“UN NOBEL FRA LE PIEGHE DELL'UNIVERSO”
La visione della nascita dell'universo
nella religione Pagana Politeista
Non aspettatevi dal Libro
dell’Anticristo un’opera letteraria, un disegno, un ricamo. Il cambiamento del
modo di guardare il mondo è un’insurrezione emotiva, una violenza, con cui
l’attenzione dell’individuo modifica la sua descrizione del mondo. Tale
cambiamento non avviene nell’uomo con atteggiamenti eleganti, con dolcezza, gentilezza,
cortesia, riguardo e magnanimità. Avviene perché l’individuo se lo impone come
propria necessità. Il Libro
dell’Anticristo fornisce gli strumenti che consentono all’uomo di guardare al
futuro, anche quando questi strumenti sono sgrammaticati!
Per spiegare l'origine del Paganesimo Politeista è necessario rispondere al quesito che l'articolo "Un nobel fra le pieghe dell'universo" pone alle persone dopo che chi ha preso il nobel in questi giorni ha affermato:
"Ma cos'è il fondo
cosmico e perché è importante la sua leggera anisotropia? Beh tutto nasce nel
1948, quando il fisico russo emigrato negli Stati Uniti, George Gamow, mette a
punto un modello - il Big Bang caldo - per spiegare l'evoluzione cosmica. Fu
l'autentica e per certi versi clamorosa scoperta di un universo evolutivo: un
universo cui non avevano creduto né Newton né lo stesso Einstein. Grande fu,
dunque, la sorpresa quando, nel
Permane un quesito irrisolto:
"C'è tuttavia un elemento ancora da spiegare. Perché quell'universo omogeneo primordiale si è poi trasformato nell'universo attuale, così diversificato: con le sue stelle, le galassie, gli ammassi e i grandi vuoti?"
La risposta che da il Paganesimo Politeista è semplice in quanto si limita a riconoscere l'immenso della diversificazione come appare ai nostri occhi (con tutto quello che non appare, basti pensare alla materia nera):
"Adattamento soggettivo alle variabili oggettive date le peculiarità della qualità dell'energia a fondamento dell'universo. Cioè la capacità e la tensione di quell'energia di passare dallo stato inconsapevole allo stato consapevole qualora incontri delle condizioni favorevoli."
E fu una delle mie visioni che divenne il fondamento de "IL LIBRO DELL'ANTICRISTO"
Che trovate in parte dell'indirizzo:
http://www.federazionepagana.it/paganesimoanticristo.html
e che costituiscono i concetti fondamentali della religione Pagana Politeista.
E' superfluo, ribadire, ancora una volta, che per comprendere le religioni del popoli prima del cristianesimo, al di là della forma con cui gli DEI venivano rappresentati e dei bisogni di relazione specifiche con le consapevolezze dei popoli, è necessario comprendere i principi a fondamento de IL LIBRO DELL'ANTICRISTO (anche se è scritto male) per comprendere le Antiche Religioni.
L'articolo è stato prelevato dal sito:
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=60051
Un Nobel fra le pieghe dell'universo
Pietro Greco
Un'immagine del satellite
KobePremio Nobel per la fisica 2006 agli americani John C. Mather e George F.
Smoot per le misure dell'anisotropia della radiazione cosmica di fondo
realizzate con il satellite COBE tra la fine dell'anno 1989 e l'inizio 1990.
Una delle più importanti mai effettuate nella storia, peraltro recente, della
cosmologia scientifica perché sono considerate la quarta prova indipendente su
cui poggia il modello del Big Bang: il modello che spiega lo sviluppo del
nostro universo a partire dai primissimi istanti dopo la sua nascita.
Il progetto COBE è
stato realizzato da un team di almeno mille persone, con la collaborazione
della Nasa. La missione, portata a termine con successo, era quella di
«fotografare» l'universo così come appariva 300.000 anni dopo la sua nascita,
quando la temperatura era diventata abbastanza fredda il cosmo divenne
«trasparente». John Mather ha coordinato l'intero progetto e ha ricostruito la
mappa del fondo cosmico. George Smoot è stato il leader del gruppo che con COBE
ha misurato l'anisotropia nella radiazione di fondo. Ha poi raccontato la
vicenda, e le sue implicazioni, in un libro, Nelle pieghe del tempo uscito in
italiano per i tipi della Mondadori nel giugno del 1994: un vero bestseller
scientifico.
Ma cos'è il fondo
cosmico e perché è importante la sua leggera anisotropia? Beh tutto nasce nel
1948, quando il fisico russo emigrato negli Stati Uniti, George Gamow, mette a
punto un modello - il Big Bang caldo - per spiegare l'evoluzione cosmica. Fu
l'autentica e per certi versi clamorosa scoperta di un universo evolutivo: un
universo cui non avevano creduto né Newton né lo stesso Einstein. Grande fu,
dunque, la sorpresa quando, nel
Se il modello del Big
Bang è vero, aggiunge Gamow, allora deve esistere nel cosmo una «radiazione
omogenea di fondo» relitto dell'epoca in cui materia ed energia si sono
disaccoppiate e l'universo è diventato trasparente. Ciò si sarebbe verificato
circa 300.000 anni dopo il Big Bang, quando la temperatura è scesa sotto una
certa soglia e gli elettroni hanno potuto iniziare a legarsi in modo stabile ai
nuclei per formare gli atomi. La radiazione presente in questo periodo ha
continuato a raffreddarsi e oggi, sostiene Gamow, dovrebbe ricoprire l'intera
volta celeste e avere una temperatura bassissima, di soli 3 gradi sopra lo zero
assoluto. Quando poi, nel 1963, Arno Penzias e Robert Wilson scoprono la
radiazione omogenea di fondo è la consacrazione definitiva del modello del Big
Bang.
C'è tuttavia un
elemento ancora da spiegare. Perché quell'universo omogeneo primordiale si è
poi trasformato nell'universo attuale, così diversificato: con le sue stelle,
le galassie, gli ammassi e i grandi vuoti? È a questa domanda che risponde il
satellite COBE progettato da Mather e Smoot. Il quale conferma la grande
omogeneità della radiazione di fondo, così come previsto dal modello. Ma rileva
anche la leggera anisotropia: delle piccolissime pieghe in quel lenzuolo
perfettamente steso. Sono i nuclei intorno a cui, per gravità, la materia
inizia ad addensarsi e che poi di lì a qualche centinaio di milioni di anni
daranno vita alle stelle e, poi, a tutte le strutture cosmiche attuali.
Con le loro osservazioni
Mather e Smoot hanno fornito la quarta prova indipendente a favore del modello
del Big Bang e spiegato come sono potute nascere, in breve tempo (si fa per
dire), le stelle, le galassie e gli ammassi. Una pietra miliare nella storia
della cosmologia scientifica. Una storia a cui hanno contribuito prima e dopo
anche molti italiani, fra cui ricordiamo Francesco Melchiorri, Paolo de
Bernardis e i fisici italiani dell'esperimento Planck.
Pubblicato il:
04.10.06
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Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
Membro fondatore della Federazione Pagana
Piaz.le Parmesan, 8
30175 Marghera - Venezia
Tel. 041933185
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