Cod. ISBN 9788893329187
Indice il male nel crogiolo dello Stregone
L'uomo ha le mani e mediante la mani, per estensione con tutto il suo corpo, palpa il mondo. Tutta l'attività dell'uomo consiste nel vivere palpando il mondo. Le stesse contraddizioni fisiche sono risolte mediante l'azione delle mani e del corpo. Palpare il mondo porta a modificare l'uomo e il Crogiolo del Male agisce in modo che l'uomo sia costretto a Palpare il Mondo in modo da distruggere sé stesso, il suo presente per prepararlo a distruggere il futuro di sé stesso e dei suoi figli.
Quando un individuo palpa il mondo, il mondo palpa l'individuo. Come l'individuo modifica il Mondo così il Mondo modifica l'individuo. L'attività di un individuo, volta alla modificazione delle relazioni sociali, ha come ritorno il contenuto delle relazioni che vuole modificare. Se le relazioni che egli vuole imporre sono relazioni di sottomissione e obbedienza in contrapposizione a relazioni di vita con i soggetti del mondo, quanto gli ritorna è pulsione di morte.
Il potere dell'individuo, che in questo caso è autodisciplina, dovrebbe essere sufficientemente forte per scegliere come affrontare i fenomeni e le condizioni che la vita gli presenta. Affrontare le contraddizioni, anche in situazioni di debolezza, in modo da porsi nelle condizioni più favorevoli per le successive sfide esistenziali.
Costruire delle strutture e delle relazioni affinché la pulsione di morte che riduce le sue possibilità di espansione nella vita, non sia tale da danneggiare lo sviluppo del suo percorso o da deviarne la direzione.
Palpare il mondo attraverso l'impegno dell'individuo nelle relazioni sociali, significa che la società palpa e plasma quell'individuo. E' il caso dei così detti rivoluzionari. Quelli che vogliono cambiare violentemente e radicalmente il Sistema Sociale in cui vivono e che alla fine diventano i migliori artefici di quel Sistema coercitivo stesso fissando nella società la sottomissione alla quale si erano ribellati. E' il caso del mangiapreti che si converte in punto di morte. L'individuo palpa il mondo e tenta di modificarne le relazioni. Mentre l'individuo palpa il mondo, il mondo palpa l'individuo modifica direzione e qualità della sua Energia Vitale. Modifica l'individuo.
L'individuo viene sconfitto nel palpare il mondo attraverso le relazioni sociali quando diventa agente e promotore di quelle stesse relazioni di sottomissione. Quando afferma, anziché riconoscere la propria sconfitta, che quanto lui sognava era solo utopia e che la realtà è quanto esiste. E, per riaffermare quanto esistente, diventa agente guardiano della realtà stessa dimenticando quella che lui chiama utopia dalla quale attingeva la forza per costruire il suo divenire.
Così nella manipolazione della materia. La materia manipolata dall'individuo, trasforma l'individuo. Ma l'individuo non vive di sola manipolazione della materia. Non vive del solo sviluppo del Potere di Essere attraverso la manipolazione della materia. Ci sono forze che gli dicono che sporcarsi le mani per manipolare la materia è sporco, squallido, umile, e le strutture sociali attribuiscono un scarso valore economico a quegli individui che vivono manipolando la materia.
Chi te lo fa fare di sporcarti le mani?
Quando questo sentimento prevale sull'individuo il palpare il Mondo è stato sconfitto e l'individuo cercherà chi per esso manipolerà la materia e tenterà di vendere e commerciare quella manipolazione che farà propria attraverso dei meccanismi sociali di cui esso sarà il difensore, artefice, l'organizzatore di nuovi adattamenti funzionali ad impedire a chi manipola la materia di costruire il proprio Potere di Essere. La manipolazione della materia, intesa come lavoro, dovrà essere soltanto fatica. Una fatica che non rende economicamente e socialmente, ma che distrugge chi la pratica in funzione di chi di quella fatica ne fa commercio per sviluppare il proprio Potere di Avere.
Quando si combattono lotte sociali per la giustizia si combattono lasciando qualche cosa di se stessi sul terreno. Si combattono rinunciando a qualche altra cosa. Si combattono sacrificando qualche cosa che avremmo potuto usare per costruirci. Il bambino costretto ad una battaglia con genitori violenti o con genitori cattolici che non rispettano il suo diritto a determinare l'esistenza, vince quella battaglia ma la sua vita rimane menomata. Quella battaglia può aver esaurito le sue forze qualora non sia riuscito a superare i mutamenti e lo spazio in cui agire coinvolgendo altri settori sociali nella sua lotta. La lotta del bambino che afferma sé stesso con genitori che lo vogliono sottomettere è un palpare il mondo che plasma il bambino e la società.
Combattere, lottare non è privo di sacrificio. Chi lotta per un obiettivo paga il raggiungimento con sé stesso. Nel raggiungere quell'obiettivo ha plasmato sé stesso, si è modificato; l'obiettivo stesso lo ha plasmato, lo ha modificato; l'obiettivo si è plasmato e modificato.
Palpare il mondo trasforma l'uomo. Organizzarsi per un obiettivo, trasforma l'uomo. La trasformazione ha un valore in Stregoneria solo se la trasformazione è premessa per altre trasformazioni. Trasformazioni che permettono altre trasformazioni.
Palpare il Mondo è, in definitiva, il vivere degli Esseri Umani. E' la loro attività nelle contraddizioni fra gli Esseri Umani e loro stessi. Fra loro stessi e l'Essere Natura. Fra loro stessi e la costruzione dei loro cammini di libertà.
Il Crogiolo del Male deve storpiare ogni cosa l'Essere Umano tenta di costruire in quanto ogni costruzione annienta il Crogiolo del Male. Così la lotta per la giustizia deve essere stuprata. "Tu non lotti contro l'ingiustizia; ma perché vuoi prendere il posto dell'aguzzino!" afferma il tiranno!
Il Crogiolo del Male concepisce l'esistenza del divenire e della costruzione di sé dell'individuo come un pericolo da fermare e distruggere. Non concepisce nessun respiro di Libertà se non come attività di un demone che come dio vuole dominare l'uomo. L'azione di Satana contro dio. Un modo per strappare all'uomo la gloria delle sue scelte soggettive. E' solo inganno con cui annebbiare gli occhi degli Esseri Umani e impedire la loro capacità critica: truffa per far loro perdere la vita.
Palpare il Mondo viene combattuto dal Crogiolo del Male in due modi. Rendendo antieconomico e antisociale il palpare il mondo e facendo sì che l'oggetto della palpazione danneggi l'individuo.
Io so fare delle belle statue. So trarre la vita dalla creta. Con me il legno soddisfa i bisogni degli Esseri Umani. Il Crogiolo del Male agisce subito dopo. Le belle statue tu non le mangi e io ti impedisco di conoscere le persone che potrebbero essere interessate a tanta bellezza. Io ti sottraggo le statue. Non vedi che stai morendo di fame. Dammi le tue statue. O i tuoi dipinti; diceva l'oste a Ligabue. Dammi i tuoi quadri in cambio di un piatto di minestra. Quale vita sai trarre dalla creta? La puoi mangiare? O ci puoi far studiare i tuoi figli? Non vedi che non ti serve a nulla? Dammi quanto fai e io ti farò sopravvivere.
Il Crogiolo del Male stupra gli individui. Una volta che li ha stuprati li spinge ad appropriarsi di quanto è utile per allevare il proprio diritto allo stupro della vita. Quanto è furbo chi vive del Crogiolo del Male.
Quanto è esposto e fragile chi cerca la giustizia per Giustizia. Chi palpa il mondo per costruire il suo Potere di Essere è un individuo esposto alle tensioni della vita. Chi cerca giustizia è puro. Proietta le sue intenzioni come se fossero le intenzioni degli uomini in un mondo dove le intenzioni sono quelle di usarlo per fini diversi dai suoi. Egli è un puro, non ha malizia, e nell'essere un puro distrugge gli altri Esseri Umani permettendo ai detentori del Potere di Avere di distruggere i loro cammini nella libertà. Permette ai detentori del Potere di Avere di organizzarsi aspettando che chi costruisce il proprio Potere di Essere sia debole e indifeso per annientarlo.
Quanto squallore!
Così ogni Potere di Avere distrugge ogni cammino di giustizia. La Giustizia non è una cosa che si conquista, è una cosa che si costruisce attraverso le scelte esistenziali degli Esseri Umani. E una volta conquistata e costruita deve essere trasmessa come un valore che travolge le emozioni.
Leggiamo dal giornale IL GAZZETTINO del 16 giugno 1998 un articolo a firma di A. Bandini dal titolo:
"SI CONVERTE NORMA DEGLI ANGELI"
"Diventa cattolica la donna simbolo del diritto di aborto: Norma McCorvey, che con lo pseudonimo di Jane Roe fu protagonista di una lunga battaglia giudiziaria culminata con la legalizzazione da parte della Corte Suprema USA dell'interruzione volontaria di gravidanza ha deciso di convertirsi. E' stata Norma stessa ad annunciare la sua scelta nella Chiesa della Trinità di Waco, città del Texas famosa per il rogo in cui perirono i fanatici della setta Davidica dopo un lungo assedio della polizia federale. Il cammino della conversione, cominciato nel 1995, culminerà fra qualche mese a Roma quando la donna riceverà il sacramento della cresima. Norma McCorvey è nata cattolica e venne batezzata da bambina. Si è avvicinata alla fede - ha spiegato - dopo aver visto "la presenza costante, devota e pacifica, degli antiabortisti cattolici" davanti alle cliniche abortiste, le cosiddette "fabbriche degli angeli". Norma, o Miss Norma come si fa chiamare adesso, ha 49 anni e da che è nata (dal connubio fallito di una cameriera e di un soldato) ne ha viste proprio di tutti i colori: protagonista involontaria delle grandi battaglie morali e sociali dell'America di questo mezzo secolo, è stata una bimba maltrattata, un'adolescente stuprata, una sposa bambina, una ragazza madre. Si è prostituita, ha bevuto fino a perdere i sensi, ha usato e venduto droga. Per vent'anni lesbica dichiarata. La battaglia legale chela rese famosa risale al 1970: tre anni dopo, raggiunta la corte suprema, si trasformò in una causa celebre, che il 22 gennaio 1973 servì a legalizzare l'aborto negli USA. Per anni dopo la sentenza, "Jane Roe" aveva vissuto sotto pseudonimo, tenendo nascosto il suo ruolo perfino a Connie Gonzales, la donna con cui aveva una relazione. Nel 1989, tuttavia Norma aveva scelto di uscire allo scoperto mettendo la sua vera identità di donna e di lesbica a servizio dei movimenti per l'aborto. Aveva fatto comizi e rischiato la vita fino a tre anni fa, quando ha abbracciato le convinzioni dei suoi ex arcinemici del "diritto alla vita"."
Mentre l'Essere Umano palpa il mondo per chiedere giustizia e per modificarne le direzioni del sviluppo, il mondo palpa l'Essere Umano. Così Don Chisciotte è solo nel suo assalto al mulino a vento. Le sue battaglie sono fuoco che lo divora. Ma c'è solo il fuoco. Il mondo non gli cammina a fianco, non lo sorregge nelle lunghe notti di silenzio. Il mondo plasma Don Chisciotte che può alla fine contare solo su se stesso.
Quando la cavalcata non è una dilatazione nell'infinito diventa a poco a poco una giustificazione dell'esistenza. Quando diventa una giustificazione dell'esistenza l'individuo si sta difendendo dalla pulsione di morte che prende possesso del suo agire.
Così, da carcerato che tenta di forzare il filo spinato del campo di sterminio in cui è rinchiuso, si trasforma in gendarme a difesa dello stesso contro i tentativi degli altri reclusi di evadere.
La determinazione di sé stessi nella richiesta di giustizia è una sconfitta quando la richiesta di giustizia non è un momento di sviluppo del proprio essere ma è giustificazione e fine della propria esistenza.
La pulsione di morte si può appropriare dell'individuo. "Ecco il mangiapreti, il ribelle! lo abbiamo qui in ginocchio e sottomesso! Volevi combatterci ed ora hai capito che noi siamo i tuoi padroni e ti inchini sottomettendoti! Ecco, noi ti diamo il guinzaglio dell'obbedienza abbaia, azzanna e sgozza quei cattivi che non vogliono che noi regniamo su di loro!"
Cos'era il sesso per questa donna? Maltrattamento, stupro, parti precoci! Esattamente come piace ai cristiani. Era una bestia per partorire. Come bestia che partorisce miseria lei si è ribellata. Ha tentato di imporre le proprie determinazioni e in quel tentativo lei è stata sconfitta. I cattolici l'hanno stuprata e quando lei si è ribellata loro gli hanno spiegato che era giusto che i cattolici la stuprassero in quanto lei non era una persona ma oggetto nelle mani del loro dio padrone.
Tentava di determinare sé stessa e gli altri Esseri Umani non compresero che quello era l'unico punto importante per poter continuare a Palpare il Mondo. Ogni Don Chisciotte che non è più in grado di risalire su Ronzinante è una grave perdita per il Sistema Sociale in cui questo accade. Il Sistema Sociale, anziché ampliarsi, tende a rattrappirsi su sé stesso. Ogni Don Chisciotte è prezioso, ma viene distrutto attraverso i Don Chisciotte neri. Quelli che costruiscono l'illusione e l'apparenza dietro la quale nascondere il divenire umano.
"Seguitemi e costruiremo la libertà!" dichiarano alcuni. Seguire e libertà sono antitetici. Quando si chiede loro che cos'è Libertà, il respiro si fa affannoso; ti guardano come se tu fossi un marziano. "Come? Non sai che cos'è la libertà! Tu devi ben sapere che cos'è la libertà". Certo io so che cos'è! So che cos'è per me; nel mio Sistema di pensiero; nel mio modo di guardare la vita! Ma tu spiegami il tuo. E spiegami quali ostacoli intendi rimuovere per la sua realizzazione!
Ed ecco i Don Chisciotte neri, coloro che giocano con l'apparenza, che rivelano come loro intendono libertà. La intendono come il loro diritto a trattare ogni Essere Umano come uno schiavo e di farne commercio. Libertà come diritto di costruire campi di sterminio o pratiche di sottomissione nei confronti di chi non si può difendere. I Don Chisciotte neri giocano sull'apparenza, sull'imbroglio alimentato dal fraintendimento del non significato, dell'illusione. "Solo dio è buono!" dice il pazzo di Nazareth e così ognuno intende per buono quanto vuole intendere; immagina quanto vuole immaginare e così diciamo con Tiziano:
Di ciò che va oltre beffarda sovrana Deride anche l'ultimo sforzo la morte Che vela nel dubbio la visione arcana Perché non si sa quale sia la sorte Di chi solo e sazio abbandona la corte Di chi senza scampo la vita allontana Quando nel cuore un sussurro di morte Riduce il banchetto ad opera vana "Ridammi il pianeta, la luce del Sole Non era donato quel pranzo regale Il mondo ho riempito di inutili parole!" La morte ha deriso lo sforzo fatale Perché ora sa che son solo parole L'idea che tutto è finzione del male!
La finzione prevale sul significato!
La finzione non è fine a sé stessa. Quando un Don Chisciotte si presenta in scena ecco subito il coro di chi lo accusa di essere un imbroglione come quelli che lo hanno preceduto. Da chi sono espresse quelle accuse? Da coloro che avevano precedentemente appoggiato l'imbroglione nella sua attività di ingannatore. Da coloro che si erano rifiutati di palpare il mondo diventando essi stessi imbroglioni.
Così il Crogiolo del Male costruisce, attraverso la distruzione, i suoi guardiani affinché il Crogiolo del Male continui a distruggere il divenire degli Esseri Umani.
Impedire all'Essere Umano di Palpare il Mondo traendone piacere e motivo di sviluppo della propria esistenza è uno dei compiti fondamentali del Crogiolo del Male. Eppure, quando si giunge a provare orgoglio per quanto si riesce a fare da soli, con le proprie forze, significa che nel farlo si è generata una modificazione di sé stessi nel senso della dilatazione del proprio fare nel mondo in cui si vive: si è alimentato il proprio Potere di Essere.
Il Crogiolo del Male ha elaborato tutto un complesso di elementi attraverso i quali diventa controproducente per l'individuo affrontare la vita se non alimenta il possesso di altri individui. Potere di Essere e Potere di Avere sono antitetici. All'interno del Potere di Avere si vive solo se si agisce appropriandosi del lavoro di altre mani. Le gerarchie cattoliche hanno teso, fin dall'inizio della loro esistenza, ad appropriarsi di quanto le mani costruivano e rendevano il lavoro insicuro, nocivo, faticoso proprio per impedire ai produttori di sviluppare il loro Potere di Essere: "Hai piantato una bella vigna? Ringraziamo dio che ci ha fatto questo dono!" Poi il contadino dice: "Veramente l'ho piantata io!" Il cattolico risponde: "Ma è dio che l'ha piantata attraverso te, tu non conti nulla. Tu sei una merda."
Stuprare le mani era ed è un imperativo cattolico che fu aggirato dagli alchimisti che scoprirono come, manipolando la materia, si riesce a manipolare sé stessi.
Grazie ai vari Don Chisciotte, il lavoro come momento di distruzione umana si è un po' attenuto, ma il Crogiolo del Male è pronto a ritrasformare il lavoro come momento di distruzione. Impedire agli Esseri Umani di provare piacere nell'essere dei costruttori è l'arte che viene messa in atto fin nei bambini in modo da insegnare loro che è più conveniente vivere sottraendo il lavoro ad altre mani che non agendo con le proprie.
Riconquistare il diritto a Palpare il Mondo significa riconquistare il diritto a fondere le Correnti Vegetative del nostro corpo con le Correnti Vegetative che dal mondo si muovono verso di noi. Significa diventare parte del mondo riprendendo il nostro posto nell'oggettività che il Crogiolo del Male ci sottrae attraverso la sua violenza come espressione della Pulsione di Morte che esprime.
NOTA: Il testo è stato modificato per renderlo più leggibile.
Marghera 30 agosto 1999
Vai all'indice dei testi relativi al Crogiolo del male che distrugge l'uomo.
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
L'incapacità degli uomini di affrontare la loro vita viene costruita meticolosamente dal cristianesimo mediante la violenza sull'infanzia. Costruire la distruzione dell'uomo è un'invenzione ebrea e cristiana. Succede che negli USA molte persone, partite per le guerre che gli USA fanno nel mondo, ritornino psicologicamente ed emotivamente devastate. Educate ad essere sottomesse ad un dio padrone e convinte di essere in grado di uccidere chiunque, il loro delirio di onnipotenza si scontra con la realtà mandandoli fuori di testa.