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Cronaca quotidiana di pensieri Pagani

(Ultimi 10 giorni, circa)

Come i Pagani pensano gli Dèi

 

 

19 aprile 2024

Schiavitù e discriminazione

Il conflitto di pensiero fra la necessità di uguaglianza fra gli uomini e la necessità di alcuni uomini ad argomentare attorno al loro diritto di possedere altri uomini di cui, la scuola come Istituzione, deve, secondo quest'ultimi, sancire il loro diritto al dominio, è una costante nella storia dell'umanità.

Fra la metà del 1800 e la metà del XX secolo tutto il dibattito sociale vive queste contraddizioni. Il conflitto fra l'ideologia che sancisce il dominio dell'uomo sull'uomo e l'ideologia che vorrebbe la rimozione d ogni dominio dell'uomo sull'uomo.

Un esempio di queste contraddizioni si trova nei pensieri di Giacomo Leopardi dove, le sue riflessioni, si fermano alla forma e non disquisiscono sulle necessità degli uomini. In queste riflessioni, della prima metà del XIX, secolo c'è tutta la contraddizione della schiavitù che solo i democratici, i giacobini, durante la rivoluzione francese rimossero, ma che fu ripristinata immediatamente dagli interessi dei finanziatori del governo assolutista di Napoleone e confermate poi dalla restaurazione monarchica.

Scrive Giacomo Leopardi:

Nel secolo presente i neri sono creduti di razza e di origine totalmente diversi da' bianchi, e nondimeno totalmente uguali a questi in quanto è a diritti umani. Nel secolo decimosesto i neri, creduti avere una radice coi bianchi, ed essere una stessa famiglia, fu sostenuto, massimamente da' teologi spagnuoli, che in quanto a diritti, fossero per natura, e per volontà divina, di gran lunga inferiori a noi. E nell'uno e nell'altro secolo i neri furono e sono venduti e comperati, e fatti lavorare in catene sotto la sferza. Tale è l'etica; e tanto le credenze in materia di dovere morale hanno che fare colle azioni.

E ancora scrive Leopardi:

"Cosa curiosa, e notabile per chi vuol conoscere la storia, e dalla storia inferire il valore, delle opinioni degli uomini intorno ai diritti e ai doveri, si è che ne' secoli passati, i Negri erano creduti d'una origine e quindi d'una famiglia stessa co' bianchi, e pur quei medesimi che li tenevano per tali, sostenevano la ineguaglianza naturale di diritti tra i bianchi e loro, la inferiorità dei Negri, e la giustizia della loro servitù, anzi schiavitù ed oppressione: oggi i Negri sono conosciuti di origine, e però di famiglia, onninamente diversa dai bianchi, e quelli che gli hanno per tali, sostengono la loro uguaglianza sociale rispetto a noi, e la parità de' loro diritti, e la totale ingiustizia del farli schiavi, o maltrattarli, o dominarli, e l'assurdità dell'opinione antica in tal proposito".

Giacomo Leopardi, Pensieri, Editore Feltrinelli, 2014, pag. 112

Lo schiavismo, come la discriminazione, è un'ideologia che si esprime nelle azioni che si presentano alla nostra coscienza. Le persone vedono gli schiavi in catene e parlano di ingiustizia, ma non sono in grado di scorgere l'ingiustizia quando questa è annunciata ideologicamente senza che la loro coscienza assista alle catene. Pertanto, all'ideologia dello schiavismo è sufficiente togliere la rappresentazione formale delle catene fisiche dagli occhi di chi guarda e sostituire quelle catene con catene diverse (assenza di diritti, negazione dei diritti, impossibilità a rivendicare diritti, ecc.) che non appaiono nella rappresentazione formale alla coscienza di chi guarda e quelle catene non potranno essere rimosse dall'indignazione.

Fu necessario abolire la schiavitù giuridica per riaffermare la schiavitù di fatto. Così era necessario abolire la discriminazione fra persone, sessi e religioni, per riaffermare la discriminazione di fatto e legittimare la violenza del più forte sul più debole dal punto di vista sociale.

C'è forse qualcuno che ha analizzato l'ideologia della schiavitù?

Questo è il problema, fintanto che si penserà che la schiavitù e la discriminazione sono un prodotto naturale dell'esistenza (ed è un'esistenza, secondo costoro, creata da Dio) non si metterà mai in discussione la schiavitù o la discriminazione, ma solo la rappresentazione formale mantenendo immodificata e immodificabile l'ideologia della schiavitù e della discriminazione che continuerà a presentarsi sotto diverse rappresentazioni formali per mantenere il controllo sociale.

 

19 aprile 2024

Sul chiedersi il perché: delle cose

Chiedersi il perché: delle cose significa non dare per scontato che le cose siano. Non si tratta di "umiltà" rispetto alla possibilità del conoscere, ma si tratta della certezza che il proprio conoscere sia sempre in modificazione.

La differenza fra "proiettare" sulle cose ciò che sappiamo, o pensiamo di sapere, e proiettare sulle cose un conoscere alimentato dalla necessità soggettiva, rappresentano due atteggiamenti soggetti diversi. Il primo definisce le cose per ciò che pensiamo che esse siano e, dunque, devono essere, il secondo per ciò che pensiamo esse siano ma non necessariamente devono essere.

Il primo è un "giudizio di verità", il secondo è un "giudizio di necessità". Il primo tende ad essere un giudizio immodificabile e, quando si modifica, la modificazione appare superficiale. Spesso non coinvolge le convinzioni profonde che coinvolgono le emozioni. Il secondo è il giudizio che viene dato per necessità di dare quel giudizio sulla cosa, o sul concetto, per poter proseguire nella ricerca. Non condiziona le emozioni di chi dà quel giudizio ed è pronto a modificarlo all'apparire di nuovi fenomeni e di nuove condizioni della cosa alla sua coscienza.

Nel "giudizio di verità" gli studi non aprono nuove prospettive perché: la persona tende a studiare solo ciò che conferma il suo giudizio. Nel secondo caso, gli studi modificano il giudizio perché: apportano nuovi e diversi fenomeni alla coscienza.

Di questo ne ho parlato fin da oltre trent'anni fa nel Crogiolo dello Stregone. La differenza di giudizio definisce due grandi tipologie di insiemi di persone, spesso in conflitto fra di loro. Fra questi due insiemi esiste una "zona grigia del pensiero umano" in cui esiste una certa comunicazione. Tendenzialmente, fra questi due insiemi c'è solo conflitto ideologico dove uno crede di capire l'altro e l'altro tende a distruggere il primo.

 

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18 aprile 2024

La Titanomachia come parto della vita nella Teogonia di Esiodo

La Titanomachia come parto della vita nella Teogonia di Esiodo

La Titanomachia è una lettura della costruzione dell'esistente. Dopo che Esiodo ha descritto le condizioni all'interno delle quali divengono gli Dèi Olimpi è necessario che quella descrizione partorisca le condizioni attraverso le quali il presente si formi e maturi.

Gli Dèi Olimpi e lo stesso Zeus devono essere considerati come il bambino che nella pancia della madre spinge per nascere e iniziare il proprio processo di crescita. La vita si genera attraverso un atto di violenza. Un atto di volontà perpetrato dalla Coscienza di Sé che viene in essere e che separandosi dall'inconsapevole che la circonda decide di usare la falce dentata, che per i suoi figli Gaia forgiò, per costruire sé stessa recidendo il cordone ombelicale con la madre e il padre. La nascita del bambino è un atto di violenza attraverso il quale il bambino afferma la propria indipendenza dalla madre. La nascita del bambino è una perdita per la madre la quale, alla volontà di nascita del bambino, opporrà la propria esistenza contro la sua volontà di indipendenza.

Il bambino separa sé stesso dalla madre per iniziare la propria costruzione. La madre genera il bambino opponendo resistenza e bisogno di separazione insieme. Resistenza alla separazione e necessità della separazione sono le condizioni attraverso le quali il bambino può maturare. La resistenza della madre alla separazione garantisce la crescita nella madre del bambino. Il bambino potrà vincere quella resistenza soltanto quando si sarà attrezzato per trionfare rispondendo alle necessità di separazione di sé e della madre insieme.

Purtroppo, quando le madri (all'interno della specie umana) oppongono una resistenza eccessiva e psichicamente quale emanazione della pulsione di morte, la resistenza che oppongono alla nascita del bambino diventa la resistenza che metteranno in atto per l'intera vita costruendo la dipendenza nel figlio, legandolo a sé, ed evitando di fornirgli strumenti psico-fisci-culturali con cui fondare la propria esistenza indipendentemente dalla madre e dal padre. La madre che non è malata di morte, opporrà sì resistenza alla volontà di indipendenza del figlio, ma solo per costringere il figlio a mettere in atto quelle strategie che sconfiggeranno i suoi tentativi rendendo il figlio sufficientemente forte ed armato di volontà e intento per affrontare da solo l'intera esistenza. La resistenza che distrugge, contrapposta alla resistenza che costruisce.

Scrive Esiodo nella Teogonia tradotta da Romagnoli:

Disse; e assentirono i Numi datori di beni, all'udire

quelle parole; e assai più di prima agognava la zuffa

il cuor d'ognuno; e tutti destaron la pugna crudele,

quel di, femmine e maschi, Titani, e figliuoli di Crono,

e quei che Giove aveva dall'Erebo tratti alla luce,

terribili, gagliardi, dotati d'immenso vigore:

ché cento mani ad essi balzavano fuor da le spalle,

similemente a tutti, sugli omeri a ognuno cinquanta

capi crescevano sopra le fulgide membra. E ai Titani

stettero a fronte a fronte, quel di nella dura battaglia,

nelle massicce mani stringendo gran picchi di monti.

Dall' altra parte, i Titani solleciti empievan le schiere,

e gli uni e gli altri mostra facean della possa del braccio,

con gesta grandi. Echeggiò terribile il pelago immenso,

die' gran rimbombo la terra, squassato gemé r ampio cielo,

dalle radici fu scrollato l'Olimpo infinito,

sotto la furia dei Numi, del Tartaro ai baratri oscuri

giunse l'orribile crollo, dei piedi l'acuto frastuono

e del tumulto, che mai non cessava, dei colpi gagliardi.

Cosi gli uni sugli altri lanciavano i colpi dogliosi;

e perveniano al cielo le grida di questi e di quelli,

e gli uni sopra gli altri piombavan con impeto grande.

Esiodo, Teogonia 664 712

Eccolo il bambino mentre manifesta le intenzioni attraverso le quali assumersi la responsabilità della propria vita.

"Devo uscire da questa trappola" affermò il bambino nel ventre della madre:

"Disse; e assentirono i Numi datori di beni, all'udire

quelle parole; e assai più di prima agognava la zuffa

il cuor d'ognuno; e tutti destaron la pugna crudele,

Immediatamente iniziò la lotta per uscire dal ventre della madre. Quel ventre era un Essere vitale e al desiderio di libertà contrappone il desiderio di non soffrire. Fu una contrapposizione di terribile violenza. In quel momento, il bambino, convocò tutte le forze che potevano aiutarlo nella costruzione di sé stesso. Convocò le antiche forze che i suoi avi, Urano Stellato e Gaia, avevano forgiato per consentirgli di costruire il suo divenire. Chiamò a raccolta le sue forze, chiamò a raccolta le sue tensioni e i suoi desideri fondendoli nella necessità del suo Potere di Essere.

In quel momento:

ché cento mani ad essi balzavano fuor da le spalle,

similemente a tutti, sugli omeri a ognuno cinquanta

capi crescevano sopra le fulgide membra. E ai Titani

stettero a fronte a fronte, quel di nella dura battaglia,

nelle massicce mani stringendo gran picchi di monti.

Il bambino si girò, con sforzo titanico, pronto a spingere con la sua testa contro la barriera che lo separava dall'infinito. Il bambino afferrò le sue forze per uscire da quella situazione. Afferrò rocce infinite che gli impedivano il movimento ed agì per rimuovere gli ostacoli che come forze titaniche sembravano impedirne i movimenti. La madre rinforzò le sue schiere e le sue forze. Non poteva permettersi il lusso di perire dopo il primo parto. E con opera di mani e di forze contrasse il suo addome affinché chi stava partorendo non danneggiasse sé stessa e la sua capacità di partorire.

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18 aprile 2024

Segreti e misteri in Stregoneria

I misteri nel mondo della magia non sono tali perché sono oggetti nascosti, ma sono tali perché l'individuo non sa che cosa farsene dell'oggetto che sta sotto i suoi occhi.

E' come per i segreti che non sono tali perché nessuno li conosce, ma sono tali perché essendo alla comune conoscenza le persone li scambiano per banalità e non vi prestano attenzione.

Per contro, tutto ciò che è magia viene coperto da una fitta coltre di illusioni, desideri, credenze, aspettative, che costruiscono castelli immaginari che imprigionano l'attenzione delle persone in uno stato ansioso d'attesa che impedisce loro la comprensione di ogni effetto della realtà che si discosta da quell'immaginario.

La realtà si allontana sempre più dall'orizzonte della percezione e la persona attende la realizzazione di quanto immagina limitando sempre di più l'orizzonte percettivo.

Quando si inizia il cammino contrario, ogni allargamento dell'orizzonte della percezione appare come un'illuminazione, come se la percezione si accendesse e quella luce, che appare nuova, si affaccia alla coscienza dell'individuo che inizia una diversa elaborazione del proprio conoscere.

Spesso quel conoscere è il riconoscere di una quello che sarebbe stata una banalità se la percezione dell'individuo non fosse stata rinchiusa in un immaginario fantastico.

La differenza fra immaginazione e reale percepito viene data al soggetto solo ed esclusivamente dall'esperienza che il soggetto vive. Tanto più il soggetto è coinvolto nelle relazioni nella società e nella natura, tanto più il suo corpo, la sua psiche e la sua percezione si adatta a quel reale, tanto più l'individuo si ritrae dalle relazioni sociali, nella natura tanto più la sua percezione, il suo corpo e la sua psiche si adattano a quel sottrarsi e tanto più si rinchiude nell'immaginario per poter difendersi da quel reale che descrive come ostile e minaccioso.

 

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17 aprile 2024

Cotto, Gige e Briareo nella Teogonia di Esiodo

Cotto, Gige e Briareo nella Teogonia di Esiodo

Cotto, Gige e Briareo sono figli di Urano. Con i Giganti figli di Urano, scompaiono dalla scena della Teogonia dopo che il padre li ha incatenati nel Tartaro.

I Centimani o Ecatonchiri, sono rappresentati con 50 teste e cento braccia. Le teste rappresentano i sensi, il pensiero, la percezione e l'intelligenza e le braccia la capacità d'azione: essi sono l'emozione fatta azione.

Oltre agli Ecatonchiri, fra i figli di Urano Stellato che collaborano con Zeus, vanno ricordati anche i Ciclopi: Bronte, Sterope e Arge.

Scrive Esiodo nella Teogonia tradotta da Romagnoli:

Ed i Ciclopi poi generava dal cuore superbo,

Stèrope, Bronte, ed Arge dal cuore fierissimo: il tuono

diedero questi a Giove, foggiarono il folgore. In tutto

erano simili essi agli altri Celesti Immortali,

ma solamente un occhio avevano in mezzo alla fronte:

ebbero quindi ,il nome: Ciclòpi: perché solo un occhio

si apriva a ìor, di forma rotonda, nel mezzo alla fronte.

Aveano forze immani, nell'opere grande scaltrezza.

Ed altri nacquero anche figliuoli alla Terra e ad Urano,

Cotto, Gia, Briarèo, figliuoli di somma arroganza.

Ad essi cento mani spuntavan dagli òmeri fuori,

indomabili, immani, cinquanta crescevano teste

fuor dalle spalle a ciascuno, sovresse le membra massicce;

e senza fine gagliarda la forza su l'orrido aspetto.

Esiodo, Teogonia 139 - 153

L'idea generale è questa: la vita sorge solo attraverso Urano Stellato. L'emozione trasforma il non vivente in vivente, in Coscienza di Sé.

Cronos e i Titani possono costruire il mondo del tempo evirando Urano Stellato, ma Esiodo non ci racconta che ruolo hanno nel mondo del tempo Afrodite e le Erinni che nascono dal pene e dalle gocce di sangue che cadono in mare.

Il tempo può essere generatore di vita?

Il mondo emotivo si trasforma mediante l'esperienza. Il mondo del tempo articola sé stesso facendo di ogni azione un oggetto che occupa uno spazio, ma non un tempo; il mondo della ragione costruisce un tempo lineare che va dalla nascita alla morte del corpo fisico in cui la coscienza manipola la propria energia vitale, la propria struttura emotiva, attraverso le azioni che mette in atto nel mondo e nella qualità in cui è divenuta.

La guerra contro il tempo, per separare la ragione dal presente in cui è imprigionata, non viene vinta da Zeus, ma viene vinta dall'emozione, dal mondo emotivo, dagli Ecatonchiri e dai Ciclopi che forniscono il tuono e la folgore a Zeus.

La battaglia degli Ecatonchiri è la battaglia, come rappresentazione estetica , di infondere la vita nella non - vita.

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17 aprile 2024

Gli Esseri di sola energia
(Rispetto a ciò che pensiamo materia)

Con gli "Esseri di Energia" che ci stanno attorno e con i quali, che ci piaccia o meno, condividiamo la Terra, l'atteggiamento che dobbiamo avere con loro è lo stesso atteggiamento che teniamo con gli acari. Sappiamo che esistono, sappiamo di che cosa si cibano, teniamo pulita la casa, ma essenzialmente ne ignoriamo l'esistenza.

Qualche malato mentale si fa influenzare da loro ed eleva la loro presenza ad un modello ideologico dal quale far dipendere le proprie scelte esistenziali, ma si tratta di malati che cercano qualche cosa da cui dipendere.

Questi "Esseri di energia" si cibano di energia emotiva che i corpi fisici disperdono nella loro attività e diventano attivi e giganteschi solo nell'immaginazione quale effetto della malattia mentale.

Quando iniziai il mio percorso di Stregoneria misi molta attenzione su di loro. Poi, una volta che ne ho compreso la natura li ho ignorati perché sono assolutamente ininfluenti nella vita dell'uomo salvo per i "sottomessi a Dio". A costoro stimolano le emozioni enfatizzando "l'amore per Dio" (o simili) in modo che producano una certa qualità di "energia emotiva" della quale, una parte degli "Esseri di energia", si cibano. Come gli acari si cibano dei frammenti che perdiamo della nostra pelle, così loro si cibano di frammenti di energia emotiva che disperdiamo.

Come non ci occupiamo degli acari, così non ci occupiamo nemmeno di loro. La nostra trasformazione come Esseri della Natura li ha cancellati dall'orizzonte delle percezione con la sola eccezione di alcuni effetti di alcune malattie mentali. Che poi, oltretutto, quella percezione non entra direttamente nella coscienza, ma vi entra nella forma di allucinazioni.

 

17 aprile 2024

Giustizia

Se l'uomo non costringe Dio a rispettare le leggi, non ci sarà mai giustizia fra gli uomini.

 

17 aprile 2024

Distruzione dei diritti sociali

Col cambio di regime, i diritti sociali apparentemente rimangono, solo che si alza il prezzo per potervi accedere. Tutto diventa faticoso e aumentano le aggressioni affinché le persone non possano accedere ai diritti sociali. Prendete il diritto d'aborto, ad esempio. Non è stata abrogata la legge, ma le donne vengono costrette ad abortire, quando ancora abortiscono, in clandestinità per le feroci aggressioni dei trafficanti di carne umana cristiani. Questo vale anche per la ricerca di giustizia, vale per la scuola nella quale si abbassa la qualità dell'insegnamento per impedire ad un numero maggiore di persone di vantarsi davanti a Dio. Si svalutano le persone competenti ed impegnate per costringerle ad emigrare.

Lo sfascio sociale non appare da provvedimenti legislativi davanti ai quali si reagisce, ma da azioni amministrative che sono in sé azioni eversive rispetto allo spirito Costituzionale.

Un po' alla volta, distrattamente, si passa dall'idea di cittadino all'idea di essere pecora del gregge che il buon pastore porta al macello della vita. Poi, sempre questi eroi del nuovo regime, a mano a mano che la loro azione viene svelata costruiranno un conflitto talmente grande per cancellare l'attenzione delle persone dalle loro azioni mandando al macello il materiale umano di scarto sociale che hanno confezionato.

 

17 aprile 2024

Riflessione sulla ciarlataneria

Ogni ciarlatano ha le sue caratteristiche di ciarlataneria e, magari ha dei lati che possono essere interessanti in alcuni contesti. La ciarlataneria va vista dal punto di vista della Stregoneria e della Magia. Considera un grande ciarlatano come, ad esempio Jung o Freud. Hanno fatto la storia della psicanalisi affermando di fare scienza quando, al contrario, facevano filosofia metafisica. Entrambi affermavano una realtà immaginaria e al centro di questa realtà immaginaria mettevano loro stessi quali sacerdoti e maestri di quella realtà.

Il meccanismo si applica anche agli esoteristi. Considera gli spiritisti che per un secolo hanno venduto apparizioni di spiriti nelle sedute spiritiche. Erano truffe. La gente pagava per parlare con i parenti defunti. Ma nessuno parlerà con i morti perché la vita, quando c'è, oltre la morte, non è come i vivi immaginano e non è descrivibile per i vivi.

Se qualcuno sfrutta il desiderio di parlare col parente defunto, crea un'ideologia sui defunti e chiama questa ideologia, "misteri" di cui "lui sa" e si fa pagare sia in termini monetari sia in termini di dipendenza psicologica. Anche Jung credeva nei fantasmi o nei poteri paranormali. Pensa ai "poteri paranormali" che venivano affermati ma non sono mai esistiti.

L'esoterismo serve solo a nascondere la magia della realtà in cui viviamo. Ad esempio, capire l'intelligenza di un cane o di un gatto, degli animali o delle piante, capire e percepire le sensazioni degli e negli oggetti del mondo, comprendere come si modifica il mondo in cui viviamo perché noi lo stiamo vivendo e non solo, come fanno gli esoteristi, immaginandolo attraverso la fede. Il mondo è fatto di Esseri viventi, Esseri materiali viventi, con corpi fisici o di energia, ma sempre li possiamo toccare, percepire e sentire. Non servono i "misteri" serve la conoscenza che si sviluppa attraverso il nostro vivere.

 

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16 aprile 2024

Le ragioni ideologiche del fallimento del Partito Comunista Italiano

Rinascita, uno degli organi del Partito Comunista Italiano, nel 1945, in un articolo a firma di Vincenzo la Rocca, ci racconta come avvenne la distruzione del Partito Comunista e della tecnica che mise in atto per poter fallire.

Scrive La Rocca:

Da scrittori che non ci conoscono o hanno interesse a travisare la nostra ideologia e a deformare la nostra linea di condotta, il Partito comunista viene presentato, in via generale, come quello che innalza la bandiera di una lotta aperta e implacabile contro la religione. Questa posizione, che potrebbe anch'essere la posizione di alcuni gruppi della democrazia borghese, non è mai stata e non è assolutamente la nostra. Noi siamo marxisti-leninisti, cioè seguiamo la dottrina elaborata da Marx e da Engels, sviluppata ulteriormente e arricchita di nuove tesi e conclusioni, di nuove conoscenze ed esperienze da Lenin e da Stalin.

E La Rocca continua dicendo:

Qui non è male ricordare che il marxismo, come Engels chiariva a Sorge, come di continuo ha ripetuto Lenin, non è un dogma, ma una guida per l'azione, e come teoria rivoluzionaria si forma in intimo contatto con la pratica di un movimento che abbraccia realmente le masse; che il marxismo, secondo gl'insegnamenti dei suoi creatori, non è una raccolta di formule o una specie di catechismo; che esso, quale scienza dello sviluppo della società e del movimento operaio non può né deve essere considerato qualcosa di compiuto e d'immutabile, cioè di fisso e di morto; ma che, al contrario, esso ha posto soltanto le pietre angolari di una dottrina che progredisce e si perfeziona, che i marxisti debbono far progredire e debbono perfezionare in tutte le direzioni, "se non vogliono restare indietro dalla vita"; che in altri termini il marxismo, espressione teorica del movimento proletario, degl'interessi fondamentali dei lavoratori, indica compiti generali, che la situazione economica e politica concreta di ogni fase speciale del processo storico modifica necessariamente; fornisce le direttive generali, che si applicano in particolare in una maniera diversa alle diverse nazioni, tenendo conto delle condizioni storiche di ciascun paese e della vita vivente, dei fatti precisi, della realtà obiettiva.

In sostanza, tutto il discorso diventa fumoso, privo di contenuti e vuoto di intenzioni.

In concreto, che cosa vogliono i comunisti che si modifichi nella società in cui vivono?

E' indubbio che una Democrazia Cristiana curava gli interessi della chiesa cattolica e del grande capitale, ma i comunisti, che affermavano di rappresentare il movimento "proletario", che cosa volevano o avrebbero voluto che la società facesse in favore del movimento proletario?

Non mi sto riferendo al momento contingente come può essere una rivendicazione salariale, ma la collocazione delle condizioni del proletariato nelle condizioni più generali della nazione. Appoggio la richiesta dell'aumento salariale, ma come voglio modificare le condizioni oggettive dell'economia affinché il miglioramento delle condizioni salariali non venga riassorbito dalle condizioni inflattive, ad esempio; o come colloco le rivendicazioni del proletariato, di cui sono rappresentante in funzione del futuro dei loro figli? Della vita domestica? Delle relazioni politiche e culturali?

Il proletario, il lavoratore, non è solo il soggetto che fa figli o che lavora, è un cittadino che vive la complessità e la complessività della vita sociale e se tu partito comunista, che vuoi rappresentarlo, non metti al centro del dibattito il tipo di violenza che costringe il proletario a mandare i suoi figli al catechismo, tu non fai gli interessi del proletariato, ma fai gli interessi della gerarchia nobiliare cattolica.

Come può dire La Rocca:

"in altri termini il marxismo, espressione teorica del movimento proletario, degl'interessi fondamentali dei lavoratori, indica compiti generali, che la situazione economica e politica concreta"

se non riesce a vedere che la chiesa cattolica, in nome di Gesù, stupra i bambini dei proletari sfruttando le loro condizioni di lavoro e non ha una politica contro questo perché lui non vuole opporsi alla religione cattolica? In questa situazione, il Partito Comunista si è fatto complice della violenza sull'infanzia al pari della Democrazia cristiana e al pari della chiesa cattolica che esegue il delitto.

Questo significa che il Partito Comunista non aveva nel suo programma il riconoscimento del bambino quale soggetto di diritto giuridico perché, come la chiesa cattolica, pensava che i bambini fossero proprietà dei genitori, per estensione degli educatori, e non potevano rivendicare diritti se non sottomissione e obbedienza.

Questo significa, ancora, che il Partito Comunista non aveva una visione d'insieme di una società in trasformazione, ma aveva fatta propria la morale cattolica aiutando la chiesa cattolica a stuprare gli stessi militanti del Partito Comunista che, magari, erano tendenzialmente anticlericali. Il Partito Comunista emarginava gli anticlericali e gli atei come aveva fatto Stalin in Russia.

Si tratta di negazione dei principi fondamentali del "materialismo storico e dialettico" dove la realtà in essere è il prodotto di trasformazioni storiche. E non è manifestazione della verità di Dio. Trasformazioni storiche che hanno nei principi cristiani e cattolici la base ideologica dello schiavismo e della negazione del proletariato quale cittadino capace di beneficiare di uguaglianza di diritti.

Questo negare al proletario il ruolo di cittadino a pieno titolo e diritto sarà talmente radicato nel Partito Comunista che, una volta abolite le distinzioni di classe e rimossi i privilegi sociali di alcuni, il principio di uguaglianza non sarà mai rivendicato dal Partito Comunista se non dopo la rivoluzione morale del 1968 che scardinerà i fondamenti morali e culturali cattolici di cui il Partito Comunista si era fatto, fino ad allora, promotore.

Scrive La Rocca:

Il marxismo, anzi, non solo non interviene nelle dispute, nelle controversie e nelle lotte di carattere religioso, ossia non apre né conduce per suo conto, alcuna "campagna" contro la religione, ma cerca d'impedire che queste controversie e queste lotte nascano e s'impadroniscano delle masse. Attribuire al Partito comunista il proposito di fare stalle delle chiese, di abbattere le statue degli dei, di mutare i preti in torce vive, ecc. è un'arma spuntata, tratta, per comodità polemica, da un arsenale di menzogne e di calunnie, le quali tendono a falsare i veri termini della lotta politica e a turbare il clima in cui questa lotta si svolge, in mancanza di altri argomenti, più robusti e più sicuri.

Non è vero quanto dice La Rocca che il marxismo non interviene nelle dispute di carattere religioso, lo ha sempre fatto. I diritti della donna russa nel principio di uguaglianza fra i sessi, il diritto all'autodeterminazione all'aborto, il diritto al divorzio fatto in Russia da Lenin erano contrapposizioni di ordine religioso. Era una lotta sociale religiosa tant'è che, proprio perché il PCI non la fece in Italia, la discriminazione della donna, la negazione del divorzio, il delitto d'onore, la guerra feroce fatta dalla chiesa cattolica per impedire il diritto d'aborto furono negati per decine e decine di anni nonostante la nostra Costituzione. Lo stesso diritto fascista-cattolico di torturare gli arrestati dovette aspettare cinquant'anni per una legge attuativa. E ad essere torturati erano solo "proletari".

Per contro il Partito Comunista faceva campagne contro i propri militanti quando volevano rimuovere principi oscurantisti cattolici dalla società civile.

Il partito Comunista fu complice di tutte le infamie fatte dalla chiesa cattolica per ordine del suo Dio e del pederasta in croce.

Come può il Partito Comunista condannare i lager tedeschi se non è in grado di condannarne il modello ideologico del Dio dei cattolici che stermina l'umanità col diluvio universale? Come ha potuto il Partito Comunista chiamarsi democratico se collabora ad imporre la morale della monarchia assoluta che antepone gli interessi del monarca agli interessi dei suoi "sudditi"?

Se mi è abbastanza semplice fare alcune riflessioni che possono apparire non aderenti alla realtà, ma quando si sono verificate le condizioni che osservo, significa che nella società si è mosso un coacervo di contraddizioni e di criticità che hanno coinvolto gli individui producendo sofferenza percepita come "ingiustizia di classe". Vivere questa sofferenza li ha allontanati dal partito negando gli stessi principi formali che il Partito Comunista dichiarava a parole ma negava nella prassi. Quando il partito dichiara di farsi carico delle necessità delle persone e poi impone principi morali alle persone sottomissione e obbedienza all'autorità divina il Partito Comunista allontana le persone, ma soprattutto allontana i propri quadri politici dai militanti. In altre parole, i singoli cittadini vivevano conflitti alimentati dalla chiesa cattolica e dalla sua necessità di controllo sociale trovando favori e aiuti da parte del Partito Comunista.

Lenin non fece propria la morale cristiana. Modificò la società aumentando i diritti dei cittadini. Cittadini, non proletari! Stalin abolì l'attività atea, inaugurata da Lenin, nell'evanescente tentativo di aumentare la partecipazione popolare nella guerra contro i tedeschi. La sua scelta, al di là degli effetti che ebbe nell'immediato, fu la scelta chiave della distruzione dell'URSS.

Quando chi predica l'uguaglianza nella teoria e poi nella pratica appoggia principi assolutisti propri dei cristiani, sia cattolici, evangelici o ortodossi, non fa altro che distruggere i principi di uguaglianza in nome della monarchia assoluta. Una monarchia assoluta che può assumere l'aspetto di sovranismo, nazismo, fascismo, monarchia o assolutismi di vario genere. Questo lo vediamo oggi sia nei paesi occidentali che nei paesi dell'est-Europa e in Russia.

L'assoggettamento al padrone Dio ha portato al fallimento di chi ha offeso il "proletariato" negando il materialismo storico e dialettico in nome della morale di un Dio padrone di cui la chiesa cattolica si fa forza imponendo i principi assolutisti ad un'infanzia a cui vuole negare il diritto di cittadini.

Il termine di "catto-comunista", applicato al Parito Comunista, mi sembra molto ben coniato.

Le affermazioni di Vincenzo La Rocca sono tratte da Rinascita del settembre-ottobre 1945

 

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15 aprile 2024

La scuola del gregge

Questa è la scuola che la chiesa cattolica vuole imporre all'Italia.

Un giudizio non dissimile va fatto di quella che chiamiamo libertà d'insegnamento. Essendo fuor di dubbio che la sola verità debba informare le menti, perché in essa sola sta il bene, il fine e la perfezione delle nature intellettuali, l'insegnamento non deve perciò dettar altro che il vero, tanto a chi l'ignora quanto a chi lo sa, affinché ne rechi agli uni la notizia, la conservi negli altri. Per questa cagione è stretto dovere degli insegnamenti affrancare gli animi dall'errore, e premunirli contro di esso mediante efficaci argomenti. Dal che apparisce, essere al tutto contraria alla ragione, e tale da pervertire totalmente le intelligenze, quella libertà di cui parliamo, la quale si arroga una sconfinata licenza d'insegnar ciò che le piace; licenza che ai cittadini il pubblico potere non può accordare senza fallire ai suoi doveri. Tanto più che l'autorità dei maestri ha grande influenza sopra i discepoli, e raro è assai che questi possano discernere da se stessi se le dottrine di quelli siano vere o false. E' necessario dunque, che anche questa libertà, perché sia onesta, contengasi entro certi confini, e ciò per non lasciare impunemente che in istrumento di corruttela si converta il magistero. Il vero poi, che ha da essere l'unico oggetto dell'insegnamento, si distingue in due specie, naturale e rivelato. Le verità naturali, quali sono i primi Princìpi e le prossime conseguenze che ne trae la ragione, formano nell'ordine delle idee il patrimonio comune del genere umano: e poiché su quei veri riposano, come su fondamento saldissimo, morale, giustizia, religione, lo stesso umano consorzio, sarebbe la cosa più empia del mondo e più stolidamente disumana permettere che questo sacro retaggio sia impunemente dilapidato. Né va conservato meno gelosamente il preziosissimo e santissimo tesoro della verità che conosciamo per divina rivelazione. Per molte luminose prove si giunge a stabilire, come usarono spesso gli Apologisti, certi punti principalissimi, quali sono: che Iddio ha divinamente rivelato alcune verità; che per rendere testimonianza alla verità l'Unigenito Figlio di Dio si è incarnato; ch'Egli ha fondato una società perfetta, cioè la Chiesa, della quale è capo Egli stesso, e con la quale promise di rimanere sino alla consumazione dei secoli.
Tutte le verità insegnate col divino suo labbro Egli volle affidate a questa società, con ordine di custodirle, difenderle e autorevolmente dichiararle; comandando nel medesimo tempo a tutti i popoli di credere e obbedire alla Chiesa sua, come a Lui stesso, pena, chi facesse il contrario, l'eterna dannazione. Così è chiaro, che Iddio è all'uomo il migliore e più sicuro maestro, fonte e principio d'ogni verità: è l'Unigenito, ch'è nel seno del Padre, è via, verità, vita, luce vera che illumina l'uomo, e di cui tutti gli uomini devono essere docili ed ossequiosi discepoli. "E saranno tutti ammaestrati da Dio" (Giovanni, VI, 45)»

Tratto da: Leone XIII, Enciclica Libertas, 20 giugno 1888

 

15 aprile 2024

Esoteristi e preti cattolici

Durante le crisi economiche e sociali, i malati mentali, esoteristi e cristiani, cattolici e evangelici, si moltiplicano chiamando alla guerra contro il nemico, sicuramente posseduto dal demonio o dalle forze del male.

Sono la peggior feccia di individui che agiscono nella società spargendo insicurezza e fornendo ricette che alimentano le difficoltà sociali.

Servi di un Dio padrone, un delinquente e malvagio che si vanta di aver macellato l'umanità col diluvio universale, puntano al linciaggio del singolo individuo (posseduto dal demonio) e al genocidio di chi ha Dèi diversi dal pederasta che fu messo in croce e che viene usato per legittimare la pederastia cristiana.

Loro sono criminali perché fanno violenza a persone deboli, ma i giornalisti sono i loro complici avvallando farneticazioni per il solo fine di vendere giornali. Hanno cessato di fare informazione per darsi alla propaganda. Gli hanno chiesto i giornalisti di dimostrare la fattività delle sue affermazioni? No! Dunque, complici! Diffusori di complotti metafisici che appartengono all'ambito della psichiatria.

Vi siete già dimenticati di Emmanuel Milingo? O del pagliaccio Gabriele Amorth?

O vi siete dimenticati delle buffonate di Padre Pio, un malato mentale, che affermava di "lottare contro il demonio"? Erano pagliacciate e buffonate. Eppure, su quelle pagliacciate e buffonate hanno fatto i soldi rubandoli alla povera gente.

Vengono tirati fuori quando servono per disarticolare la società civile.

 

15 aprile 2024

Inno Orfico alle Grazie

Inno Orfico alle Grazie

E questo è il commento al sessantesimo Inno Orfico che condivido.

  Inno Orfico alle Grazie

  Ascoltatemi, o Grazie dal gran nome, che ricevete splendidi onori,
figlie di Zeus e di Legalità dal seno pieno,
Bellezza e Floridezza e Letizia molto felice,
genitrici di gioia, amabili, benevole, sante,
dalle forme cangianti, sempre fiorenti, desiderabili per i mortali;
invocate, circolari, dal volto di corolla, attraenti:
venite datrici di felicità, sempre favorevoli agli iniziati.

da Inni Orfici ed. Lorenzo Valla trad. Gabriella Ricciardelli

Eurinome, la figlia dei Titani Oceano e Teti, con Zeus dette vita alle Cariti.

Aglaia, Radiosa; Eufrosine, Gioia; Talia, Fiorente; sono potenze che si calano come parte del desiderio e delle necessità in ogni nato nella Natura.

A Roma le Cariti prendono il nome di Grazie e quando ognuno di noi dice "grazie" a qualcuno è sempre radioso, con animo grato e pieno di gioia e il suo aspetto si illumina fiorendo di gratitudine.

Quando diciamo "grazie" a qualcuno o a qualche cosa, le Cariti emergono dentro di noi.

Le Grazie rappresentano il senso stesso della Religione Pagana.

Bellezza, Floridezza e Letizia sono quanto viene desiderato da ogni Essere Umano. Il desiderio viene soddisfatto all'interno del piacere e non ha nulla a che fare con la tristezza, la sofferenza o il sospiro che anela ad una felicità più presente nell'immaginazione che nella realtà quotidiana.

Le Cariti accompagnano Persefone nel suo viaggio dall'oscuro alla luce: accompagnano ogni germinazione! Perché ogni germinazione tende alla Bellezza di sé stessa, alla Letizia del proprio esistere e alla Floridezza della propria esistenza. Ogni germinazione è espressione delle Grazie perché afferra l'aspetto che mette in movimento la Bellezza dentro di sé, la Letizia dentro di sé e la Floridezza dentro di sé.

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14 aprile 2024

I tassi d'interesse Europei

Disse Lagarde qualche giorno fa:

"Non ci impegniamo preventivamente su un percorso particolare dei tassi", ha detto Lagarde, precisando che il board continuerà ad essere dipendente dai dati in arrivo. Il tasso sui rifinanziamenti principali resterà fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. Secondo Lagarde l'economia dell'area euro "è rimasta debole nel primo trimestre"

La sua prudenza non appare eccessiva dal momento che il costo delle materie prime sta salendo in maniera molto forte da qualche mese e ora, con l'aggravarsi della situazione mediorientale, si prevede un ulteriore rialzo delle materie prime sia per il petrolio, come bene di consumo di massa, sia per l'oro e l'argento.

L'aumento così forte del costo delle materie prime è l'anticamera per un aumento generale dell'inflazione che, almeno stando ai dati, impedirà la diminuzione del costo del denaro col conseguente fallimento di molte imprese e un aumento esponenziale della criminalità comune, come tanto desiderato dai sovranisti che fanno, dell'allarme criminalità, la loro carta di presentazione alle prossime elezioni.

Un'economia debole esposta ad ogni tensione internazionale può solo diventare più debole in quanto priva di strumenti economici per reagire a tempeste economiche o monetarie.

 

14 aprile 2024

L'insieme sociale

Siamo come perle di vetro dentro un barattolo e subiamo il riflesso di ogni movimento. Inconsapevoli della sua origine, chiamiamo l'inconsapevolezza "destino".

 

14 aprile 2024

I bambini giocano alla guerra

Da bambini giocavano ai soldatini, cresciuti diventarono bulli e oggi sanno solo macellare i più deboli per dimostrare che ce l'hanno più lungo di loro.

Continuano a pregare il loro Dio padrone e macellano uomini per dimostrare la virilità del loro padrone: se poi dici loro che sono immondizia umana, come il loro Dio, si offendono affermando "che non rispetti la loro religione".

Non vi preoccupate, non siate gelosi. Se va avanti così, prima o poi, le bombe e i missili arriveranno anche qui.

E il bello di tutto questo è che le persone possono solo sopravvivere perché nessuno di loro, che macella, porta una speranza diversa dal macellare persone per divertirsi a macellare persona.

Purtroppo, questa è la situazione da due anni a questa parte, è il destino umano del sovranismo: il padrone la cui unica idea è la trasformazione degli uomini in schiavi.

 

14 aprile 2024

Esoterismo e propaganda assolutista

Quello che riporto è un passo dell'esoterista Leo Talamonti (1914 - 1998) che dimostra la qualità della propaganda fatta dagli esoteristi in nome di una realtà che riportava gli uomini a Dio, come la presenza di "fantasmi".

Leo Talamonti era un giornalista RAI e il suo scopo era quello di propagandare una realtà altra che riconducesse gli uomini a Dio e al fascismo mediante l'enfasi posta su "eventi misteriosi" la cui natura viveva tutta sul "si dice", "questo è autorevole" "questo testimonia che" sommando un sacco di stupidaggini che costruivano un universo fantastico che attirava l'attenzione di uomini sprovveduti.

Questo universo di individui era molto diffuso e si intrecciava con la miracolistica cristiana. Oggi, questo universo, è diventato l'universo complottista di Trump e di complottisti nostrani che vanno dai no-vax ai fascisti di casa Pound, ai seguaci della Meloni e ai leghisti di Salvini. O col crocifisso o con "i poteri", ma sempre che conducono a Dio.

Scriveva Leo Talamonti in "Universo Proibito":

Fu il professor Giuliano Ochorowicz, uno studioso polacco che aveva assistito a numerose materializzazioni documentate da sicure fotografie, il primo a coniare il termine "ideoplastia", per indicare l'inconscia capacità del medium di creare modelli fisici palpabili, ed apparentemente autonomi, di forme concepite dallo stesso inconscio. Il concetto di ideoplastia fu, poi, ripreso dal Geley, che ne fece addirittura la base per una sua visuale unitaria dei fenomeni metapsichici; e anche dal Richet, dall'Osty e da molti altri autori. Le possibilità pratiche della ideoplastia risultano da resoconti innumerevoli e di grande interesse. Una volta il professor Richet, che assisteva alla materializzazione di un fantasma femminile, prese tra le sue la mano di quell'effimera creatura e desiderò che vi fosse un anello: lo desiderò, ma non lo disse. Immediatamente l'anello "fu". Volle poi che il braccio si munisse di un braccialetto: e comparve anche quello. E' la prova, crediamo, che il potere creativo del medium attinge forze e idee da tutti i presenti alla seduta, come se fossero coinvolti (alcuni consapevolmente, altri no) nel medesimo "sogno condiviso". Anche la versatilità di cui dà prova questo psichismo inconscio è quella dei sogni. In un sogno può accadere di tutto; e anche nelle sedute medianiche, a quanto pare. Nel corso di una seduta diretta dal grande Eugenio Osty, accanto al medium si materializzò un vivace animaletto che saltò immediatamente sulla spalla del suo vicino, per poi trasferirsi, in una rapida successione di salti, sulle spalle degli altri: era uno scoiattolo. Artefice di quel prodigio fu Giovanni Guzik, un medium polacco che evidentemente doveva avere un debole per la natura e per le creature dei boschi. In un'altra occasione, infatti, fece apparire un orso, sotto il cui peso il pavimento tremò. Una volta che riuscì a materializzare un cagnolino, questi ebbe il tempo, prima di dileguarsi nel nulla, di mordere un dito al professor Léclain che; e vi lasciò il segno. Di un altro medium polacco - Franek Kluski - che è scomparso in data relativamente recente (1944) sappiamo che era scrittore e poeta; tuttavia la sua fama è rimasta affidata ad altre sue creazioni: produsse, infatti, in occasioni diverse, ben 250 fantasmi materializzati, molti dei quali erano simulacri di animali. Una volta, ad esempio, evocò dal nulla un'aquila reale, che si andò a posare sulla sua spalla. E liti qui, siamo nell'ambito di animali ben noti; ma Kluski spaziava anche oltre, come dimostra il verbale relativo alla seduta del 20 novembre 1921, diretta dal dottor Gustavo Gelcy. Questi sentì, a un certo momento, la presenza di un corpo villoso e pesante che si appoggiava alla sua spalla destra, mentre tutt'intorno si diffondeva un acuto sentore di selvatico.

Leo Talamonti, Universo proibito, Oscar Mondadori, 1966, pag. 236 -238

Di tutti gli studiosi, grandi studiosi, citati da Talamonti, oggi non esiste traccia. Non hanno lasciato traccia nella cultura salvo per la propaganda nazi-fascista di cui si sono fatti promotori. Dove sono finiti i "fantasmi evocati"?

Possibile che oggi nessuno evoca più fantasmi e non si fa esaminare nel farlo?

Ricordo come anche Jung si è fatto prendere in giro. Lui voleva credere in un mondo esoterico creato da Dio e che a Dio portasse.

Io ho questi libri nel mio sottofondo della biblioteca perché durante il mio cammino ho voluto capire, analizzare, studiare ed ero aperto ad ogni possibilità. Solo che ho incontrato solo una grande volontà di truffa, di inganno, di raggiro dei creduloni. Persone deboli che cercavano la manifestazione di Dio per poter credere, prostrarsi e adorarlo.

Alla fine ho trovato solo truffatori legati a: "io no, ma a tizio è capitato questo" dove Tizio diventava l'autorità che certificava l'apparizione o la materializzazione che dimostrava l'esistenza di un universo sconosciuto. Quell'Eldorado dal quale i creduloni si sentono esclusi, ma desiderano che esista per poter sperare di accedervi.

Non è molto diverso dalla credenza dell'esistenza del paradiso per il quale gli uomini accettano il collare della schiavitù morale.

 

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13 aprile 2024

Riflessione sull'educazione in Labriola

La questione sull'uso dell'insegnamento scolastico era già ben presente in Labriola ed è stato praticamente dimenticato dalle organizzazioni socio-politiche che vedevano la scuola esclusivamente con un modo per produrre lavoratori funzionali all'industria e all'amministrazione dello Stato.

La domanda che si pone Labriola in questo passo è: a che cosa serve, e pertanto a che cosa deve servire, l'istruzione scolastica?

In fondo, non aver applicato le indicazioni di Labriola produce quello che conosciamo come "abbandono scolastico" e, per contro, il suo fenomeno opposto e che lo compensa: l'emigrazione dei laureati. Studenti che cercano altrove quella che Labriola definisce: "riflettono il modo d'intendere e di godere lo spettacolo della vita circostante, come in alcune prime inclinazioni ad apprezzare variamente le forme del convivere sociale, in quanto capaci di destar sentimenti di simpatia e di avversione.".

Quando la scuola non serve per creare passione per la vita, ma si trasforma in un allevamento di futura manodopera che deve avere un certo grado di nozioni, ma non la forza di essere protagonisti nella società, si è trasformata la scuola in una sorta di "allevamento di animali" che hanno un solo scopo: fuggire dall'allevamento.

Vale la pena di riflettere sulle parole di Labriola qualora si abbia a cuore la società nelle quale viviamo. Il profitto che portano è quello di una società umanamente ricca, non certo il sovranismo che legittima la dominazione dell'uomo sull'uomo che, al contrario di Labriola, alimenta il bullismo nella scuola e nella società.

Scrive Labriola;

Le operazioni riflesse, ordinate e successive, che si riassumono nel generale concetto dell'educare, sono per la maggior parte rivolte ad influire direttamente su l'animo, cioè a dire, a promuoverne e governarne a un tempo medesimo 1'attività; perché in essa si formino così gli stati abituali del conoscere e dell'apprezzare esatto, come i moventi del retto volere. Ma 1'azione educativa non comincia ab origine, perché ha innanzi a sé 1'animo dell'educando che e già in una certa maniera preformato, così in alcuni primi abiti conoscitivi che riflettono il modo d'intendere e di godere lo spettacolo della vita circostante, come in alcune prime inclinazioni ad apprezzare variamente le forme del convivere sociale, in quanto capaci di destar sentimenti di simpatia e di avversione. Or mentre le esigenze disciplinari vogliono si eserciti su l'animo dell'educando una certa pressione, perché in esso non s'ingenerino di quelle tendenze che possono per avventura presentare ostacolo alla vera e propria azione educativa, questa dal canto suo deve a poco a poco venirsi esplicando in operazioni che dieno certa, sicura e stabile forma alle movenze interiori del conoscere e del simpatizzare. In ciò consiste l'uso delle materie d'istruzione per il fine educativo; uso che non si confonde col semplice addestrare e con l'ammaestrare.

Tratto da: Labriola, tutti gli scritti filosofici e la Teoria dell'Educazione, Editore Bompiani, 2014, p. 936

Per riflettere sull'educazione è necessario che non si pensi ai ragazzi come individui creati da Dio, ma li si pensi come soggetti in formazione ai quali vanno forniti i migliori mezzi per affrontare la vita che sta loro davanti.

E, al contrario dei cristiani, è necessario pensare ai ragazzi come soggetti che devono vivere per sé e in sé e non essere allevati come un gregge di pecore che il buon pastore porta al massacro della loro vita.

 

13 aprile 2024

Esopo, la schiavitù e il benessere

Esistono tanti tipi di catene e non sempre la catena che si vede è la più efficace nell'incatenare le persone.

Il cane di Esopo è incatenato con una catena. Ma quante catene legano i nostri giornalisti votati alla propaganda dei corrotti che poi, quando li incontri in privato, ti dicono che loro non sono così come appaiono. In sostanza chiedono la tua comprensione. Pretendono che tu, che non ti sei fatto legare da catene, comprenda la loro necessità di farsi legare ad una catena per poter "mangiare".

Queste persone che sono legate da catene sono molto ben nutrite. Pensate agli attori, ai calciatori e in generale a tutti coloro che raccolgono l'attenzione delle persone per allontanarla dai problemi

Anche i poliziotti sono ben pagati. Quando c'è da rinnovare un contratto collettivo di lavoro degli Statali, il contratto dei poliziotti è il primo ad essere firmato ed essi si sottraggono dall'insieme dei dipendenti pubblici pensandosi una categoria a parte.

Colui che non si è prestato è il "lupo della situazione", il "paria", la vittima di tutti costoro pronti ad abbaiare per compiacere il caciatore (spesso cacciatore di voti).

Scrive Esopo:

Un lupo vide un gran bel cane attaccato per il collare e gli chiese: "Chi è che t'ha legato e ti ha dato tanto da mangiare?". E l'altro rispose: "Un cacciatore". "Se c'è un lupo che m'è caro, Dio gli risparmi questa sorte: meglio la fame, piuttosto che il peso del collare!".

[Tratto da: Esopo, Favole, "Il lupo e il cane", Edizione BUR, 1982, n. 226, pag.255]

Esopo non ci dice se il cane ha scelto di accettare il collare o meno. Però, nella società in cui viviamo, torme di uomini e donne vanno alla ricerca di un collare da mettersi in cambio di buone condizioni di vita.

Guardatevi da tutti coloro che cercano un collare. Spesso, per mettersi quel collare e compiacere un "cacciatore" sono pronti a trasformare i loro stessi amici in prede da sacrificare per la gloria del loro cacciatore dal quale si aspettano la ricompensa di un biscotto e una carezza sulla testa.

Chi vive la condizione appeso ad un collare non ha la sensazione di vivere col collare. Per lui quella è una situazione normale, logica, naturale. Solo chi lo guarda dall'esterno può cogliere l'anomalia della sua situazione e immaginare sé stesso con quel tipo di collare.

Sono così tante le persone che barattano collari per buone condizioni di vita che oggi sembra sia diventata una sorta di regola sociale: vendersi e cercare di spuntare il miglior prezzo.

Collari di tutti i tipi vengono messi in bella mostra e invitano i cittadini a metterseli al collo.

 

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12 aprile 2024

Riflessione sulla nostra esperienza di Religione Pagana

Come noi oggi abbiamo "autorevoli" uomini di spettacolo che garantiscono i cittadini sulla presenza degli extraterrestri fra di loro, così, in passato, "eminenti scienziati" garantivano l'autorevolezza della fisiognomica nel condannare alla galera o al manicomio persone il cui unico torto era quello di non essere passive davanti alle violenze sociali che subivano.

Feroci terroristi sociali, come il Lombroso o il De Sanctis, avallavano esoteristi e creazionisti che cercavano i segni della creazione divina per individuare il carattere "malvagio" in uomini in cui Dio lo aveva creato.

Davanti a cotanta scienza, nata e sviluppatasi col positivismo di Comte e Durkheim (oggi la chiamano "sociologia"), inevitabilmente si nutrirono gli esoteristi che provvidero a diffondere, fra le persone meno istruite nella società, i suoi caratteri di verità e di assolutismo riproducendo i principi dei vangeli e della bibbia che ai "bifolchi" non era consentito leggere.

Le persone meno istruite formarono massa affinché le persone più istruite non si potessero "vantare davanti a Dio" in contrasto con la verità della bibbia. Gli esoteristi affermavano realtà immaginarie sfruttando le assonanze che tali verità hanno con le verità di bibbia e vangeli a cui i "bifolchi" erano stati "istruiti". Quelle realtà immaginarie venivano spacciate per reali, ovvie e inevitabili: intanto, parte di quei "bifolchi", finiva in manicomio o in galera in base a ciò che credevano e non si opponevano.

Era difficile per loro contestare la convinzione che Dio li aveva creati malvagi e aveva distribuito nei loro corpi i segni della malvagità. Credere che la forma del cranio dia indicazioni o che le stesse indicazioni le dia il "gene criminale" di Glasser, è sempre un credere nella realtà della creazione di Dio della quale si cercano i caratteri psicologici nella forma fisica.

E così abbiamo esoteristi della genetica, esoteristi della fisiognomica e spiritisti che avallano la salvifica immortalità dell'anima.

Questo movimento esoterico fu il fondamento che alimentò la nascita del nazismo e del fascismo anche se poi, nazismo e fascismo sono tornati immediatamente al cristianesimo quale fonte originale dell'assolutismo e della discriminazione razziale.

Quando si fa Stregoneria o Religione Pagana, gli esoteristi sono la prima barriera da affrontare. Arrivano in massa. Dal momento che pratichi Stregoneria e parli dei contenuti della Religione Pagana, gli esoteristi si presentano con le loro ricette di verità. A loro non interessa nulla quello che fai o quello che dici. Sono pronti a spacciarti ogni sorta di "maestro" da Crowley a Salomone o Gardner, da Honorius il Grande a Caliostro, da Paracelso a Cornelio Agrippa, dagli spiritisti a Elifas Levi alla teosofa Blavatsky, da Krisnamurti ai guru indiani e Giordano Bruno, da Casanova a san Francesco, dalla magia cerimoniale alla wicca, dalla New Age alla cristalloterapia, dal reiky e al buddismo tibetano e zen, da Cardano a Evola. e chi più se ne ricorda più ne scriva. Quando gli spieghi che tutto questo è "immondizia" superato dalla storia che ne ha dimostrato la vacuità e l'inconsistenza, ti spiegano che tu non stai praticando Stregoneria o Religione Pagana mentre, al contrario, loro sanno che cos'è la Stregoneria degli amuleti e sanno che cos'è il paganesimo citando, quando va bene, sciocchezze neoplatoniche o stoiche assonanti al pensiero ideologico cristiano. A loro non interessano i contenuti, ma solo la forma. Una forma che deve garantire loro una certificazione di superiorità sulle "masse ignoranti" da cui vogliono "elevarsi".

In questo calderone si sviluppa il nazismo e la discriminazione di razza. La discriminazione di razza ha la caratteristica di distruggere il discriminante. La vittima dell'ideologia della discriminazione di razza è quel "popolo" che la fa propria discriminando gli altri popoli. Ovviamente, discriminando, crea dolore in altri popoli, ma il tempo determina le condizioni che permettono al discriminato di prevalere sul discriminatore. Discriminando ci si allontana dalle relazione con altri popoli, per un'idea di superiorità, e si perdono le relazioni con gli altri. Sia le relazioni morali, etiche, sociali ed economiche finendo in una sorta di isolamento autodistruttivo (vedi l'Inghilterra con la brexit).

Questo coacervo discriminante è la prima ondata che deve affrontare chi pratica Stregoneria.

Poi, c'è la seconda ondata che, pur agendo assieme alla prima ondata, si presenta con caratteristiche proprie: organizziamo il paganesimo e organizziamo la Stregoneria. Ovviamente, chi pratica Religione Pagana tende a frequentarsi e a partecipare a iniziative comuni, ma il fine non è quello di "organizzare la Religione Pagana" separando queste persone dalla società. Il fine è diffondere le idee della Religione Pagana che, a guardar bene, non è tanto l'idea da diffondere quanto l'analisi del presente e le prospettive future. Questo perché le idee della Religione Pagana nascono come necessità della società separando sé stessa dall'ideologia del cristianesimo che nega la libertà dell’uomo in funzione della libertà di Dio.

Una volta superati costoro, si presenta il cristianesimo con tutta la sua violenza che sarà tanto maggiore quanto maggiore sarà il suo controllo sociale. Se la Religione Pagana si limita a sviluppare concetti ideologici contrari all'ideologia cristiana, dimostrando come tale ideologia sia inumana, il cristianesimo usa i picchiatori e il terrore della Polizia di Stato ogni volta che il suo Dio viene condannato da ogni singolo cittadino per crimini e violenza.

L'esoterismo ha lo scopo di riportare l'uomo, che si ribella alla coercizione cristiana, nell'ambito del cristianesimo. Nella storia, questa operazione fu fatta da molti fra i quali i Massoni, gli Illuministi, gli spiritualisti, gli esistenzialisti, gli idealisti, i wicca, la New Age e altri.

Questi sono i problemi da affrontare e risolvere per chi intende praticare Stregoneria e costruire la Religione Pagana e non vuole nascondersi nella società in cui vive.

 

Pagina specifica del giorno

 

Cosa significa tornare nella Natura?
L'individuo che vive nel mondo - Prima Parte

 

11 aprile 2024

Stregoneria e filosofia metafisica

La filosofia metafisica del Crogiolo dello Stregone

E' una pagina web un po' strana. E' divisa in due parti. La prima parte è l'indice al commento del Parmenide di Platone. Confutare le tesi del Parmenide significa confutare il pensiero ontologico, delirante, non solo di Platone, dei Pitagorici e degli eleatici, ma anche il pensiero moderno degli esistenzialisti. La seconda parte è costituita da Il Crogiolo dello Stregone nei due cicli di conferenze che tenni.

L'arte della Stregoneria e in che cosa consiste la Stregoneria. In questo indice, che poi riporta agli argomenti, ho inserito 9 (nove) filmati che illustrano i vari argomenti della Stregoneria.

Non sono esaustivi del Crogiolo, ma sufficienti per comprendere l'importanza di quella che è la dimensione metafisica del pensiero della Stregoneria che poi, in sostanza, è la via alla conoscenza della Religione Pagana.

Una via alla conoscenza contro la quale vanno a sbattere i creazionisti, tutti quelli che hanno un Dio assoluto al centro del loro universo emozionale.

Questi filmati, e altri, li introdurrò anche nella pagina del Crogiolo dello Stregone anche se sto pensando di fare dei filmati specifici per quella pagina.

 

11 aprile 2024

Riflessione sull'ateismo

L'ateismo riguarda chi è di religione cristiana o, più in generale, monoteista. Si nega la realtà di un Dio che afferma di essere il padrone di uomini ma non si rinnega l'ideologia attraverso la quale il cristiano, che si fa ateo, si sente al di sopra del mondo e della vita.

Il cristiano che si fa ateo non rinnega il cristianesimo, nega l'esistenza di un Dio che si vanta di aver creato il mondo e, pertanto, di essere padrone di quel mondo e di quanto contiene.

L'ateo difenderà sempre il cristianesimo, o più in generale la sua religione di provenienza, perché non è in grado di rimuovere dalle sue emozioni il condizionamento educazionale ricevuto. Noi abbiamo molti atei che facevano anticlericalismo, ma non abbiamo mai avuto atei che condannassero il pederasta in croce per la sua attività di eversione sociale o per i suoi crimini.

L'ateo non oppone un diverso sistema di pensiero a quello cristiano e, spesso, come i cristiani, non conosce nemmeno il pensiero cristiano; si ferma a ciò che lui pensa sia il pensiero cristiano, per come lo ha percepito nella sua esperienza di vita. L'ateo, come il cristiano, vive chiuso nella propria dimensione che si eleva "al di sopra delle masse". Un esempio di questo è stato il giornalista fascista Eugenio Scalfari direttore del giornale La Repubblica.

 

11 aprile 2024

Le ragioni degli esoteristi

Il complottismo ha la sua radice nell'esoterismo. Lo abbiamo visto il cornuto durante i tumulti provocati da Trump negli USA per tentare un colpo di Stato.

Quella che riporto è una riflessione di Nathaniel Merlino da "Antico trattato dell'indovino e del negromante". Fu pubblicato nel 1878 e non fa altro che riprodurre l'idea d Paolo di Tarso secondo cui si fa guerra agli increduli, agli "spiriti forti" e ai saggi in nome delle speranze e delle illusioni.

Scrive questo Merlino:

Degli amuleti e dei talismani antichi

La nostra buona fede d'astrologo ci obbliga a dire che non abbiam provato noi stessi la magia nera della quale stiamo ora per iscrutare le misteriose profondità, e che, per conseguenza, non guarentiamo l'efficacia de' segreti che insegneremo, se non sulla fede di Porta, Paracelso, del piccolo Alberto, di Cardano e d'altri celebri maghi. In ogni altro tempo avrei probabilmente soppresso questo capitolo; ma siccome il secolo evidentemente volge ad una onesta e rispettabile credulità, crediamo che sarebbe un defraudare il pubblico, il voler tralasciare un capitolo, il quale figurerà sì vantaggiosamente col mar di limonata, gli uomini volanti e gli uomini pesci dei furieristi colla doppia vista e lucidità del magnetismo animale, colla panacea universale degli omeopatici, del fu Leroy e del Pagliano, con cento elucubrazioni politiche tutte più maravigliose le une delle altre, e dinanzi alle quali qualunque spirito logico e razionale deve umilmente ammainar bandiera. Sarebb'egli forse perchè non si può nè comprendere, nè spiegare una cosa colle leggi della scienza e della ragione, che non bisogna crederla?.... non già, cari miei, chè 1'esperienza di tutti i tempi ha provato come gli uomini credano tanto meglio ad una cosa quanto più essa è meravigliosa ed incomprensibile, e, nella mia qualità di mago, io trovo che hanno piena ragione. Abbasso gl'increduli gli spiriti forti ed i savi, buoni a null'atro se non a disingannare gli uomini dalle più dolci loro illusioni, e che, sotto il vano pretesto d'illuminarli vengono a strappar loro fin l'unica, vera reale felicità che possano avere... la speranza, questa dolce culla dell'umanità.

Nathaniel Merlino da "Antico trattato dell'indovino e del negromante". 1878, ripubblicato da Brancato nel 1991, p. 395

Tutto il libro ha del comico, ma davanti a persone che credono nelle illusioni, puoi solo lasciarle affondare nelle illusioni se non fosse che chi alimenta illusioni organizza crociate affinché la sua illusione imperi sul mondo.

 

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10 aprile 2024

Tafuri e la premessa all'Inno Orfico a Sole

Se non impariamo a misurarci con altre e diverse interpretazioni degli antichi testi, i cristiani continueranno a spargere le loro interpretazioni.

Tafuri diffondeva la sua interpretazione degli Inni Orfici, un'interpretazione che faceva da ponte fra il cristianesimo e gli antichi usando gli antichi per giustificare l'odio cristiano e le fantasie cristiane.

Scrive Tafuri presentando gli Inni Orfici a proposito dell'Inno al Sole a cui si offre incenso:

Offriamo al Sole e alla sua mente, chiamata Zeus, grani d’incenso, perché questo diffondersi, come dice Dioscoride, purifica ciò che fa ombra alle pupille degli occhi, cosa che è propria del Sole, che noi chiamiamo Febo [...] con un composto ha detto grani d'incenso, per stabilire una differenza; è detta, infatti, manna dell’incenso la parte più fragile della corteccia e ciò che gocciola giù dall’aria in certi periodi, bianco e insieme dolce; con cui si nutrì il popolo giudaico nel deserto e dal quale fu chiamata manna, poiché ammirarono la stranezza del cibo; manna, infatti, significa proprio questo; infatti, prima non era conosciuta, da lì i Greci chiamarono la fragilità e il bianco dell’incenso.

Tratto da: Matteo Tafuri, Commento agli Inni Orfici, editore Bompiani, 2021, p. 185

Gli Inni Orfici vengono usati, in questo caso, da Tafuri per spiegare la manna concessa da Dio agli ebrei durante l'uscita dall'Egitto.

Noi sappiamo che l'episodio, come la figura di Mosè è stato inventato di sana pianta però vuole essere credibile associandola agli Antichi e affermando che, anche loro, conoscevano la manna e, dunque, questo provava, se non altro, la possibilità di Dio di soccorrere gli ebrei nel deserto.

Interpretare non è mai un gioco. E' un atto di guerra con cui si può costruire o distruggere un futuro possibile.

 

10 aprile 2024

Giapeto, Climene e i loro figli nella Teogonia di Esiodo
Prometeo, Atlante, Menezio ed Epimeteo

Giapeto, Climene e i loro figli nella Teogonia di Esiodo

I limiti degli eccessi e delle passioni rappresentano degli Dèi. Gli Dèi sono ciò che va oltre quello che noi consideriamo il comportamento dell'uomo comune. Il DIO è colui che forza i limiti in cui il comportamento dell'uomo, la conoscenza dell'uomo, la percezione dell'uomo, come socialmente divenuto, è limitata e circoscritta.

Nella vita dell'uomo, come nella vita di tutti gli Esseri della Natura, ci sono limiti che appaiono come delle condizioni naturali o condizioni socialmente approvate, che vanno valicati per introdurre nella vita dell'uomo delle variabili che ne modifichino continuamente l'equilibrio sociale, emotivo, economico, che ha raggiunto. Ogni modificazione è uno squilibrio che sovverte gli equilibri precedenti e che richiede un riequilibrio in un piano diverso di ricomposizione. La ricomposizione è un progresso esperienziale che amplia le capacità della specie degli Esseri Umani, nel nostro caso, delle società, del singolo individuo a plasmare la propria energia vitale all'interno della tensione che lo spinge verso un futuro possibile.

Questa condizione, essenziale per costruire il divenire della vita, è rappresentata dagli Dèi Titani figli di Giapeto e Climene.

Giapeto viene indicato con un nome che ha la sua radice nel perforare, nell'aprire un varco, ed è spesso associato all'ovest, la direzione nella quale "va il sole"; il futuro.

Climene, figlia di Oceano e Teti, ha il nome dalla radice del verbo "clou" che significa "rinomato, celebre o famoso". La stessa radice, in altri sistemi di interpretazione del mito, la troviamo associata a Climeno come appellativo di Ade.

Scrive Esiodo nella Teogonia tradotta da Romagnoli:

Sposò Giapèto un'Oceanina, Climène, fanciulla

dal bel malleolo, seco sali nel medesimo letto.

E quella generò Atlante dal valido senno,

poi generò Menezio coperto di gloria, e l'accorto

Promèteo scaltro, ed Epimetèo mentecatto, che prima

causa del male fu per quanti manducarono pane:

ch'egli accettò da Giove la vergine sculta nel fango.

Poi, Giove onniveggente, nell'Erebo spinse Menezio

il tracotante, su lui scagliando il suo fumido strale,

per l'arroganza sua, pel grande soperchio di forze.

Per duro fato Atlante sostiene l'amplissimo cielo,

presso all'Espèridi, voci soavi, al confin della terra:

ritto col capo lo regge, con l'infaticabili mani:

tale destino per lui stabili l'assennato Cronide.

E d'infrangibili ceppi dogliosi avvinghiò Prometèo,

mente sottile, a metà d'una stele, e a lui sopra sospinse

l'aquila, il rapido augello, che il fegato ognor gli sbranava;

e il fegato immortale via via tutto attorno cresceva,

la notte, quanto il giorno sbranato ne aveva l'augello.

Ma infine al mostro alato die' morte il figliuolo d'Alcmena,

il prode Ercole, e franco mandò da quel morbo funesto

il figlio di Giapèto, lo sciolse dai gravi cordogli:

non già contro il volere di Giove signore d'Olimpo :

questi anzi volle che sopra la terra, maggiore di prima

d'Ercole volle che fosse la gloria, del figlio di Tebe.

Esiodo, Teogonia 507 531

I limiti che vengono superati dai figli di Giapeto e Climene sono:

1) Vedere prima degli accadimenti gli effetti che avranno gli accadimenti (come scelte e come azione);

2) Ignorare completamente gli effetti degli accadimenti e produrre l'accadimento in base ai propri desideri e non per gli effetti che si vuole ottenere;

3) L'assoluto progetto; l'agire per progetto e solo per progetto pensato, dove l'escogitare, il pensare e l'agire è all'interno del desiderare e dell'essere come soggetto che abita il mondo progettando il suo abitare il mondo;

4) L'infaticabile, il possente, il perseverante;

Questi sono i quattro limiti che i figli di Glimene e di Giapeto spingono a superare.

Atlante; l'infaticabile.

Menezio; Dal verbo menoinao che significa penso, medito escogito o anche desidero e bramo.

Prometeo; Colui che vede in anticipo.

Epimeteo; Colui che vede le cose dopo il loro accadimento.

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10 aprile 2024

Osservazioni tecniche sulle mie pagine web

Mentre sistemo le pagine e mi analizzo la situazione dei miei siti web, mi accorgo che troppe cose sono state trascurate.

Forse, sarebbe più esatto dire che molte cose ho iniziato pronto a rincorrerne altre la cui urgenza si presentava all'attenzione e alla necessità del momento.

Parlare di Religione Pagana significa affrontare un argomento vasto. Un argomento che necessita di essere continuamente aggiornato e nel quale non esiste un punto fermo per dire

"Questo argomento l'ho esaurito!". Leggi una pagina scritta 20 anni fa, e nei miei siti ce ne sono molte, oggi questo argomento lo svilupperei "meglio" o in "forma diversa"; metterei alcune citazioni e altri riferimenti. Poi, mi chiedo, ma quei riferimenti, dove li ho presi quella volta?

Per esempio, Il Crogiolo dello Stregone, la filosofia metafisica propria della Religione Pagana, perché non ho più ripreso gli argomenti da oltre 10 anni?

Perché ho trattato la Teoria della Filosofia Aperta, la partita mondiale di Calcio della Filosofia e altri aspetti propri del paganesimo.

Molto lavoro, eppure, devo tentare di migliorare. Cercherò di fare meglio.

Sto pensando di fare un ciclo di piccoli filmati relativi al Crogiolo dello Stregone per illustrarne i principi.

Vedremo, se comincio, comincio nel più breve tempo possibile.

 

10 aprile 2024

E' morto Peter Higgs

L'idea secondo cui la materia e l'energia sono la stessa cosa che si presentano alla nostra sensibilità organizzate in modo diverso e che, alla base di ogni tipo di materia e di ogni tipo di energia c'è una forma di materia con la capacità di produrre coscienza e che, nei primi passi che feci in stregoneria nella metà degli anni '80, chiamai energia vitale indicando la materia come manifestazione razionale di essa, mio ne è stato l'uso in filosofia metafisica, ma era già presente in teorie come quella di Peter Higgs e del suo bosone o delle idee sugli atomi di Democrito.

Il bosone di Higgs, spacciato nella cultura da un geniale pubblicista col nome di "particella di Dio", altro non è che una particella che farebbe da ponte fra la trasformazione dell'energia in materia e viceversa e permette ai fisici di studiare la nascita dell'universo da millesimi di secondo dopo il Big Bang e a noi Pagani di comprendere la nascita Di Eros, Fanete, che dispiega le sue ali d'oro uscendo dall'uovo luminoso in Nera Notte.

Peter Higgs è morto in questi giorni. Di solito non ricordo la morte delle persone se non quando personalmente ero affezionato o quando, come in questo caso, ricordo con affetto il loro lavoro.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

09 aprile 2024

Un amico se n'è andato

E' morto uno dei miei librai preferiti. Mi ha procurato centinaia di libri, anche di un certo valore e spesso introvabili.

Angelo Trevisan, 68 anni, se n'è andato seduto su una panchina vicino alle tende del suo banco ambulante di libri. Ne aveva a migliaia. Libri fuori catalogo che vendeva al 50% di prezzi di venti anni fa. E' stato l'unico libraio che io ho conosciuto che discuteva con competenza con Manuela.

Ricordo che ai clienti diceva: "Tutti i prezzi sono dimezzati." E qualcuno una volta gli chiese: "Dimezzati di quanto?"

Ricordava anche che il libro è l'unico oggetto che spesso veniva rubato per averlo, non per venderlo.

 

09 aprile 2024

Sovranismo impera

Italiani ed europei ancora non hanno realizzato che gli inglesi sono degli extracomunitari come i tunisini, i ganesi o i marocchini. Ancora non è chiaro all'Europa che l'Inghilterra non è solo un concorrente economico, ma ha dichiarato guerra all'Europa per questioni di egemonia politica e sociale.

E' un effetto del sovranismo, dove ogni sovrano si reputa "l'unto del Signore, di Dio" e in nome di Dio combatte gli altri sovrani sui quali vuole il dominio.

L'Inghilterra vuole la sovranità sull'Europa, come gli USA. Solo che le condizioni sovraniste dell'Inghilterra sono calate dai vertici politici economici alle condizioni di vita delle persone con una massiccia cacciata di infermieri e di insegnanti il cui scopo è aggravare le condizioni di vita delle persone.

Per allontanare le proteste della popolazione l'Inghilterra, come ogni paese sovranista, deve dichiarare guerra, più o meno aperta, ad altri sovranismi in modo da incolpare loro dei disastri sociali che sta imponendo al paese.

I disastri nascono da "Prima gli inglesi" come in Italia nascono da "prima gli italiani". Non vi preoccupate, non ci sono più quei pezzenti di comunisti che cantavano L'Internazionale, oggi ogni sovranista pretende di avercelo più lungo di ogni altro sovranista: e giù bombe sulla testa degli uomini in nome di Dio!

 

09 aprile 2024

Cassandra e i divergenti

Apollo non condanna Cassandra per non averlo amato; Apollo condanna il mondo a vivere nell'inconsapevolezza.

Rispetto al mondo Cassandra è una divergente.

Non percepisce e interpreta la realtà per ciò che la realtà vorrebbe che fosse, ma interpreta la realtà prescindendo dal proprio desiderio.

Che a me piaccia o meno, la realtà non è ciò che io desidero, ma è ciò che la realtà manifesta nel mondo e se non interpreto correttamente la manifestazione della realtà non sono nemmeno in grado di individuare le trasformazioni che la realtà produrrà nel mio vivere e nella società in cui vivo.

La realtà non soddisfa le aspettative delle persone. Sarebbe più corretto dire che la reltà si nutre delle aspettative delle persone per farle funzionare in un reale che si nasconde dietro le loro illusioni.

Cassandra si sottrae all'illusione. Interpreta la realtà per ciò che è e individua correttamente le trasformazioni in atto in quella realtà.

Le persone vengono appiattite in una condizione illusoria in cui l'attesa diventa ansia, madre del desiderio irrealizzabile. Questa condizione psicologica viene coltivata con attenzione da una società che in questo modo controlla le persone. Persone pronte a diventare violente contro le Cassandre che indicano un futuro possibile.

Viviamo in un mondo in cui abbiamo bisogno di Cassandre che indicano la via dei cambiamenti possibili, ma cerchiamo delle cassandre che annuncino ciò che noi vogliamo che costoro annuncino e solo allora diamo credito a quella cassandra che dice ciò che noi avremmo voluto dire. Ma allora, perché non diventiamo noi stessi delle cassandre se sappiamo che cosa andrebbe detto? Le persone non sono educate a prendersi la responsabilità per ciò che loro pensano né sono educate a pagare per le conseguenze di quanto hanno detto. Sperano che tutto venga dimenticato e si ricordi solo quella frase; la frase bella che un giorno dissero in mezzo a tante stupidaggini.

Un po' come i giornalisti, le loro parole sono parole vuote prive della responsabilità soggettiva e dell'onore soggettivo che una comunicazione pubblica necessiterebbe. Parole scritte. Proclami annunciati e subito dimenticati affinché nessuno possa rinfacciare a quel giornalista le stupidaggini che ha scritto.

Proprio perché le Cassandre indicano una possibilità, ogni uomo finge di farsi cassandra e vende illusioni con cui alimentare le aspettative di gruppi di uomini affinché le loro orecchie siano sorde alle indicazioni di Cassandra. Gli uomini non distingueranno mai le cassandre che suonano nei tromboni, dalle voci di Cassandra che quando si fa sentire viene subito aggredita.

Cassandra, la divergente, era l'unica persona d'onore in un mondo che sembra aver perduto l'onore.

 

09 aprile 2024

Cronache Pagane: Aprile 2024

Cronache Pagane: Aprile 2024

Ovviamente, sto lavorando alla pagina di Aprile 2024 che, per ora, ha solo 8 giorni di post.

Come lavoro esce una pagina per tutto il mese e una pagina per ogni giorno.

Seguendo i link si raggiungono tutte le pagine di tutti i mesi.

 

Pagina specifica del giorno

 

 

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Il significato di alcuni vocaboli.

 

La Federazione Pagana esprime la
Religione Pagana

Una religione si caratterizza per un proprio pensiero religioso che coinvolge l'uomo nelle relazioni con la divinità. Nel caso della Religione Pagana coinvolge l'uomo con gli Dèi.

Una religione deve rispondere a: Che cosa sono gli Dèi? Che cosa è l'uomo? Che cosa e perché delle relazioni fra gli uomini e gli Dèi?

Senza un pensiero religioso, non esiste una religione.

Il pensiero religioso espresso dalla Federazione Pagana

Per avere una panoramica veloce degli arogmenti del sito

Una religione si caratterizza per i propri riti religiosi coerenti con il proprio pensiero religioso. I riti caratterizzano la religione e ne sottolineano gli aspetti ideologici.

Una religione che chiede agli uomini di sottomettersi al suo Dio, manifesta una qualità di riti; una religione che libera l'uomo dalla sottomissione, esprime una diversa qualià di riti religiosi.

I riti religiosi della Religione Pagana

Costruire il pensiero religioso della Religione Pagana è un lavoro immenso. Si è reso necessario aprire altri due siti web pre presentare il lavoro teologico e di filosofia metafisica relativa alla Religione Pagana.

Il sito web di Stregoneria Pagana

Il sito web della Religione Pagana

Entrambi i siti sono estensioni del sito web della Federazione Pagana

Un pagano discute pubblicamente e confronta con altri le proprie idee religiose. Dal 1996 al 2007 attraverso una radio chi pratica Religione Pagana si è misura con i cittadini e, in particolare, con i cristiani.

Dieci anni di dibattiti sulla Religione Pagana

Chi pratica Religione Pagana cerca sempre di conoscere le persone, il mondo e le altre religioni esponendo la propria.

Per questo la Federazione Pagana ha partecipato a vari eventi esponendo il proprio modo di guardare e pensare il mondo.

Le attività pubbliche della Federazione Pagana

La Federazione Pagana si è data uno Statuto Associativo anche se per questioni di "opportunità" ha ritenuto di dover limitare le iscrizioni.

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Sito di Claudio Simeoni

Claudio Simeoni

Meccanico

Apprendista Stregone

Guardiano dell Anticristo

Tel. 3277862784

e-mail: claudiosimeoni@libero.it

 

 

Ultima modifica 12 febbraio 2021

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