La follia controllata nel
Crogiolo del Male

(testo originale 1999)

di Claudio Simeoni

Cod. ISBN 9788893329187

Indice il male nel crogiolo dello Stregone

 

Crogiolo del Male - capitolo diciasette

La Follia Controllata è un elemento che il Crogiolo del Male combatte con una ferocia inaudita. Il cristianesimo fin dal suo apparire dovette combatterla direttamente. Il postulato base su cui si fonda il Crogiolo del Male è la descrizione della ragione: nulla esiste fuori della ragione. Partendo da questo la ragione deve essere sempre più povera e limitata in quanto soltanto una ragione povera e limitata può essere dominata non mediante un atto di forza ma mediante dipendenza psicologica, emotiva culturale e sociale. La Follia Controllata non viene combattuta sull'aspetto della relazione fra percezione e ragione dove il fare nell'una diventa il non fare nell'altra, ma nell'aspetto di occultamento di sé stessi. Quando un individuo occulta il proprio essere, le proprie passioni, il proprio fare e il proprio intento i dominatori non sono in grado di costruire una dipendenza che non sia armata. Che non sia giuridica; obiettiva!

Il controllo della dipendenza soggettiva avviene quando l'individuo è completamente chiaro e scoperto nei confronti di chi detiene i mezzi di sussistenza. Così chi detiene i mezzi di sussistenza sa esattamente come deve agire per costringerlo alla dipendenza. Per costringerlo ad uniformarsi ai suoi dettami. Ricordiamo come nel Cristianesimo non siano ammesse diversità. I cristiani le chiamano eresie e le condannano al punto tale da bruciarne chiunque aneli a sentire diversi dalla verità imposta. L'Eresia è comunque un atto di determinazione soggettiva anche se parziale, anche se sempre all'interno del credo imposto. L'Eretico ritiene il cristianesimo una cosa giusta ma i preti e le gerarchie sbagliano sicuramente in questa o in quella cosa. Così i preti e le gerarchie gli dimostrano che è lui che sbaglia bruciandolo.

Questo non può essere fatto se la persona pratica l'arte della Follia Controllata. La persona sa perfettamente che il sistema di controllo è marcio e dispone di un grande numero di mezzi per ostacolarla o per fermarla, ma lei non scopre sé stessa. La ricerca del Sapere e della Conoscenza sono arti da praticare occultandone le tensioni all'oggettività in cui si vive. Qualche volta l'occultamento non deve essere assoluto, può riguardare solo alcuni dei fare specifici, ma comunque deve essere tale da preservare e difendere la capacità del singolo Essere di cercare la Conoscenza e la Consapevolezza nell'infinito.

Mentre nel cristianesimo l'arte della rappresentazione e dello scenico prevalgono sulla sostanza della Conoscenza dal momento che solo la rappresentazione dimostra il ruolo gerarchico del singolo individuo e il ruolo gerarchico determina il grado di conoscenza e del rapporto col dio padrone del cristiano, in Stregoneria il Sapere e la Conoscenza non necessitano di rappresentazione in quanto queste esistono soltanto nella misura in cui sono in grado di incidere nelle trasformazioni soggettive dell'individuo. Dunque non è necessario la rappresentazione del mio essere, è necessaria la difesa delle mie capacità di trasformazione in quanto queste dilatano il mio essere e la mia Conoscenza.

Nel Paganesimo Politeista non esiste la necessità di controllare il grado di appartenenza al credo dell'individuo, non esistono gradi di controllo o tali da qualificare l'essere Pagano Politeista, dunque non si deve rendere conto a nessuno se non alla specificità del proprio percorso di sviluppo. Anche quanto è proposto nel Paganesimo Politeista è valido solo nella misura in cui è funzionale alle proprie trasformazioni o a migliorare la qualità della vita, altrimenti la proposta è solo un'estensione della soggettività che tenta di imporsi sull'oggettività. Non esiste dunque rappresentazione come elemento esoterico del divenire umano come non esiste un'oggettività cui uniformarsi. Esiste un percorso di sviluppo da difendere dove i livelli percorsi per ottenere quello sviluppo appartengono al singolo individuo.

Il singolo individuo difende quei percorsi, le sue pratiche, il suo fare e il suo sentire sia rispetto ad invasioni che potrebbero condizionarne il corso sia nei confronti di chi vorrebbe interferire per distruggere il percorso soggettivo.

La Follia Controllata è la capacità dell'Essere Umano di agire indifferentemente sia nel piano della ragione sia nei vari piani della percezione in modo logico, opportuno e funzionale a seconda del proprio stato percettivo. La Follia Controllata è la capacità dell'Essere Umano di slegarsi dal controllo della ragione per imparare a muoversi indifferentemente nei vari piani della percezione senza dover riprodurre i gesti e le risposte agli stimoli come usa fare nella ragione.

Questo permette all'Essere Umano di agire all'interno della ragione usando anche elementi raccolti attraverso la pratica di stadi percettivi diversi. Il Giudizio di Necessità non è dato soltanto dagli elementi propri della ragione ma anche da elementi riportati nella percezione qualora l'Essere Umano sia in grado di accedere a stadi diversi della percezione stessa. Così io non agisco soltanto per quanto posso descrivere ma anche per quanto percepisco al di là che nella mia ragione ci siano elementi sufficienti per descrivere i fenomeni per cui io agisco o non ci siano. La mia azione non dipende soltanto dalla ragione ma anche da cose appartenenti alla percezione che la mia ragione guarda con distacco e con sospensione del giudizio in quanto è abituata a farsi da parte quando l'azione lo richiede. La ragione ha compreso che la Follia Controllata non è un insieme insensato e assurdo di azioni ma è un insieme logico finalizzato al raggiungimento di un fine dal quale lei si sente estranea ma comprende che il non raggiungimento di quel fine in qualche modo la danneggia danneggiando l'individuo di cui lei è espressione.

Il Crogiolo del Male agisce sui bambini per impedire loro di esercitare una qualche forma di Follia Controllata.

Secondo i cristiani i bambini direbbero delle bugie.

In realtà i bambini esercitando il loro diritto a praticare la Follia Controllata portando nella ragione elementi della percezione. Che questi elementi siano costituiti da sensazioni che l'individuo umano adulto considera false o che siano espressione di timori di danni o ritorsioni sono sempre elementi della percezione di cui il bambino si serve per affrontare la vita di tutti i giorni. Un bambino così non è controllabile. un bambino così potrebbe inventare qualsiasi cosa. Un bambino così deve essere punito duramente in quanto così facendo egli si sottrae alla feroce azione di controllo di chi lo vorrebbe in ginocchio. E per "volerlo in ginocchio" intendiamo volerlo indifeso ed esposto ad attacchi che lui dovrebbe soltanto subire.

Questo essere esposto ad attacchi è pratica costante del Crogiolo del Male costruito dai cristiani. Con un concilio apertosi nel 1125 Innocenzo III° impone la confessione ad ogni sottomesso almeno una volta all'anno. La confessione cristiana è un atto abominevole che consiste nell'esporre il proprio sentire e il proprio percepire ad un potere di controllo il cui scopo è quello di distruggere quel sentire e quel percepire in funzione della sottomissione. Oggi la confessione è obbligatoria per il credente ma il concetto di confessione è un concetto inserito in ogni anfratto del Potere di Avere e nella sua azione di controllo e distruzione degli Esseri Umani. Dove la confessione non consiste solo nel manifestare il proprio sentire ma manifestare il sentire come l'ascoltatore pensa che il confessato debba manifestare il proprio sentire. Dove il confessato deve essere sottomesso per aver risposto a pulsioni proprie o a condizioni costruite proprio dal confessore per impedirgli di costruire l'esistenza. Il confessore diventa padrone del sentire del confessato e padrone di manipolarlo. La confessione è segreta: proclamano i preti cattolici. Non è vero; la confessione è uno dei mezzi con cui il singolo prete distrugge, sottomette ed opprime l'Essere Umano che disgraziatamente ha aderito alla sua impostura.

Attraverso la confessione i preti non solo hanno controllato città e paesi venendo a conoscenza di notizie e dati attraverso i quali ricattare gli Esseri Umani ma hanno costruito maldicenze, insinuazioni e menzogne ogni volta che al loro bisogno di controllo e coercizione degli Esseri Umani questo conveniva. Il prete dice il peccato ma non il peccatore e con questo distrugge chiunque egli indicava. Affermava ogni cosa che voleva affermare, era fuori del giudizio delle persone in quanto loro dominatore.

Il prete era come il dio davanti al quale costringe bambini indifesi in ginocchio; vigliacco in quanto non sottoposto a nessuna restrizione giuridica.

La Confessione impediva all'individuo di coltivare la propria Follia Controllata, il proprio sentire. Quanto il confessore voleva che il confessato affermasse il confessato affermava in quanto non aveva né gli strumenti per contrastare il confessore né diritti civili per affermare sé stesso e i suoi diritti di marciare nell'infinito dei mutamenti.

L'esercizio della Follia Controllata ha sempre terrorizzato i controllori cristiani. Essi sanno che il loro credo religioso è solo arte di trafficare in schiavi e che non sempre gli schiavi sono contenti di essere merce da vendere e barattare al mercato né sono contenti, almeno non sempre, di essere pecore che vanno docili al macello. La Follia Controllata li terrorizza in quanto sottrae l'individuo a credere con tutto il suo cuore e con tutta la sua anima alle stupidaggini che essi raccontano.

Leggiamo cosa dice Giovanni XXII nel suo Super Illius Specula del 1226-1227

"Posti all'altezza di colui - per quanto senza merito e favorendoci della Sua clemenza - che da principio formò il primo essere umano, messo a capo delle cose terrene e adornato delle virtù divine, conforme e consimile all'immagine Sua, che lo richiamò quando era esule dandogli la legge, lo liberò quando era prigioniero, lo ritrovò quando era perduto e lo riscattò quando era stato venduto col merito della sua passione perché di là volgessimo lo sguardo ai figli degli uomini che comprendono e ricercano Dio attraverso l'esercizio della religione cristiana: con dolore percepiamo - e lo pensiamo pure con nostro intimo turbamento - quanti siano cristiani solo di nome. Essi, abbandonato il primo nume della verità, sono ricoperti da così grande caligine di errore che stringono un'alleanza con la morte e stipulano un patto con l'inferno: fanno infatti sacrifici ai diavoli, li adorano, costruiscono e fanno costruire immagini, anelli, specchi o ampolle o qualunque altra cosa per legare ivi stesso magicamente i diavoli; ad essi chiedono responsi, li ricevono per soddisfare i loro malvagi desideri.... ecc..."

Appare del tutto evidente come ci sia l'incapacità della chiesa cattolica di proporre qualche cosa che sia utile agli Esseri Umani. La chiesa cattolica è solo portatrice di morte e di distruzione e pertanto ha un terrore folle di chi esercitando la propria Follia Controllata si difende dal suo terrore per costruire un percorso di Conoscenza e di Consapevolezza. La chiesa cattolica, attraverso il confessore, deve costringere il confessato ad affermare quanto lei intende affermare. Il confessore afferma che il confessato crede nei demoni e ha stretto un patto con la descrizione del demone che ne dà la chiesa cattolica? O il confessato confessa la colpa che il confessore gli attribuisce o costui userà i ferri roventi. L'uso dei ferri roventi gli è stato concesso da dio e da chi si è elevato alla sua altezza (confidando nella sua clemenza).

La Follia Controllata è un mezzo attraverso il quale l'Essere Umano protegge la propria via alla Conoscenza e alla Consapevolezza e, attraverso questo, diventa un fare attraverso il quale impara a muoversi in modo diverso nei diversi mondi della percezione. Questo porta l'Essere Umano ad avvertire quanto dai mondi della percezione può riportare nel quotidiano della ragione sotto forma di azione senza per questo offendere la descrizione della ragione.

La guerra che il cristianesimo ha fatto alla pratica della Follia Controllata è una delle guerre che hanno attraversato tutta la storia fin dalle origini del cristianesimo. "Non vi è nulla di quanto direte di nascosto che non verrà svelato" dice il pazzo di Nazareth per impedire agli esseri Umani di costruire sé stessi. Per far questo la chiesa cattolica ha ammazzato, torturato, umiliato, costretto in ginocchio chi non si poteva difendere finendo per farsi Nazismo e costruire i campi di sterminio. La pratica della Follia Controllata è una pratica di chi deve difendere un cammino per costruire la propria Conoscenza e la propria Consapevolezza. La pratica della Follia Controllata è fatta da chi deve mascherare sé stesso, la propria Conoscenza e la propria Consapevolezza non da chi deve esporsi dimostrando quanto è buono e quanto è bravo ad un padrone. La pratica della Follia Controllata è arte di chi coltiva la libertà del proprio fare per costruire il proprio Potere di Essere non di chi costruisce sottomissione attraverso la distruzione degli individui.

La pratica della Follia Controllata ha discriminato per secoli le differenze reali fra l'essere cristiano, sottomesso a artefice della sottomissione, dell'essere Pagano come artefice della costruzione della Libertà del fare per la costruzione del Potere di Essere.

La pratica della Follia Controllata fu la pratica più combattuta dai cristiani in quanto quella pratica faceva loro perdere il controllo degli individui.

La pratica della Follia Controllata fu una pratica degli Apprendisti Stregoni attraverso la quale limitarono, generazione dopo generazione, l'orrore cristiano nelle vicende umane.

Il Crogiolo del Male deve impedire al bambino di diventare consapevole dell'esigenza di questa pratica. Così le punizioni nei confronti dei bambini "che dicono bugie" sono sempre state molto severe, dure e umilianti. I bambini dovevano essere umiliati perché non si volevano sottomettere. Anziché confessare la loro malefatta preferivano inventare scuse, difendersi, protestarsi innocenti. Questo per un cattolico è intollerabile. "E' dal cuore del malvagio che nascono i pensieri malvagi" dice il pazzo di Nazareth dimenticando che la malvagità è frutto della sua azione non dei percorsi di adattamento degli Esseri Umani nel percorrere un sentiero di libertà all'interno dell'orrore che i cattolici, attraverso la descrizione delle sue infamie, hanno costruito.

 

Marghera 30 agosto 1999

 

Vai all'indice dei testi relativi al Crogiolo del male che distrugge l'uomo.

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Crogiolo del Male

L'incapacità degli uomini di affrontare la loro vita viene costruita meticolosamente dal cristianesimo mediante la violenza sull'infanzia. Costruire la distruzione dell'uomo è un'invenzione ebrea e cristiana. Succede che negli USA molte persone, partite per le guerre che gli USA fanno nel mondo, ritornino psicologicamente ed emotivamente devastate. Educate ad essere sottomesse ad un dio padrone e convinte di essere in grado di uccidere chiunque, il loro delirio di onnipotenza si scontra con la realtà mandandoli fuori di testa.