L'Arte dell'agguato:
la pratica e il fine

Le tre arti sublimi della Stregoneria

Capitolo due

di Claudio Simeoni

Cod. ISBN 9788893329187

Indice delle tre arti sublimi della Stregoneria

 

L'arte dell'agguato

Parlare dell'Arte dell'Agguato significa penetrare costantemente la realtà in cui si vive. La pratica dell'Arte inizia per soddisfare gli interessi vissuti da chi la pratica, ma finisce col trasformare, come ogni pratica costante, l'artefice. Non esiste azione che noi facciamo che non ci trasformi. Non esiste azione a cui noi rinunciamo che non ci trasformi.

Noi possiamo scegliere la direzione della nostra trasformazione scegliendo se vivere in ginocchio sottomessi ad un dio padrone o se manifestare e affermare noi stessi nella nostra quotidianità.

Quando ho parlato dell'Arte dell'Agguato inserita nel Crogiolo dello Stregone, ho iniziato nel 1997 con la pagina [capitolo 9 della prima parte].

Era il 1997 e gli ascoltatori di Radio Gamma 5 insistevano perché preparassi una via alla Stregoneria. Si tratta dell'ABC. Le norme elementari che si oppongono all'educazione cristiana che impone di vivere per sottomissione.

Ho continuato a parlare dell'Arte dell'Agguato anche inserendola nei Quattro Canti del Mondo nel 1998 [vedi il capitolo 16, 16° e 16b della sezione del Crogiolo dello Stregone nei Quattro Canti del Mondo].

I Quattro Canti del Mondo sono la realtà relazionale vissuta dagli individui. La realtà delle relazioni empatiche che gli individui costruiscono con la struttura emotiva dei soggetti del mondo. Una realtà che viene descritta partendo dalla donna e dall'uomo che abitano il mondo in contrapposizione ad una realtà irrazionale descritta da donne e uomini che vivono per sottomissione, attesa, fede e speranza in un dio padrone e creatore.

La complessità del discorso mi costrinse a dividerlo in due parti:

Era importante, in quella situazione, far comprendere come i vari elementi del Crogiolo dello Stregone non agivano in senso unico. Non siamo noi onnipotenti che agiscono nel mondo, ma il mondo è pieno di soggetti e di individui che applicano, nei nostri confronti, e fra loro, i principi dell'Arte dell'Agguato. La prima e la seconda parte portano proprio a far comprendere come si organizza l'Arte dell'Agguato quando qualcuno (o tutto il mondo di soggetti) organizza contro di noi azioni d'agguato.

Per questo motivo lo Stregone si muove nel mondo come una preda che vive ed agisce come se fosse fra "lupi famelici" il cui scopo è trasformarlo nel loro pasto.

Poi ho continuato parlando del Crogiolo del Male. Il Crogiolo del Male contiene l'idea che la manipolazione mentale dell'infanzia viene fatta con un vero e proprio agguato nei confronti dei bambini, azioni messe in atto nei confronti dell'infanzia al fine di impedire ai bambini di diventare coscienti della necessità di vivere nella Natura e nella Società secondo le regole dell'Agguato. Il Crogiolo del Male fu scritto nel 1999.

Il dio padrone dei cristiani non ha bisogno di praticare l'arte dell'agguato. Il dio padrone dei cristiani schiaccia e macella i suoi "nemici". E' il cristiano che vive la contraddizione fra delirio di onnipotenza ed accattonaggio delirante di un'onnipotenza desiderata. Gli schiavi dei cristiani, per sopravvivere, devono mettere in atto tutta una serie di strategie nei confronti dei cristiani che sono manifestazioni dell'Arte dell'Agguato. Per questo motivo i cristiani hanno messo in atto l'Arte dell'Agguato nei confronti dell'infanzia in modo da appropriarsi della struttura emotiva del bambino e renderlo dipendente dalla fede e dalla speranza del loro dio padrone.

Fu allora che scrissi il capitolo 23 del Crogiolo del male [vedi la sezione relativa al Crogiolo del Male].

Infine, presentai l'Arte dell'Agguato non solo dai microfoni di Radio gamma 5, ma in dibattiti pubblici fra il 2002 e il 2004 per riprenderli in maniera ampliata fra il 2005-2006. I dibattiti della serie fra il 2005 e il 2006 furono delle estensioni dei dibattiti del ciclo precedente e furono interrotti dopo il dodicesimo dibattito [divenne il libro "La Stregoneria raccontata dagli Stregoni – senza essere torturati dai cristiani].

Rimane un altro aspetto da considerare dell'Arte dell'Agguato.

Cosa diviene l'individuo che pratica l'Arte dell'Agguato in ogni sua azione quotidiana dopo un lungo tempo?

L'Arte dell'Agguato ha il nome di un DIO!

Il suo nome è Atena.

E' la figlia di Meti e Zeus che nasce dalla testa di Zeus dopo che Zeus ha fagocitato l'intelligenza progettuale: appunto METI!

Ogni donna e ogni uomo che pratica l'Arte dell'Agguato manifesta la divina Atena. Quella donna e quell'uomo si fanno Dèi perché nel mondo manifestano le loro intenzioni attraverso la loro volontà.

Il cristiano, pregando e sottomettendosi al suo dio padrone, giorno dopo giorno, contrito dai suoi peccati, diventa sempre più umile, supplicante e debole nell'attesa della provvidenza del suo dio padrone; la donna e l'uomo che praticano l'Arte dell'Agguato, giorno dopo giorno affinano la loro capacità di intuire l'insieme in cui le loro azioni vanno ad inserirsi e l'effetto che produrranno.

Il praticante dell'Arte dell'Agguato entra nel mondo del TEMPO.

La tensione psichica che l'individuo investe nel praticare l'Arte dell'Agguato porta l'individuo a sviluppare dapprima l'intuizione per come si svilupperanno le condizioni nelle quali sta praticando l'agguato, poi si muoverà prima che le condizioni nelle quali sta operando si modifichino a loro volta.

Più o meno come accade per i lottatori professionisti che riescono ad anticipare le mosse del loro avversario prima che questi la pensi. Un grande lottatore è colui che mette in atto strategie per sopraffare l'avversario: pratica rudimenti dell'Arte dell'Agguato anche se circoscritti alla palestra e non alla società.

L'intento e l'azione diventano un tutt'uno. L'individuo non deve più aspettare che la situazione si manifesti per mettere in atto l'azione dell'agguato nei suoi confronti, ma metterà in atto una serie di azioni d'agguato prima che l'oggetto dell'intento si presenti. Sarà pronto a risolvere il problema prima che il problema si manifesti. Nel tempo, la soluzione precede il problema. Il Potere dell'Arte dell'Agguato consiste nell'intuire le possibili soluzioni prima che i problemi si presentino all'attenzione della ragione.

E' il mondo del tempo in cui si muove il corpo luminoso che agguato dopo agguato, il praticante dell'Arte, ha costruito e che interagisce con la sua coscienza.

Non c'è un potere o un'onnipotenza in questo. La ragione ignora il mondo del tempo. Alla ragione, dal mondo del tempo, giungono segnali sotto forma di lampi intuitivi o di sensazioni alle quali si trova costretta a rispondere per il proprio benessere. Non esiste la possibilità, per la ragione, di descrivere il mondo del tempo.

Questa è la trasformazione che Atena opera sui praticanti dell'Arte dell'Agguato.

Vivere il tempo come mondo in cui muoversi ed agire nel presente in funzione di un futuro possibile, è la trasformazione che l'Arte dell'Agguato, Atena figlia di Zeus, opera nell'individuo trasformandolo in un DIO.

29 marzo 2013

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Cod. ISBN 9788891170897

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Gli Stregoni vivono il mutamento. La loro attenzione è spostata. Non vivono la realtà quotidiana che si presenta, ma il futuro che da questa realtà si sta costruendo. Questo è il motivo per il quale gli uomini comuni non capiscono il punto di vista degli Stregoni.

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Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell'Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

Il Crogiolo dello Stregone

Praticare Stregoneria significa attrezzarsi per affrontare la vita. Significa costruire, giorno per giorno, la propria libertà. Fate vostra una vertà rivelata e vi troverete in ginocchio, pecora di un gregge che sacrifica la propria vita e quella dei propri figli per un padrone.