Il libro, Gesù di Nazareth: l'infamia umana, contiene l'analisi ideologica di Gesù
Cod. ISBN 9788893322034 (I capitoli che non sono entrati nel vol. 1 entrano nel vol. 2)
LA PAGINA CONTIENE:
Marco: Il lievito dei Farisei; Commento al testo “Il lievito dei Farisei”; Carlo Magno e la conversione dei Sassoni Pagani La sorte dei Sassoni sconfitti (dal Primo Capitolare Sassone); Commento: “Il lievito dei Farisei” e l'attività di conversione al cristianesimo di Carlo Magno;
Vai all'indice sulla relazione fra Gesù e i farisei e gli effetti nella storia
Scrive Marco nel suo vangelo:
I discepoli si erano dimenticati di prendere dei pani e non avevano che un solo pane con sé nella barca. Intanto Gesù faceva loro delle raccomandazioni dicendo: "State attenti e guardatevi dal lievito dei Farisei e dal lievito di Erode", ma essi si dicevano fra loro: "Non abbiamo pane". Essendosene accorto, Gesù disse loro: "Perché vi preoccupate per non aver pane? Non avete ancora riflettuto né capito? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete? Avete orecchi e non udite? Non vi ricordate? Quando io ho spezzato cinque pani per cinquemila uomini, quante ceste avete raccolto piene di avanzi?". Risposero: "Dodici". "E quando ho spezzato i sette pani per quattromila, quante ceste avete raccolto piene di avanzi?". Gli risposero: "Sette". E loro disse: "Non capite ancora?".
Vangelo di Marco 8, 14 – 21.
Questo passo del vangelo di Marco ha rappresentato la giustificazione attraverso la quale la chiesa cristiana in generale e quella cattolica in particolare hanno diffuso la miseria. Tanto c'è la provvidenza divina. A cosa serve avere il pane quando si crede acriticamente nella parola del figlio del macellaio di Sodoma e Gomorra? Cosa serve accumulare cibo? Lui spezza il pane per cinquemila persone dunque spezzerà il pane anche quando ne hai bisogno. L'episodio sembra scopiazzare il racconto ebraico della manna; quanto arriva senza dover sudarselo o doverlo rubare a quanti se lo sono sudato. Attraverso quest'aberrazione la chiesa cattolica impone alle coppie di procreare figli seminando miseria e confidando nella provvidenza divina. Gesù e le chiese cristiane hanno un assoluto disprezzo nei confronti di chi usa le proprie determinazioni per fondare il proprio futuro. Le chiese cristiana hanno un grande disprezzo per gli Esseri Umani, loro vogliono che diventino pecore del gregge pronte a seguire il buon pastore lungo la strada che porta al macello. Le chiese cristiane si sono prese la parte migliore: quella dei macellai.
Carlo Magno e la conversione forzata dei Sassoni PaganiDA L'OPERAZIONE STORICA di DE BERNARDI e GUARRACINO edizioni scolastiche Bruno Mondadori.
...A partire dal 780, le campagne militari si svolsero sempre più all'interno della Sassonia e cominciò ad affacciarsi l'idea di procedere a una totale sottomissione di quelle tribù pagane. Nel 782 Carlo Magno fece uccidere 4.500 sassoni prigionieri e negli anni successivi procedette a una massiccia opera di battesimi forzati, imposti con la violenza e il terrore. Alla fine di questo periodo di guerra (ma la resistenza dei sassoni durò ancora fino al 798), in una data incerta collocabile fra il 785 e il 790, Carlo Magno emanò il primo capitolare sassone, che ci fa capire bene con quali mezzi il dominio franco e la religione cristiana furono imposti al popolo sassone.
3) Se qualcuno sarà entrato in chiesa con la violenza e ne avrà rapito qualcosa con la forza e col furto, o avrà dato fuoco alla chiesa stessa, costui sia condannato a morte.
4) Se qualcuno avrà trascurato il santo digiuno quaresimale per disprezzo della religione cristiana, e avrà mangiato carne, costui sia condannato a morte; e tuttavia il sacerdote consideri se per caso non gli sia avvenuto di mangiare carne per cause di forza maggiore.
6) Se qualcuno, ingannato dal diavolo, avrà creduto, secondo l'uso pagano, che un uomo o una donna sia una strega e mangi gli uomini e, a causa di questo, l'abbia bruciata, o abbia dato ad altri da mangiare le sue carni, o egli stesso ne abbia mangiato, sia condannato alla pena capitale.
7) Se qualcuno avrà consumato nelle fiamme il corpo di un defunto secondo il rito pagano e avrà ridotto in cenere le sue ossa, sia condannato a morte.
8) Se qualcuno, di stirpe sassone, non battezzato, avrà voluto nascondersi tra i suoi simili e avrà rifiutato di venire a ricevere il battesimo, preferendo rimanere pagano, sia condannato a morte.
9) Se qualcuno avrà fatto sacrifici umani al diavolo e ai demoni secondo il costume dei pagani, sia condannato a morte.
10) Se qualcuno cospirerà con i pagani contro i cristiani e con costoro vorrà continuare a mantenersi ostile ai cristiani, sia condannato a morte; allo stesso modo chiunque si sarà reso complice di macchinazioni contro il re o il popolo cristiano, sia condannato a morte.
14) Se qualcuno, dopo aver commesso nascostamente queste colpe mortali, avrà cercato spontaneamente rifugio presso un sacerdote e, dopo essersi confessato, avrà voluto fare penitenza, su testimonianza del sacerdote costui avrà salva la vita.
17) Similmente, secondo i precetti divini, abbiamo stabilito che tutti facciano dono della decima parte delle loro sostanze e del frutto del loro lavoro alle chiese e ai sacerdoti; sia i nobili che i liberi, e i liti (semiliberi) rendano a dio una parte di ciò che egli ha dato a ciascun cristiano.
18) Che nei giorni festivi non si indicano riunioni o pubbliche assemblee, se non nel caso che ve ne sia assoluta necessità o che la guerra lo richieda, ma tutti si rechino nella chiesa di dio per udire la sua parola, si rechino alla preghiera e ad oneste occupazioni. Similmente nelle feste solenni si rechino al servizio di dio e della chiesa e tralascino le riunioni profane.
19) Similmente ci è piaciuto aggiungere a questi decreti, che tutti i bambini siano battezzati entro l'anno; e abbiamo deciso che se qualcuno trascurerà di presentare al battesimo il bambino entro il giro dell'anno, senza il consiglio o il permesso del sacerdote, se sarà di nobile famiglia paghi al fisco un'ammenda di centoventi soldi, se libero sessanta, se lito trenta.
20) Se qualcuno avrà contratto un matrimonio illecito o proibito dovrà pagare sessanta soldi se è nobile, trenta se è libero, quindici se è lito.
21) Se qualcuno avrà fatto voto alle fontane, alberi, o boschi o vi avrà recato offerte secondo l'uso pagano e avrà mangiato in onore dei demoni, se è nobile pagherà sessanta soldi, se libero trenta, se lito quindici. Se poi non avranno di che pagare immediatamente, siano assegnati al servizio della chiesa fino a che i soldi non saranno consegnati.
22) Ordiniamo che i corpi dei sassoni cristiani siano portati ai cimiteri delle chiese e non ai tumuli dei pagani.
23) Gli indovini e i dicitori di sorte abbiamo deciso siano consegnati alle chiese e ai sacerdoti.
34) Proibiamo a tutti i sassoni di indire pubbliche assemblee, a meno che un nostro inviato non li abbia chiamati a raccolta in nostro nome; ogni conte, nel suo territorio, riunisca i placiti e amministri la giustizia. E i sacerdoti controllino che non faccia altrimenti
- Capitulato de partibus Saxoniae (Primo capitolare Sassone), in G. Tessier, op cit. pp.263-267
L'attività di conversione al cristianesimo dei pagani fu un'operazione militare. Anche se i cristiani hanno inventato tutta una serie di leggende attraverso le quali ottengono la conversione queste in realtà sono avvenute attraverso il terrore, i massacri, le stragi.
In particolare la conversione dei Sassoni al cristianesimo è avvenuta attraverso il terrore seminato da Carlo Magno e dalle sue tremende stragi.
In altra parte analizzeremo episodi di Bonifacio cui le leggende cristiane attribuiscono la conversione dei Sassoni. In realtà si tratta delle solite menzogne, la conversione è avvenuta ad opera di Carlo Magno con il suo esercito perché nessun popolo avrebbe mai accettato una fede basata sulla pulsione di morte e sulla miseria ottenuta attraverso la distruzione delle tradizioni attraverso le quali quel popolo è divenuto all'interno dell'oggettività nella quale sta vivendo.
Il problema vero per Carlo Magno era quello di trovare un sistema attraverso il quale fissare la sottomissione delle tribù pagane Sassoni ai propri dettami disarmandole della forza morale e della determinazione nella ricerca della propria Libertà. Carlo Magno comprese che la forza di resistenza ai suoi assalti non proveniva soltanto dalle armi, ma dalla relazione che i Sassoni avevano col circostante. La loro resistenza era dovuta al proprio principio speranza e al proprio divenuto nell'oggettività in cui vivevano.
Per ottenere questo Carlo Magno procedette alla distruzione sistematica; come il cristianesimo insegnava.
Egli doveva guardarsi dal lievito dei Farisei. Il lievito dei Farisei si chiamava principio speranza come relazione fra le tribù Sassoni e le loro foreste. Fra le tribù Sassoni e il loro Silvano.
La prima operazione che fece Carlo Magno fu quella di uccidere i prigionieri. 4.500 prigionieri sassoni furono massacrati.
Tipico dei cristiani.
Proseguiranno per tutta la storia in questo genere di massacro. Massacrare Esseri Umani liberi per costringere i sopravvissuti in ginocchio. Queste operazioni ebbero l'avvallo dei vari pontefici cattolici romani i quali si congratularono con Carlo Magno per essersi guardato dal lievito dei Farisei. Carlo Magno sarà incoronato quale paladino della fede cattolica!
Dopo il macello procedette ad una massiccia opera di battesimi forzati imposti con la violenza e col terrore e alla fine della guerra emanò un sistema di leggi il cui scopo era quello di assicurarsi la sottomissione dei Sassoni al nuovo battesimo e alla nuova fede che egli aveva imposta. Non era sufficiente battezzare chi si costringeva con spade e massacri a mettersi in ginocchio, era necessario perpetuare questa fede costringendoli a sottomettere i loro figli e i figli dei figli finché il terrore e l'imposizione non era tale da costringere, generazione dopo generazione, ad interiorizzare il nuovo credo perdendo il principio speranza e diventando sordi al richiamo di Libertà.
Era necessario un ferreo corpo legislativo e una ferocia inaudita nella sua applicazione. Ferocia che soltanto i vescovi di Roma, vescovo dopo vescovo, da Pietro a Wojtyla sono stati in grado di esprimere.
Il circostante è immanente all'Essere Umano, è sempre là ad esprimere il proprio richiamo, i cristiani sono costretti a sviluppare gradi sempre maggiori di ferocia per costringere gli Esseri Umani alla sottomissione, per costringerli a diventare sordi e ciechi davanti a quel circostante.
Guardatevi dal lievito dei Farisei dice Gesù, e dice bene, guardatevi dal richiamo di Libertà, perché il richiamo di Libertà non permetterà mai al macellaio di Sodoma e Gomorra e ai suoi sgherri di distruggere il divenire degli Esseri Umani.
Commentiamo il capitolato Sassone a perenne vergogna di ogni cristiano che di quel capitolato ne è responsabile, sia nel passato che nel presente, per non aver espresso vergogna davanti a tanta violenza. Violenza gratuita fatta a Esseri inermi ed indifesi, persone che anche se continuano a resistere militarmente Carlo Magno ammazza prigionieri (non combattenti) e impone una religione di morte a donne e bambini uccidendo, torturando e ricattando: in quale altro modo il cristianesimo poteva imporsi?
3) La chiesa diventa il centro della sottomissione. Non solo il simbolo della strage, ma il momento di distruzione del divenire dei Sassoni. La chiesa, in quanto luogo fisico, deve essere protetta a garanzia della continuità dell'assoggettamento. La chiesa diventa il centro attraverso il quale Carlo Magno perpetuerà le sue stragi giustificandole col pericolo corso dalla chiesa. Esattamente come alcune centinaia d'anni dopo i cristiani Inglesi con la scusa di proteggere i trafficanti della fede del macellaio di Sodoma e Gomorra in Cina scatenarono ben tre guerre per poter spacciare oppio ai cinesi.
La chiesa, in quanto edificio, deve suscitare assoggettamento ed umiltà. Deve disarmare emotivamente e psicologicamente i Sassoni impedendo loro di riformulare la relazione col circostante. La violazione del progetto di assoggettamento attraverso l'imposizione della chiesa viene punito con la condanna a morte. Gesù fa bene a guardarsi dal lievito dei Farisei, la sua parola significa morte, massacri distruzione.
4) Se qualcuno si sarà sottratto al processo di condizionamento e di assoggettamento ai voleri e alle leggi imposte dalla chiesa cristiana dovrà essere condannato a morte. La fede di Gesù si impone attraverso la strage non disponendo di nessun altro mezzo attraverso il quale imporsi. La fede dei cristiani è soltanto ferocia e, come tale, non può essere accolta da nessun popolo. Essa deve essere imposta e così anche le sue nuove tradizioni. Strappate le tradizioni esistenti attraverso le quali i Sassoni diventano uno con la propria terra, si impongono delle nuove tradizioni attraverso le quali i Sassoni diventano schiavi di un padrone perdendo il contatto con la propria terra e l'intero circostante. Pertanto, si impone loro di seguire i nuovi costumi pena la morte. L'unica eccezione alla morte è consentita se un Sassone è stato costretto a violare i nuovi costumi per causa di forza maggiore. Allora può essere perdonato e la ferocia, anziché essere rivolta al Sassone, viene rivolta alla causa che ha prodotto la violazione magari uccidendo anche il Sassone che l'ha commessa in quanto probabilmente non ha resistito sufficientemente. Logica di chi predica di guardarsi dal lievito dei Farisei.
6) Chi è il dio dei pagani? Il diavolo dice Carlo Magno nella sua miseria morale. La distruzione della tradizione deve essere sistematica. Chi ha il diritto di liberarsi di un nemico? Solo l'autorità della chiesa cattolica. Il problema non è l'imposizione di un diritto morale, il problema è quello di riuscire ad imporre come sia soltanto l'autorità della chiesa cattolica che può agire contro i suoi schiavi. Togliere ogni diritto di giudizio e ogni diritto all'azione. E' interessante notare come Carlo Magno decreti una feroce pena contro chi accusa qualcuno di essere una strega. Sembra certo appartenga a Carlo Magno o ai suoi immediati successori il Canon Episcopi, la pietra miliare nella caccia alle streghe per cinquecento anni in Europa. Il senso del decreto non è quello di arginare un costume per rivendicare il diritto di qualcuno, ma quello di togliere il diritto dei pagani Sassoni conferendolo alla chiesa. Come è possibile, afferma Carlo Magno dare della strega, adoratrice del diavolo, a qualcuno da parte di chi è pagano e pertanto adoratore del diavolo stesso? Appare logico che questa funzione i pagani Sassoni l'attribuissero piuttosto ai preti cristiani e ai loro seguaci e a questo punto appare logico che Carlo Magno proibisse una pratica che avrebbe potuto essere rivolta contro i maghi neri cristiani. La sottomissione, comunque, implica la perdita del diritto di giudizio e di critica. Chi critica non è sottomesso, chi giudica si arroga un'autorità che Carlo Magno si era prefisso di distruggere per sottomettere i pagani. Si stia molto attenti a considerare l'atto di Carlo Magno come un atto umanitario. Egli deve togliere ai pagani quello che viene considerato un diritto per arrogarselo e consegnarlo alla chiesa cattolica affinché lo usi per ampliare il suo potere e la sua capacità coercitiva nei confronti dei nuovi schiavi.
7) Sia condannato a morte chiunque consegni alle fiamme il corpo di un defunto. Strappare le tradizioni è il compito che si sono prefissi i cristiani. Strappare per sottomettere. Se il popolo ha un adattamento attraverso il quale costruisce dei percorsi e delle relazioni col circostante, agire nei confronti della morte e della rigenerazione della vita dopo la morte del corpo fisico significa distruggere l'ultima speranza rimasta. Nemmeno la morte è più speranza di liberazione. I cristiani vogliono appropriarsi dell'intera esistenza dell'Essere Umano distruggendo ogni relazione che gli consente di fondare il proprio futuro. I cristiani vogliono seppellire i morti perché predicano l'assurdo concetto di resurrezione, i pagani hanno la nascita del corpo luminoso dopo la morte del corpo fisico. I pagani distruggono il corpo fisico come abbandono della vecchia esistenza, i cristiani conservano il corpo sotto terra per diffondere, attraverso i loro cimiteri, il terrore della morte abbinandolo al terrore delle fiamme dell'inferno. In aggiunta, hanno imposto un sistema infame attraverso il quale condannare a morte chi non partecipa a seminare terrore nei suoi figli attraverso la diffusione dei cimiteri.
8) Non deve esistere nessun luogo dove si possa nascondere chi non si sottomette alla chiesa cristiana. Non esiste nessun luogo dove si può nascondere chi non si sottomette. Non ci deve essere nessun luogo dove si possa nascondere chi preferisce restare pagano. Deve essere comunque condannato a morte. Non deve esserci nessuna struttura di pensiero alternativa al cristianesimo seguita da qualche Essere Umano, almeno da vivo. Chi preferisce rimanere pagano deve essere ucciso dice Carlo Magno, dice la chiesa cattolica e tutti i papi da Pietro a Wojtyla e, con essi, i loro successori.
Non abbiamo pane, dicono gli apostoli, mettetevi in ginocchio e pregate, chissà che non faccia qualche miracolo, risponde loro Gesù. Mettetevi in ginocchio e pregate, forse dio vi sfamerà, dicono i preti a chi costringono alla sottomissione. Se non pregate ci pensiamo noi ad uccidervi.
9) Distruggere la tradizione per sottomettere. Il nemico deve morire lentamente, sotto tortura, come usano fare i cristiani e come faranno a maggior gloria del loro dio. 4.500 prigionieri immolati per costringere i Sassoni a sottomettersi al macellaio di Sodoma e Gomorra un sacrificio umano di dimensioni ciclopiche.
A Carlo Magno non interessa il sacrificio umano, questi sono abituali, Carlo Magno li pratica abitualmente dopo ogni battaglia, a Carlo Magno interessa affermare il principio secondo cui il pagano non ha una fede in quanto non esiste nessuna fede fuori del cristianesimo. Ciò che fa il pagano è adorazione del demonio "secondo il costume dei pagani" (o di quei pagani). Questa è l'unica cosa che interessa a Carlo Magno in quanto egli deve distruggere il futuro, per il presente bastano le sue spade. Così nessuna struttura filosofica riuscirà a svilupparsi se alla sua origino non avrà l'essere assolutamente necessario creatore del cielo e della terra!
10) Chi può cospirare con i pagani contro i cristiani? Chi se non altri pagani? Chi se non qualcuno sviato dal demonio? Dunque ogni nemico può essere accusato di cospirare con i pagani e condannato a morte. Ogni ostacolo che si frappone all'assoggettamento deve essere rimosso. Ogni sospetto di non assoluto assoggettamento deve essere rimosso con la massima ferocia per ottenere un assoggettamento assoluto da parte dei sopravvissuti. Funziona come la selezione delle pecore per ottenere pecore mansuete. Si uccide chiunque percepisce il minimo barlume di Libertà. Si giustifica questo massacro con accuse inventate e pretestuose. Gli si impedisce di diffondere quanto percepisce. Continuare quest'operazione per una cinquantina d'anni (visto la lunghezza della vita che i cristiani, attraverso la loro miseria riservano agli Esseri Umani) con la circolazione delle informazioni in quei tempi e la diffusione della cultura scritta sono più che sufficienti per distruggere la memoria attraverso la quale l'individuo si relaziona col circostante. L'ostilità e la macchinazione non deve esistere nemmeno nel desiderio e nell'intenzione, l'assoggettamento e la sottomissione deve essere totale. Lo schiavo non è tale solo per il suo lavoro, ma nell'intero suo essere: questo è il fine dei cristiani.
Non esiste più lievito attraverso il quale espandersi nel circostante. Rimane il circostante e la sua azione su individui che per condizioni casuali hanno una particolare sensibilità!
14) Carlo Magno deve dare ai preti cattolici il potere coercitivo nei confronti dei loro schiavi. Così, come possono accusare chiunque per arrivare ai loro obiettivi, qualora chi accusano si sottomette e si pente sottomettendosi al sacerdote consente a questo di usarlo come esempio umiliandolo a suo piacere. E chi viene umiliato ed usato come esempio è peggio che essere ucciso. A quel punto il prete cattolico si trova nelle mani uno strumento di pressione per l'intera comunità che controlla. Il prete è un poliziotto di Carlo Magno, Carlo Magno è un agente terroristico a disposizione della Chiesa Cattolica per la distruzione della vita e del suo divenire.
Così non moltiplicheranno né pani, né pesci per i miserabili, ma ruberanno pane e pesci dalle mani dei miserabili per moltiplicarlo sulla tavola dei preti cattolici e dei loro servi. Questi sono i pani e i pesci che Gesù moltiplica attraverso la fede. Ed è a questo che Gesù si riferisce! La storia lo dimostra al di là di ogni sofisma.
17) Secondo gli insegnamenti di Gesù sulla moltiplicazione dei pani e dei pesci, Carlo Magno obbliga chiunque a dare la decima parte di quanto hanno ottenuto ai preti cattolici. Se la decima parte data dal nobile serve a garantirsi la gestione degli schiavi ad opera dei preti cristiani attraverso la loro ferocia, cosa viene in tasca al libero e ai liti? Nulla! O meglio, la conservazione del loro stato di schiavitù!
Quando gli Ebrei ricevono la manna dal loro dio nel deserto, possono a ben ragione ringraziarlo. Apparentemente essi non hanno fatto nulla per averla, la donazione è avvenuta in quanto erano loro e in quanto il loro dio aveva deciso di relazionarsi con loro. Dunque, dio ha dato loro qualche cosa. Dunque, essi rendono grazie al dio, ma nel caso del lavoro, dio non ha dato nulla a chi lavora, ma è chi lavora che ha prodotto la sua ricchezza e, per quanto riguarda il nobile questi ha estorto la ricchezza a chi lavora, pertanto non deve rendere grazie a dio, ma pagare bene gli armati che gli hanno consentito di appropriarsi della ricchezza. E solo un gioco sofistico di cui i cristiani si sono serviti e si servono tuttora per umiliare e immiserire chi faticosamente avanza lungo la via della conoscenza e della consapevolezza. "Non te lo sei mica conquistato col tuo lavoro, la tua fatica, la tua volontà, il tuo impegno e le tue determinazioni, te l'ha data dio: ringrazialo o ti ammazzo!". Così facendo essi disarmano il Sistema Sociale Umano nell'arrancare lungo la strada del suo divenire. Perché se è vero che nonostante il dono di dio molti Esseri Umani decidono di usare la loro volontà e le loro determinazioni è altrettanto vero che si forma una massa di rinunciatari all'uso della volontà e delle determinazioni che preti cristiani usano come massa di manovra rispetto a chi, attraverso l'uso della propria volontà e delle proprie determinazioni lavora per il benessere del Sistema Sociale sviluppando il Potere di Essere in contrapposizione al Potere di Avere.
Carlo Magno, attraverso questa forma di estorsione, vuole arricchire il clero affinché aumenti la propria forza coercitiva nei confronti degli Esseri Umani sottomettendoli. Carlo Magno vuole distruggere il paganesimo in quanto il paganesimo è Libertà; il cristianesimo gli garantisce coercizione e sottomissione.
18) L'assoggettamento richiede manifestazione dell'assoggettamento. L'assoggettamento deve essere celebrato. L'assoggettamento deve essere momento di esaltazione e gioia per l'assoggettamento stesso.
L'assoggettamento fisico, attraverso la schiavitù del lavoro, deve avere il momento di pausa nell'assoggettamento religioso. Certo era meglio andare in chiesa a pregare piuttosto che continuare a piegare la schiena per lavorare il campo a beneficio del padrone, ma le due cose non erano diverse, le due cose si completavano acuendo la dipendenza degli Esseri Umani, un tempo pagani e liberi, dalla schiavitù dei nuovi padroni. Padroni il cui scopo era la sottomissione morale degli Esseri Umani privandoli del loro cammino di Libertà.
Celebrare le feste con i modi voluti dalla chiesa e imposti dalle armi cristiane. Non sono feste sentite dalla gente, sono feste imposte da armati. Queste feste diventano a poco a poco gli unici momenti di riposo e, generazione dopo generazione, vengono interiorizzati dagli Esseri Umani che non troveranno altra via d'uscita.
Recarsi a pregare con la forza era il punto più importante. Supplicare! I pagani dovevano essere costretti a supplicare, a supplicare dio, a supplicare i loro padroni. Nella preghiera si esprime tutto lo sforzo della chiesa per mettere in ginocchio Esseri Umani liberi davanti a se stessa. Non è che prima dell'avvento dei cristiani ci fosse la Libertà per tutti e i cristiani l'hanno bloccata. Fu peggio! I cristiani intervennero su un processo del divenire umano e del paganesimo in generale. Quando si afferma che anche i pagani avevano sacrifici umani, si afferma che il divenire della Coscienza attraverso la relazione con l'esistente ha attraversato gli Esseri Umani che quella relazione hanno iniziato. Pertanto sacrificavano se stessi per favorire la relazione col circostante. A mano a mano che la relazione si approfondiva, i costumi rituali della relazione si modificavano. E' Giunone, sotto forma di Essere Aquila a strappare di mano la spada a Valeria mentre tenta di suicidarsi per evitare l'epidemia. Il paganesimo è religione di divenire e di adattamento, è un credo in continua evoluzione ed espansione in funzione del divenire e dell'espansione dell'attenzione dei suoi veggenti. Il cristianesimo è l'assoluto di un dio perverso e assassino il cui scopo è quello di assoggettare gli Esseri Umani. Il cristianesimo è arte della distruzione umana e dell'assoggettamento. Quando il cristianesimo interviene militarmente sul paganesimo blocca il divenire del paganesimo imponendo l'assoggettamento al proprio dio assassino. Impedisce agli Esseri Umani di coltivare la relazione fra se e il loro circostante. Impedisce ai riti di svilupparsi e di modificarsi, impedisce agli Esseri Umani di sviluppare la propria percezione interagendo in modo sempre più consapevole col circostante. Attraverso la supplica e la preghiera, la relazione fra gli Esseri Umani e il loro circostante viene troncato. Attraverso la supplica e la preghiera si costringe gli Esseri Umani, fin dal primo giorno della loro nascita, a rinunciare ad esercitare le proprie determinazioni e la propria volontà, poi, una volta cresciuti, dimenticano l'esistenza della possibilità di usare le proprie determinazioni e la propria volontà e per essi pregare e sottomettersi diventa normale, naturale.
Questo è il motivo per cui Carlo Magno impone la partecipazione ai riti e li costringe a pregare! Quando Celso accusa i cristiani di non partecipare ai riti collettivi della città, non li accusa di non voler pregare gli dei pagani, li accusa di voler essere diversi dagli altri cittadini e di pretendere che gli altri cittadini si sottopongano alle loro leggi e ai loro costumi. Li accusa di voler dividere la città per renderne i suoi cittadini schiavi dei cristiani. E non sbaglia, le operazioni portate a termine dai cristiani in Iugoslavia e nei paesi dell'est europeo negli ultimi anni dimostrano come Celso vedesse lontano e quanto piena di miseria fosse la morale di Origene.
19) Si compiacciono i cristiani nel strappare i figli ai genitori! "Non crediate che io sia venuto a portare la pace" dice Gesù, già si sapeva, quello che le chiese cristiane hanno tenuto nascosto è che pur di sviluppare l'assoggettamento e la coercizione i cristiani abbiano disprezzato i così detti loro "comandamenti divini", abbiano sputato sul loro dio a maggior gloria del loro dio stesso. In altre parole, i loro comandamenti sono subordinati alla loro capacità di umiliare e sottomettere gli Esseri Umani; se per far questo devono violare la parola del loro dio essi sono pronti a farlo! Guardatevi dal lievito dei Farisei, dice Gesù, altrimenti come possono i cristiani sviluppare miseria e sottomissione?
Si compiace Carlo Magno nel sottomettere ed umiliare i bambini. Non condanna a morte, la forma di ribellione, dice, in fondo non è tanto grave. Si premura di imporre delle ammende. Ammende che sono tanto più gravi tanto più è bassa la casta sociale. I valori in assoluto sembrano contraddire quanto detto, ma è più facile che un nobile abbia centoventi scudi da buttare che un lito trenta!
20) La stessa cosa vale per il matrimonio. Questo è comunque un valore da proteggere in quanto patrimonio del padrone, del re e della chiesa cattolica, pertanto non c'è condanna a morte, ma soltanto una multa. Tanto, comunque gli sposi saranno assoggettati al volere del re e della chiesa che sarà bene attenta a coltivare il loro grado di assoggettamento.
21) Sempre un'ammenda se qualcuno voleva coltivare una diversa fede, ma non era un'ammenda normale, era un mezzo per costringere all'umiliazione chi costruiva delle relazioni col circostante.
Il nemico dei cristiani in Sassonia era Silvano. Silvano era il Bosco e la sua noumenia e, col bosco era Fons con le Ninfe. Questo circostante era sempre in grado di parlare agli Esseri Umani, di attrarli lungo un percorso di Libertà. Specialmente ora che venivano messi in ginocchio e che dominava l'assoluto disprezzo per le forze della natura e il terrore nei confronti del circostante era necessario per Silvano e Fons allacciare delle relazioni con gli Esseri Umani ogni qual volta incontravano un Essere Umano la cui sensibilità era tale per relazionarsi col circostante. Alla stessa stregua è una questione col demonio. I cristiani stavano propagandando la figura del loro demonio con la stessa descrizione di Silvano. Le due figure si stavano sovrapponendo in quanto i cristiani intendevano distruggere il circostante in onore del loro dio. Percepire il circostante, per i cristiani equivaleva a percepire il demonio. Relazionarsi col circostante, per i cristiani equivaleva a relazionarsi col demonio. Certamente c'erano altri Esseri, ma erano lontani o troppo difficili da raggiungere. Alcuni Esseri come il Sole richiedevano un lungo riposo e lunghi momenti di meditazione, altri richiedevano l'espansione dell'individuo nell'oggettività, l'estensione delle sue ali della percezione, cosa quasi impossibile a chi è sottoposto coercitivamente alla preghiera. Silvano e Fons erano là, legati ai bisogni immediati degli Esseri Umani erano vigili e pronti a cogliere ogni momento di alterazione della percezione. Quando si percepisce il circostante la prima reazione è l'assoggettamento. Si pensa al circostante come i cristiani pensano il loro dio. Soltanto approfondendo la relazione si comprende come il circostante sia se stessi e la relazione non è più di assoggettamento, ma diventa una relazione di Libertà. I cristiani intendono intervenire immediatamente. Prima che le ali della percezione dell'individuo si estendano per poter imputargli di aver fatto voto o offerte ai demoni, o alle fonti o al bosco e ai suoi alberi.
Questo è il senso di questa legge. Non c'è pena di morte, ma umiliazione ottenuta con l'assoggettamento dell'individuo al prete che si può permettere di umiliarlo e torturarlo a piacere per i propri scopi e per i propri fini. Quando da parte dell'assoggettato ci sarà ribellione, allora scatterà la pena di morte!
Guardatevi dal lievito dei cristiani, se volete sapere cosa pensano davvero guardate le loro mani, non l'aria che esce dalla loro bocca!
22) La morte è l'elemento finale su cui si combatte la battaglia! I cristiani devono seminare il terrore per la morte, in quanto dopo la morte si profila lo sviluppo del terrore del loro dio. Gli Esseri Umani in ginocchio devono temere la morte più di ogni altra cosa. Devono essere terrorizzati dal giudizio di dio. Per far questo i cristiani hanno strappato ogni concezione della morte dei popoli pagani e li hanno costretti ad accettare la favola della resurrezione promessa dal loro Gesù. Solo che la morte è un punto di arrivo del divenire umano. La morte è il fine stesso della vita. Questo il paganesimo lo conosceva benissimo, anche se la maggior parte delle sue visioni portano il corpo luminoso, alla morte del corpo fisico, a diventare uno con la terra.
I cristiani devono usare la morte come momento di terrore. Un cristiano, alla morte del corpo fisico non ha più nulla. Le preghiere, la devozione a qualche cosa, la sottomissione, la rinuncia all'uso della propria volontà e delle proprie determinazioni, l'attività attraverso la quale costringere qualcun altro a soddisfare i propri bisogni (costringere i cristiani lo chiamano potere, seminare terrore i cristiani lo chiamano potere, ma è solo Potere di Avere espresso attraverso il possesso di individui e la negazione della loro Libertà), portano ad esaurire la carica di Energia Vitale con la quale si sono affacciati al mondo e anziché arricchirla l'hanno distrutta affacciandosi alla morte del corpo fisico con il nulla. Essi muoiono quando muore il loro corpo fisico. Essi hanno terrore della morte in quanto la morte annienta ogni loro speranza.
Questo terrore essi lo vogliono seminare fra tutti gli Esseri Umani. Essi devono togliere la possibilità di ogni Essere Umano di diventare eterno. Devono strappare ogni relazione fra gli Esseri Umani e il loro circostante. Con i loro cimiteri i cristiani dicono "Ecco ora sei qui, il tuo corpo è qui", è vero, il corpo fisico può essere là a marcire, ma solo i cristiani sono lì a marcire, essi non avevano null'altro all'atto della morte del corpo fisico. Il corpo luminoso dei pagani o di chi, nel corso della propria esistenza, sviluppò la propria volontà e le proprie determinazioni sta da altre parti per continuare il proprio cammino, attraverso i mutamenti, per diventare eterno.
I cristiani si aggrappano alla promessa truffaldina del loro uomo-dio, prega, sottomettiti, umiliati, striscia, costringi a pregare, sottometti, costringili a strisciare e a supplicare e per te ci sarà la resurrezione. Resurrezione del corpo fisico, questo promette il loro uomo-dio incapace di comprendere l'immensità del circostante che lo attornia. E come lui è incapace, così ogni cristiano deve seminare la propria incapacità per soggiogare quanti più Esseri Umani possibili per poter illudersi di accedere a quella promessa.
23) Anche gli indovini e i "dicitori di sorte" vengono consegnati, per la tortura (che sia fisica, o ricatto morale, o richiesta di assoggettamento non ha alcuna importanza, sempre tortura è) alla chiesa e ai preti.
Chi sono gli indovini e i dicitori di sorte? Sono Esseri Umani che si sono integrati col circostante o sono imbroglioni? Per la chiesa non è importante che siano l'uno o l'altro, in entrambi i casi rappresentano un pericolo. Se fossero dei grandi Stregoni che sono riusciti a diventare Esseri doppi non li avrebbero mai trovati, ma l'esistente, all'interno della ragione, non viene modificato dagli Stregoni, ma da chi, avendo alterato la propria percezione ha bisogno di un'oggettività confacente per continuare a sviluppare sé stesso.
Se l'indovino ha espanso se stesso nell'oggettività percependola e diventandone parte è pericoloso in quanto trasferisce i bisogni dell'oggettività all'interno del quotidiano della ragione. O si sottomette o deve essere ucciso. Se è un imbroglione è pericoloso. E' vero che si può procedere contro di lui attraverso le leggi perché costui imbroglia la gente carpendone la fede (non si comprende perché non si proceda contro i cristiani in quanto promettono un inesistente paradiso per ottenere assoggettamento), ma la sua presenza rappresenta un atto di ribellione all'assoggettamento cristiano. L'imbroglione è quello che sfugge al controllo e all'assoggettamento e, da questa ribellione, potrebbe davvero riuscire ad entrare in relazione col circostante. La ribellione rappresenta comunque una rivendicazione, davanti all'esistente, del proprio Potere di Essere. Se il circostante risponde il cammino può essere intrapreso.
E' necessario consegnarli al prete per sottometterli, per usarli ad esempio di tutti coloro che potrebbero desiderare la Libertà. Deve essere il prete a distruggere il loro fare, costringendoli a mettersi in ginocchio, costringendoli a pregare, costringendoli a sottomettersi. Devono essere distrutti non come persone, ma come fare e come relazione. Dopo, se dovessero perseguire, il prete usa accuse per la condanna a morte.
34) In questo capitolo si proibisce la collettività. Si proibisce di fondare il proprio divenire. Si impone l'obbedienza per l'obbedienza in funzione dell'obbedienza. Tu fai solo se io ti dico di fare e nella misura in cui ti dico di fare. Questo dettame fa parte dei fondamenti del cristianesimo. Questo insegnamento è come il dio dei cristiani si impone ai suoi "fedeli". Questo è l'atteggiamento imposto militarmente attraverso il quale ottenere la possibilità di imporre le proprie decisioni avendo a disposizione degli Esseri Umani prostrati.
Il controllo dei conti viene demandato ai sacerdoti. I sacerdoti, il cui fine è sottomettere gli Esseri Umani più deboli al loro dio, devono controllare i conti. I conti hanno interesse all'assoggettamento sì, ma ad espandere il loro assoggettamento, i preti hanno interesse a sviluppare l'assoggettamento per l'assoggettamento. I conti potrebbero allearsi con i propri schiavi per allargare i propri domini, ma i preti non hanno interesse a conquistare territorio, i preti hanno interesse ad intensificare l'assoggettamento rispetto agli Esseri Umani che dominano. I Conti agiscono sugli Esseri Umani all'interno di un territorio, la profondità dell'azione sugli Esseri Umani è gestita dai preti. Il territorio è sotto il controllo dei conti, gli Esseri Umani sono controllati dai preti. Dunque il controllo dei conti, rispetto alle relazioni con gli Esseri Umani nel loro territorio, viene demandato ai preti. I preti, attraverso questo, hanno il controllo sui conti. Il controllo di Carlo Magno viene fatto dal papa incoronandolo difensore della fede. Poco più di duecento anni dopo questo (1075) la chiesa cattolica proclamerà che al papa è permesso rimuovere gli imperatori.
Carlo Magno ci ha dato un grande esempio sul reale significato del cristianesimo. Di quanti milioni di morti sono lastricati i cammini della Libertà, di quanta infamia si sono macchiati i cristiani. Quanti lager hanno costruito prima di aiutare il nazismo ad eseguire i suoi stermini.
Guardatevi dal lievito dei Farisei, dice Gesù, altrimenti come possiamo, dice sempre Gesù, macellare l'umanità impedendole il cammino lungo la via dell'eternità?
Scritto nel 1998
Vai al libro Gesù: e i Farisei, i fondamenti ideologici dell'odio religioso.
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Aggressione di cristiani alle statue pagane 2015 |
Nella relazione fra Gesù e i Farisei c'è l'insegnamento cristiano alla pratica dell'odio religioso contro chi non si mette in ginocchio davanti al loro dio padrone. Gesù esprime un odio violento incitando, di fatto, al linciaggio di chi non lo riconosce come dio e padrone. Questo insegnamento verrà sviluppato dai cristiani che insanguineranno il mondo distruggendo uomini e popoli in nome e per conto del loro dio padrone.