregone, Stregoneria!

Che cos'è la Stregoneria? E perché i Wicca o Wiccans e truffatori in generale non possono, per scelta soggettiva, praticare Stregoneria!

La Stregoneria; La Stregoneria Pagana!

Il simbolo che usano i Pagani Politeisti (e anche i Wicca) è la Stella a Cinque punte. Ma qual è il suo significato? Perché usano quel simbolo? Cosa vogliono comunicare i Pagani con il simbolo della Stella a Cinque punte?

 

2) La stella a cinque punte simbolo del Paganesimo;

 

 

 

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Quando si percorre un sentiero di Stregoneria
si conosce l'inizio, ma non si sa dove porterà.
Per questo motivo l'impeccabilità deve essere a fondameto
di ogni nostra decisione.

I "gruppi" pagani

Cosa distingue un Pagano Politeista da un monoteista? Il coraggio. Come direbbe il Leone Codardo nel Mago di Oz. Esporre le proprie emozioni alle intemperie della vita e mettere in atto un'autodisciplina che ci consente di non essere sbattuti sugli scogli dell'umana esistenza. Il monoteista confida nella speranza per il suo dio; il Pagano incatena gli Dèi con le sue emozioni e fa rotta in mari sconosciuti senza bussola né stelle che lo possano guidare. Su cosa confida il Pagano Politeista? Sul proprio coraggio!

Sito di Claudio Simeoni

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima modifica 29 ottobre 2022

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