Claudio Simeoni

PERCHE' CI CHIAMIAMO PAGANI?

Noi stiamo costruendo la religione Pagano Politeista.

Il termine "religione" lo usiamo nel significato originale: l'insieme delle azioni, degli atteggiamenti, delle espressioni, dei modi di essere, dei modi di percepire e intuire che legano l'Essere Umano al mondo in cui è nato e nel quale costruisce le sue relazioni.

Il termine “religione” che comprende la trasposizione dell'antico termine della Religione di Roma Antica: PIETAS!

Pietas è la personificazione sacra: “... del sentimento di dovere, rispetto e affetto che si deve agli DEI e agli altri uomini, al mondo in cui viviamo e a Temi che onoriamo mediante Dike mettendo Giustizia come apriori nelle nostre azioni!”.

La domanda che più spesso ci viene rivolta è: perché vi chiamate PAGANI?

Il problema è che non possiamo farne a meno. Noi siamo PAGANI non perché abbiamo scelto di esserlo, ma perché lo sviluppo storico che ci ha portato ad essere ciò che siamo ci impone quel nome e solo quel nome.

Il termine "pagano" fu coniato dai cristiani per insultare le persone mentre le torturavano e macellavano. Serviva ai cristiani per definire con un unico termine quegli Esseri Umani che indicavano sé stessi come DEI in un mondo di DEI. I cristiani, atei incapaci di riconoscere gli DEI nei quali erano immersi, dovevano uccidere il dio che cresceva in ogni Essere Umano per trasformare l'Essere Umano in un Essere Miserevole pronto per supplicare misericordia e sottomettersi al loro dio che nascondevano in un'irraggiungibile e fantasiosa trascendenza.

Il termine Pagano fu coniato, nella sua eccezione religiosa, ed imposto dai cristiani per definire i Gentili nel 373. Detto in questo modo sembra una semplice scelta culturale, in realtà è un vero e proprio atto di guerra inserito in una strategia di distruzione che vide i cristiani macellare i Pagani per imporre la miseria al fine di battezzarli e sottometterli al loro dio pazzo. Rompere i legami che univano gli Esseri Umani al mondo in cui erano nati e del quale ne riconoscevano gli attributi divini. Attributi divini che si manifestavano sia nell'oggettività in cui vivevano sia nell'Essere Umano che, in questo modo, riconosceva sé stesso quale Essere Divino. La miseria imposta dai cristiani era ed è un insieme sia materiale che culturale costruita e imposta attraverso la sistematica distruzione del Sistema Sociale di quell'epoca (che continua nei Sistemi Sociali attuali).


Nel 372 L'imperatore Valente ordina lo sterminio degli Hellenici e la distruzione del loro sapere. Nel 373 vengono proibiti i metodi divinatori. Nel 375 il tempio di ASCLEPPIO, nell'Epidauro, è chiuso dai cristiani e i riti proibiti. Nel 380, il 27 febbraio, Flavio Teodosio dichiarando il cristianesimo religione esclusiva dell'impero proclama: " tutte le varie nazioni soggette alla nostra clemenza e moderazione devono continuare nella professione della religione consegnata ai Romani dal divino apostolo Pietro". I non cristiani sono definiti "detestabili", "eretici", "stupidi" e "ciechi". In un altro editto Teodosio chiama "insani" gli Esseri Umani che non credono nel dio cristiano e dichiara fuorilegge tutti i dissensi dai dogmi della chiesa cristiana. Ambrosio, vescovo di Milano, inizia la distruzione dei Templi Pagani nella sua area. I preti cristiani, dopo aver affamato le masse, le guidano contro il tempio della DEA DEMETRA in Eleusi e tentano di linciare gli Hierophants Nestorius e Priskus. Il novantacinquenne Hierophant Nestorius mettendo fine ai Misteri Eleusini annuncia l'arrivo del potere del buio mentale sull'intera razza umana. (notizie prese dal libro di V. Rasias "La Demolizione dei Templi")


In questo clima viene coniato il termine "Pagano" col quale i cristiani denigravano gli abitanti dei paesi che non si erano ancora messi in ginocchio davanti al loro dio assassino, ma che continuavano a costruire delle relazioni fra sé stessi e il mondo che li circondava. Dopo di che, questo termine, è stato usato per definire ogni nemico che i cristiani intendevano criminalizzare prima di dichiararvi guerra, torturarlo e distruggerlo. Crociate contro i Lituani e i Sassoni vanno, ancora oggi, sotto il nome di crociate contro i Pagani.

Il termine Pagano, nel corso della storia, ha finito per essere l'unico termine in grado di definire un numero infinito di religiosità e culture diverse la cui caratteristica è la relazione fra l'Essere Umano che intende sé stesso come ente divino e un mondo fatto di divinità con le quali l'Essere Umano costruisce delle relazioni. Dove, la qualità delle relazioni costruite è data dalla specificità culturale delle manifestazioni della popolazione specifica.

In ogni caso, nessun popolo antico chiamava la propria religiosità "pagana".

I Greci, i Romani, gli Egiziani, i Polinesiani, i Lituani ecc. ecc. non hanno mai chiamato sé stessi Pagani né spesso avevano necessità di definire con un nome la propria religiosità. Tutti i popoli costruivano delle relazioni col mondo circostante in base all'espressione della propria cultura, della propria sensibilità e delle proprie necessità di espansione nella vita. Non nomi, ma azioni attraverso le quali costruire la vita.

I popoli antichi e moderni non sono Pagani, se non per gli insulti che rivolgono loro i cristiani, NOI SIAMO PAGANI.

Il termine Pagano non può essere applicato ad un singolo "credo" religioso se non come offesa. Facciamo un esempio: se io chiamo "Pagana" la religiosità dei nativi dell'Australia è come se li insultassi. Io, infatti, tenderei a ridurre la loro religiosità a categorie da me conosciute e considerate senza prendere in considerazione la religiosità specifica alla quale mi riferisco. Io devo chiamare la religione dei nativi Australiani come essi chiamano la loro religione. Devo considerare la religione dei nativi Australiani nelle categorie e nella cultura, nell'intuizione e nella sensibilità, che i nativi Australiani hanno e descrivono per sé stessi. Quando io trasporto quelle categorie religiose in un diverso contesto culturale, quelle categorie religiose perdono il loro significato in quanto non sono categorie religiose assolute, ma sono categorie religiose relative a quei popoli che hanno sviluppato quella cultura per perseguire i propri intenti.

Lo stesso discorso deve essere esteso alle culture antiche, anche a quelle cui noi facciamo riferimento pescando continuamente gli insegnamenti e traducendoli nella cultura nella quale viviamo. Essi non chiamavano la loro religione "Pagana", molto probabilmente nemmeno la definivano in quanto il sentire religioso non era oggetto di guerra e di contrapposizione con altri sentire religiosi. Il problema si pose quando una setta si separò dall'insieme sociale, enunciò la propria verità e pretese l'assoggettamento dell'intero Sistema Sociale a quella verità manifestata.

Usare il termine "Pagano", riferito ad una specifica realtà religiosa, è offensivo per la realtà religiosa cui viene riferito: i cristiani lo fanno normalmente!


PERCHE': NOI SIAMO PAGANI?


Perché non apparteniamo a nessuna cultura precedentemente determinata. Non apparteniamo ad un credo fissato, siamo figli del nostro tempo e delle culture che sono emerse dalle religioni rivelate e nel riconoscere un mondo di DEI non siamo legati né a nomi né a tradizioni. Per questo motivo ci possiamo permettere di prendere quanto ci serve, per quel che è rimasto, leggere la nostra vita in relazione col mondo circostante, ridefinire le necessità degli Esseri Umani in relazione al Sistema Sociale che nascendo hanno trovato e rifiutare ogni verità imposta contrapponendovi un cammino di libertà soggettiva.

Noi riconosciamo l'individuo come elemento centrale del Sistema Sociale e riconosciamo i cammini di costruzione del suo sapere, della sua conoscenza e della sua consapevolezza delle azioni sacre attraverso le quali costruirsi in quanto DIO! Proprio perché facciamo questo siamo in grado di riconoscere gli DEI nel mondo circostante con i quali il nostro sentire e il nostro intuire vibrano insieme per comuni intenti e comuni necessità. Se possiamo affermare che gli DEI chiamano l'Essere Umano affinché bussi alle porte dell'Olimpo dell'infinito, nello stesso tempo possiamo affermare che l'Essere Umano riconosce solo quegli DEI con i quali può fondere il suo (o i suoi) intenti e le sue necessità. Il soggetto può riconoscere quanto il suo sentire gli indica, dove la costruzione del proprio sentire lo porta ad incontrare gli DEI che quel sentire nutrono e da quel sentire traggono nutrimento.

Nell'affermare questo è necessario riconoscere come ogni Pagano costruisca di fatto una propria relazione col mondo e questa relazione sia sua, soltanto sua e funzionale alla costruzione del proprio divenire. Nello stesso tempo è necessario riconoscere come un gruppo di individui che vivono comuni condizioni sviluppano comuni intenti e sentimenti comuni sovrapposti o insieme ai propri sentimenti personali. Così via per ogni cultura, ogni città, ogni paese, ogni condizione di vita il cui sviluppo tenda alla costruzione del proprio futuro.

Tutto questo si può chiamare PAGANESIMO.

Per questo motivo non esiste un neopaganesimo. Non esiste un neopaganesimo perché non è mai esistito chi chiamava la propria religione, il proprio sentimento religioso, Pagano!

Oggi noi ci definiamo Pagani e consideriamo l'uso del termine “neopaganesimo” un insulto al nostro sentimento religioso. Un insulto messo in atto dal monoteismo nei confronti di chi pratica religioni diverse dal cristianesimo, islam o ebraismo. Un insulto che viene fatto proprio dalla cultura per adattamento alle imposizioni monoteiste.

Per definire il Paganesimo come religione è necessario definire la qualità dei DOGMI che ne stanno a fondamento e il fine cui tende l'INTENTO dell'Essere Pagano nelle relazioni col mondo.

Dal momento che, proprio per quanto detto, la religione PAGANA POLITEISTA non è portatrice di una verità cui sottomettere gli Esseri Umani e dal momento che nelle culture attuali l'unica forma di religiosità concepita dagli Esseri Umani è quella portatrice di verità nella quale risolvere la ricerca di spiritualità degli Esseri Umani, è necessario definire dogmi e intenti del PAGANESIMO al fine di sottrarre le tensioni di LIBERTA' degli Esseri Umani dalla sottomissione a verità religiose.

Il nostro compito, come Apprendisti Stregoni, è quello di definire i DOGMI DI LIBERTA' e l'INTENTO dell'azione del Paganesimo Politeista all'interno del quale ogni Essere Umano, che costruisce delle relazioni fra sé ed il mondo circostante, possa riconoscersi.

Mentre facciamo questo, noi stessi siamo portatori di uno specifico sentimento religioso e specifiche relazioni fra gli DEI che si agitano dentro di noi mentre progettiamo la nostra esistenza e questo ci rende sensibili al richiamo degli DEI che dal mondo esterno a noi ci inviano il loro respiro per alimentare il nostro cammino.


Che differenza c'è fra un DOGMA di VERITA' e un DOGMA di LIBERTA'?

Il DOGMA di VERITA' risolve in esso la trasformazione dell'individuo: l'individuo giunge alla verità! Il dogma manifestato è indiscutibile, deve essere accettato e viene posto quale fondamento alla formulazione di qualunque pensiero dell'individuo e fondamento per qualunque sua azione.

Ad esempio: la madonna partorisce, ma è vergine!

Assurdo, ma è un dogma di verità cattolico a cui i cristiani cattolici chiedono che gli Esseri Umani si sottomettano e accettino tale verità conformandovi la loro esistenza. Quanto detto, o rivelato, diventa momento di costruzione del pensiero dell'individuo che non può pensare in nessun altro modo la madonna che non vergine dopo aver partorito. Qualunque affermazione diversa da questa nei confronti della "figa" della madonna è punita attraverso il rogo.


Il DOGMA di VERITA' risolve in esso i dubbi, le incertezze e le domande dell'interlocutore: è un dogma di fede si deve accettare e non si deve discutere!

Il DOGMA di VERITA' sottomette ad esso l'individuo: crea dipendenza e sottomissione!

Il DOGMA di VERITA' è posto davanti al cammino dell'individuo e ne sbarra la strada!


Il DOGMA di LIBERTA' viene posto alle spalle dall'individuo.

Oppure, se vogliamo, rappresenta il gradino della scala che nel corso della sua costruzione l'individuo ha superato.

Affinché si riconosca l'esigenza della presenza di DOGMI di LIBERTA' è necessario intendere l'esistenza umana come un processo di trasformazione continua che, iniziato al momento della nascita, ha fine con la morte del corpo fisico. Un processo di trasformazione in funzione di una costruzione di accumulazione psichica, emozionale, del sapere, della conoscenza e della consapevolezza dell'individuo quale risultato dell'interazione dialettica fra l'individuo e il mondo nel quale è nato. Concepire la vita come un'ininterrotta serie di relazioni fra il soggetto e i soggetti del mondo in cui vive. Relazioni che trasformano continuamente e sistematicamente l'individuo. Sedimentano in esso esperienza e conoscenza, trasformazione fisica e psichica, consapevolezza nella qualità della sua esistenza e consapevolezza della necessità della sua azione nella sua oggettività. L'individuo, nato, esercita nel mondo le proprie determinazioni, esprime le proprie necessità e i propri intenti e, a quelle espressioni, il mondo risponde con le manifestazioni di sé stesso. Dalla relazione che si sviluppa e dalle soluzioni strategiche di vita adottate dall'uno e l'altro si sviluppa l'individuo che agisce e che si modifica sviluppando il mondo che, a sua volta, agisce e si modifica.

All'interno di questa visione il DOGMA di LIBERTA' assume una sua ragione di essere in quanto garantisce all'individuo e al Sistema Sociale in cui vive la direzione nella quale l'azione di costruzione dell'individuo, dell'insieme degli individui, di una Società o di un popolo, tende, bloccando fin dalla nascita pulsioni o fenomeni che impediscono la crescita dell'individuo o del Sistema Sociale in cui vive.

Se si afferma come principio, "Tutti gli uomini sono uguali" ne consegue che qualcuno, prima, era più uguale di qualcun altro. Diventa un semplice principio sociale quando l'enunciato è un principio da imporre alle persone; diventa un DOGMA di LIBERTA' quando quel principio è imposto alle istituzioni che nulla possono fare in contrasto con tale principio né possono ritagliarsi privilegi in antitesi a quel principio. Nessun individuo può essere più uguale di un altro davanti alla legge, né nessuna legge può essere fatta per creare privilegi o emarginazioni. Nessuna ragione è sufficiente per affermare che un individuo sia più uguale di un altro. Nessuna ragione è suffciente perché un individuo meriti più rispetto o deferenza o, ancora, sia portatore di diritti diversi o maggiori. L'uguaglianza è relativa alle relazioni sociali, non agli adattamenti del soggetto all'interno dell'oggettività. Gli adattamenti del soggetto nell'oggettività portano ad acquisire posizione sociale, valore o trasformazione soggettiva, ma non un diverso grado di uguaglianza o un maggior rispetto nei confronti di altri soggetti.

Il principio diventa DOGMA di LIBERTA' quando la sua importanza è tale da non consentire nessuna deroga a quel principio e si avvia l'azione di repressione giudiziaria quando a quel principio qualche istituzione tende a derogare (personalmente non riesco a vedere, in questo momento, individui delle classi sociali molto basse derogare a quel principio!).

Lo stesso vale per l'individuo. Un DOGMA di LIBERTA' è vivere strategicamente. Diventa DOGMA nel momento in cui si cala nell'individuo e questi non è più in grado di vivere per supplica o per sottomissione. Diventa DOGMA SOCIALE quando le Istituzioni (scolastiche, giuridiche, politiche ed economiche) agiscono affinché un individuo sia attrezzato per vivere per sfida nella società in cui è nato.

Per fare un esempio diciamo che nella società di oggi ai bambini viene insegnata una morale da “bestiame sottomesso all'adulto” (che le Corti di Cassazione tendono comunque a modificare), mentre si nasconde ai bambini il Codice Penale, il Codice di Procedura Penale, il Codice Civile e si impedisce ai cittadini di agire in giudizio per i torti subiti a mano che non vengano assistiti. Questo è “disarmare le persone davanti all'esistenza” permettendo al magistrato, al poliziotto, al manigoldo di turno di estrarre dal cilindro una legge che il singolo cittadino non conosce: si chiama “disarmare le persone per renderle impotenti ed incapaci di affrontare la loro esistenza!”.

Anche quando forze preponderanti tendono a sottomettere un individuo attrezzato per affrontare la sua esistenza, questi si attrezzerà e lavorerà per organizzare comunque la propria strategia di vita. La propria uscita dalla sottomissione!

Il DOGMA di LIBERTA' è il principio che garantisce all'individuo la possibilità di costruirsi. Le condizioni nelle quali costruirsi. Il DOGMA DI LIBERTA' si trasforma in necessità emozionale nell'individuo. Per conseguenza, garantisce ai Sistemi Sociali le condizioni nelle quali costruirsi, nelle quali divenire, nelle quali fondare il proprio futuro.

INDIETRO NON SI TORNA!


Inoltre il PAGANESIMO POLITEISTA è caratterizzato dall'INTENTO per il quale lo si persegue.

Per il Paganesimo non esiste una volontà creatrice all'inizio del tempo, un dio creatore, un essere assolutamente necessario, una causa prima intesa come consapevolezza prima, ma tutte le forze della trasformazione sono presenti nella materia e nell'energia che, in questo momento, si espandono nell'universo. Il movimento di queste forze è la spinta che porta concentrazioni di Energia Vitale a passare da inconsapevoli a consapevoli prendendo nelle proprie mani la responsabilità della propria vita. Nel far questo costruiscono le condizioni affinché altre concentrazioni di Energia Vitale passino dall'inconsapevole al consapevole. Questo prendersi nelle proprie mani la responsabilità della propria vita è il farsi DIO riconosciuto nel Paganesimo Politeista. Dove il DIO che costruisce sé stesso, attraverso la sua azione, chiama altri DEI a sorreggerlo in quanto la sua azione alimenta lo sviluppo di altri DEI inducendoli a soccorrerlo.

Come dovrebbe essere in un Sistema Sociale fra Esseri Umani!

Che poi il Paganesimo Politeista trasformi il tutto in una visione antropomorfica è solo perché, in quanto Esseri Umani, guardiamo il mondo con i nostri occhi, afferriamo quanto di più vicino all'umano esiste negli DEI e trasferiamo quanto vediamo e quanto impariamo nella specie umana.

L'INTENTO è quello dell'INFINITO: partecipare alla costruzione della COSCIENZA UNIVERSALE! Ogni concentrazione di Energia Vitale, al di là di come, dove e perché si manifesta tende a costruire sé stessa per partecipare alla costruzione della Coscienza Universale.

Dove il compito immediato per l'Essere Umano è: vivere strategicamente per prendere nelle proprie mani la responsabilità della propria vita al fine di trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso.

In pratica: non sprecare l'opportunità della propria esistenza.

Non far coincidere la morte del corpo fisico con la morte del corpo luminoso accettando la sottomissione ad una verità rivelata.

All'interno di questo "cappello" si possono esprimere molte specificità. Noi affermiamo che esistono tanti Paganesimi quanti sono gli Esseri Umani, ma tutti si muovono nella direzione delle acque di un unico fiume che sfocia verso il mare dell'eternità.

Per questo motivo noi possiamo affermare di essere PAGANI POLITEISTI.

Perché il nostro intento è la costruzione del DIO dentro di noi all'interno di un mondo formato da DEI nel quale tentiamo di attrezzarci al meglio per muoverci assieme!

Conoscete forse un altro nome per definire la religione che lega l'Essere Umano al mondo in una comune trasformazione?

Quale maggior onore fare nostro l'insulto con cui i cristiani, gli ignoranti e vigliacchi per eccellenza, definivano chi tentava di costruire la propria vita per il benessere della loro società e dell'intera umanità?

Non esistono altri termini per definire i cacciatori di LIBERTA' né, tutto sommato, noi ne accetteremmo altri!

NOI siamo Pagani!

La nostra è la Religione PAGANA POLITEISTA!

Mai, prima d'oggi, è esistito un Paganesimo. Per questo motivo consideriamo un insulto il rivolgersi a noi col termine “neopaganesimo”. Un insulto sia nei nostri confronti che nei confronti delle Antiche Religioni.

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Piaz.le Parmesan, 8

30175 Marghera - Venezia

Tel. 041933185

e-mail claudiosimeoni@libero.it

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