Cod. ISBN 9788893329187
Indice del crogiolo dello Stregone dell'uomo nel mondo
L'Impeccabilità, come concetto della Stregoneria è stato elaborato e definito da Castaneda nello sviluppo del proprio sistema attraverso il quale affrontare la vita.
Che cos'è l'Impeccabilità? E' l'adesione perfetta e precisa fra l'azione dello Stregone e l'Intento. Questo concetto portato nel mondo della ragione, diventa armonia fra intenzione, scopo e mezzi.
Esistono delle forme di pensiero dove lo scopo giustifica i mezzi per raggiungerlo. Esistono delle forme di pensiero per cui il fine viene determinato dai mezzi che si utilizzano per raggiungerlo. In realtà, nell'attività dello Stregone scopi e mezzi sono un tutt'uno in quanto il soggetto della trasformazione è lo Stregone stesso.
L'Intento porta a trasformare lo Stregone. Per trasformare lo Stregone l'Intento deve alimentare gli scopi sui quali concentrare l'azione dello Stregone. Lo Stregone sceglie i mezzi per raggiungere quello scopo e la scelta dei mezzi qualifica il suo essere impeccabile. L'impeccabilità è l'adattamento dello Stregone, attraverso la scelta dei mezzi, per seguire la forza dell'Intento. La scelta di quei mezzi, che diventa esercizio della sua volontà, della sua intelligenza e del suo libero arbitrio, porta a modificare lo Stregone stesso: qualifica la sua impeccabilità. Tanto più la scelta dei mezzi, per seguire Intento, è vicina all'Intento, tanto più la sua impeccabilità è perfetta in quanto la modificazione di sé stesso che ottiene lo dispone nelle migliori condizioni possibili per seguire il respiro di Intento che lo avvolge aprendogli nuovi orizzonti e nuove prospettive.
Quasi tutti coloro che provengono da strutture educazionali cristiane o simili pensano che l'impeccabilità consista nell'aderire ad un modello prefissato dal dio padrone. Troppo comodo!
Un modello ideologico-morale prefissato e prefigurato da imporre all'uomo implica sempre e comunque la distruzione delle scelte soggettive dell'uomo e nega l'esercizio del suo libero arbitrio presupponendo, inoltre, un contesto culturale e sociale statico dal quale partire per costruire la propria esperienza.
Non esiste un modello preesistente di uomo a cui l'uomo si deve adeguare. Il divenuto dell'uomo nella natura è determinato dalle trasformazioni di specie che determinano delle condizioni in cui l'uomo diviene, ma non obbligano a scelte ideologico-morali nelle quali l'uomo può divenire. Esistono i cammini di Stregoneria che hanno origine e fine nella soggettività dell'individuo.
La soggettività dell'individuo è il vero potere che agisce all'interno del Sistema Sociale. E' la sua soggettività che deve essere liberata e la forza per la sua liberazione dagli ostacoli che ne impediscono lo sviluppo deve essere messa in moto dall'individuo stesso.
L'impeccabilità non è un elemento oggettivo di un cammino di Stregoneria. Rappresenta una relazione soggettiva fra quanto il soggetto sente emotivamente e la quantità-qualità della spinta di Intento che egli riesce a percepire. E sempre per quello che egli riesce a percepire.
In Stregoneria e nel Paganesimo Politeista le trasformazioni sono sempre di carattere soggettivo in quanto la percezione dell'oggettività è sempre un elemento soggettivo. La modificazione di questa porta ad un'alterazione soggettiva dell'individuo e del suo modo di guardare e rapportarsi col mondo, non certo una variazione dell'oggettività percepita. La realtà, percepita soggettivamente e analizzata in modo diverso, agisce per costruire nuovi e diversi adattamenti del soggetto che la percepisce. Percepire la realtà vissuta in maniera "diversa" implica una diversa capacità di percepire del soggetto che presenta caratteri fisici diversi, adattati al diverso modo di percepire e pertanto un diverso modo di interpretare e descrivere la realtà.
Impeccabilità è un non ingannare sé stessi. E' un non nascondere quanto si percepisce negandone l'esistenza e nello stesso tempo senza essere avvolti e fagocitati dal percepito.
Impeccabilità è quella dell'Apprendista Stregone mentre mescola il proprio Crogiolo fondendone gli elementi e costruendo il proprio cammino nell'eternità dei mutamenti.
L'Impeccabilità implica il vivere per sfida. Dove l'intero Crogiolo è una sfida a sé stessi e alla propria esistenza. E' un percorso attraverso il quale si prende nelle proprie mani il proprio divenire e nello stesso tempo si costruiscono delle relazioni col mondo circostante.
Qualcuno ebbe ad obiettare: allora l'Essere Umano non è più governabile? Il problema non è se l'Essere Umano è o non è governabile; il problema è se l'Essere Umano debba essere o non debba essere oggetto di possesso. Il problema è lo scontro fra Potere di Essere e Potere di Avere che avviene costantemente dentro all'Essere Umano e che si rispecchia nelle relazioni sociali. Dove, il Sistema Sociale tende a riprodurre nell'Essere Umano quanto l'Essere Umano specchia nel Sistema Sociale. Il Potere di Avere, il possesso dell'uomo sull'uomo, è stato l'elemento attraverso il quale l'Essere Umano ha costruito le relazioni fra Esseri Umani e attraverso il quale gli uomini hanno tentato di modificare la società. Il Potere di avere viene imposto agli Esseri Umani come riflesso di quanto gli Esseri Umani hanno costruito. La nascita della concezione ideologica del pensiero del Potere di Essere, come rappresentazione del divenuto del soggetto nella realtà vissuta, di fatto altera lo specchiarsi della soggettività nel Sis tema Sociale perché quando al totalitarismo della concezione del Potere di Avere si affianca un'alternativa che ne modifica di fatto gli effetti nocivi mediante il concetto del Potere di Essere, cambia anche la prospettiva esistenziale dell'uomo.
Vivere per sfida significa essenzialmente concepire l'esistenza umana come un processo di costruzione di sé stessi. L'impeccabilità permette di evitare che la costruzione di sé stessi insterilisca attraverso l'innesto di un processo di assoggettamento. Un processo di assoggettamento che può presentarsi come leggero e gentile all'inizio, suadente e riposante rispetto alle fatiche della Vita come Sfida e incunearsi fino a portare l'Essere Umano alla rinuncia della determinazione del proprio Potere di Essere nel Sistema Sociale in cui vive.
Il Sistema Sociale costruisce, con l'individuo che pratica lo sviluppo del proprio Potere di Essere nei Quattro Canti del Mondo, il proprio Potere di Essere da riversare nel mondo.
Vivere per Sfida consiste nel costringere l'oggettività in cui l'Apprendista Stregone manifesta la sua azione a misurarsi col proprio Potere di Essere.
I Quattro Canti del Mondo che si vengono a costruire sono piuttosto precisi quando si parla del Sistema Sociale umano.
I due canti del mondo sono quelli della ragione.
Nei due canti del mondo della ragione si misura la concezione della vita attraverso il Potere di Essere e il Potere di Avere. Sul piano della ragione non ci sono alternative alla qualità della relazione. Queste relazioni equivalgono a quelle che contrappongono i guardiani di un campo di sterminio cristiano a chi intende evadere e conquistare ampi spazi.
Queste relazioni si manifestano in vari modi, ma essenzialmente l'evasione dal campo di sterminio cristiano consisterà nel garantire gli spazi di libertà e di autodeterminazione agli Esseri Umani più deboli, nella gerarchia del Potere di Avere, imponendolo come principio al sistema sociale che seguirà quello attuale. La vita per sfida porta il Potere di Essere a porre le basi per la costruzione del futuro modificando il controllo sull'uomo e gli effetti del Potere di Avere.
Sostituire i principi del Potere di Essere, come necessità del divenire sociale dell'uomo, al Potere di Avere, come possesso dell'uomo sull'uomo, implica una modificazione sistematica della realtà giuridica della società. Un esempio è la storia della liberazione della donna e l'uguaglianza sociale. Mentre la donna nel 1945 era un oggetto di possesso all'interno del Potere di Avere proprio del cristianesimo, con la Costituzione della Repubblica si sono presentate tutta una serie di esigenze sociali proprie del Potere di Essere che hanno modificato sistematicamente il sistema giuridico portando alla parità dei sessi e oltre.
Gli altri due canti del mondo sono quelli della percezione.
Qui il vivere per sfida altro non è che la contrapposizione fra Pulsione di Morte e Pulsione di Vita; fra Energia Vitale Libera ed Energia Vitale Stagnata. Dove la posta in gioco dello scontro è quella di garantirci la possibilità di continuare a costruire la nostra vita o accettare la sconfitta della sottomissione. Dove la sconfitta della sottomissione ha come risultato in una società monoteista l'imposizione della preghiera quando si presentano i problemi nella propria vita. La preghiera, il supplicare l'intervento del padrone, come negazione della determinazione soggettiva all'interno della nostra esistenza.
Perché questo avviene nel mondo della percezione? Perché le convinzioni che si riportano nel mondo della ragione altro non sono che il riflesso e il risultato della contrapposizione fra una percezione che spinge per dilatarsi nel mondo e una volontà sociale di impedire lo sviluppo della percezione soggettiva. Il mondo della ragione difende la realtà etico-morale imponendola ad ogni singolo individuo contro le sue pulsioni esistenziali.
Il mondo della magia è il mondo della trasformazione soggettiva. La magia è la trasformazione continua dell'individuo nella propria esistenza. Continua trasformazione del suo Potere di Essere nella sua quotidianità. Il mondo della magia è il mondo in cui il Tempo si riversa dentro all'uomo trasformandolo mutamento dopo mutamento. Una trasformazione che il "mago", lo Stregone, il Pagano Politeista, governano con la loro volontà, le loro scelte, la loro impeccabilità.
Ciò che avviene nel mondo della magia è trasformazione dell'individuo che diventa elemento determinante nell'affrontare le condizioni della vita nella società in cui vive. Il quotidiano diventa riflesso dell'azione di trasformazione soggettiva nel mondo della magia. Il quotidiano implica l'esercizio dell'impeccabilità dell'individuo. Impeccabilità che come abbiamo detto altro non è esercizio del libero arbitrio nella scelta dei mezzi attraverso i quali soddisfare il bisogno imposto da Intento. L'impeccabilità agisce sul piano della ragione, verifica la fattibilità nella scelta dei mezzi e porta le scelte nel mondo della magia come trasformazione dell'uomo che sceglie.
In questo modo i quattro Canti del Mondo sono collegati nella fusione del Crogiolo dello Stregone fra il singolo individuo e il Sistema Sociale umano in cui vive. Il Sistema Sociale in cui viviamo è un Crogiolo vivo e in continua espansione oppure, quando è attraversato dalla pulsione di Morte, è un Crogiolo che sta rattrappendo chiudendosi su se stesso. Con quel Crogiolo l'Apprendista Stregone costruisce il proprio modo di essere e risolve i problemi della sua quotidianità. Non esiste una via alla Stregoneria separata dal Sistema Sociale in cui si vive.
Non esiste una via alla Stregoneria in cui il Sistema Sociale in cui si vive è separato dalla magia delle trasformazioni, sia di sé stesso che di ogni singolo soggetto di quella società.
Il Vivere per sfida coinvolge tutti gli elementi del Crogiolo dello Stregone e diventa importante sia nell'arte del Sognare che nell'arte dell'Agguato.
In queste arti, il vivere per sfida diventa un atteggiamento soggettivo attraverso il quale l'Apprendista Stregone ruba quanto gli si presenta davanti e ritiene che gli sia utile. Afferra Sapere e Conoscenza per alimentare il proprio percorso nell'infinito dei mutamenti e nello stesso tempo sa che qualunque Crogiolo si fonde con il proprio, sta vivendo una relazione di sfida. L'apprendista Stregone sa perfettamente come l'Intento del Potere di Avere è quello di distruggere il suo cammino nell'eternità dei mutamenti per poterlo assoggettare. Sa perfettamente di essere un cacciatore-preda. Non per questo si nasconde. Non per questo rinuncia ai suoi agguati. Però si struttura, si organizza, raccoglie attorno a sé e dentro di sé quanto gli serve per poter affrontare l'esistenza come una sfida. Accumula dati e condizioni con cui si attrezza per costruirsi e proteggersi. Non rinuncia alla sfida, nemmeno quando si sottrae a relazioni nocive.
Vivere per sfida ha il suo contrario nella preghiera. Nella sottomissione. La pratica dell'Arte dell'Agguato ha il suo opposto nell'accettazione soggettiva della sottomissione e nell'attesa dell'intervento del padrone, il Vivere per Sfida viene distrutto attraverso l'uso della preghiera. Attraverso il costringere il bambino a rinunciare a prendere nelle proprie mani il proprio divenire. Questo comporta uno stupro feroce della personalità del bambino e la nascita di tutta una serie di perversioni, come atto di difesa del bambino, che spesso si veicolano in atti di autoaffermazione attraverso il possesso di altri individui (vedi bullismo) e la sua incapacità nel farsi Venere nei confronti degli Esseri Umani. Chi vive pregando deve impossessarsi degli Esseri Umani. La legittimazione dell'impossessarsi degli Esseri Umani glie la dà il suo dio che lo possiede. Egli agisce ad immagine e somiglianza del suo dio. Il bullismo del dio padrone della bibbia diventa il suo bullismo nella società. In queste condizioni assistiamo ad una guerra in corso fra la pulsione di morte, con cui ogni individuo in ginocchio davanti al macellaio di Sodoma e Gomorra rivendica il proprio diritto a possedere Esseri Umani, e la gerarchia dei cristiani e della chiesa cattolica che vogliono riservare a sé stessi il diritto al possesso assoluto delle persone in quanto rappresentanti in terra del macellaio di Sodoma e Gomorra.
Dallo scontro fra pulsione di morte soggettiva e l'imposizione della chiesa cattolica, nascono le tensioni sociali come le eresie e le follie, le guerre di religione e il possesso degli individui. La chiesa cattolica prima appoggia Hitler e poi condanna Hitler non tanto per i campi di sterminio, ma per essersi sostituito a lei nella costruzione dei campi di sterminio: sia il fare della chiesa cattolica che quello di Hitler derivano entrambi dalle direttive del Macellaio di Sodoma e Gomorra e del pazzo di Nazareth!
Al Vivere per Sfida si oppone il Vivere per sottomissione. Ricordate? Io dico a voi che voi dovete amare i vostri nemici; intanto ammazzate i miei nemici, quelli che non volevano che io regnassi sopra di loro!
Si è già detto come la vita di un Essere sia la propria opportunità per diventare eterno. La Sfida è l'arte per fare di quest'opportunità una realtà. Il Vivere per Sfida viene sempre alimentato dal mondo che ci circonda e dalle Coscienze di Sé che lo compongono. Il Vivere per Sfida implica sempre un arricchimento soggettivo che si proietta sull'oggettività in cui viviamo. Rinunciare a vivere per Sfida significa rinunciare ad arricchire il mondo a cui apparteniamo; significa rinunciare ad arricchire le Coscienze di Sé che ci circondano. Non vivere per sfida significa essere indifferenti allo sviluppo del mondo; significa esprimere un'esigenza egoistica di autoannientamento giungendo al saccheggio del mondo per soddisfare la morale dell'autoannientamento.
Quanto costruiamo dentro di noi è quanto proiettiamo fuori di noi. Quando costruiamo noi stessi stiamo costruendo il mondo in cui viviamo e vivere per sfida significa far diventare questa costruzione un atto di consapevolezza rivolto alle Coscienze che ci camminano a fianco. Questo camminarci a fianco altro non è che la fusione dei Crogioli nei Quattro Canti del Mondo e le nostre tensioni nel costruirci altro non fanno che chiamare queste Coscienze ad alimentarci. Le nostre tensioni, le nostre "speranze" come risultato del nostro agire dicono al mondo: "Io ci sto provando! Non conosco tutti i fattori che interverranno nei miei tentativi, ma attraverso la quantità di fenomeni cui dispongo io ci provo! E vedete di darmi una mano! Se a me le cose non vanno bene dovrete trovarvi altre mani!"
Come per lo sviluppo degli Esseri della Natura, così anche per la Coscienza di Sé, per la Consapevolezza e la Magia.
Nascono molti milioni di individui fra gli Esseri Umani, alcuni di questi provano a soggettivare l'oggettività, ognuno a modo suo, per far progredire il Sistema Sociale a cui appartiene. Così la loro volontà lancia le loro determinazioni in una sfida per l'infinito; ognuno ci prova, ma il circostante premia quelli che maggiormente si avvicinano a percepire il respiro del mondo che maggiormente lo attraversa. Alcune percezioni sono tanto soggettive che la battaglia sarà sempre fra il soggetto e un mondo che non capisce, altre percezioni sono talmente grandi da abbracciare l'intera oggettività; l'intero corso dei mutamenti. Una sfida oggi abortisce perché le condizioni oggettive non l'affiancano; domani riesce a svilupparsi perché altre sfide ne hanno preparato le condizioni.
Quando Don Gennaro in Castaneda vuole accedere alla conoscenza degli Esseri di Sola Energia Vitale che vengono chiamati Alleati e camminare con loro lungo la via alla Conoscenza e alla Consapevolezza questi sfidano Don Gennaro. Se vuoi devi combattere; devi esprimere la tua determinazione; devi dimostrare quanto per te questo è importante. Così Don Gennaro combatte con l'Essere di Sola Energia vitale usando il proprio corpo luminoso e lo blocca fintanto che questo non diventa consapevole che Don Gennaro esprime la determinazione sufficiente per camminare lungo la via dello sviluppo della propria Conoscenza e della propria Consapevolezza. Allora l'Essere di sola Energia Vitale fonde il proprio Crogiolo con quello di Don Gennaro e camminano insieme lungo la via della Conoscenza e della Consapevolezza. Per Don Gennaro il mondo non sarà mai più uguale a prima; il combattimento ha strappato molti veli di illusione, di Maia, alla sua consapevolezza. Egli non è più quello che era prima né potrà più ignorare la percezione che ha ora. Ora la sua Libertà consiste nell'andare avanti: non può esserci ritorno.
Così leggiamo nel Libro Egiziano dei Morti prendendo la traccia dal TEMPIO DEL COSMO DI JEREMI NAYDLER:
"AQEN: Che cosa succede? Stavo dormendo. VIANDANTE: O Aqen, visto che tu hai il dono della vita, portamela, perché, vedi, sono arrivato. AQEN: Chi sei tu che arrivi? VIANDANTE: Sono un mago. AQEN: Sei intero? VIANDANTE: Sì, sono intero. AQEN: Sei attrezzato? VIANDANTE: Sì, sono attrezzato. AQEN: Ti sei preso cura delle due membra? VIANDANTE: Sì, mi sono preso cura delle due membra. AQEN: Che cosa sono le due membra, mago? VIANDANTE: Sono il braccio e la gamba. O Aqen, siccome tu hai il dono della vita, portamela, perché, vedi, io sono arrivato. Il dialogo prosegue con Aqen che sostiene che la barca non è armata. Non ha sessola, non ha pennone, non ha remi, non ha sartiame. Il viandante deve dimostrare che può procurarsi tutte queste cose da solo. In altre parole, deve da solo costruire o ricomporre la barca "smembrata""
Nel sognare il vivere per sfida equivale a compattare il proprio corpo luminoso e costringere la ragione ad aprirsi all'intuizione del suo percepire il mondo. Se con Don Gennaro la sfida era quella dell'Essere Lupo che intende diventare parte del branco e proseguire nel proprio cammino dei mutamenti, nell'esempio, presentato dal Libro Egiziano dei Morti, la sfida è quella del costruttore di sé stesso.
Il vivere per sfida comporta entrambe le cose. Vivere per sfida nella costruzione del proprio cammino e vivere per sfida all'atto della morte del corpo fisico.
Se non si pratica il vivere per sfida nella vita quotidiana non si è in grado di conservare le due membra, cioè gli strumenti, attraverso le quali trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso. La pratica del vivere per sfida nel quotidiano costruisce la pratica della sfida alla percezione attuale per costruire la percezione futura del mondo che si realizza, mediante l'attività, presente dopo presente.
La fusione dei Crogioli nei Quattro Canti del Mondo è sempre un atto di sfida che implica il Vivere con Volontà, che implica la pratica delle proprie determinazioni, che implica la Sospensione del Giudizio ecc. ecc.
Esistere per sfida! Perché esistere per sfida è la determinazione con la quale l'Apprendista Stregone mescola il proprio Crogiolo usando il suo bastone formato dal Blocco del Dialogo interno, la Sospensione del Giudizio e lo Scetticismo.
Settembre 1998
Vai all'indice del Crogiolo nei Quattro Canti 1998.
Claudio Simeoni Meccanico Apprendista Stregone Guardiano dell'Anticristo Tel. 3277862784 e-mail: claudiosimeoni@libero.it |
Noi viviamo in un mondo che non è fatto di soggetti ed oggetti, ma viviamo in un mondo fatto di soggetti che agiscono e che modificano continuamente la realtà che abitano. Dèi e intelligenze che si adattano alle condizioni che incontrano e agiscono per modificare quelle condizioni. Agiscono modificando sé stessi e le stesse condizioni che hanno trovato nascendo.